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sabato 28 aprile 2012

Una, due, tre, tante Palermo

Com'è difficile distillare Palermo: s'è già detto tutto, bene, male, luci, ombre, verità, sciocchezze, leggende.

Cosa sai prima di arrivare a Palermo? Sai la mafia, sai il Gattopardo, sai lo splendore, sai la decadenza, sai gli arabi, sai i normanni, sai il traffico, sai i cannoli, sai i carretti, sai la spiaggia di Mondello, sai Sellerio, sai Santa Rosalia, sai Falcone, sai Borsellino, sai gli arancini (guai: qui si dice arancine!), sai il pane ca' meuza, sai i pupi, sai Vito Ciancimino, sai Ustica, sai Guttuso, sai la coppola, sai Ballarò, sai la Vucciria.

Poi sbarchi - come sono sbarcato io, in un settembre dalla luce speciale - e tutto quello che sai nello stesso tempo si invera e si smentisce, ché Palermo ama contraddirsi, sbugiardarsi. La prima città che vedi l'avevi già letta nel romanzo di Tomasi di Lampedusa: scritto sessant'anni fa, ambientato un secolo e mezzo fa. Proprio vero che tutto cambia, tutto rimane uguale. Ovvero: il fasto e la decadenza, lo sfarzo e lo sconcerto, un passato aristocratico ma retrivo, un progresso necessario ma spietato. E tu, tra l'incudine e il martello, immerso nel presente.

La città vecchia - i quartieri Kalsa, Vucciria, Capo e Albergheria - è un dedalo ingarbugliato come un suk ed esuberante come il barocco delle chiese strabordanti degli effetti speciali d'un tempo: stucchi, marmi, statue, bassorilievi, ori, luci, chiaroscuri, inganni per l'occhio. Fuori c'è la vita brulicante dei mercati, le abbainate (le urla degli astanti), la calca, le merci, i profumi delle pentole che bollono, dentro odori d'incenso, litanie, ex voto, santi e re di pietra che paiono poter prendere vita da un istante all'altro. È dolce e speziato allo stesso tempo naufragare in questo mare, perdendosi tra casino e preghiere, senza capire niente, lasciandosi trasportare dalla corrente.
La seconda città che vedi, sono le cose che non puoi non vedere: il palazzo dei Normanni, la cappella palatina, la cattedrale, i musei, la Zisa, Monreale, palazzo Steri con la grande tela della "Vucciria" di Guttuso (piena di vita ma cupa come un memento mori), l'esotico orto botanico, quel che resta del liberty straziato dai palazzinari, il Massimo, il Politeama, le spaventosissime catacombe dei Cappuccini.
La terza città che vedi è quella che incontri. Palermo sono i palermitani. Se avete in testa stereotipi meridionali, sicuramente sono fondati sui campani. Qui è tutta un'altra musica: il panormita - con l'approssimazione di tutte le generalizzazioni - è più segreto, più gentile, più tagliente, profondamente innamorato di una città che spesso vorrebbe lasciare. È amore e odio, quello tra Palermo e i palermitani, la città è una femme fatale seducente e perniciosa. Amante e mantide.
Gli incontri a Palermo sono importanti come i monumenti, capirete di più della Sicilia bevendo una birra in una drinkeria che visitando il museo di arte moderna.

Io ho avuto fortuna, ho incontrato tante persone speciali. Tanino, lo stigghiolaro della Vucciria, quello che all'imbrunire butta il grasso sulla griglia per attirare col suo messaggio di fumo la clientela che poi soddisfa con interiora, teste d'agnello, salsicce, scalogni, bistecche.
Enzo Sellerio, che sarebbe scomparso pochi mesi dopo, il più caustico degli intellettuali cittadini, un uomo innamorato del bello e imbufalito per gli scempi del cemento.
Roberto Alajmo, lo scrittore che con eccentrica e certosina pazienza ha raccolto tutte le storie dei pazzi di Palermo che raccontano la città meglio di qualsiasi volantino turistico.
Davide Enia - con cui abbiamo sofferto di fronte a un match Milan-Palermo consolandoci con un'orata di due chili comprata dal suo pescivendolo di fiducia al Capo -, il drammaturgo che ha smesso d'essere drammaturgo perché Palermo è ingenerosa con il teatro (ora fa lo scrittore, e con successo).
Mimmo Alba, che s'occupa di fondi europei, che con il suo motorino mi ha fatto scoprire le meraviglie della costa, da Sferracavallo a Mondello, dall'Addaura a Capo Gallo.
Amici recenti ma generosi e golosi che m'hanno fatto gustare le tavole economicissime e saporitissime della città, da Mafone a Rosanero, dal pane ca' meuza di Rocky allo sfincione, da I Cascinari alla frittola, al quarume, ai babbaluci.
Queste e tante altre sono le città che vedrà chi arriva qui: Palermo è cangiante, sfaccettata, difficile da codificare. Quello che ho capito - almeno così penso io dopo averci passato settimane - è che non c'è niente da capire. Del resto, l'ingrediente fondamentale del fascino non è forse il suo enigma?

FONTE| lonelyplanetitalia.it


venerdì 27 aprile 2012

Messico: grandi esperienze nel segno dei maya

Il Messico incarna una passione piccante e ardente per la vida, un po' come i suoi peperoncini jalapeños e la tequila. Questo spirito si incontra ovunque, nell'arte, nella musica, nella storia e nella cultura, ma anche nel modo in cui i messicani assaporano la vita di ogni giorno. Lasciarsi contaminare dal loro meraviglioso modo di essere e andare alla scoperta delle attrattive del paese è un'esperienza da non perdere, una di quelle che non può mancare nel palmarès di chi ama viaggiare.

1. Tra i maya nel 2012? Sì, se non si teme il numero 13
Circola un'inquietante ipotesi: il 21 dicembre 2012 questo nostro mondo potrebbe finire. Colpa dei maya o, meglio, di una loro profezia. Se così fosse, il consiglio che dovremmo dare è "Affrettati, l'anno giusto per il Messico è questo... poi non avrai più tempo". In realtà sembra proprio che la fretta da ultimo giorno sia da rimandare a data imprecisata. Tutto nasce da un equivoco, dalle ansie escatologiche del pensiero new age (che con i maya ha poco da spartire) e da quel pizzico di aura nera che il numero 13 porta con sé, soprattutto se si è nati negli Stati Uniti.
Ma vediamo di fare un po' di chiarezza: ciò che è certo è che il 21.12.2012 finirà il 13° bak'tun dell'antico calendario maya, uno dei cicli (bak'tun) che compongono il Lungo computo, ovvero l'attuale creazione. Ora, poiché la precedente creazione era durata 13 bak'tun qualcuno ha ipotizzato che anche quella attuale sia destinata a durare altrettanto. Peccato, o meglio per fortuna, che i maya non abbiano mai detto che debba essere così. La demitizzazione può continuare: i maya, infatti, hanno abbandonato l'idea del Lungo computo all'arrivo degli spagnoli, almeno 500 anni fa. E, soprattutto, basta parlare con i loro discendenti per capire che non sono affatto preoccupati.

2. Quintana Roo: oltre ogni aspettativa
Amato e perlustrato dai viaggiatori di tutto il mondo, il Quintana Roo, nella penisola dello Yucatán, è una destinazione sorprendente. Le discoteche di Cancún non sono un segreto, ma hanno un'allegria contagiosa, e anche Playa del Carmen avrebbe molto da raccontare a questo proposito. Ciò che non va sottovalutato è che questo stato messicano regala anche grandi esperienze a contatto con la natura. Parliamo dell'incontro con le iguane che si aggirano tra le rovine maya di Tulum, del mondo sommerso di Isla Cozumel o del Banco Chinchorro, il più grande atollo corallino dell'emisfero settentrionale. Ma anche delle acque turchesi e delle spiagge coralline di Isla Mujeres, dove i bucanieri "custodivano" le amanti.
Se cerchi un avventuroso mix di natura e cultura, poi, il consiglio è di spingerti verso le rovine di Kohunlich e Dzibanché, straordinarie vestigia maya ancora avvolte dalla foresta. Il massimo dell'avventura ti aspetta però al Río Secreto, la grotta semi-inondata più lunga della Penisola dello Yucatán. L'accesso è consentito a gruppi limitati, perché la sensibilità per il turismo sostenibile porta a ridurre l'impatto dei visitatori, ma val la pena mettersi in fila. Ti attendono più di 12 km di meraviglioso mondo ipogeo.

3. Sulle tracce dei Maya
Se Messico vuol dire maya, una delle esperienze più eccitanti è andare in cerca delle innumerevoli tracce lasciate da questo popolo capace di fiorire per quasi 2000 anni dalla Penisola dello Yucatán all'Honduras e al Belize. La Riviera Maya, nello stato messicano del Quintana Roo, offre una gamma di attrattive tale da assecondare i sogni e l'ispirazione di ogni viaggiatore. L'incontro con le rovine di Tulum, la città che gli antichi residenti chiamavano Zama ("alba") sono abbarbicate a strapiombo su una spiaggia da sogno davanti al Mar dei Caraibi. Nomi come quello di El Castillo, l'edificio più alto del complesso, o quello del Tempio del Dios Descendente, si guadagneranno subito un posto indelebile nelle tue memorie di viaggio.
Senza contare che nei dintorni di Tulum si trova un altro sito archeologico d'eccezione, quello di Cobá, con rovine maya in buona parte ancora in attesa di scavi approfonditi. Le straordinarie vestigia del Quintana Roo e della Riviera Maya sono tuttavia solo una parte di quel percorso ideale che si snoda verso la piramide di Chichén Itzá, nello stato messicano dello Yucatán, e prosegue oltre i confini messicani, verso Guatemala e Belize: parliamo della Ruta Maya, 1916 km attraverso rovine, prodigi e capolavori di una civiltà che ha ancora molto da insegnare.

4. Oaxaca
Lo stato dell'Oaxaca non è solo uno dei 31 stati della federazione ma è soprattutto un riferimento assoluto per le esplorazioni messicane. Questo territorio affacciato sul Pacifico è animato da un'energia inesauribile che salta subito agli occhi per i colori sgargianti dei tessuti e degli oggetti dell'artigianato tradizionale o delle bande di ottoni che sfilano accanto ai caffè e alle chiese dello Zócalo, il quartiere coloniale di Oaxca Città.

5. Città del Messico, città universo
Questa megalopoli di circa venti milioni di abitanti in orbita a 2.240 metri sul livello del mare non è un città, ma un mondo. Ha mille sfaccettature: è piena di parchi tranquilli e piazze in stile europeo, di vie brulicanti e di mercati, ha un quartiere che vale il viaggio, lo Zócalo, un museo che forse ne vale due, quello dedicato a Frida Khalo e ospitato nella Casa Azul che l'ha vista nascere, vanta un numero impressionante di Maggiolini, e ti sa anche prendere per la gola con i sapori dei quartieri di Roma e di Condesa. Può deliziarti o atterrirti, dipende, perché in questi locali il clou è il mezcal, la bevanda con il verme dentro. Anche se il verme in questione non è che una trovata di qualche tempo fa per attirare gli americani più ingenui, questo liquore che ricorda un po' la tequila regala la nota giusta per entrare subito in sintonia con Città del Messico.

6. Il rifugio delle farfalle
Messico vuol dire anche natura. Al confine meridionale dello stato del Michoacán si trova la straordinaria Riserva della Farfalla Monarca. Fare un salto qui può essere una grande idea se pianifichi il viaggio dopo l'estate. Ogni anno in autunno, dalla fine di ottobre all'inizio di novembre, milioni di farfalle monarca raggiungono questi altopiani ricoperti di foreste per trascorrere il letargo invernale dopo un tour di circa 4500 km dalla regione dei Grandi Laghi nordamericani.

