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sabato 31 marzo 2012

Pitigliano: una gita nella città del tufo

Partenza, come al solito, di buon'ora. Prendiamo l'aurelia, poi la ss74, incontrando paesaggi sempre più belli. Arriviamo davanti al santuario della Madonna delle Grazie e da li ci troviamo di fronte ad uno spettacolo straordinario: Pitigliano è li davanti a noi, come sospeso sulla rupe di tufo da cui è stato ricavato l'abitato. Come non fermarsi a fare una marea di foto???
Riprendiamo la macchina e proseguiamo sulla statale facendo ovviamente una foto all'acquedotto mediceo che in realtà si trova già dentro la città, ma la vista complessiva dalla statale è molto bella. Parcheggiamo a via Santa Chiara. Da piazza Francesco Petruccioli passiamo la "porta d'entrata nella città vecchia". La prima cosa che vediamo è l'acquedotto che avevamo ammirato dalla statale: facciamo altre foto da li alla vallata incorniciata dagli archi e andiamo avanti verso piazza della Repubblica, da dove possiamo ammirare Palazzo Orsini: questo palazzo è il monumento principale di Pitigliano. La sua costruzione risale al medioevo. L'entrata è in piazza Orsini 4. Lo potete visitare pagando un biglietto con un prezzo veramente molto basso e il foglio informativo che vi viene dato è completo di tutte le informazioni che vi servono. Al suo interno c'è un museo molto interessante e il biglietto costa anche poco. La visita al Palazzo è interessante non solo per quello che vi potete ammirare, ma anche per poter capire come il castello non sia stato costruito in maniera squadrata (come i palazzi a cui siamo maggiormente abituati) e per farsi una passeggiata anche tra cunicoli e sotterranei. Ah, ricordatevi che il tufo tende a trattenere l'umidità: dentro fa alquanto freddo!!!!
Usciti dal palazzo ci siamo andati a riscaldare nella piazza adiacente, dove c'è la Fontana Medicea a cinque archi, preceduta dall'acquedotto seicentesco che scavalca l'antico fossato con un arco in tufo. Li accanto c'è il "caffè degli archi", con i tavolini all'aperto: l'aperitivo è d'obbligo visto che sono già le 12:30!!
Un particolare molto carino: guardate gli alberi della piazza e scommetto che anche voi sorriderete di fronte alle loro chiome tagliate a forma rettangolare! Andiamo a godere della vista dall'altra parte della piazza e facciamo altre foto (in particolare a due cascate che si vedono nella vallata).
Tornando indietro verso il bar, prendiamo il primo vicolo sulla nostra destra e, passeggiando per i vicoli, arriviamo alla piazza dove si erige la cattedrale che venne ampliata nel '700, quando le vennero date le forme barocche. Li accanto c'è ovviamente il campanile che caratterizza il profilo del paese (insomma, quando vedrete Pitigliano comparire all'orizzonte noterete subito il campanile). Facciamo una capatina dentro la cattedrale e poi torniamo indietro per mangiare un boccone per pranzo.
Dopo pranzo ritorniamo alla "piazza dagli alberi rettangolari" e prendiamo l'altro vicolo: cosi passiamo davanti all'entrata del ghetto di Pitigliano (anche qua ci visse una comunità ebraica) e davanti alle macerie dei palazzi bombardati dagli americani: il bombardamento ebbe luogo perchè pensavano che li fosse nascosto un presidio dei soldati tedeschi che, però, stavano nel Palazzo Orsini. Infine arriviamo alla chiesa di S. Rocco che ha una sobria facciata rinascimentale.

Vi lascio qualche foto ed il video della giornata passata a Pitigliano:

Pitigliano

Pitigliano, particolare

Acquedotto mediceo

Vicolo di Pitigliano (pt. 2)

Vicolo di Pitigliano (pt. 3)

Palio dell'asino, Pitigliano





martedì 27 marzo 2012

Una lunga passeggiata a Napoli

Arriviamo a Napoli dall’Autostrada del Sole e Il Vesuvio appare dalla foschia del mattino. Imbocchiamo la tangenziale che, ricordatevi, è a pagamento.
Usciamo a Fuorigrotta e, dopo il sottopasso sotto lo stadio San Paolo, arriviamo a piazzale Tecchio. A piazzale Tecchio c’è la stazione di Campi Flegrei. Acquistiamo due biglietti giornalieri per l’intera rete e saliamo al binario del servizio metropolitano. Prendiamo il primo treno e scendiamo alla stazione Monteoliveto.
Quando usciamo dalla stazioncina ci ritroviamo nel cuore della Napoli vecchia.
Tra motorini che sfrecciano, pane per strada, tripperie e vicoli affollati, ci avviamo nel caos. Ci avviamo in una stretta strada che attraversa tutta la Napoli del centro storico, chiamata dai napoletani Spaccanapoli. Arriviamo in piazza del Gesù dove troviamo due chiese, enormemente diverse: la prima è quella del Gesù Nuovo, barocca, che custodisce le ampolle col sangue di San Gennaro; l’altra, la Chiesa di Santa Chiara è romanica ed è famosa per le maioliche del chiostro.
Lasciamo piazza del Gesù e torniamo verso via Toledo. Verso la fine ci fermiamo a mangiare alcune specialità di rosticceria. La fame e tanta: infatti ci concediamo anche una sfogliatella nella micropasticceria all’ingresso della Galleria Umberto. Dopo il dolce, ovviamente, ci concediamo un caffè seduti ai tavoli sotto le volte di vetro della Galleria.
Alla fine di uno dei suo bracci sbirciamo l’ingresso del teatro San Carlo.
Poco oltre la galleria Umberto, proprio alla fine di via Toledo si apre piazza del Plebiscito. Da un lato il Palazzo reale, con le sue statue di sentinella, dall’altro la suggestiva chiesa di San Francesco di Paola che ricorda San Pietro.

Ritorniamo a via Toledo e prendiamo la funicolare Centrale che ci porta al Vomero. Da lì, dopo dieci minuti di cammino, arriviamo al castello che domina Napoli, Castel Sant’Elmo. Dal castello si gode di una visuale straordiaria: Da un lato c’è il Vesuvio con il porto e la città vecchia e dall’altro il porto turistico con gli aliscafi che partono per le isole e la collina di Posillipo. In mezzo la collinetta di Pizzofalcone che divide le due parti.
Torniamo alla nostra auto parcheggiata a Fuorigrotta, saliamo fino alla collina di Posillipo, e da via Manzoni possiamo godere di una vista suggestiva: Sullo sfondo le isole dell’arcipelago napoletano, Procide e Ischia, con la punta di Capo Miseno. Sotto di noi l’enorme area in cui una volta c’era l’Italsider, di cui oggi rimane solo un edificio di archeologia industriale

E’ già ora di tornare a casa…Ma torneremo presto a Napoli!!