7. Veracruz, la più spensierata del Messico
Ecco una città che può dare alla testa e regalare uno stato di ebbrezza tonificante. Situata nell'omonimo stato federale, Veracruz si veste succintamente, si adorna con conchiglie marine, a volte trasuda fumi di scarico e a volte lascia affiorare il suo oscuro passato coloniale. Dividerebbe volentieri con te il suo ultimo talco, in qualche vicolo del porto potrebbe alleggerirti dell'ultimo peso, ma soprattutto è pronta ad accoglierti con le sue spiagge da sogno, oltre che con un'atmosfera disinibita e rilassata. Il suo Carnevale, non stupisce, è il più sfrenato e coinvolgente del paese.

8. Avventura nel Canyon del Rame
Tra le attrattive del Messico nord-occidentale nessuna regge il confronto con la spettacolare Barranca del Cobre (Canyon del Rame). Questo labirinto formato da sette canyon principali e da una decina di canyon secondari si estende su un territorio quattro volte più vasto del Grand Canyon in Arizona e in alcuni tratti raggiunge profondità maggiori (oltre 1800 metri). È possibile raggiungere alcune delle zone più impervie per mezzo della linea ferroviaria Ferrocarril Chihuahua Pacífico. L'unica cosa che non devi aspettarti è di trovare del rame: gli spagnoli chiamarono così il canyon perché confusero la lucentezza verdastra dei licheni con il luccichio di quel metallo.

9. Il meglio lungo la costa
Mare, spiagge, città intriganti, tesori artistici e, naturalmente, pochissime nuvole. Uno dei modi migliori per scoprire il Messico è seguire il profilo delle sue coste benedette dagli dèi. Dalla Baja California allo Yucatán, non mancheranno gli incontri memorabili. Inizia con la Isla Espíritu Santo, uno dei gioielli della Baja California, un lungo susseguirsi di insenature dalle basse acque turchesi e di falesie rosate. Prosegui con la cittadina di Mazatlán, nello stato di Sinaloa, gran mito VIP degli anni '50, fa' un salto ad Acapulco, un posto da duri e puri, che si chiamino Sinatra o Presley, e poi approda sulla Isla Holbox, ancora nel Quintana Roo. Questo splendido luogo non è più il segreto di qualche tempo fa, ma conserva un che di primigenio. Su quest'isola non ci sono rumori o edifici ingombranti, ma solo vie di sabbia, edifici in stile caraibico e cani che oziano ubriachi di sole.

10. Guanajuato, la città degli studenti
Questa città non dà solo il nome allo stato che la comprende, Guanajuato, proprio al centro del paese, ma è soprattutto uno dei pochi posti al mondo in cui si può essere certi di assistere a un evento culturale tutte le sere. Callejoneadas - sfilate tradizionali in cui i musicisti guidano le persone nelle vie, cantando e ballando - concerti sinfonici ed esibizioni di tango: l'offerta è in grado di soddisfare anche gli spiriti più creativi. Orienta l'ago della tua bussola verso questa cittadina di 70.000 abitanti e mescolati ai suoi studenti.

FONTE| lonelyplanetitalia.it

mercoledì 25 aprile 2012

Le migliori città per il 2012

Ecco le dieci città che secondo noi faranno più parlare di sé nel 2012. Le abbiamo scelte perché sono intriganti, alla moda o, semplicemente, piene di occasioni da non perdere nei prossimi mesi. Apre la classifica Londra, con il suo entusiasmo olimpico mescolato al pragmatismo britannico, ma ci sono anche mete lontane dai percorsi più battuti, almeno per il momento. Come l'arrembante Muscat o la raffinata e colta Guimarães.

1. LONDRA (REGNO UNITO)
Londra è un tipo combattivo e dopo essersi messa in luce nel 2011 (il Royal Wedding ha fatto la sua parte) è pronta a sferrare il colpo decisivo nel 2012. Le Olimpiadi stanno arrivando in città e la capitale del Regno Unito si prepara a essere la prima ad averle ospitate tre volte. Non pensare, però, che Londra interpreti il ruolo usuale delle sedi olimpiche: sistemazioni in albergo costosissime e subito esaurite, o magari con una corsa al rialzo all'ultima ora. Gli estimatori non le mancano, ma la città ha posto per tutti, per chi si accontenta di dormire lontano dai siti olimpici e per chi preferisce spartire una stanza con un londinese, magari in qualche quartiere di tendenza. Le zone orientali saranno sotto i riflettori (Shoreditch, Hoxton e Dalston sono quartieri che meritano di essere esplorati di notte), ma tutta la città sfilerà sul tappeto rosso. Anche se non sei un patito di sport, val la pena fare un salto. Le code dei musei, tra i migliori del mondo, saranno meno lunghe, visto che molti saranno impegnati a seguire le gare olimpiche.

2. MUSCAT (OMAN)
Mentre l'Occidente è alle prese con la crisi economica, l'Oman si dà un gran da fare per attrarre visitatori e investe un po' su tutto, dai musei ai resort. Muscat è il cuore dell'avanzata, capace com'è di offrire eventi culturali, sistemazioni di lusso e attività acquatiche.Nel 2010, il 40° anniversario del regno del sultano Qaboos ha messo in evidenza il potenziale di questa destinazione, con eventi come gli Asian Beach Games e il Muscat Festival, che si è guadagnato un bel po' di attenzione anche grazie alla fashion week inaugurale. Ora la voce si è sparsa e il segreto non è più tale: Muscat è pronta a giocare da protagonista tre le mete di viaggio del 2012.

3. BENGALURU (INDIA)
Considerata per la sua esuberanza una specie di Elvis delle megalopoli dell'Asia meridionale, Bengaluru (un tempo nota come Bangalore) è a suo agio quando si tratta di far parlare di sé e di mettersi in mostra. Perennemente ebbra di dolce vita, questa metropoli dell'India del Sud nonché capitale del Karnataka vanta le migliori birrerie, cucina di prim'ordine, negozi di lusso e una scena artistica e musicale estremamente vivace. Senza dimenticare l'accoglienza dei suoi abitanti. Passa oltre Delhi e Mumbai: questo è il tempo di Bengaluru. Mettila alla prova con le birre prodotte dall'UB Group (il birrificio numero uno in India, quello della Kingfisher, per capirci), con locali super trendy come lo Skyye Bar o con un omaggio al Manchester United Restaurant Bar, posti talmente imbevuti di contemporaneità da darti subito la sensazione di essere nel nuovo centro del mondo.

4. CADICE (SPAGNA)
Quando si parla di città fiere di sé, poche possono competere con Cadice. La sua fortuna nasce in mare aperto - dal suo porto le navi spagnole salpavano per le Americhe, facendo ritorno cariche di tesori ambiti ai pirati. Nel 2012, comunque, saranno le Americhe a far rotta su Cadice. Anche se è più vicina al Marocco che al Messico, la città si è guadagnata il titolo di Capitale della cultura ibero-americana del 2012 - la prima volta per un'europea. Gli eventi sono distribuiti su tutto l'anno, tra arte, musica e manifestazioni in punti nevralgici della città.

5. STOCCOLMA (SVEZIA)
Non molto tempo fa, il mondo pensò di aver capito Stoccolma. Un paradiso nordico, un posto felice abitato da gente sportiva, frequentato da premi Nobel e governato da principi e principesse anch'essi felici. Poi il quadro cambiò, forse perché qualcuno mise qualcosa nell'acqua, e l'aura di Stoccolma si offuscò. Il successo internazionale della trilogia Millenium di Stieg Larsson ha contribuito a dare alla città una fama un po' sinistra, come se omicidi e intrighi avvenissero tutti qui. Le riprese del film La ragazza con il tatuaggio del drago, con Daniel Craig nella parte di Mikael Blomkvist, hanno acceso un nuovo interesse nei fan di Larsson. Se andrai al cinema in cerca dell'anima nera della città, però, resterai deluso. Stoccolma è rimasta fedele a se stessa: bellissima, elegante, capace di scaldare il cuore anche nelle notti nordiche. A cento anni dalle Olimpiadi del 1912, è ancora una città da top list.

6. GUIMARÃES (PORTOGALLO)
Hai mai pensato di fare un salto a Guimarães? Se la risposta è "no", non sarai da solo. Questa città del Portogallo settentrionale è di una bellezza mozzafiato, come fa capire la sua presenza tra i siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Misteriosamente, però, non è tra le mete più battute dai viaggiatori, o non lo è ancora. È venuto il momento di visitarla, anche perché il 2012 la vede spartire con la slovena Maribor il titolo di Capitale Europea della Cultura. Per tutto l'anno il richiamo della città sarà forte, anche per merito della nutrita popolazione giovanile. Gli eventi in programma riguardano cinema, fotografia, architettura, letteratura, filosofia, teatro e arte di strada. In giugno, il rinnovato quartiere di Nossa Senhora da Conceição sarà celebrato con spettacoli di canto e danza. L'anno di Guimarães culminerà il 20 dicembre con l'evento Krisis, curato dalla band d'avanguardia del rock lusitano, i Mão Morta.

7. SANTIAGO (CILE)
Prima il terribile terremoto del febbraio 2010, poi la tragedia agostana dei 33 minatori intrappolati nel nord del paese, a San José, e portati fortunatamente in salvo in ottobre: due eventi capace di smorzare l'entusiasmo di chiunque, ma non dei cileni. Con gli occhi del mondo puntati addosso, questo paese ha lanciato il proprio entusiasmo oltre l'ostacolo delle avversità. Queste esperienze sembrano aver dato una scossa altrettanto forte alla capitale. Una scossa benefica, in questo caso. La voglia di cultura e di attività all'aperto è esplosa. Nuovi musei, come il Centro Cultural Gabriella Mistral e il Museo de la Moda, sono stati inaugurati e si sono subito imposti all'attenzione. Il modo più disinibito per partecipare alla festa, però, è mescolarsi alla folla del Lollapalooza: un'edizione cilena del festival impazzerà in aprile al Parque O'Higgins con 60 rock band.

8. HONG KONG (CINA)
L'atmosfera della più libera e all'avanguardia tra le città cinesi continua a essere frizzante e ricca di fermenti. Negli ultimi anni si è affermata una certa cultura di protesta che ha visto giovani e ceto medio scendere in piazza. Alle manifestazioni non è mai mancato il contributo di musica, canzone e poesia, a riprova dell'animo artistico di una città imbevuta di musica indie e letteratura. L'anno che verrà, il 2012, sarà particolarmente eccitante qui a Hong Kong: la metropoli continuerà la propria marcia verso la democrazia sperimentando un inedito modello legislativo. Il suo nuovo governo potrà indire elezioni pubbliche, cosa che può sembrare scontata, ma non in Cina. Mentre guarda avanti, Hong Kong non perde di vista il passato. All'Heritage Museum si svolgerà una mostra dedicata al mitico Bruce Lee, mentre il regista King Hu ("A Touch of Zen - La fanciulla cavaliere errante") avrà una retrospettiva all'Hong Kong Film Archive.

9. ORLANDO (STATI UNITI)
Sì, Orlando è sottovalutata. La verità è che, al di là dei parchi tematici, tutta la città è estremamente invitante. Costruita su una distesa di calcare punteggiata di piccoli laghi, è un lungo susseguirsi di isolati di casette in stile coloniale nelle quali deve essere molto bello vivere. Nei quartieri storici di Thorntree Park e College Park, poi, si trovano ottimi B&B, boutique per gourmet, ottimi musei e la migliore cucina vietnamita fuori dei confini di Saigon. La Greater Orlando spera di attrarre 50 milioni di visitatori nel 2012, ma è un peccato che molti si limitino a visitare i parchi tematici. Un evento, però, potrebbe cambiare il trend. Dal 25 al 26 febbraio la città ospiterà il 61° NBA All-Star Weekend. Non storcere il naso, è una cosa grossa. L'evento sportivo più alla moda degli States mette insieme basket e musica in una festa insonne e contagiosa.