Piazza del Plebiscito: Basilica di San Francesco di Paola

Castel Sant'Elmo: orologio

Castel Sant'Elmo: panorama e vesuvio

Castel Sant’Elmo: scorcio della città

Archeologia industriale dalla collina Posillipo

Golfo di Napoli: isole baciate dal sole

Mare mare mare

Napoli e vesuvio

lunedì 26 marzo 2012

photopost: Foto da Firenze

Alcune foto scattate durante la giornata a Firenze

Some photos taken during my long day in Florence

Santa Maria del Fiore

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l'Arno

Riflessi lungo il fiume

Nuotando nell'Arno

Riflessi lungo il fiume

Compagni di pranzo

Piazza della Repubblica: festa del cioccolato

venerdì 23 marzo 2012

Pizzicato Bar (Vico del Gargano)

In questo post vi parlo del bar Pizzicato, a Vico del Gargano. Vi ho già accennato qualcosa di questo bar nel post sul Pizzicato eco B6b. Si trova nella piazza "centrale di Vico" nella zona fuori dal centro storico. Lo troverete facilmente una volta entrati in paese.
Ne sono rimasta piacevolmente colpita perchè mi ha dato l'impressione di essere uno di quei bar da "centro di una grande città turistica", diciamo come Roma e non da "piccolo paese turistico": grande, carino, curato, staff cordiale e cibi (e bevande) molto buoni. Sembra il polo attrattivo della zona.Si trova in quella che mi è sembrata la piazza di ritrovo nella zona del paese fuori dal centro storico, ha sia i tavolini dentro che fuori. Il posto giusto per fare l'aperitivo prima di andare a cena. Sicuramente la conduzione familiare e la voglia di far diventare questo bar un luogo importante per quanto riguarda le attrazioni di Vico del Gargano lo sta premiando.
Scommetto che anche voi ne rimarrete colpiti provando questo bar!!

giovedì 22 marzo 2012

Tre giorni sul gargano

Certo, da Roma è stata una traversata... Però si tratta di una delle zone più belle del nostro Belpaese: il Gargano! Mettetevi l'anima in pace, il viaggio durerà circa 5/6 ore (si lo so, non vedevate l'ora di passare cosi tante ore seduti).
Partenza alle 7 del mattino di lunedi 19 marzo (mamma che sonno!!!), arrivo a Vico del Gargano alle 12 passate da poco. Check in al Pizzicato B&B (se volete la mia opinione/recensione la trovate nel post dedicato)previsto per le 14:30 circa, quindi si va a pranzo!!!
Preso possesso dell'alloggio,ovviamente mi metto a dormire un pò: tra una cosa e l'altra si sono fatte le 15:30. Alle 19 di nuovo fuori per "capire dove era posizionato il b&b" e preoccuparmi di procurarmi la cena. Un salto veloce al Pizzicato bar, scambio due parole con Pino e via di nuovo verso casa per cenare ed andare poi diretta a letto.
Martedi, ovviamente, mi sono svegliata con le galline (visto che la sera ero andata a letto alquanto presto). Quindi colazione al bar: un buon cappuccino con cornetto annesso non si rifiuta mai! La tappa successiva è la foresta umbra: che spettacolo!!!Ci sono anche molte aree pic nic, quindi (sempre rispettando l'ambiente, ovviamente) potete prevedere un'escursione nella foresta con pranzo annesso!
Da li come non proseguire verso Monte Sant'Angelo? Si tratta di un paesino veramente stupendo e caratteristico. Perdeteci qualche ora e fate tante foto.. Certo, ci sono un pò di scale da fare, ma è bello anche per questo, per le sue case tutte bianche (ma il bianco quello "vero"), i caratteristici panni stesi fuori ad asciugare, gli anziani per girano per le strade e chiaccherano: tutte cose che chi vive come me in una grande città non ha modo di vedere come chi vive in questi posti.
Dopo aver preso tutto l'occorrente per il pranzo e qualche dolcetto da riportare poi a Roma (con annessa previsione di odio da parte dei parenti per aver portato tante cose poco dietetiche) ho deciso di proseguire verso il lago di Varano, pranzare li e poi arrivare fino a Torre Mileto: li, dopo qualche foto al mare ed alla torre, sono tornata verso Vico. Riposino di un'oretta in camera e poi aperitivo sempre al Bar Pizzicato. Poi mi sono presa qualcosa per la cena e sono andata nuovamente in camera.
Il giorno dopo sveglia presto, doccia, colazione e partenza per tornare indietro: il tutto con un pò di calma per godermi ancora un pò il panorama stupendo che presenta il Gargano.

Confermo, dopo questo pochissimo tempo passato in questi posti bellissimi, che è sicuramente questa una delle zone italiane da visitare ed amare maggiormente. credo che una settimana sia ancora troppo poco per goderne appieno e totalmente...

Incontri lungo la strada

Monte Sant'Angelo

paesaggi

Torre Mileto: il mare

Torre Mileto

La foresta umbra

Pizzicato eco b&b

Il pizzicato eco b&b è dove ho alloggiato durante i tre giorni sul Gargano. Il posto è molto carino.
Per sapere dove dovevo andare per trovare l'alloggio, sono andata al bar pizzicato e li ho trovato il ragazzo che si occupa del B&B. Da li sono stata accompagnata all'alloggio dove mi sono state date le chiavi.
Se non avete modo di contattarli telefonicamente, potete fare cosi anche voi, il bar è facile da trovare una volta entrati in paese, ma di questo magari vi parlerò in un post apposito!

L'alloggio che mi è stato dato è "cioccolato". Mi è piaciuto perchè struttrato, secondo me, bene: cabina armadio, angolo cottura, divano letto e un letto "a scomparsa", di quelli che se tirati su sembrano dei mobili (è quello che, nelle foto, vedete con la coperta. Quindi la stanza risulta poi molto grande per essere praticamente un monolocale. Ho trovato molto carino che l'ingresso sia separato dalla stanza da un piccolo muro (quello su cui poi è "appoggiato l'angolo cottura").
All'interno degli appartamenti è vietato fumare, ma se volete ci sono sempre gli spazi esterni (quindi se siete fumatori accaniti non disperate!).

Per quanto riguarda la colazione, sono andata sempre al bar come cliente del B&B: sono molto vicini, quindi anche a piedi ci mettete poco a spostarvi da un posto all'altro (dormiglioni non preoccupatevi ,non avete orari restrittivi per la colazione. anche se forse eviterei di andare a farla alle 2 del pomeriggio :P)

vi lascio ovviamente anche l'indirizzo del sito ufficiale, dove troverete tutte le informazioni utili

Ecco la veloce recensione del bar Pizzicato.

Vi lascio qui sotto qualche foto dell'appartamento dove ho alloggiato io









domenica 18 marzo 2012

Bandiere arancioni: località eccellenti dell'entroterra

La bandiera arancione è "un'idea" del Touring Club Italia. Si tratta di un marchio che premia l'eccellenza e la qualità per quanto riguarda le piccole località dell'entroterra. Io lo trovo un progetto interessante, veramente molto bello. La fonte del post è proprio il sito ufficiale di questo progetto (il link è alla fine del post, ci trovate altre informazioni molto interessanti)

Ecco la descrizione data dal sito ufficiale:
"La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità."

Ovviamente ci sono diversi e specifici criteri in base ai quali viene dato questo marchio. Tra questi troviamo: "la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell'ambiente, la cultura dell'ospitalità, l'accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici. Il marchio ha validità biennale e richiede il mantenimento dei requisiti nel tempo."

Questo marchio del TCI garantisce ai turisti la qualità e l'accoglienza del posto in cui si trovano e da alle località uno strumento di valorizzazione:
"Il Programma territoriale Bandiere arancioni, in coerenza con i principi sui cui si fonda il TCI, promuove la conoscenza di luoghi poco conosciuti ma di grande pregio e stimola il viaggiatore a visitare questi luoghi assaporandoli, ma al tempo stesso avendone cura proprio perché preziosi".

Perchè questo marchio?? ecco cosa si legge nel sito del progetto: "La Bandiera arancione intende stimolare una crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo.
In particolare, gli obiettivi sono:
la valorizzazione delle risorse locali;
lo sviluppo della cultura dell’accoglienza;
lo stimolo dell’artigianato e delle produzioni tipiche;
l’impulso all’imprenditorialità locale;
il rafforzamento dell’identità locale."

Come e quando è nata l'idea? "L’idea di Bandiere arancioni è nata nel 1998 in Liguria, dietro l’esigenza della Regione di valorizzare l’entroterra. Il Touring sviluppò quindi un modello di analisi (Modello di Analisi Territoriale, M.A.T. del TCI) che portò all’individuazione delle prime località “arancioni” e alla volontà di promuovere il marchio in tutta Italia. "
In dieci anni di attività sono stati analizzati dal Touring oltre 2000 Comuni distribuiti in tutta Italia assegnando la Bandiera arancione a 189 località (dato aggiornato a dicembre 2011).

"L’iniziativa Bandiere arancioni è dinamica e in continuo divenire, il Touring ha oggi coinvolto molti territori e su altri lavorerà nel prossimo futuro."

E voi che ne pensate di questo progetto?

Per tutte le altre informazioni utili potete, ovviamente, consultare il sito ufficiale dell'iniziativa


venerdì 16 marzo 2012

Québec: raffinatezza francese, vastità nordamericana

La "Belle Province" ha molto da offrire ai visitatori. Se arriverai qui convinto di trovare una enclave di dolce vita francese in un oceano di cultura anglofona non resterai deluso, ma non avrai ancora colto l'essenza del luogo. Ricercatezza e gioia di vivere non mancano, anzi, riempiono le strade di Montréal e Québec, e insieme al fascino rustico dei Cantons-de-l'Est a volte danno davvero l'impressione di trovarsi in qualche angolo della "douce France".

La differenza, però, sono gli spazi sterminati. Poco meno di 8 milioni di abitanti vivono in un territorio vasto cinque volte la nostra penisola. Non stupirti, quindi, se uscendo dalle città, magari dopo ore di guida, ti troverai a tu per tu con alcuni degli spettacoli naturalistici più grandiosi del continente nordamericano.

Québec, la città
Non ha nemmeno 200.000 abitanti, dà il nome alla Provincia di cui è il capoluogo e detiene interessanti primati: per esempio, è la città più antica del Nord America, il suo centro storico non è solo patrimonio dell'UNESCO ma è anche l'unico, in questa parte del continente, a essere cinto da mura. Québec, però, non è solo un concentrato di storia, ma un posto che affascina anche con i suoi contrasti. Qui si trovano l'albergo più freddo del Canada, l'Ice Hotel, inaugurato nel 2001, e uno dei quartieri più "caldi" del paese, il Quartier Latin, un dedalo di viuzze, localini e atmosfere che ti conquisteranno nelle sere d'estate. A proposito: da non perdere il Festival d'Été, che all'inizio di luglio (dal 5 al 15 quest'anno) scatena in città circa 500 spettacoli gratuiti tra concerti, danze, teatro e altre raffinatezze.

Côte-Nord
Abbiamo parlato di natura spettacolare: ecco il primo memorabile incontro. Segnata da profonde vallate, punteggiata da spiagge sabbiose sul gelido Atlantico e disseminata di una poesia quasi inarrivabile, la Côte-Nord è uno dei luoghi migliori per assaporare i grandi spazi canadesi. A questo aggiungi un incantevole paesino come Les Bergeronnes, meta eco-turistica per eccellenza in Québec, perfetto per fare bird-watching e, soprattuto, per osservare i grandi cetacei che solcano le acque di fronte alla costa.

Penisola di Gaspé
Se da Montréal o Québec navighi per alcune centinaia di miglia lungo il fiume Saint-Laurent - il più maestoso del Nord-America, che sulla carta assomiglia a un immenso fiordo - arriverai alla Penisola di Gaspé, un altro santuario di Madre Natura nella Provincia, che la gente del posto chiama familiarmente "La Gaspésie". Proprio qui, nel 1534, Jacques Cartier prese possesso del territorio in nome del re di Francia, ma da queste parti la natura è ancora più notevole che le memorie storiche. Te ne accorgi visitando il Parc national de Miguasha, con i suoi reperti fossili tra i più importanti del mondo, e l'Île Bonaventure, con la sua sterminata colonia di sule bassane a ricordarti che l'uomo, da queste parti, è solo una parte del tutto.

Montréal, personalità forte
Se arrivi a Montréal (togli l'accento e pronuncia all'inglese se ti senti anglofono) pensando di trovare la copia sbiadita di una citttà del Vecchio Continente sarai smentito, e alla grande. Questa metropoli di 3,4 milioni di abitanti è qualcosa di più dei suoi cliché. Non è solo l'unico esempio di città veramente bilingue d'America e un felice esempio di dolce vita e raffinatezza. È anche un posto in cui la gente ama esprimersi in modo deciso e sempre attento ai dettagli, che si tratti di allestire un museo come il Musée des Beaux-Arts, fare festa in estate con il Festival International de Jazz (28 giugno - 7 luglio) e con il più scatenato POP Montreal (19-23 settembre), o servire una cena "comme il faut" in un locale che ricorda Parigi come L'Express (3927 Rue Saint-Denis). Non stupirti se tra le molte personalità di Montréal troverai anche quella italiana: la comunità di Little Italy fa di tutto per mantenere viva l'eredità del paese d'origine.

Fjord du Saguenay
A circa 200 chilometri dalla città di Québec, la sponda occidentale del fiume Saint-Laurent si apre verso quello che è considerato uno degli scorci più suggestivi della Provincia. Parliamo del fiordo formato dalla foce del fiume Saguenay, affluente del Saint-Laurent. In alcuni tratti le acque scure del fiordo sono fiancheggiate da rocce maestose, alte fino a 500 metri. Puoi vivere l'esperienza da più punti di vista: con il whale-watching a Tadoussac, un villaggio di meno di 1000 abitanti che in estate diventa una base perfetta per avvistare i grandi mammiferi del mare, o risalendo in automobile le strade che seguono il fiordo. Il massimo, però, è infilarsi nel pozzetto di un kayak e pagaiare su queste acque dal blu intenso (con profondità, che in alcuni tratti toccano i 270 metri). Naturalmente non mancano i campeggi per dormire a contatto con la natura, come il Camping Descente des Femmes a Saint-Rose du Nord, sulla sponda nord del fiume.

Cantons de l'Est
Se in Québec si respira una certa aria di Francia, non può mancare una regione vinicola, quale appunto sono i Cantons de l'Est. La curiosità è che tra queste colline ondulate, che sono un'estensione delle Appalachian Mountains, il vino è arrivato dopo lo sciroppo d'acero. Solo negli ultimi anni, infatti, la regione si è affermata come zona di produzione vinicola - in particolare, di alcuni bianchi di buon livello e di un eccellente ice wine, un vino da dessert che si ottiene da uve ghiacciate - mentre l'estrazione primaverile della linfa degli aceri per ricavarne lo sciroppo è inscritta da sempre nel DNA dei suoi abitanti. La "cultura" dello sciroppo d'acero in Québec ha origine dall'incontro degli europei con i nativi ed è ancora fortissima, tanto che da questa provincia proviene il 75% della produzione mondiale.
La differenza, però, sono gli spazi sterminati. Poco meno di 8 milioni di abitanti vivono in un territorio vasto cinque volte la nostra penisola. Non stupirti, quindi, se uscendo dalle città, magari dopo ore di guida, ti troverai a tu per tu con alcuni degli spettacoli naturalistici più grandiosi del continente nordamericano.