10. DARWIN (AUSTRALIA)
Un tempo era facile considerare la capitale del Northern Territory poco più di una città di frontiera. I suoi abitanti erano pescatori eccentrici, hippy sognatori e camionisti un po' rozzi. Senza pretese e senza freni inibitori, Darwin era il posto giusto per perderti, ritrovarti o reinventarti. Tutto questo non c'è più, o quasi. La scena notturna pulsa frenetica, ristoranti e mercati si sono messi a nuovo e la natura selvaggia.Beh, quella è favolosa come sempre e si trova proprio alle porte della città. Multiculturale, sfrenata e libera, oggi Darwin non è più soltanto una città frontiera; è la parte meno esplorata e più ricca di potenzialità di quella grande frontiera chiamata Australia.

FONTE| Lonelyplanetitalia.it

lunedì 23 aprile 2012

Da Monaco a Brema: alla scoperta della birra tedesca

Una tappa in un suggestivo Biergarten bavarese (spazio all'aria aperta dove si serve birra) o in un Bierpalast di Cologna (pub specializzato in birre) è d'obbligo in Germania, ma tra gli oltre 1200 birrifici del paese è sempre difficile capire da che parte iniziare.

Celebri per la posizione, la storia, la popolarità o semplicemente per il numero di luoghi turistici legati alla birra, ecco le sei migliori destinazioni per un viaggio alla scoperta della bevanda nazionale in Germania.

1. Monaco
Naturalmente, Monaco. Nessuna visita in città sarebbe degnamente conclusa senza una tappa in un chiassoso Bierpalast o in un Biergarten a gestione familiare. L'Hofbräuhaus è il Bierpalast più famoso della Baviera (e forse del mondo intero). Concediti un enorme boccale di birra prima di dare uno sguardo alle volte medievali della città e alle cartoline a forma di pretzel.
Fa' un salto nel passato tra antichi tini per la fermentazione, foto storiche ed alcuni dei primissimi vestiti tradizionali al Museo della birra e dell'Oktoberfest. Situato in una casa di legno del XIV secolo, questo museo propone una breve storia della bevanda nazionale tedesca.

A proposito di Oktoberfest, questo evento spettacolare dura 16 giorni, da metà settembre alla prima domenica di ottobre, e richiama oltre sei milioni di visitatori. Per l'occasione viene prodotta una birra speciale (la Wies'nbier), dal sapore intenso e dal colore scuro, ed in quei giorni gli abitanti di Monaco vanno in ufficio vestiti con lederhosen (pantaloni di cuoio) e dirndl (abito tradizionale da donna) per correre alla festa subito dopo il lavoro.

2. Baviera (oltre Monaco)
Il tour più invitante proposto dall'ufficio turistico di Bamberga è il Tour della birra, un percorso autoguidato che fa da trampolino di lancio per il Museo della birra della Franconia; nel prezzo sono compresi due coupon per assaggiare la birra ed un boccale come souvenir. Mentre sei a Bamberga, fai un giro al Klosterbräu, uno splendido birrificio in legno e muratura - il più antico della città.
Se vuoi rimanere incantato dal processo di produzione della birra, dirigiti verso l'enorme Maisel's Brauerei-und-Büttnerei-Museum, alle porte di Bayreuth. Il tour ti conduce nel cuore di questo stabilimento del XIX secolo, ricco di stanze suggestive che espongono 4500 boccali e divertenti manufatti.
Il Klostershenke Weltenburg produce una deliziosa birra scura dal 1050 ed è il più antico birrificio monastico (ora è molto all'avanguardia).

3. Alpirsbach
La tradizione ha un ruolo talmente importante che Alpirsbach deve il suo nome ad un chierico amante dell'alcool che esclamò: "All Bier ist in den Bach!" (Tutta la birra è nel fiume!), quando gli scivolò goffamente dalle mani un bicchiere di birra, che rotolò nel fiume. Sembra quasi una profezia, visto che oggi l'Alpirsbacher Klosterbräu prepara la sua birra con acqua pura di sorgente. Nel biglietto d'ingresso è incluso l'assaggio di due birre.

4. Colonia
La birra regna sovrana a Colonia, dove 20 birrifici producono la varietà locale chiamata Kölsch, che viene servita in boccali di birra stretti e lunghi, gli Stangen. Al Brauhaus Peters i clienti tracannano Kölsch rintanati nel loro angolino; il Früh am Dom è un labirintico Bierpalast e il Päffgen serve Kölsch dal 1883.

5. Jever
Jever, la capitale della Frisia, è famosa per la sua pilsner e il Friesisches Brauhaus produce una birra bionda Pils dal gusto secco dal 1848. La visita al birrificio permette ai visitatori di sbirciare dietro le quinte, girare tra gli impianti di produzione ed imbottigliamento e visitare un piccolo museo. È necessaria la prenotazione.

6. Brema
La metà dei birrifici tedeschi si trova in Baviera e non al nord, ma qui un birrificio in particolare ha il merito di essere diventato un marchio internazionale. Potrai scoprire da dove provengono i suoi prodotti con una visita di due ore al birrificio Beck's. Alla salute! O come direbbero i tedeschi: Prost!
Grazie alla tradizione del Reinheitsgebot ("decreto di purezza"), la birra tedesca dovrebbe essere l'unica a non farti sentire i Katzenjammer o Kater (i postumi di una sbronza). Ma i festaioli che si scolano 5 milioni di litri di birra all'Oktoberfest sicuramente non saranno d'accordo!

Europa: dieci città da scoprire

Non c'è nessun posto come Parigi, Barcellona o Roma - ma in Europa si trovano alcune località inesplorate che, per bellezza e fascino, tengono testa alle mete più conosciute, con il vantaggio di essere molto meno battute. Mettiti in viaggio sui sentieri meno esplorati, alla scoperta di queste 10 perle nascoste d'Europa.

1. Burg Satzvey, Germania
Non dirlo troppo forte: questo castello da fiaba è a quattro passi da Bonn e Colonia, eppure rimane fuori dai radar di molti viaggiatori. Le mura medievali, i fossati e la sua caratteristica posizione faranno colpo anche sul visitatore più navigato e, a seconda del periodo, potresti trovare streghe, giostre o persino cammelli un po' disorientati. Con l'arrivo dell'inverno, poi, anche coloro che non vanno pazzi per i mercatini di Natale saranno travolti da un'ondata di allegria, quando l'area attorno al castello si trasforma in un mercato in stile medievale con sfilate in costume, negozi che vendono ciondoli gotici e, in sottofondo, il suono metallico delle tazze per il vin brulè. Per saperne di più, visita: www.burgsatzvey.de.

2. Battle, Inghilterra
Forse la Battaglia di Hastings è celebre quanto il sanguinoso conflitto del 1066 che ispirò l'arazzo di Bayeux, ma pochi si prendono la briga di visitare il sito in cui ebbe luogo questo evento storico. Passeggia tra i suggestivi campi che videro volare le frecce durante la battaglia e concludi la tua visita con qualche acquisto nelle strade pittoresche del paese - scopri come su www.visit1066country.com. Cogli l'occasione per una passeggiata nella meravigliosa campagna del Sussex: le spettacolari falesie bianche di Beachy Head sono uno dei luoghi turistici più suggestivi d'Inghilterra e si trovano a meno di un'ora di macchina da Battle.

3. Amiens, Francia
Con una cattedrale due volte più grande di Notre Dame a Parigi, è un vero sacrilège che questa città sia poco visitata. La cattedrale di Amiens è, infatti, un capolavoro dell'ingegneria, che ti lascerà a bocca aperta per la sua facciata in pietra riccamente lavorata e per alcune delle sculture cruente che la decorano (la testa mozzata di Giovanni Battista è un tema ricorrente). La specialità locale, i macaron d'Amiens, delizieranno i più golosi: assaggiane uno da Jean Trogneux (www.trogneux.fr), la pasticceria artigianale che da cinque generazioni mantiene immutata la semplice ricetta a base di miele, mandorle, zucchero e bianchi d'uovo. Queste gustose tortine sono ancora più buone se accompagnate da una densissima tazza di chocolat chaud.

4. Haarlem, Olanda
Certo, è difficile allontanarsi dai numerosi divertimenti che offre Amsterdam, ma i visitatori diretti ad Haarlem saranno ampiamente ricompensati. Qui il maestro olandese del XVII secolo, Frans Hals, dipinse alcune delle sue opere più belle: potrai ammirare i suoi luminosi dipinti ad olio nel museo che porta il suo nome. E nella chiesa di Grote Kerk van St Bavo, alzando lo sguardo, scorgerai l'organo che conobbe il tocco delle mani del giovane Mozart. Dopo un pancake ed un giro nella vivace e graziosissima Grote Markt, sarai sicuramente contento del tuo viaggio.

5. Città del Lussemburgo, Lussemburgo
Anche se in una delle nazioni più piccole d'Europa, è strano che una capitale sia una meraviglia poco celebrata. Raramente inserita tra i luoghi da visitare almeno una volta nella vita, Lussemburgo presenta affascinanti contrasti, una popolazione colta e poliglotta ed alcune delle più belle opere d'arte moderna della zona. Certo, il Lussemburgo è conosciuto come il paradiso degli amanti dello shopping sfrenato, ma la sua capitale non è fatta solo di banche e uomini in giacca e cravatta. Scopri l'arte moderna d'avanguardia al MUDAM Luxembourg e fai un bel giro in bicicletta per le vie di questa città, che domina gole, vallate e foreste.

6. La Coruña, Spagna
Tappa finale del famoso pellegrinaggio, la suggestiva Santiago de Compostela nel nord-ovest della Spagna è particolarmente amata dai viaggiatori. Ma a meno di 45 minuti alla guida si trova La Coruña, una città generalmente ignorata che vanta un'incredibile storia, spiagge invidiabili e una pulsante vita notturna. In piazza María Pita troverai una statua con un giavellotto, eretta in memoria dell'eroina che difese la città vecchia, e potrai ammirare la magnifica facciata del Palacio Municipal e il campanile doppio della vicina Iglesia de San Jorge. Non perdere l'occasione per visitare la Torre di Hércules, un faro di origine romana, dalla cui sommità si gode di uno splendido panorama, e per osservare la gente lungo il Passeo Maritimo. Al calar del sole, assaggia qualche tapas nella zona Panaderas - se, però, hai davvero intenzione di fare le ore piccole, unisciti ai festaioli sulla spiaggia di Santa Cristina ad Oleiros.

7. Olomouc, Repubblica Ceca
Ridi sotto i baffi, gustando un pancake di patate in tutta tranquillità, mentre gli altri viaggiatori sgomitano sul visitatissimo Ponte Carlo a Praga: te lo puoi permettere perché sei a Olomouc, la più bella città della Repubblica Ceca, che offre tutte le bellezze architettoniche della capitale con il vantaggio di essere molto meno caotica. Olomouc nasconde anche alcuni assi nella manica: per scoprirne qualcuno, volgi lo sguardo verso l'orologio astronomico in stile comunista ad Horni Namesti, cammina nei gloriosi chiostri del XII secolo e fai il pieno di energie in un ristorante dall'atmosfera cordiale come U Anděla. Per saperne di più, visita: www.tourism.olomouc.eu.