Charlevoix
Un punto di vista decisamente bucolico della dolce vita in Québec. Forse non c'è modo migliore per descrivere l'ammirazione che la regione dello Charlevoix suscita nei viaggiatori. Lungo la Rte 138 e la Rte 362 ti aspettano i principali centri abitati, molto spesso raffinate località di villeggiatura lungo il fiume Saint-Laurent. Non mancano i parchi, come in ogni immagine del Canada degna di questo nome. Spicca il Parc des Grands Jardins, così battezzato dagli inglesi per la sua somiglianza ai giardini britannici. Tutta questa bellezza non è lasciata a se stessa. L'UNESCO ha dichiarato l'intera regione Riserva della Biosfera, con la conseguente introduzione di salutari restrizioni nel campo dell'edilizia. Se cerchi, invece, un approccio urbano, punta su Baie Saint-Paul: lungo le sue strade si incontrano atelier, gallerie d'arte e boutique, eredità degli artisti che a fine Ottocento arrivarono qui attratti dalla bellezza del paesaggio.

Il Québec en plein air
Questa ricognizione quebecchese è un piccolo-grande invito alle attività all'aperto. Non puoi dire di aver compreso l'essenza di questa provincia senza esserti lanciato in qualche impresa a stretto contatto con la natura. Girare a piedi per Montréal e Québec, due città che si prestano bene a questo tipo di esplorazione, non è la forma di esperienza che intendiamo. Se ti piace camminare puoi metterti alla prova lungo il tratto dell'Appalachian Trail che attraversa il Québec: si inizia all'altezza di Matapédia e si prosegue attraverso il Parc de la Gaspésie, per concludere con gli ultimi e strepitosi 248 km costieri fino a Cap Gaspé. Sciare è la tua vocazione? Puoi scegliere tra 150 stazioni e darti alla discesa, al fondo o al telemark. Il consiglio è puntare su Le Massif, centro sciistico inserito in un meraviglioso scenario lungo il Saint-Laurent. E poi c'è il grande richiamo della canoa e del kayak, due mezzi di trasporto legati a filo doppio alla storia del territorio. Il massimo è la Route Bleue, che si snoda per quasi 2500 km lungo le sponde del Saint-Laurent su acque che non richiedono una particolare abilità alla pagaia. Il corrispettivo sulla terra ferma è la Route Verte: l'itinerario cicloturistico più lungo del Nord America (4000 km). Tocca 16 aree del Québec, compresa Montréal, quindi non hai che l'imbarazzo della scelta.

FONTE| lonelyplanetitalia.it

Stati Uniti: le migliori destinazioni per il 2012

Stati Uniti: un grande paese, con un bel po' di strada da percorrere. Che cosa bolle in pentola per i viaggiatori nel 2012? Ogni anno noi ci poniamo domande come questa. Per rispondere abbiamo chiesto allo staff dei nostri uffici americani di stilare una lista di ciò che è nuovo, interessante e che, in qualche caso, rischia di essere sottovalutato dai viaggiatori. Ecco una top list che ti servirà da radar per muoverti negli States in questo anno iniziato da poco.

1. Isole Vergini americane
In un anno che vedrà i viaggiatori attenti al risparmio, anche negli Stati dell'Unione, molti americani riscopriranno una fantastica porta di accesso ai tropici a un passo da casa. Anzi, a dire il vero proprio in casa loro, visto che le Isole Vergini fanno parte del territorio governato da Washington. Ogni isola dell'arcipelago ha una spiccata identità. Se vuoi fuggire i resort, St. John è occupata per due terzi da un parco nazionale dove puoi dormire in capanne tra gli alberi e seguire sentieri che portano a spiagge nascoste. Questo, purtroppo, potrebbe essere l'ultimo anno per il Maho Bay Camps, un eco-resort perfetto per chi viaggia low budget. In alternativa, prova il St. John Inn che offre buone stanze con angoli cottura. Se cerchi l'azione, Hassel Island, un tempo inaccessibile, è ora parte del Virgin Islands National Park (St. Thomas). Esplorala con lo snorkelling o in kayak. Inoltre, pare che nella primavera del 2012 la Captain Morgan Rum Distillery di St. Croix aprirà un nuovo centro per i visitatori.
2. Hudson River Valley, New York
Ogni viaggiatore dovrebbe concedersi una pausa da New York City e concedersi un giorno o due nella Hudson River Valley, una bella parentesi di America rurale subito a nord della città. Una bella idea per un break tra strade di campagna, vigneti e fattorie che servono cibo in grado di allettare anche i raffinati abitanti di Manhattan. Anche perché qui si trova un motel super divertente, il Lazy Meadow, aperto da Kate Pierson dei B-52s.
3. Cincinnati, Ohio
Questa bella città sull'Ohio River è un po' fuori dai principali percorsi nazionali e viene spesso trascurata. Negli ultimi anni, però, si è trasformata, diventando una meta interessante per un weekend. La vita scorre lungo il fiume e quasi tutto può essere esplorato a piedi. Il meglio si trova sulla sponda del Kentucky, che può essere raggiunta attraverso alcuni ponti, compreso il Suspension Bridge di John Roebling (una prova generale per il più famoso Brooklyn Bridge). Le strade strette e zizzaganti del quartiere di Mt Adams ti riportano al XIX secolo e a un'atmosfera vittoriana, ma anche al gratuito Cincinnati Art Museum. Qui vicino si trova anche il quartiere di Over-the-Rhine, un tempo malfamato e ora in grande ripresa, con il suo Findlay Market e molti esempi di architettura in stile italiano. Da non perdere una visita al National Underground Railroad Freedom Center, aperto dal 2004, sulla sponda del fiume dove gli schiavi cercavano la libertà.
4. Quattro stati di confine
I quattro stati che condividono il confine con il Messico (Colorado, New Mexico, Arizona, Utah) di solito sono un po' trascurati, eppure rappresentano una meraviglia geologica e archeologica. Ti aspettano le torri di arenaria della Monument Valley, tanto amate dal cinema e dalle star di Hollywood, i sentieri dei navajo, i parchi nazionali dello Utah e i canyon di Mesa Verde in Colorado.
5. Culebra, Puerto Rico
Cerchi una spiaggia? Non dimenticare Puerto Rico, non lontana dalle coste del Mainland. L'arcipelago è punteggiato da splendide spiagge poco note, come Playa Flamenco su Culebra, a 17 miglia dall'isola principale. Raggiunta da un traghetto e da un volo, Culebra è perfetta per la vita di mare e per ammirare la fauna selvatica. Si trovano appartamenti sulla spiaggia a 150U$ a notte, come Villa Flamenco Beach o la più economica Palmetto Guesthouse.
6. California, Gold Country
Tahoe e Yosemite sono le mete di montagna più battute della California, ma a un'oretta da San Francisco si trova la più economica e meno affollata Gold Country. Le città sono distribuite come perle lungo la Hwy 49. Incontri Jamestown con il suo treno storico, Volcano (che però non ha vulcani), aziende vinicole che possono rivaleggiare con la Napa Valley e Sonoma, grotte e una buona scelta di locali notturni a Nevada City. L'inverno è un ottimo periodo, con attività per i bambini e per i loro genitori a Bear Valley.
7. Boulder, Colorado
Città universitaria, Boulder è una delle più vivibili degli States. I suoi abitanti amano l'avventura e le attività all'aperto. Troverai biciclette ovunque, ma non sul pedonale Pearl St Mall, dove invece non mancano ottimi ristoranti e pub. Il Royal Arch Trail, poi, è una bella scarpinata attraverso un canyon rosso entro i confini della città. In inverno, poi, non perdere le pazze gare, musiche e bevute del Frozen Dead Guy festival, a Nederland, una ventina di km a ovest.
8. Hawai'i: The Big Island
Per troppo tempo dire Hawaii ha voluto dire Honolulu, ma da quando i voli diretti per Kona sono aumentati l'afflusso di viaggiatori su Big Island è cresciuto di conseguenza. Programma un soggiorno lungo, le cose da fare non mancano; tra le visite al Volcanoes National Park, lo snorkeling a Kealakekua e le spiagge di Hapuna.
9. Chicago
Con il G8 della NATO previsto qui in città, Chicago avrà il suo da fare nel 2012. Ma non c'è solo la politica. C'è anche molta arte, per esempio all'Art Institute and Millennium Park, o alcuni dei migliori ristoranti degli States, senza contare festival come il Lollapalooza e Taste of Chicago. Anche il vecchio quartiere di Obama a sud, Hyde Park, vede arrivare sempre nuovi visitatori attratti dal lungolago e dalla Robie House di Frank Lloyd Wright's, candidata a entrare nella lista UNESCO.
10. Yellowstone National Park
Il primo parco nazionale del mondo, che quest'anno compie 140 anni, attrae circa quattro milioni di visitatori all'anno, ma pochissimi lo visitano in inverno. Prendi nota, perché le tariffe sono più basse (l'Old Faithful Snow Lodge ha camere da 95US$, molto più economiche che in estate), e lo scenario assume una peculiare maestosità invernale: le cascate gelano, i geyser sembrano soffiare più in alto. Puoi sciare, usare le racchette da neve o fare trekking di vario livello. Perché aspettare l'estate?