8. Klaipėda, Lituania
Vivace città portuale con un lungomare costellato di taverne in stile tedesco, Klaipėda potrebbe davvero essere la località più allegra d'Europa. Prenota un tavolo da Mamelis per assaggiare ricchi piatti di formaggi, olive e salsiccia, accompagnati da un'ampia varietà di birre. Dopo aver girato per le cantine della città, ti troverai nel posto giusto per esplorare la spiaggia incontaminata di Curonian Spit, che si affaccia sul Mar Baltico. Concediti, poi, un po' di relax con una gita in zona alla scoperta delle foreste, dei frutti di mare e del folklore locale.

9. Tartu, Estonia
I viaggiatori che scelgono come meta questo splendido paese baltico di solito visitano la fiabesca Tallinn o si rilassano nelle terme sulle isole, ma la vivace cittadina universitaria di Tartu è davvero imperdibile. Immergiti nella sua secolare storia studentesca con una visita alla Cella dello Studente, dove gli studenti negligenti venivano tenuti in isolamento, e passeggia nel parco di Toomemägi (ricco di sentieri che si snodano tra i boschi). Mangiare in centro non costa una fortuna: non esitare, quindi, ad entrare in uno dei caffé vicino all'università.

10. Łańcut, Polonia
In Polonia i castelli di certo non mancano, ma quello di Łańcut è un vero incanto. I particolari di questa enorme residenza aristocratica sono sorprendenti: un giro per il palazzo ti condurrà tra eleganti sale da ballo decorate con candelieri più grandi di te! Pianifica la tua visita su www.zamek-lancut.pl/en. La cittadina vanta anche un ricco passato ebraico e per questo vale la pena andare alla scoperta della Łańcut Synagogue: il suo modesto aspetto esteriore cela, in realtà, un capolavoro barocco che comprende splendide colonne ed affreschi coloratissimi.

FONTE| lonelyplanetitalia.it



domenica 22 aprile 2012

Destinazioni a rischio 2012: scoprile ora

Turismo, instabilità politica e sviluppo urbano minacciano parte della storia naturale e culturale. Contribuisci a preservarla e prendi in considerazione alternative interessanti.

ABU MENA, EGITTO
L'aumento della falda acquifera, la crescita urbana e lo sviluppo agricolo minacciano il sito archeologico di Abu Mena, 45 km a sud-ovest di Alessandria. Le conseguenze per questo insediamento cristiano sono allarmanti: il terreno argilloso frana per l'eccesso d'acqua e si aprono cavità sotto vaste aree del complesso, costringendo le autorità a puntellare con la sabbia gli edifici in pericolo. Un'ottima alternativa ti aspetta nel sottosuolo di Alessandria. Le Catacombe di Kom el Shoqafa sono una ramificazione di passaggi che contengono antichi sarcofagi egizi e fanno parte delle sette meraviglie del mondo medievale.
MONUMENTI MEDIEVALI, KOSOVO
Sinonimo di conflitti e distruzione, il Kosovo cela un ricco tesoro di architettura sacra bizantino-romanica e una storia medievale poco conosciuta. I monasteri del XIII e XIV secolo di Decani, il Patriarcato di Peć e Gracanica e la Chiesa di Nostra Signora di Ljeviša formano un complesso noto con il nome di Monumenti Medievali. Queste strutture, riccamente decorate con dipinti alle pareti, sono in pericolo a causa dell'instabilità politica. In netto contrasto, Priština, la capitale, sta pienamente abbracciando il mondo moderno; per cogliere il fiero orgoglio e lo spirito indipendente di questa nazione fiduciosa entra nei suoi bar e caffè animati.
CATTEDRALE DI BAGRATI E MONASTERO DI GELATI, GEORGIA
Nel III secolo la Georgia fu uno dei primi paesi ad abbracciare il cristianesimo e sembra che da allora non abbia fatto altro che costruire chiese, cattedrali e monasteri, tra cui spicca quello di Bagrati. La cattedrale dell'XI secolo è un capolavoro di arte sacra, mentre il Monastero di Gelati è riccamente decorato con affreschi e dipinti. Distrutto durante l'impero ottomano, dal 1952 è sottoposto a restauro. Oggi le preoccupazioni per il sito riguardano il recupero, che si ritiene lo stia ulteriormente compromettendo. Se ami l'arte sacra, la capitale Tbilisi possiede decine di chiese, molte delle quali appartenenti al patrimonio georgiano e armeno e ricche di significato culturale.
RISERVA DELLA BARRIERA CORALLINA DEL BELIZE, BELIZE
Stretti tra l'Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi, tutti i paesi dell'America Centrale vantano una forte biodiversità nei mari. Il Belize offre 386 km di coste e la più vasta barriera corallina dell'emisfero settentrionale. Atolli, lagune e coralli, oltre ad alcuni punti celebri come il Great Blue Hole profondo 124 m, attirano i sub. Ma purtroppo il taglio massiccio delle mangrovie e lo sviluppo edilizio incontrollato stanno minacciando seriamente l'equilibrio dell'ecosistema. In alternativa, dirigiti sui Monti Maya, dove si levano le vette più alte del Belize e si possono ammirare numerose rovine della civiltà pre-colombiana.
TOMBE DEI RE DI BUGANDA, KASUBI, UGANDA
Quando un incendio divampò tra le Tombe dei Re di Buganda nel marzo del 2010, si gridò allo scandalo nazionale. Costruite alla fine del XIX secolo, le tombe, sito protetto dall'UNESCO, celebrano quattro re del regno di Buganda, un sotto-regno all'interno dell'Uganda. Le cause rimasero sconosciute e scoppiarono disordini che peggiorarono le relazioni tra le tribù del Buganda e il governo. Entrambe le parti hanno promesso di ricostruire il luogo sacro, ma le agitazioni non si sono placate. Nel frattempo, visitate il Santuario dei Martiri di Namugongo, eretto in memoria delle oltre 30 vittime del massacro religioso del 1886.
CORO, VENEZUELA
Lungo la costa centro-settentrionale del Venezuela si trova Coro, costruita agli inizi del XVI secolo. Ben 602 edifici storici, soprattutto chiese del XVIII e XIX secolo e abitazioni di mercanti, formano il nucleo principale. Il centro urbano nel 2005 è stato riconosciuto dall'UNESCO come sito in pericolo per i danni provocati dalle forti piogge e per uno sviluppo edilizio sconsiderato. In alternativa, fa' un'escursione al vicino Parco Nazionale de Los Médanos de Coro, costituito da dune di sabbia in costante movimento che raggiungono i 40 m di altezza.
RISAIE A TERRAZZA, CORDILLERAS, FILIPPINE
Le risaie a terrazza delle Cordilleras filippine, sull'isola settentrionale di Luzon, rimandano a un patrimonio agricolo di 2000 anni fa. Conosciute come 'l'ottava meraviglia del mondo', sono opera dell'uomo e aderiscono a pendici ripidissime che fiancheggiano le vallate. Simbolo di folclore sacro e ingegnosità, molte coltivazioni sono ormai abbandonate poiché i giovani agricoltori si trasferiscono in città. Nonostante la massa di visitatori, non sono bene attrezzate per la loro accoglienza. I Monti delle Cordilleras comprendono anche il Monte Pulag, la seconda vetta più alta delle Filippine (2992 m), che costituisce una magnifica alternativa.
FORESTE PLUVIALI DI ATSINANANA, MADAGASCAR
Circa 60 milioni di anni di isolamento geografico hanno creato in Madagascar un ecosistema così insolito da valere l'appellativo di 'ottavo continente'. La maggior parte delle specie animali sono endemiche e accanto ai lemuri, l'attrazione principale, ci sono altre curiose creature, come il tenrec, il fanaloka o l'aye-aye lemure. Le Foreste Pluviali di Atsinanana sono un gruppo di sei parchi nazionali nella parte orientale dell'isola, dove vivono specie rare e a rischio di estinzione. Il disboscamento illegale sta minacciando le foreste, suscitando preoccupazione a livello internazionale. Visitate invece l'Isola di Nosy Komba con insenature nascoste e un trekking ad alta quota.
EVERGLADES NATIONAL PARK, FLORIDA, USA
Non succede spesso che gli Stati Uniti appaiano sul 'radar' dei luoghi a rischio, ma non è la prima volta che le Everglades sono minacciate. Il parco con il più vasto ecosistema di mangrovie dell'emisfero occidentale lotta contro la scarsità d'acqua e l'inquinamento da fertilizzanti, cause dei danni alla rete idrica e alle specie marine. Mentre il governo lavora per risolvere il problema, potete visitare il Biscayne National Park. Qui è possibile nuotare, fare snorkelling e andare in kayak o semplicemente piantare la tenda e ammirare il panorama.
CITTÀ FORTIFICATA, PALAZZO DI SHIRVANSHAH E TORRE DELLA VERGINE, BAKU, AZERBAIGIAN
Per molti, Baku è sinonimo di sterili terreni industriali e petrodollari, ma qui c'è una storia culturale più preziosa dei suoi pozzi petroliferi. La città cinta da mura di Baku fu eretta nel XII secolo in una zona già abitata addirittura nel Paleolitico, e ha vissuto una lunga storia di imperi, tra i quali quello arabo, persiano e ottomano. Tra le sue meraviglie ricordiamo la Torre della Vergine, un bastione del XII secolo e simbolo dell'identità nazionale, e il fastoso Palazzo degli Shirvanshah del XV secolo. Questi e altri luoghi testimoniano un'architettura di valore inestimabile, ma sono minacciati dalla continua avanzata dello sviluppo edilizio moderno. Lo stesso non accade per l'arte rupestre di Gobustan, nella regione semidesertica centrale dell'Azerbaigian, una raccolta di 6000 graffiti su roccia che raffigurano gli antichi abitanti della zona.

FONTE| lonelyplanetitalia.it

venerdì 20 aprile 2012

Le vostre opinioni (your opinion about the blog)

ciao! Si, dico a te che stai leggendo questo post!!
Ormai consigli per viaggiare ha compiuto il suo primo anno di vita e io sono alla ricerca delle opinioni di chi legge per poter migliorare... Ti va di aiutarmi? pensi che ci sia qualcosa da cambiare/migliorare/aggiungere?
Allora puoi scrivermi a "consigliperviaggiare[at]gmail.com" oppure mandarmi un messaggio su facebook (se te la fossi persa, questa è la pagina fan)
Grazie!

Hello! Yes, I'm talking to you who are reading this post!
Tips for traveling has now completed its first year of life and I am looking for the opinions of the readers to be able to improve ... Would you like to help me? think there is something to change / improve / add to my blog?
You can email me to this address: "consigliperviaggiare[at]gmail.com" or you can send me a message on facebook (fan page: https://www.facebook.com/consigliperviaggiare)
Thank you!



giovedì 19 aprile 2012

Qualche consiglio utile per riposare in viaggio

Siete a caccia dell’agognato riposo? Ecco qualche piccolo consiglio:

Una felpa extra. Particolarmente utile in aereo, dove l’aria condizionata potrebbe giocare brutti scherzi: si trasforma all’occorrenza in pratica coperta o, intorno al collo, diventa un comodo cuscino.
Lato finestrino. Ci siamo: ti sei finalmente ricongiunto a Morfeo, quando il tuo vicino di viaggio si avvicina e ti sussurra all’orecchio: “Scusi, potrei passare? Dovrei andare al bagno…”. Se vuoi dormire, il lato finestrino è quello giusto.
Prepara il terreno. Cuffie per la cancellazione del rumore, cuscino gonfiabile, indumenti comodi, una sciarpetta calda e musica rilassante: trasformati in un abile stratega!