Robert Reid Autore Lonely Planet

giovedì 15 marzo 2012

Quattro luoghi che fermano il tempo

Ogni giorno insegna lezioni sul futuro: i libri sono sostituiti dagli e-book, i portatili dai tablet, il cibo fresco da quello biologico. In viaggio, però, ti capita di incontrare mondi e ambienti che resistono all'avanzata dell'inesorabile. Luoghi nei quali il tempo sembra essersi fermato sul... fermo immagine migliore. Ecco alcune idee per vivere in prima persona ciò di cui stiamo parlando.

Mountain gorillas, Rwanda & Uganda
Poche esperienze reggono il confronto con i più grandi tra i primati, quando ti trovi a pochi passi da loro e solo qualche arbusto ti separa dalla loro maestosa e quasi familiare presenza. Devi solo ringraziare la generosità dei gorilla di montagna del Parc National des Volcans in Rwanda e del Bwindi Impenetrable National Park se potrai avvicinarti così tanto. Ti basterà restare un'oretta ad osservarli, in religioso e cauto silenzio, per trasformare quei 60 minuti in un ricordo indelebile.

Bhutan
Il Regno del Bhutan, che i suoi abitanti chiamano Druk Yul (Terra del Drago Tonante), è spesso percepito come una terra "congelata" a un passato immemorabile. Niente di più falso perché il processo di modernizzazione è iniziato da almeno una quarantina d'anni. Vero è, però, che la cultura del paese è profondamente legata alle tradizioni buddhiste, il cui emblema sono gli eterei dzong (forti-monesteri) della regione di Bumthang. La loro presenza, unita all'unicità del paesaggio circostante, è ciò che suscita nei viaggiatori immagini di spirituale maestosità, soprattutto durante i trekking tra le montagne himalayane, nelle profonde vallate centrali o sulle ondeggianti colline del sud.

Moschea di Djenné, Mali
Questa moschea leggendaria di Djenné seduce i viaggiatori con i mattoni di fango delle sue pareti, che la fanno assomigliare a una fortezza, e le travi di legno che spuntano ovunque come gli aculei di un antico e sicuramente estinto animale. Forse ti stupirà sapere che questo prodigio quasi senza tempo è stato costruito solo nel 1907, ispirato però alla Grande Mosquée eretta nello stesso sito nel lontano 1280 e caduta in rovina nel XIX secolo.

Rio delle Amazzoni, Brasile
Un viaggio slow lungo il secondo fiume del mondo può evocare molta monotonia, ma anche una meravigliosa e profonda immersione nella natura. In ogni esperienza del Brasile che aspiri almeno un po' alla completezza non può mancare una navigazione sul Rio delle Amazzoni fino a Manaus, dove è possibile estendere il raggio d'azione con un trekking nella giungla.
Da Manaus punta in direzione sud verso Bonito ed esplora le meraviglie naturali della regione: cascate, fiumi dalle acque cristalline, foreste lussurreggianti e grotte sotterranee. Poi continua verso sud per vedere le imponenti Cascate di Iguaçu, situate al confine tra ben tre paesi.

FONTE| lonelyplanetitalia.it

mercoledì 14 marzo 2012

Fondamentali viaggi zaino in spalla

Tira fuori il tuo fedele zaino e portalo lungo le strade che da sempre ispirano i viaggi "on the road".

DA ISTANBUL AL CAIRO, MEDIO ORIENTE
Istanbul si trova a cavallo di due continenti, e questo itinerario attraversa la Turchia, raggiunge la Siria, con la suggestiva Aleppo e la spettacolare Damasco, e quindi scende in Giordania. Ammira le rovine di Petra e fa' un'escursione al Mar Morto. A prescindere dalla tua fede, non perdere una piccola deviazione mistica a Gerusalemme, poi rilassati con un po' di snorkelling nel Mar Rosso. Preparati poi ad affrontare Il Cairo, dove una gita alle piramidi è d'obbligo. La stazione di Ramses è la principale stazione ferroviaria del Cairo. L'ufficio turistico è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.
COSTA ORIENTALE, AUSTRALIA
Molti viaggiatori zaino in spalla cominciano questo viaggio da Sydney, con le sue incantevoli spiagge e il caratteristico ponte. Alcuni fanno poi rotta verso sud fino a Melbourne con la sua cultura cosmopolita e il clima tipicamente europeo. L'itinerario più battuto è quello che va a nord di Sydney, passando per il paradiso hippy di Byron Bay, che vanta straordinarie onde per surfisti. Se ami le capitali, allora fermati a Brisbane, ma in genere si prosegue fino alla tropicale Cairns, punto di partenza delle escursioni alla Grande Barriera Corallina, il gioiello della costa orientale australiana. Prenota all'Arts Factory Backpackers Lodge nella Byron Bay, dove puoi prendere lezioni di didgeridoo e dormire in un tepee.
BANANA PANCAKE TRAIL
In genere chi va alla scoperta del Sud-est asiatico sceglie come punto di partenza Bangkok. Ma alcuni prediligono le spiagge di Ko Pha-Ngan o Phuket. Molti giovani viaggiatori vanno a Siem Reap, in Cambogia, per ammirare l'antico Angkor Wat, prima di andare a Ho Chi Minh City e dirigersi a nord lungo la costa del Vietnam fino alle formazioni rocciose della Halong Bay. Chi cerca un itinerario meno battutto può inoltrarsi nell'entroterra e raggiungere la capitale del Laos, Vientiane, o fare un trekking a dorso d'elefante nel Khao Yai National Park. Gli aeroporti internazionali di Bangkok e Singapore offrono voli economici per diverse destinazioni asiatiche.
DALL'ISOLA DEL NORD ALL'ISOLA DEL SUD, NUOVA ZELANDA
Si parte da Auckland, con la sua atmosfera vivace, e si scende verso Rotorua, con i paesaggi vulcanici e l'hangi (festa maori). Si prosegue costeggiando il lago Taupo, la cornice ideale per praticare il paracadutismo e gli sport acquatici. Poi si prosegue verso la ventosa Wellington con i caffè e il curioso Beehive (l'alveare, la sede del parlamento nazionale). Da qui salpa per l'Isola del Sud. Partecipa a un'escursione di whalewatching organizzata a Kaikoura poi andate a Queenstown, punto di partenza per esplorare il ghiacciaio di Franz Josef e quello di Fox o per affrontare corsi d'acqua in motoscafo. Il miglior mezzo di trasporto tra l'Isola del Nord e l'Isola del Sud è il traghetto.
TRANSIBERIANA, RUSSIA
Un tempo rotta degli zar, oggi questa linea ferroviaria è battuta anche dai viaggiatori zaino in spalla. L'itinerario classico va da Vladivostok a Mosca passando dal Baikal, o facendo una tappa a Ekaterinburg, dove furono giustiziati i Romanov. Il viaggio termina nella magnifica Mosca, con le chiese dalle cupole dorate e l'austera Piazza Rossa, ma è possibile proseguire fino a San Pietroburgo. Un'alternativa meno frequentata è la Transmongolica. Si parte da Pechino, si attraversano le steppe della Mongolia e si incontra la Transiberiana nei pressi del lago Baikal. Fa' un'escursione in slitta trainata da cani sul Lago Baikal o un'escursione a cavallo in Mongolia.
ROUTE 66, USA
Poche strade sono 'americane' come questa leggendaria vecchia statale che ancora oggi molti percorrono per andare alla scoperta degli Stati Uniti. Si parte da Chicago, e si prosegue verso St Louis, la patria del blues. Raggiungete poi il Kansas, il cuore delle Grandi Pianure. La strada attraversa il Lone Star State (Stato della stella solitaria), ovvero il Texas, dove si trova il punto centrale della Route 66, segnalato da alcune sculture di automobili. Dagli allevamenti del New Mexico si passa all'Arizona, infine alla California che ospita l'oasi di Los Angeles, con Hollywood e Rodeo Drive come degna conclusione di questo viaggio. La Route 66 è anche nota come 'Mother Road' (strada madre) e 'Main Street of America' (strada principale d'America).
DA CITTÀ DEL CAPO AL CAIRO
L'attore Ewan McGregor ha percorso in moto da nord a sud gran parte di questo itinerario. Questo avventuroso viaggio può cominciare o finire da Città del Capo. Se decidi di partire dal basso, dirigiti a nord verso il Botswana, dove puoi partecipare a un'escursione fluviale nel Chobe National Park per avvistare elefanti. Entra quindi in Tanzania, per ammirare il Monte Kilimanjaro e il suo cappuccio di neve (fino a quando esisterà) o la ricca fauna selvatica del Parco Nazionale del Serengeti. Ora rilassati perché dovrai attraversare paesi segnati da conflitti interni, Kenya, Etiopia e Sudan. Alla fine del viaggio ti aspettano le straordinarie piramidi e il traffico del Cairo. Per informazioni aggiornate sul Serengeti consulta il sito del parco.
GRINGO TRAIL, PERÚ
Dalla capitale, Lima, punta verso sud lungo la costa in direzione di Paracas, da dove partono escursioni in barca per le Islas Ballestas, l'ideale per avvistare pinguini e leoni marini. Quindi prosegui per Ica, capitale peruviana del vino e del pisco (una sorta di grappa). Le tappe successive sono Nazca con un volo sopra le misteriose Linee e Arequipa con l'architettura coloniale. Continua verso Puno, il porto sul Lago Titicaca, prendi un autobus per Cuzco e da qui prosegui a piedi o in treno lungo il Cammino Inca in direzione Machu Picchu. Dalla fine di maggio all'inizio di settembre ogni giorno al sito di Machu Picchu può accedere un massimo di 2500 persone.
PER L'EUROPA A CACCIA DI FESTIVAL MUSICALI
L'Europa va ascoltata. Questo è il motto dei viaggiatori che in estate visitano il vecchio continente all'insegna di bagni di sole e musica. L'evento più antico è quello di Glastonbury, nel Regno Unito, che dal 1971 ospita concerti rock, nonché spettacoli teatrali e circensi. Un altro imperdibile è il Roskilde (Danimarca), un festival hard rock. Se sei per la musica popolare allora il Baltika è quello che fa per te: questo annuale festival folcloristico internazionale si tiene a turno in Estonia, Lettonia e Lituania. La Loveparade (Germania) si addice di più agli amanti della musica techno e house, e il World Air Guitar Championships finlandese offre sempre uno spettacolo sbalorditivo. La musica country e la musica folk sono le protagoniste del tranquillo e intimo End of the Road Festival, sempre nel Regno Unito. Ecco i siti di alcuni festival citati, Glastonbury, Roskilde, Baltica ed End of the Road.
LA VIA DELLA SETA
Per secoli i mercanti hanno fatto spola tra Cina ed Europa. Ognuno seguiva un percorso per portare nei vari mercati il più velocemente possibile seta, spezie e altri prodotti. La moderna Via della Seta parte da Xī'ān, in Cina, casa dell'Esercito di Terracotta della dinastia Qin, e prosegue verso Ürümqi, nella provincia di Xīnjiāng, nel lontano nord-ovest del paese, prima di valicare il confi ne con il Kazakistan e raggiungere la cosmopolita Almaty. Continua poi nell'ex nazione sovietica del Kirghizistan e arriva a Bishkek. Alcuni concludono il loro viaggio facendo rotta verso sud in direzione di Fergana, in Pakistan, ma solitamente si continua fino a Samarcanda e ai mercati di Ashgabat in Turkmenistan. Nel nord-ovest della Cina, Dūnhuáng è una tappa d'obbligo della Via della Seta ed è nota per le Grotte di Mogao, che custodiscono uno dei più straordinari patrimoni di arte buddhista del mondo.

FONTE| lonelyplanet.it

Aprile 2012: il mondo in festival

I migliori eventi per vivere un grande aprile, selezionati dai nostri autori.