In compagnia di chi russa

Sonno profondo? Gioca d’anticipo: cerca di addormentarti per primo. Per una maggiore sicurezza, assicurati di avere con te i sempre utili tappi per le orecchie.
Letto a castello. Ove possibile, assicurati di dormire sul letto di sopra. Se chi dorme di sotto inizia a ronfare, puoi dare un leggero colpo al letto che, congiunzioni astrali permettendo, aiuterà a farlo smettere.
Ambiance. Felice possessore di un iPhone? Non puoi fare a meno di Ambiance, un’applicazione che crea l’ambiente perfetto per un relax totale. Il costo? $2.99: la trovi qui.

FONTE| liligo.it

You're looking for relaxation? Here are some little advice:
An extra sweater. Especially useful if you travel by air, where air conditioning may play tricks: can be converted into a practice range or around the neck, becomes a comfortable cushion.
Side window. There we are: we're finally reunited with Morpheus, when your neighbor comes over and travel whispers in your ear: "Excuse me, I need to go to the bathroom ...". If you want to sleep, the side window is the right one.
Prepare the soil. Headphones for noise cancellation, inflatable pillow, comfortable clothes, a warm scarf and relaxing music: transformed into a skilled tactician!

In the company of someone who snooze while sleeping
Deep sleep? Play up front: trying to fall asleep first. For added security, make sure you have with you always useful earplugs.
Bunk. Where possible, make sure you sleep on the bed upstairs. If the sleeper begins to snore below, you can give a slight blow to the bed, allowing astral conjunctions, will help him to stop.
Ambiance. Happy owner of an iPhone? You can not help but Ambiance, an application that creates the perfect setting for total relaxation. The cost? $ 2.99: find it here.

SOURCE | liligo.it




martedì 17 aprile 2012

Maremma: Magliano

Dopo Pereta, prima di ritornare verso Roma, andiamo a visitare anche Magliano. Si trova sempre nella maremma grossetana. Parcheggiamo a via del Madonnino ed entriamo in città da "Porta nuova".
Saliamo lungo la strada che ci troviamo davanti e di fronte a noi troviamo subito il Palazzo dei Priori e,su piazza della libertà, alla sinistra del palazzo, troviamo la Chiesa di San Martino.
Andando oltre la piazza troviamo porta San Martino, la passiamo e ci fermiamo a fare altre foto al panorama: la campagna toscana, le sue colline coperte di vigneti ed olivi, lasciano veramente a bocca aperta.
Dopo essere rimasti incantati, rientriamo e torniamo indietro. Ci lasciamo il palazzo dei priori alle spalle e, continuando lungo via Garibaldi, arriviamo sino a Piazza della Repubblica dove si trova la Chiesa di San Giovanni Battista. La guardiamo e la rimiriamo per poi continuare la nostra passeggiata. Troviamo quindi poi il Palazzo di Checco Bello che ci lascia un pò delusi: come prima cosa ci siamo resi conto che se non ci fosse stata una targa sul muro non lo avremmo mai riconosciuto; in secondo luogo, ci sono delle finestre di manifattura moderna che non rispettano quelle originarie (ci sono, poco sopra, delle bifore che sono state murate e sotto le finestre nuove); in terzo luogo c'era un enorme alveare di api che rovinava ancora di più il palazzo.
Decidiamo quindi di andare avanti arrivando fino a Porta San Giovanni. Ci mettiamo seduti un attimo sulle panchine subito fuori da questa porta. Li intorno ci sono molti parcheggi per la macchina, quindi se siete in macchina potete arrivare fino li e parcheggiare (quindi non fermarvi dove siamo arrivati noi, nel caso in cui non ci fosse posto). Dopo esserci riposati rientriamo nel centro storico e prendiamo via G. Oberdan per arrivare fino al camminamento lungo le mura (del XV secolo). Una volta arrivati li, saliamo e partiamo a far foto e qualche ripresa. Ammiriamo ancora il monte argentario e l'isola del Giglio (se osservate bene riuscirete anche a vedere la carcassa della Costa Concordia davanti all'isola). Ovviamente il camminamento non è percorribile totalmente, quindi percorriamo tutto il tratto che possiamo, ci affacciamo dal torrione dove arriviamo e poi torniamo indietro. Stanchi morti ritorniamo fino alla macchina per tornare a Roma: anche se stanchi, siamo comunque contenti di aver visto anche Magliano, un'altra perla della Maremma grossetana.

Vi lascio, come al solito, alcune foto alla fine del post.

After Pereta, before returning to Rome, we go to visit Magliano. It is always in Maremma. We park in "via del Madonnino" and we enter in the city from "Porta Nuova".
We go along the road that we face and we are immediately in front of the Palazzo dei Priori and "piazza della libertà", on the left of the palace, we find the Church of San Martino.
Going beyond the square we find the gate of San Martino, we pass it and stop to do other pictures to the special view: the Tuscan countryside, the hills covered with vineyards and olive trees, really leave you speechless.
After, we go back: We leave behind the palace of the priors, and continuing along Via Garibaldi, until we arrive at the Republic Square, where stands the church of San Giovanni Battista. After some picture to the church, we continue our walk. We find then then the Palace of Checco bello that leaves us a little disappointed: the first thing we realized was that if there wasn't a plaque on the wall we would never have recognized, and secondly, there are windows of modern manufacture not meet the original ones (there are, just above, the mullioned windows have been walled up and under the new windows), and thirdly there was a huge hive of bees which had destroyed the palace even more.
We decide to go ahead until we arrive at Porta San Giovanni. There we sat for a moment on the benches just outside this door. There are plenty of them around the car parks, so if you can reach them by car and park (so do not stop where we came, where there was room). After we rested in the historical re-enter and take via G. Oberdan to get up to walk along the walls (of the fifteenth century). Once you get there, go up and we start taking pictures and some shooting. We can admire Mount Argentario and the island of Giglio (even if you look closely you will be able to see the carcass of the Costa Concordia before the island). Obviously, the walkway is not totally viable, then we can walk along the whole stretch, we emerge from the tower where we arrive and then go back. Tired dead back to the car to return to Rome, although tired, we are glad to have seen even Magliano, another pearl of the Maremma.

Magliano in Toscana: palazzo dei priori

Magliano in Toscana: porta del paese

Magliano in Toscana: campane di paese

Magliano in Toscana: chiesa di San Giovanni Battista

Magliano in Toscana: giardinetti

Magliano in Toscana: camminamento sopra le mura

Maremma: Pereta

Dopo la grande delusione derivata dalla visita a Scansano, ci siamo fermati lungo la strada per mangiarci un panino e ammirare il panorama prima di arrivare a Pereta, frazione di Magliano in Toscana. In realtà, avevamo incontrato questo paesino già all'andata, bello arroccato su un cucuzzolo. Ma siccome la nostra destinazione primaria era Scansano abbiamo tirato dritti per poi tornarci al ritorno (sempre verso Magliano saremmo tornati).
Verso le 13:30 arriviamo quindi a questo piccolo paesello. Troviamo parcheggio lungo la strada che passa accanto alle mura ed alla porta d'entrata attraverso le mura. In piazza del mercato entriamo nel centro storico: facciamo le foto di rito e anche qualche ripresa. Imbocchiamo quindi la strada che ci troviamo proprio davanti, per cominciare a salire ed addentrarci nei vicoletti. Via cavour ci porta in Piazza della Repubblica dove troviamo il belvedere, che ci mostra le campagne toscane e la loro bellezza.
Proseguiamo il nostro cammino, accompagnati solo da alcuni rondoni che si stanno divertendo, ed arriviamo alle mura Aldobrandesche e alla chiesa di S. Giovanni Battista (esattamente li accanto). Facciamo le foto al belvedere, alle mura (dietro le quali spunta il torrione del castello) ed alla chiesa, nella quale facciamo anche una capatina: è piccola e fresca, quindi ci riprendiamo un secondo dal calore del sole).
Ci troviamo di fronte ad un bivio e decidiamo: "andiamo verso sinistra!" e, in effetti, è stata la scelta giusta. La strada ci porta fino alla Chiesetta di Santa Maria, ora in ristrutturazione, ed all'entrata del Castello Aldobrandesco: passiamo l'entrata ed ammiriamo gli scorci che ci mostra, fino ad arrivare al torrione (il più alto di tutta la maremma grossetana). Facciamo altre foto al panorama e decidiamo di uscire dal castello (ora al suo interno ci sono delle case abitate). Usciamo dal castello e decidiamo di prendere l'altra stradina, quella che, al bivio, andava verso destra: ci sono solo abitazioni e stradine private: torniamo indietro verso la macchina.
Prima di avviarci verso Magliano ci fermiamo ai bagni vicino al parcheggio (per essere precisi,la strada si chiama strada consortile Pereta tombara) e scopriamo che, nonostante non sia periodo di turisti e quindi ci sia veramente pochissima gente, sono proprio puliti, c'è il sapone ed anche la carta (anche quella per asciugarsi le mani).

Vi lascio a qualche foto della sosta del pranzo (le prime tre) e di Pereta (tutte le altre)

Pereta: porta del paese

Pereta: vicoli

vecchie insegne

Dal belvedere di Pereta

Pereta: dal Belvedere

vicoli di Pereta

Pereta: chiesetta

Pereta: "porta" del cortile

Piazza a Pereta


lunedì 16 aprile 2012

Maremma: Scansano

Partendo da Roma prendiamo la via Aurelia. Seguendo le indicazioni ci ritroviamo a percorrere delle tipiche strade di campagna incorniciate da qualche vigneto destinato alla produzione del Morellino di Scansano. Anche se, però, sono un pò pochi. Ci sorge, quindi, una domanda spontanea: ma siamo noi che abbiamo preso la strada per Scansano con meno vigneti o sono proprio pochi di loro?? Vabbe, tralasciando questo proseguiamo per la nostra strada ed arriviamo a Scansano. La prima cosa che notiamo è un parcheggio a pagamento davanti al municipio (lo riconoscete perchè c'è una banca). Siamo andati oltre per vedere se si poteva parcheggiare oltre e, infatti, abbiamo parcheggiato su Via Guglielmo Marconi. Da li scendiamo a piazza Garibaldi. "la piazza delle enoteche ed osterie": perchè si, li ci sono diverse enoteche ed osterie, quindi se dovete/volete mangiare e/o bere qualcosa li potreste trovare qualcosa che fa al caso vostro.
Però, essendo ancora le 11 circa, noi andiamo oltre: su Piazza Garibaldi, praticamente opposta a via Marconi, ci sono le mura del centro storico e la porta per accedervi. Partiamo agguerriti, armati di macchina fotografica e videocamera.. Ma dopo pochi minuti rimaniamo un pochino delusi: ci aspettavamo qualcosa di meglio. Facciamo comunque due passi per i vicoli, facciamo qualche foto, arriviamo fino al "belvedere" e decidiamo di tornare verso la macchina. Da segnalare, nella parte nuova del paese, sono dei giardinetti con un monumento ai caduti e dei giochi per bambini.Proseguiremo la nostra giornata tra Pereta e Magliano in Toscana.

Vi lascio comunque qualche foto fatta a Scansano.

Scansano: piazza

Scansano: statua

Vicoli di Scansano

Vicoli di Scansano

Scansano: scorci di paese

Scansano: statua

Scansano: parco

domenica 15 aprile 2012

Consigli per viaggiare cerca sponsor

Con questo post volevo parlarvi di un progetto che sto sviluppando e che mi spinge alla ricerca di sponsor (e partner).
Partiamo dal principio. Circa due mesi e mezzo fa ho iniziato un programma di cucina in una webradio (www.ryar.net). Andando avanti col programma, ho pensato che potevo unirlo al blog e quindi alla mia passione per i viaggi e per la scoperta del mondo. Così nasce il mio progetto: un viaggio per l'Italia alla scoperta dei cibi tipici del paese. Vorrei parlarvi delle ricette tipiche del nostro paese mostrando la preparazione proprio per mano di chi le cucina spesso e sa, quindi, meglio di chiunque altro come si preparano. Contemporaneamente vorrei raccontare di come queste ricette siano collegate al territorio dove sono nate.