MELBOURNE INTERNATIONAL COMEDY FESTIVAL
Uno degli appuntamenti più importanti del mondo per gli appassionati di teatro. Ogni anno più di 2000 artisti calcano la scena per la delizia degli spettatori. Tutto si svolge all'insegna del divertimento e dello spettacolo scanzonato, quindi non aspettarti rappresentazioni ingessati e formali. Non mancano i clown, per la gioia dei piccoli viaggiatori.
Quando: 28 marzo - 22 aprile
HANA MATSURI
Per i cinesi la data del compleanno di Buddha segue il calendario lunare. I giapponesi, in ossequio alla precisione nipponica, hanno scelto di fissare la festa l'8 aprile. L'evento è sentito in tutto il paese, da Tokyo ai villaggi della campagna, se ancora esistono. Si prega per il raccolto e perché sia un anno di prosperità.
Quando: 8 aprile
CAPODANNO THAILANDESE
Il nuovo anno lunare segna per la Thailandia un vero e proprio ritorno all'elemento acquatico. Il Songkran, come lo chiamano da queste parti, è l'occasione in cui i simulacri di Buddha sono immersi nelle acque e i giovani cercano la benedizione degli anziani cospargendo il loro capo con acqua profumata. Più in generale, la festa è un ottimo pretesto per giocare e sbizzarrirsi con l'acqua.
Quando: 13 aprile
MARATONA DI PARIGI
D'accordo, forse non sarà la Parigi che molti immaginano, tutta eleganza e romanticismo, ma la Ville Lumière dà sempre il meglio di sé, anche quando corre e suda, come di sicuro avverrà durante la maratona di quest'anno. Fate così: sedete in un bistrot e state a guardare.
Quando: 15 aprile
LISBONA, CINEMA INDIE
Se l'originalità è il tuo mestiere, in questo periodo non perdere il Festival Internacional de Cinema Independente (Indie Lisboa) che quest'anno arriva alla 9° edizione. La sua finalità è promuovere film e registi che operano in autonomia e con originalità, proponendo un cinema mai scontato e carico di energia. Lungometraggi, animazione, documentari e film sperimentali riempiranno i cinema della città e in una decina di giorni offriranno una panoramica completa sul cinema indipendente prodotto in tutto il mondo (ma con attenzione particolare a quello europeo).
Quando: 26 aprile - 6 maggio
GATHERING OF NATIONS POW WOW
Nessun timore reverenziale: questa meravigliosa festa indiana non ha nulla da invidiare agli eventi metropolitani di aprile targati East Coast. Anzi, è un'occasione per tentare il tuo grande puzzle mettendo insieme diversi volti d'America. Anche quest'anno Albuquerque in New Mexico è il teatro dell'epico raduno annuale dedicato alle tradizioni e all'orgoglio dei nativi americani. Una curiosità: pow wow non è un'espressione di esultanza inventata dagli hippie, ma significa "leader spirituale" nella lingua dei nativi americani narragansett.
Quando: 26-28 aprile
SOUTH AFRICAN CHEESE FESTIVAL
Roditori di tutto il mondo, unitevi. Fate la valigia e partite per il Sudafrica, se non ci vivete già. Nella zona del Western Cape, a Sandringham (tra Cape Town e Paarl), si celebra uno degli eventi gastronomici più importanti del paese. Ghiottonerie e assaggi, oltre che i fantastici vini locali, sono solo alcune delle ricompense di questo lungo viaggio.
Quando: 27-30 aprile
NEW ORLEANS JAZZ FESTIVAL
Grande musica, cucina cajun e le 500.000 persone che arriveranno a New Orleans da tutto il mondo saranno la tua iniezione di vibe positivo. Tutto è organizzato alla perfezione: mentre centinaia di musicisti faranno vibrare l'atmosfera con le loro note, un esercito di cuochi servirà piatti di pesce e specialità della Louisiana.
Quando: 27 aprile - 6 maggio
WALPURGISNACHT, LA NOTTE DELLE STREGHE
Che cosa c'è di meglio per chiudere aprile che una notte in cima a una montagna teutonica in compagnia di streghe e stregoni? Secondo la mitologia locale (ricordi il buon vecchio Faust di Goethe?), l'ultimo del mese fattuchiere e maghi si danno appuntamento sulle montagne dello Harz, nel cuore della Germania, tra Sassonia e Turingia.
Quando: 30 aprile
AMSTERDAM, AL COMPLEANNO DI SUA MAESTÀ
I compleanni delle regine dovrebbero essere l'occasione per discorsi forbiti e cerimonie di gala, ma gli olandesi vivono la cosa a modo loro. Tutta la terra dei tulipani rende omaggio alla regina Beatrice (anche se la festa coincide con il genetliaco della regina madre Giuliana), ma è ad Amsterdam, nella pazza e vibrante Amsterdam, che la festa del Koninginnedag si scalda più che altrove.
Quando: 30 aprile

FONTE| lonelyplanet.it

martedì 13 marzo 2012

10 luoghi del mondo poco celebrati

Altro articolo molto interessante trovato su Lonely planet italia.

Alcuni posti rimangono costantemente fuori dai sentieri battuti, nonostante le meraviglie che avrebbero da offrire. Ecco qui un campione di alcuni luoghi trascurati per la posizione geografica, per il semplice caso e per la presenza di località vicine di maggior richiamo.

1. Trieste, Italia
Perché questa atipica città italiana non si trova in testa a una classifica di luoghi da non perdere? Trieste è un melting pot culturale che si estende su una lingua di terra che si affaccia sul mare, a ridosso della Slovenia. Fu il porto principale dell'Impero Austro-ungarico e tuttora conserva un'aura affascinante del passato. James Joyce, che risedette in questa città, cominciò a scrivere l'Ulisse proprio qui e non a Dublino. Trieste è una città che trabocca della magnificenza asburgica, dai caffé viennesi, alla cucina mitteleuropea, al suo ampio lungomare in stile neoclassico.
2. Arras, Francia
Con le sue due piazze fiammingo-spagnole, fiancheggiate da 155 casette che sembrano fatte di pan di zenzero, Arras è una vera sorpresa in un angolo spesso dimenticato della Francia settentrionale. Varrebbe la pena pianificare una tappa di un giorno in questa città, per poterne ammirare l'impronta architettonica del XVII e XVIII secolo, per salire sulla sua elegante torre civica da cui godere del panorama e per girovagare tra gli straordinari cunicoli sotterranei della città, lunghi ben 22 km, utilizzati dai soldati durante la prima guerra mondiale.
3. Gujarat, India
Lo stato del Gujarat nell'India nord-occidentale non compare negli itinerari di molti viaggiatori, ma senza dubbio merita di essere esplorato. Oltre ad un'accoglienza cordiale, sperimenterai un fascino fuori dal comune: l'isola di Diu, dall'atmosfera rilassata ed ex colonia portoghese; la città di Bhuj, con un suggestivo palazzo in rovina e i vicini villaggi artigianali; le surreali paludi salmastre di Little Rann of Kutch, popolate da fenicotteri e khur (asini selvatici indiani).
4. Chóngqìng, Cina
Spesso trascurata a vantaggio del vicino Sichuan, la città di Chóngqìng, caratteristica per la sua posizione maestosa sul Fiume Azzurro ed il cibo tanto speziato da togliere il fiato, merita maggiore attenzione. Il paesaggio urbano futuristico tipico della Cina moderna contrasta con la confusione delle vecchie barche attraccate al molo e con l'esercito chiassoso di facchini che appendono le merci su robuste aste di bambù, trasportando qualsiasi cosa sulle colline scoscese della città.
5. Aberdeen, Scozia
La cittadina granitica di Aberdeen è sede di una grandiosa università fondata nel XV secolo presso la King's Chapel; è fronteggiata da una lunga spiaggia sabbiosa ed ospita il pittoresco villaggio di pescatori di Footdee. Spingendosi oltre questa cittadina austera e splendente, puoi prendere un treno che ti conduce in un viaggio da sogno lungo la costa per andare a vedere il castello di Dunnottar, il maestoso rudere a picco sul mare dove Franco Zeffirelli girò Amleto.
6. Utrecht, Paesi Bassi
Forse è il richiamo di Amsterdam che spinge la gente a dimenticarsi di Utrecht. Qualunque sia la ragione, questa graziosa città è stranamente poco visitata. La città vecchia è circondata da un canale medievale, su cui si possono fare gite in battello per visitare gli animati pontili della città. Costruiti per collegare il canale alle imponenti case di Utrecht, questi spazi unici oggi pullulano di caffé, negozi, ristoranti e bar.
7. Meknès, Marocco
Tutti conoscono Marrakesh e Fès, ma chi trova il tempo per far tappa nella meno nota Meknès? In misura minore rispetto alle sorelle più famose, quest'antica città imperiale è caratterizzata da un'atmosfera dimessa e rilassata, ma anche da una ricchezza architettonica e culturale che comprende 45 km di mura, circa 50 palazzi e le rovine romane di Volubilis sulla sommità dell'altipiano nelle vicinanze.
8. Helsinki, Finlandia
La piccola capitale finlandese, la città più a nord dell'Europa continentale, si affaccia sullo scintillante Mar Baltico e molti dei suoi più importanti luoghi turistici si trovano sulle isole, come la fortezza del XVIII secolo di Suomenlinna. Questa capitale modesta ma carismatica conserva splendidi palazzi art nouveau e ristoranti anni '30 ed è incredibilmente pulita, ordinata e ben organizzata. Si anima quando il sole splende - e quasi tutta la notte da giugno ad agosto.
9. Jerez de la Frontera, Spagna
Non fa quasi mai freddo, ed è sempre il momento giusto per abbronzarsi e fare vita di mare, in questa deliziosa e poco visitata città andalusa, nota soprattutto per la produzione di sherry. Non mancano le chiese eleganti, c'è un'imponente cittadella e svariate bodega nelle quali gustare le delizie della produzione locale. Il flamenco è uno dei miti locali: se cerchi un posto in Spagna per ammirare quest'arte, beh, lo hai trovato.
10. Takayama, Giappone
Sarà la gente del posto a consigliarti di esplorare il lato meno noto dell'isola di Honshu, affinché tu possa conoscere l'atmosfera del vecchio Giappone. Ti accorgerai così dell'esistenza di Takayama, una cittadina ricca di mercati animati, locali per il sakè e templi sulle colline. Nelle vicinanze si trova il villaggio storico di Shirakawa-go, famoso per le sue case dai tetti di paglia fortemente spioventi e una campagna che ricorda gli antichi dipinti giapponesi.
Abigail Blasi| Autore Lonely Planet

lunedì 12 marzo 2012

Dalì in mostra a Roma

Ieri (11 marzo 2012) sono andata a vedere la mostra di Dalì al museo centrale del rinascimento a Roma.
L'entrata alla mostra è su via dei fori imperiali (per chi non è di Roma e non lo sapesse, è la strada sulla sinistra rispetto al Vittoriano: quella che porta al colosseo insomma!!). Ci siamo ritrovati alle 15 circa li davanti e non c'era troppa fila (alle 17 circa siamo usciti e ce n'era un bel pò). Il biglietto costa 12,5 euro (9 il ridotto).

La mostra non è molto grande: è su due piani e ci vuole circa un'ora e mezza per girare tutto.
Si comincia con una piccola saletta con un video racconto della vita di Dalì e alcuni tabelloni che trattano lo stesso argomento (quindi potete scegliere): davanti ai cartelloni ieri c'era meno affollamento rispetto al video quindi io (e un'amica) ci siamo buttate sui cartelloni (e non ci dispiaceva assolutamente leggere). Poi c'è un'altra piccola stanza, molto affollata (soprattutto viste le dimensioni ridotte)dove trovate altri pannelli con altre curiosità sul pittore e, in fondo alla sala, ci sono alcune parti dei dipinti che si trovano proprio su questi tabelloni: il tutto per farvi "giocare ad abbinare quelle piccole parti con i quadri completi".
Poi subito dopo ci sono un corridoio con tutte foto dell'artista (stupende direi!!!), una sala buia dove si possono vedere alcuni spezzoni di video (i televisori sono su varie pareti della sala quindi dovrete girare su voi stessi quando cambia lo schermo su cui si vede il video). Subito dopo comincia la mostra vera e propria delle sue opere: disegni, schizzi, quadri e anche video dei suoi film, delle interviste a rai teche, i costumi per le opere teatrali, la vespa che lui ha personalizzato e, in ultimo, il cortometraggio fatto da lui insieme a Walt Disney.

Dalì è sicuramente bravissimo, oserei dire un genio. La mostra, anche se piccola, riassume perfettamente questa sua genialità: in un'oretta e mezza (diciamo due) vi potrete gustare il suo genio. La mostra merita sicuramente e, visto che si tratta di Dalì, direi che 12,5 euro si possono anche pagare!!

domenica 11 marzo 2012

Le mostre più interessanti del 2012 a Roma

ROMA

"Immagini e parole", mostra di Henri Cartier Bresson: al Palazzo Incontro (via dei prefetti 22) dal 20 gennaio al 6 maggio 2012.
Biglietto d’ingresso all’esposizione: 6 euro (4 il ridotto). Orario d’apertura 10-19 (chiuso il lunedì).

"Homo sapiens. La grande storia della diversità umana" dal 11 novembre 2011 al 9 aprile 2012 al palazzo delle esposizioni (Via Nazionale 194)
Orario d'apertura: martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 20; venerdì e sabato 10-23.30; domenica 10-20; L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura
Biglietti: Intero € 12.50; ridotto € 10

"Tintoretto" dal 25 febbraio al 10 giugno 2012 alle scuderie del Quirinale, palazzo del Quirinale.
Orario d'apertura: ogni giorno dalla Domenica al Giovedì 10.00-20.00; Venerdì e Sabato 10.00-22.30.
Sito Web: www.scuderiequirinale.it
Telefono: 06/39967500

"Salvador Dalì: l'uomo, l'artista": dal 10 marzo al 30 giugno 2012 al Vittoriano, piazza Venezia
Orario d'apertura: dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 19.30; il venerdì e sabato dalle 9.30 alle 23.30; la domenica dalle 9.30 alle 20.30.
Telefono: 06/6780664

"Il Rinascimento a Roma. Nel segno di Michelangelo e Raffaello" dal 25 ottobre 2011 al 12 marzo 2012
Palazzo Sciarra, ROMA
Orario di apertura: Tutti i giorni dalle 10,00 alle 20,00. Giovedì e venerdì dalle 10,00 alle 23,00. L'ultima entrata è consentita fino ad un'ora prima della chiusura. Lunedì chiuso.
Biglietto: intero € 10; ridotto € 8
Sito Web: www.museodelcorso.it
Telefono: 06/67862098

"Miró. Poesia e luce": dal 16 marzo al 10 giugno 2012. Chiostro del Bramante, via della Pace, Roma

Mostre future a Roma

"Jacovitti. 1939-1997" dal 1° dicembre 2012 al 28 febbraio 2013: Ara Pacis, Lungotevere in Augusta - Roma
Orario d'apertura: Da martedì a domenica dalle 9 alle 19. Ingresso consentito fino alle ore 18. La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti: € 9 intero; € 7 ridotto. E’ prevista integrazione sul costo del biglietto di € 1,50; gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65 anni. Ingresso ridotto con il biglietto del parcheggio di Villa Borghese.
Sito Web: ARA PACIS
Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)

"Il cinema italiano" dal 30 settembre al 21 novembre 2012, Ara Pacis
Orario d'apertura: Da martedì a domenica dalle 9 alle 19. Ingresso consentito fino alle ore 18. La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti: € 9 intero; € 7 ridotto. E’ prevista integrazione sul costo del biglietto di € 1,50; gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65 anni. Ingresso ridotto con il biglietto del parcheggio di Villa Borghese.
Sito Web: ARA PACIS
Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)

Nel sito artericerca.com trovate tutte le mostre in Italia, divise per regione



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