Sono alla ricerca di sponsor e partner che, col loro aiuto, mi permettano di portare avanti questo progetto nella sua interezza.

Che cosa mi serve precisamente per questo progetto? Cerco diverse cose tutte molto utili perchè io possa portare a termine il tutto:

- finanziamenti per alloggi e spostamenti lungo l'Italia (isole comprese);
- offerte di vario genere come utilizzo di cucine o alloggi;
- Spazi pubblicitari che mi permettano di divulgare il progetto;

Cosa offro io in cambio a chi vorrà aiutarmi a realizzare questo mio progetto?

- visibilità sul canale youtube legato al programma di cucina;
- visibilità e pubblicità durante il programma radiofonico;
- visibilità sul canale youtube legato al blog ed ai viaggi;
- visibilità e pubblicità sul blog;

Mi aiutate?

giovedì 12 aprile 2012

il turismo fuori stagione

Siamo, solitamente, abituati a viaggiare in determinati periodi dell'anno:
- mare (in alcuni casi anche montagna) d'estate, quindi da metà/fine giugno in poi;
- settimana bianca tra febbraio e marzo;
- capitali europee e non e città d'arte in generale durante i vari ponti dell'anno;

Insomma,di solito si viaggia nei cosiddetti periodi di "alta stagione". Gli altri periodi dell'anno vengono presi in considerazione molto poco, se non per nulla. Nei periodi di alta stagione, però, si trova veramente molta gente in giro, si fanno file di ore ed è sicuramente molto difficile visitare i posti in termini di tempo.

Perchè viaggiare nei periodi di "bassa stagione"?
Beh, sicuramente come prima cosa c'è il fattore costo: in questi periodi dell'anno costa tutto un pò di meno e spesso si trovano anche moltissime offerte fatte ad hoc per invogliare i turisti a viaggiare anche in questi periodi delll'anno.

Però ci sono anche altri due fattori per cui io preferisco viaggiare fuori stagione, alle volte sfidando anche il freddo. Questi altri motivi sono:

Si trova meno gente in giro: Siccome molte poche persone partono in questi periodo, sarà più facile girare la città e visitare i monumenti principali. Le file ai musei e a tutte le cose da visitare saranno molto più corte di quelle dell'alta stagione, quindi riuscirete sicuramente a godervi i vari musei e le varie attrazioni , i musei e tutte le cose che volete vedere durante la vostra vacanza.

L'aspetto però secondo me fondamentale è il fatto che, in questi periodi dell'anno, si può comprendere fino in fondo il posto che si visita, si potranno scoprire le vere abitudini locali. Durante l'alta stagione, i paesi si preparano a ricevere i turisti e si "agghindano a festa", per essere "più belli" per chi li visita. Ma è questo che si vuole quando si viaggia? Personalmente preferisco vivere i posti per ciò che sono in realtà: per esempio, quando a marzo sono andata a Monte Sant'Angelo, in Puglia (Nel bel mezzo del Gargano, per essere precisi), mi ha colpita molto lo scorrere normale della vita in quel paese, molto tranquilla e serena, i panni stesi fuori che si muovevano pacifici e le persone anziane che giravano tranquille per il paese.



E voi?? preferite viaggiare in alta o bassa stagione? e perche??

Maggio 2012: gli eventi del mese

Articolo preso da Lonely Planet Italia

I migliori eventi di maggio segnalati dai nostri autori. C'è molta Europa, in questo mese di piena primavera, e ci sono molte idee per un weekend pieno di coinvolgente energia. Ma non mancano idee per puntate di lungo raggio, per esempio in Sudafrica o a Cuba.

Nizza, La fête de mai
Appuntamento a Nizza ogni domenica di maggio per questa festa che segna il culmine della primavera. Fiere e occasioni eno-gastronomiche ti aspettano tra le colline della città di Garibaldi, nel bucolico comprensorio delle Arènes de Jardins de Cimiez. Non mancare, soprattutto se sei un appassionato della buona tavola e delle dolci armonie provenzali.
» Dove: Nizza
» Quando: ogni domenica di maggio
Festa dell'albero di maggio
Un'antichissima tradizione molto sentita in tutta l'Austria. Vivaci e colorati festeggiamenti nelle campagne, accompagnati da danze intorno all'albero di maggio, fiumi di bevande alcoliche e baldoria senza limiti. Un albero della cuccagna simbolo di prosperità per la nuova stagione.
» Dove: Austria
» Quando: 1° maggio 2012
Isle of Bute Jazz Festival
Grande spazio alla sperimentazione e ai mille volti del jazz in questo festival inaugurato un po' in sordina alla fine degli anni '80, ma ora molto seguito. Al largo delle Highlands meridionali, l'isola di Bute è separata dalla terraferma dal panoramico stretto chiamato Kyles of Bute. Vento, mare, romanticismo e note: un grande mix per suonare. Grande festa quest'anno, visto che si celebra la 25° edizione.
» Dove: Scozia
» Quando: 4-6 maggio 2012
Cape Times and V&A Waterfront Wine Affair
Se amate il buon vino, non perdete questa magnifica occasione per berne qualche calice quasi agli antipodi. L'evento si svolge ogni anno a Cape Town e raduna i migliori produttori della regione. Anche il cibo, riferiscono le cronache, è all'altezza della situazione.
» Dove: Sudafrica
» Quando: 3-6 maggio 2012
Romerías de Mayo
Rap, rock, poesia e danza invadono Holguin in occasione di questo festival, tra i più apprezzati dell'intera Cuba.
» Dove: Cuba
» Quando: 8 maggio 2012
Arriva la primavera a Mosca
L'arrivo della primavera climatica qui a Mosca è di per sé una grande festa. Tutti gli abitanti dell'immensa città sembrano più distesi e cordiali. Grande festa il 9 maggio per il Giorno della Vittoria (nella Seconda guerra mondiale) al Park Pobedy.
» Dove: Mosca
» Quando: 9 maggio 2012
Fiestas de San Isidro
La festa del patrono di Madrid, San Isidro el Labrador, è la più grande manifestazione cittadina: inizia il 15 maggio con una processione che inaugura una settimana di eventi culturali in tutta la città. Un'occasione da non perdere, perché Madrid è il cuore della Spagna e con la primavera dà il meglio di sé.
» Dove: Madrid
» Quando: 15 maggio 2012
Juvenalia
Questo coinvolgente carnevale studentesco si svolge sotto il segno della goliardia più sfrenata. Indossa il travestimento più fantasioso e poi mescolati alle mascherate e alla gente che balla (e beve) in strada.
» Dove: Cracovia
» Quando: 17-22 maggio 2012
Giorno dell'indipendenza
I sudamericani sanno come celebrare le loro grandi conquiste e l'indipendenza dell'Ecuador sulla Spagna è una di queste. Il riferimento è alla battaglia di Pichincha, combattuta nel 1822 sulle alture sopra Quito dai ribelli che si opponevano alla dominazione degli spagnoli.
» Dove: Ecuador
» Quando: 24 maggio 2012
Flamenco a Barcellona
Baciata dal sole e lambita dal Mediterraneo, Barcellona è perfetta in maggio. I suoi viali assolati e i suoi ombrosi vicoli stretti si riempiono di musica, danza e allegria. Riflettori puntati sul Festival Flamenco de Ciutat Vella, fantastica occasione per godere il meglio di questa danza qui in Spagna.
» Dove: Barcellona
» Quando: 21-26 maggio 2012

FONTE| lonelyplanetitalia.it

Maggio 2012: mete del mese

Un'esperienza insolita e inebriante in Olanda, due avventure per vivere l'Italia da punti di vista decisamente diversi e poi una fuga lungo le strade della West Coast americana. Cedi al richiamo della vita on the road: a maggio per stare a casa ci vuole troppo coraggio.

Amsterdam, nell'ostello delle botti
Ah, maggio! L'incredibile luce d'Olanda, le giornate lunghissime, il sole che scende piano sui canali e sulla campagna. E quando viene la sera la cosa più nuova e sorprendente è rinchiudersi in una delle botti dell'Hotel-Restaurant De Vrouwe van Stavoren, che si trova appunto a Stavoren, una cittadina a un centinaio di chilometri a nord di Amsterdam. Che cosa c'è di più originale e romantico che dormire in buona compagnia in una confortevole e insonorizzata botte di Beaujolais?
Palermo, atmosfere barocche, sapori siciliani
Mese perfetto per il capoluogo siciliano. Inizia con un tuffo nel cuore barocco della città, il crocevia dei Quattro Canti, poi esplora gli splendidi oratori e le chiese dei Tesori della Loggia. Poi recupera le energie con qualche piatto palermitano alla Casa del Brodo o alla Trattoria Primavera. Il lungo pomeriggio che ti aspetta sarà un inno alla libertà di andare a spasso per la città. Il consiglio è di chiudere con un drink al suggestivo Kursaal Kalhesa, il bar d'elezione dell'avanguardia cittadina.
In bicicletta dall'Iseo al Garda
Un tocco e un sorso di Franciacorta, a sud del lago d'Iseo, e poi via verso il Garda per fare un ingresso trionfale, anche se non proprio in volata, a Mantova. Parliamo dell'itinerario di 203,4 km segnalato dalla nostra guida Italia in bicicletta che per tre giorni ti porterà alla scoperta di un territorio ricco di contrasti, sapori e scoperte. Un'avventura che migliora pedalata dopo pedalata e che si conclude con la ciclabile che da Peschiera porta alla città dei Gonzaga. Merita una deviazione la splendida Monte Borghetto, una frazione di Valeggio sul Mincio. La stessa Valeggio è un luogo da non perdere, dominata dal Castello Scaligero e impreziosita dal tipico centro medievale.
Stati Uniti
Il sogno americano corre lungo la Pacific Highway. Dal confine messicano allo stato di Washington, preparati a incontrare tutto ciò che popola il tuo immaginario stelle e strisce. Panorami mozzafiato, città fantastiche e antiche missioni. Con un dettaglio non da poco: la fioritura di maggio, splendida in California.
Cambogia
A meno che tu non abbia una predilezione per gli acquitrini e le pozzanghere, evita le regioni nord-orientali della Cambogia in questo periodo, perché la stagione delle piogge non concede tregua.

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lunedì 9 aprile 2012

Roma: Crypta Balbi

Cominciamo la visita seguendo un percorso lungo il quale sono stati disposti dei pannelli riportanti delle informazioni storiche.
teatro di Pompeo: costruito da Pompeo Magno nel 55 a.C., fu il primo teatro di Roma. Ci venne poi aggiunto un tempio dedicato a Venere.
Tempio di Marcello: venne iniziato da Giulio Cesare, venne poi concluso da Augusto.
Teatro Balbo: costruito nel 13 a.C. era il più piccolo dei tre teatri. Balbo era un generale spagnolo, banchiere ed amico di Augusto. Balbo costruì il teatro con il bottino della vittoria sui Garmanti. Venne distrutto da un incendio durante il regno di Tito (circa nel 79 a.C.) e restaurato forse da Domiziano.
Crypta: comprende lo spazio retrostante il teatro di Balbo. Il nome "crypta" deriva dal greco e significa "nascosto". Probabilmente in epoca romana aveva un altro nome.
Nell80 d.C, Domiziano aggiunge affianco alla crypta la Porticus Minucia Frumentaria, usata per le donazioni di grano dei cittadini.
Nel corso dei secoli, vi si sono insediate varie attività. Nel V secolo d.C. c'era un'officina del vetro nell'Esedra, mentre in età carolingia venne costruita una calcarea per la fusione dei marmi.
Il teatro originale era costruito con muri in travertino e tufo con uno zoccolo in marmo. Oggi non possiamo più vedere il teatro nella sua interezza per via degli edifici costruiti utilizzando parte delle rovine. Nel VI secolo d.C., con la caduta dell'impero Romano, gli spazi del teatro erano stati abbandonati ed erano usati come luoghi di sepoltura dai ceti sociali più bassi.
Dall'altro lato del muro (uscendo dalla crypta) si vedono i lavori di restauro della Porticus Minucia frumentaria di cui si conserva solo la fondazione ed il primo blocco di travertino dei muri; essa non è allineata al teatro ma ad altri edifici già esistenti. Si vedono i resti di un condotto viario che andava dal campidoglio fino a campo de' Fiori: si tratta di via delle botteghe oscure..
Tra il teatro e la Porticus Minucia venne costruito un edificio su più altezze; in uno dei livelli è stato ritrovato uno strato di cocciopesto che ne fa ipotizzare l'utilizzo di come condotto per l'acquedotto dell'acquamarcia e al di sotto si trova il passaggio per le acque scure. Le strutture voltate sono di epoca successiva, relative a cantine cinquecentesche.
Si arriva alla fondazione di una torre medievale di un palazzo costruito forse tra l' XI e il XII secolo e che si affacciava su via delle botteghe oscure.
Vediamo un bollo laterizio su uno dei blocchi di travertino un "blocco laterizio". I blocchi laterizi erano una sorta di marchio dei blocchi usati per i palazzi e che serviva per capire da chi venivano fatti.
Esedra: spazio semicircolare che si trova esattamente opposto al teatro. Il muro è del II secolo d.C..
Per delimitare lo spazio dove poi venne costruita una latrina, dove è stato ritrovato un forno per la fusione della calce, venne posizionato un mosaico sul pavimento.
tra il VII e l'VIII secolo, questa diventa zona di scarico: proprio qui vennero ritrovati piatti, vasi, monete ed oggetti vari.
Dall'esedra si arriva ad una specie di sottoscala. Li accanto ci sono due palazzi, uno dei quali è già stato svuotato dagli oggetti che ci vennero buttati Il piano terra era un ambiente pubblico e i piani superiori erano invece degli ambienti privati. Dal piano terra sono state recuperate molte monete di piccolo taglio del V/VI secolo e sempre al piano terra è presente un bancone con segni di bruciatura: questo fa pensare che questo spazio fosse adibito a taverna. Nel muro si può vedere la stratificazione delle varie costruzioni.
Si vedono, infine, i resti di un mitreo (tempio dedicato all'adorazione di Mitra).
La struttura centrale nello spazio aperto tra il teatro e l'esedra era, nell'VIII secolo, il convento di Santa Maria Domnine Rose che poi venne trasformato nella Chiesa di Santa Caterina dei funari, dove venivano aiutate ptrostitute e zitelle.

Per tutto il tempo della nostra visita c'è stato un micio che ci ha seguiti per tutto il tragitto dall'uscita dalla crypta alla fine della visita cercando carezze, miagolando e svelandoci tutti i passaggi che noi non potevamo vedere (in quanto lui scendeva da un buco nel pavimento per risbucare da un altro qualche metro più avanti).

venerdì 6 aprile 2012

Cinque idee per fare primavera

Arriva la primavera, esplode la voglia di weekend. Abbiamo scelto per te le destinazioni migliori per vivere al meglio questo momento magico. C'è la verde Irlanda, c'è un angolo di Siria da scoprire, ci sono idee per soddisfare la tua voglia di avventura e per dedicarti al totale relax.

1. ARAN ISLANDS (IRLANDA)
Soltanto 40 minuti di traghetto dalla terraferma ti separano dalla struggente bellezza delle Aran Islands, un piccolo arcipelago circondato dalle acque dell'Atlantico nel cuore della Galway Bay. Se verrai qui tra marzo e aprile, potrai passeggiare, fare escursioni o correre in bicicletta su un terreno ricoperto da un variopinto teppeto fiorito, su cui spiccano il giallo dei ranuncoli, il bianco delle margherite e l'azzurro delle genziane. Difficile pensare a un trionfo della primavera migliore.
Il nostro consiglio: punta dritto su Inisheer, l'isola più vicina alla terraferma, e non perdere la passeggiata di 12 km (5 ore) che si snoda lungo la costa tra campi circondati da muri di pietra e brughiere selvagge. Questo è il modo giusto per assaporare il selvaggio incanto di Inisheer, uno degli angoli più sperduti d'Europa. L'elettricità? Non manca, ma è sbarcata sull'isola solo nel 1970.
Come arrivare: tutte le Aran sono provviste di pista d'atterraggio, ma il modo più suggestivo per raggiungerle è farlo via mare. Ci sono traghetti che effettuano traversate veloci da Rossaveal, circa 40 km a ovest di Galway.
>> Destinazione: Irlanda

2. RISERVA DEL DANUBIO (UCRAINA)
2900 km di poesia, città e suggestioni non esauriscono la trascinante bellezza del Danubio. Quando il grande fiume entra in Ucraina, poco a sud di Odessa, si getta quasi subito nel Mar Nero, ma prima di farlo crea il delta più esteso d'Europa. Richard Samson, dello staff Lonely Planet, non ha dubbi: un'escursione nella Riserva della Biosfera istituita per proteggere questo habitat è una delle cose che restano più impresse di un viaggio in Ucraina.
Il nostro consiglio: Esplora la fine del Danubio, il cosiddetto "km zero", fai un'escursione in barca tra le vie d'acque del Delta e poi distenditi al sole sulle spiagge di Vylkovo. La rete di canali navigabili ha procurato a questo piccolo centro il soprannome di Venezia ucraina. Paragone azzardato, ma Vylkovo è un'ottima base per esplorare il Delta.
Come arrivare: le veloci marshrutky (minibus) partono ogni due ore circa dalla stazione degli autobus di Odessa.
>> Destinazione: Ucraina

3. DA ALEPPO ALLE CITTÀ MORTE (SIRIA)
I mezze migliori della Siria, la secolare fama del suq e dei saponi, l'eccitata frenesia delle strade: questa è Aleppo. Città mitica e in perenne trasformazione, città protetta dall'UNESCO e carica di mistero. Soprattutto, città viva e capace di togliersi di dosso la polvere della storia, forse per un'inossidabile fedeltà alla sua vocazione principale: il commercio. Lo stesso non può dirsi, invece, degli insediamenti che si incontrano qualche decina di km a sud di Aleppo. Jerada e Ruweiha, Serjilla e Al-Bara: nessuno sa spiegare perché da fiorenti centri satellite della bizantina Antiochia si siano trasformate in Città Morte. Di certo, però vale assolutamente la pena visitarle, per l'unica cosa che le accomuna alla vicina Aleppo: il fascinoso mistero.
Il nostro consiglio: Serjilla è senza dubbio la più enigmatica delle Città Morte. Arriva all'alba, quando le rovine sono spesso avvolte dalla nebbia.
Come arrivare: se non hai ingaggiato un autista privato, da Aleppo prendi un microbus per Al-Ma'ara. Chiedi di scendere a Babila: le rovine non sono lontane.
>> Destinazione: Siria

4. ISTANBUL, CHE HAMAM! (TURCHIA)
Pare che uno dei fenomeni più diffusi tra i viaggiatori che arrivano a Istanbul sia spogliarsi in pubblico, naturalmente in un hamam. Se vuoi fare le cose per bene, ti consigliamo di puntare sulle due istituzioni qui in città. Il Cağaloğlu Hamami e il Çemberlitaş Hamami. Hai qualche pudore residuo? Bene, tieni presente che l'etichetta prevede che gli uomini indossino sempre il peştemal, mentre nella zona riservata alle donne il livello di pudore varia un bel po': puoi tenere la biancheria, indossare un cotume da bagne o stare completamente nuda.
Il nostro consiglio: il modo più semplice per lavarsi è con sapone, shampoo e asciugamani personali, ma è molto più divertente sdraiarsi sull'ottagono di marmo rovente e farsi bagnare da un inserviente con acqua tiepida e poi massaggiare con il kese, il guanto di crine. Delizioso.
Dove dormire: cerchi un hotel a Istanbul? Benissimo, prenotalo qui.
>> Destinazione: Istanbul

5. NEW ORLEANS LIVE MUSIC (STATI UNITI)
Che cosa sarebbe New Orleans senza la musica suonata rigorosamente dal vivo nei locali della città? Ecco perché tutte le sere del weekend puoi trovare qualcosa di adatto ai tuoi gusti: jazz, blues, country, dixieland, rock o cajun. Procurati una copia dell'Offbeat Magazine e sintonizzati sul sound giusto.
Il nostro consiglio: se ami il jazz, la scelta migliore è lo Snug Harbor, 626 Frenchmen St. Si trova nel Faubourg Marigny e ospita concerti strepitosi. Per qualcosa di più robusto, fai un salto al Tipitina's: questo leggendario club di Uptown è una mecca della musica. Qui impazzano gruppi blues, soul e funk. E impazzerai anche tu.
Come arrivare: i voli low-cost per la città del Mississippi sono sempre più diffusi. Prenota il tuo hotel qui e leggi i consigli dei nostri autori.
>> Destinazione: New Orleans

Germania, piccole città tra sogno e realtà

Se programmi un viaggio in Germania alla ricerca di mete insolite, le cinque destinazioni proposte qui di seguito fanno al caso tuo: ti condurranno lungo un percorso a cavallo tra storia, fiaba e leggenda, lontano dagli itinerari convenzionali.

Aquisgrana ti conquisterà con il suo glorioso passato; Friburgo ti accoglierà in un'atmosfera vivace e solare; a Füssen ti sentirai il protagonista di una fiaba; ad Hameln rivivrai il sapore della leggenda e Deidesheim ti farà scoprire i prodotti della sua terra.

1. Aquisgrana
Capitale geografica e politica del vasto impero franco di Carlo Magno, Aquisgrana è ancora oggi una città di respiro internazionale, anche per la sua vicinanza al Belgio ed ai Paesi Bassi. Una passeggiata nel centro pedonale di questa graziosa cittadina ti permetterà di scoprire la magnificenza della cattedrale, che conserva le spoglie di Carlo Magno dal 1215 e vanta un notevole primato: fu il primo sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 1978. Riprenditi dallo stupore che ti coglierà alla vista dei ricchissimi interni dorati del duomo, con una tappa in una delle numerose pasticcerie che costellano il centro della città per assaggiare i Printen. Questi croccanti biscotti di pan pepato e nocciole, ricoperti di cioccolato o di glassa sono una deliziosa specialità locale. Se il tempo è bello, lascia l'asfalto e imbocca uno dei sentieri che portano alle terme di Aquisgrana, dove i romani curavano le loro ferite di guerra; in una ventina di minuti raggiungerai i 264 metri del Monte Lousberg, da cui godrai di un panorama meraviglioso sull'intera città. Concludi il tuo viaggio in Westfalia con una tappa al Parco nazionale dell'Eifel, un'area protetta ricchissima dal punto di vista botanico e faunistico, che si estende su circa 110 kmq di foreste di faggi, fiumi e laghi. Il periodo migliore per le visite è la primavera, quando un mare di narcisi selvatici in fiore inonda le vallate del parco.
2. Friburgo
Situata nella regione della Selva Nera meridionale, questa vivace cittadina tedesca conquista subito il viaggiatore con il suo grande fascino storico ed un'atmosfera particolarmente allegra. Friburgo è, infatti, un pittoresco quadretto medievale di case in graticcio, vicoli e piazze acciottolate, ravvivato dalla presenza di numerosi studenti universitari che, al calar del sole, si riversano nei locali sparsi nel centro della città. Le 2000 ore di sole di cui gode ogni anno Friburgo favoriscono il suo tipico spirito allegro e la rendono la città più calda ed ecologica della Germania. Per chi vuole vivere un'esperienza indimenticabile ed è stanco dei soliti mezzi di trasporto, Eselwanderungen (www.eselwanderungen.de) offre la possibilità di avventurarsi tra le valli ed i boschi della Selva Nera a dorso di un asino per uno o due giorni. Per riprendere fiato, pernotta al Black Forest Hostel (www.blackforest-hostel.de), un piacevolissimo ostello per viaggiatori 'zaino in spalla' che mette a disposizione una cucina ben attrezzata e strumenti musicali da strimpellare: garantito, ti sentirai come a casa!
3. Füssen
Se la tua prossima meta è Füssen, non sottovalutare le 'Umlaut' (i due puntini sulle vocali) quando imposti la destinazione sul GPS: eviterai, così, di fare due ore di viaggio in più! Füssen è una vivace cittadina bavarese annidata tra vette alpine, che ti avvolgerà in un'atmosfera da sogno con i suoi magnifici castelli. Prova la sensazione di essere principe o principessa per un giorno, perdendoti tra la stanze dell'incantevole Schloss Neuschwanstein, il castello più famoso del mondo, che ha ispirato i disegnatori della Walt Disney per La bella addormentata. Lascia il mondo delle fiabe e torna alla realtà con un bel pranzetto in un ristorante pittoresco come il Franziskaner Stüberl, specializzato in Schweinshaxe (stinco di maiale) e Schnitzel (cotolette), cucinati in un'incredibile varietà di modi. Prima di partire, non dimenticare di fare un giro nell'intrico di vicoli del centro storico della città, dominato dal castello di Hohe Schloss, uno splendido gioiello tardo-gotico.
4. Hameln
Segui i finti topi ed i bambini felici che popolano le strade acciottolate di Hameln per rivivere la celebre leggenda del Pifferaio magico, che nacque in questa pittoresca cittadina nel XIII secolo. Per fare un salto nel passato, ammira lo stile tipico della Weserrenaissance dalle forti influenze italiane, passeggiando tra gli edifici della città vecchia in direzione del Markt: noterai la Rattenfängerhaus (casa dell'acchiappatopi) del 1602, con il suo elaborato frontone triangolare e la Leisthaus, dimora di un nobile attivo nel commercio dei cereali. A questo punto, comincerai sicuramente a sentire un certo languorino: fai il pieno di energie in una taverna locale come la Rattenfängerhaus (Osterstrasse 28), dove, in onore della leggenda, potrai assaggiare 'code di topo' flambè preparate direttamente al tavolo. Niente paura: come per la maggior parte degli altri piatti, mangerai, in realtà, normalissima carne di maiale.
5. Deidesheim
Se decidi di intraprendere un viaggio eno-gastronomico in Germania, questa cittadina fa sicuramente al caso tuo. Profumata dai glicini, la piccola Deidesheim è uno dei villaggi più pittoreschi ed eleganti della Strada del Vino tedesca, nonché sede di 16 Weingut, aziende vinicole che accolgono i visitatori. Il fulcro di questa graziosa cittadina della Renania è Marktplatz, su cui si affacciano la gotica Pfarrkirche Sankt Ulrich ed il municipio cinquecentesco; al suo interno potrai visitare l'interessante Museo del vino che espone oggetti relativi alla coltivazione dei vigneti e alcuni dipinti naïf della Strada del Vino tedesca. Deidesheim ti saprà stupire anche per le numerose gallerie d'arte e gioiellerie artigianali che si snodano lungo il Rundgang Kunst und Kultur, il Circuito di arte e cultura della città. Per concludere degnamente la tua visita, concediti un buon bicchiere di vino da scegliere tra le 22 varietà proposte dal wine bar Turmstüb'l (Turmstrasse 3), che serve anche piatti caldi e gustose specialità regionali.

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Francia, le migliori città di confine

Sei alla ricerca di nuove prospettive lungo i ben conosciuti percorsi di Francia? Allora mettiti in viaggio verso i confini: queste tre città di frontiera presentano il meglio del Paese ed offrono uno sguardo allettante sul resto d'Europa. Lille sfiora la frontiera belga al nord; a est Srasburgo sconfina quasi in Germania; Perpignan è vicina al confine meridionale con la Spagna. Ogni città brilla per la cultura gallica unita ad un'atmosfera sorprendente ed una scintillante vita notturna.

Lille: città di feste e buona tavola
Il forte accento settentrionale degli abitanti e il clima rigido della città sono spesso bersaglio di amichevoli prese in giro in tutta Francia, ma è Lille a ridere sempre per ultima. Con le sue graziose piazze, la cucina sostanziosa ispirata alla tradizione fiamminga ed alcune attrattive davvero originali, questa è una perla spesso dimenticata - e della grandezza giusta per una gita fuori porta.
Il Palais des Beaux-Arts di Lille vanta una collezione d'arte di livello internazionale, che comprende opere di Rubens, Goya e Delacroix. Ma è il Musée de la Piscine di Roubaix (20 minuti in metro dal centro) a rubarle la scena. Come suggerisce il nome, questa meravigliosa galleria d'arte è ospitata in un'antica piscina in stile liberty. Le sculture in marmo si rispecchiano nell'acqua che al tramonto brilla dei riflessi di un'enorme vetrata colorata.
Dopo esserti mischiato tra il pubblico colto, fai il pieno di energie con un pancake al grano saraceno da Le Galichon (rue Royale 24). Questo ristorantino raffinato e alla moda serve galette (crêpes salate) ripiene di salmone affumicato, brie o di sostanzioso tartiflette (patate, panna, pacetta e formaggio Reblochon). Brucia le calorie inerpicandoti sulle stradine acciottolate della Vieux-Lille (la città vecchia), magari con una sosta peccaminosa da Patrick Hermand per assaggiare i suoi macarons (rue Basse). Questi squisiti biscotti di mandorla soddisfano ogni palato, proponendo una ricca varietà di gusti che vanno dal caramello salato alla morbida confettura di lamponi.
Ma è di notte che Lille si anima: taverne e brasserie cominciano a riempirsi solo verso le 11 di sera, quando i turisti e la gente del posto scambiano quattro chiacchiere in locali dalle pareti di legno lontano dalla Grand Place e sparsi nella Vieux-Lille. Prova Le Bar Parallèle (rue Lepelletier 41) per i suoi cocktail strepitosi, le scale scricchiolanti e la spudorata inosservanza del cartello "vietato ballare". Concludi la serata con una zuppa di cipolle o con delle patatine fritte immerse nella maionese in una brasserie aperta 24 ore su 24 come La Chicorée (Place Rihour 15). A solo un'ora e mezza da Londra con l'Eurostar, questa accogliente cittadina è meta di molti britannici nel fine settimana ed è un punto strategico se si è in viaggio verso i campi della battaglia di Somme, le guglie di Amiens o per le scorte di cioccolato in Belgio. Questo, ovviamente, solo nel caso in cui ti restino ancora delle forze dopo un frenetico fine settimana lillois.

Strasburgo: una passeggiata lungo i canali nel cuore dell'Europa
Strasburgo mescola una vivace modernità ad un'atmosfera da villaggio agreste. Poiché è sede del Parlamento Europeo, può capitare che gli hotel siano pieni zeppi di politici. Una passeggiata lungo i canali nel fine settimana, tuttavia, rivelerà un volto più rilassato della città. Scoprirai un incredibile skyline, un panorama artistico fiorente e giardini maestosi ricchi di fiori.
La gente del posto si muove in tram e con il sistema di noleggio di bici Vélhop, ma a te basteranno due piedi per visitare i principali luoghi di interesse turistico di Strasburgo. Comincia dall'imponente Cathedrale de Notre Dame color ruggine situata al centro della Grand Île di Strasburgo. Dopo aver ammirato questo capolavoro gotico, incamminati verso i canali trasparenti di Petite France per vedere il meglio degli edifici in legno e muratura di Strasburgo e le facciate a strisce delle sue case. Per assaporare la modernità della città, dirigiti verso il Musée d'Art Moderne et Contemporain. La fredda struttura metallica ospita numerose opere dei grandi dell'arte, come Monet, Picasso e Magritte.
Visitare Strasburgo ti farà venire una certa sete e la vicinanza alla Germania non può che voler dire che i winstubs (taverne) locali servono qualsiasi tipo di birra tu possa immaginare. Ma anche gli amanti del vino non rimarranno a bocca asciutta: i vini della regione dell'Alsazia sono ben strutturati per il loro carattere secco e complesso. Assicurati di soddisfare anche il tuo stomaco con qualche piatto sostanzioso della cucina alsaziana, magari con una densa fonduta da La Cloche a Fromage (rue des Tonneliers 27).
Strasburgo è piacevole sia d'estate sia d'inverno: quando il clima è mite, fai un giro in barca a remi sulle acque del Parc de l'Orangerie e una passeggiata nello zoo gratuito. Con l'arrivo dell'inverno, invece, Strasburgo viene avvolta da un'atmosfera allegra tipica del periodo, man mano che i mercatini di Natale spuntano attorno alla cattedrale. Immagina luci scintillanti, biscotti speziati e fiumi di corposo vin brulé.
E sei solo ad un paio d'ore di treno dalla tua prossima avventura: dirigiti verso est a Stoccarda, in Germania, o spingiti a sud verso Basilea, la capitale dei festival in Svizzera.

Perpignan: fortezze catalane e spirito festaiolo
Concludi il tuo viaggio ai confini nello splendido sud. La coloratissima Perpignan è accoccolata tra i Pirenei ed è un punto perfetto per fare gite in giornata verso la costa. A sole tre ore di treno da Barcellona, è una tappa strategica per chi viaggia tra Spagna e Francia.
Concedi anche un po' di tempo alla città perché possa risplendere della sua bellezza. Bandiere scarlatte e dorate sventolano alte dalle torrette di Le Castillet, ex prigione del XIV secolo. Varca la porta d'ingresso per meditare un po' sull'eredità catalana di Perpignan ed ammirare la città dall'alto.
Tuffati ancora nella storia con una passeggiata nel Palais des Rois de Majorque. Questa fortezza dai colori tenui del XIII secolo risale al periodo in cui Perpignan era la capitale del Regno di Maiorca.
Osservare la gente è un modo perfetto per rilassarsi a Perpignan - scegli un ristorantino sul lungofiume ed assaggia qualche piatto dalle influenze spagnole ed il pesce più fresco della zona. Concediti il lusso di un'ottima zuppa di pesce nell'istituzione della città, La Galinette (rue Jean-Payra 23).
Meglio ancora, programma la tua visita a luglio per partecipare a 'les jeudis de Perpignan': durante questo festival, ogni giovedì notte le strade della città si animano di ballerini, giocolieri, spettacoli pirotecnici e di allegri brindisi nella mite atmosfera estiva. Preparati ad arrivare a fine serata stupefatto, sbronzo, coperto di paillettes e con la promessa di ritornarci l'anno dopo.

Anita Isalska, autrice Lonely Planet
FONTE| Lonelyplentitalia.it
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