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venerdì 29 giugno 2012

Sri Lanka e Maldive: link utili

Una mia amica mi ha chiesto se avevo qualche informazione su Sri Lanka e Maldive. Quindi ho deciso di cercare qualche sito con notizie utili per quanto riguarda questi due paesi. Spero che possano essere utili per tutti coloro che vogliono visitare questi due paesi secondo me meravigliosi

Sri Lanka:

Lonelyplanet

Sito ufficiale del turismo

Turisti per caso

viaggiare sicuri

Per cercare cosa vedere, dove alloggiare ed altre informazioni utili potete andare su Srilanka.com

Maldive

sito completamente in italiano dedicato alle Maldive: maldiveonline.it

un altro sito dedicato alle Maldive è mondomaldive.it

i consigli per le Maldive nella sezione dedicata alle Maldive su tripadvisor

Le Maldive su viaggiaresicuri.it

sabato 16 giugno 2012

Il cineturismo

Cos'è il "cineturismo"? Wikipedia lo definisce cosi: "Il cineturismo (movie turism, movie induced tourism o movie tours in ambito anglosassone) è una forma di turismo di chi si reca in visita alle location cinematografiche e televisive, ossia i luoghi utilizzati per le riprese di un film o di una serie televisiva."

La Repubblica, il 17 maggio 2012, in un articolo molto interessante scriveva questo: "[...]È l' Italia delle location, business in cui si sono lanciati negli ultimi tempi Regioni e Comuni, in gara per attrarre produzioni televisive e cinematografiche, l' obiettivo è uno solo: trasformare i paesi e le città in set e diventare da semplice località geografica luogo dell' immaginario.[...]"
Sempre su "La Repubblica", nella sezione "trovacinema", troviamo quest'altra definizione: "La location è l'ultima tendenza del product placement: il cinema che diventa spot per città e paesi"

In poche parole, cosa sta succedendo? La gente, i "turisti", si stanno riversando in quei posti dove sono stati ambientati dei film o delle serie televisive (vedi "Narnia", ovvero Narni in Umbria o il Salento, dove sono state girate alcune puntate di "Beautiful") attirati proprio dal fatto che questi posti hanno fatto da sfondo al loro film o serie tv preferiti.

A quanto pare, questo tipo di turismo fa gola a molti turisti, attira davvero molta gente. Ma una volta che queste persone tornano a casa ed alla loro vita di tutti i giorni, cosa resta a loro e al luogo che hanno visitato (a parte i soldi spesi/entrati) e, ovviamente, le foto ricordo scattate?? Non sarebbe bello se i turisti, anzi cineturisti, riuscissero anche a comprendere davvero il territorio che sta visitando? Visto che ci sono posti veramente stupendi, perchè non trovare un modo per portare avanti questo tipo di turismo insieme ad una vera e maggiore conoscenza del territorio stesso?

Voi cosa ne pensate?
Vi lascio anche alcuni link utili:

Esiste un sito interamente dedicato al cineturismo e si chiama, appunto, www.cineturismo.it
Vi lascio anche il link all'articolo de "la Repubblica"


mercoledì 13 giugno 2012

turista e viaggiatore: ci sono differenze?

Si parla spesso della differenza tra il turista ed il viaggiatore. C'è chi dice che non vi sia alcuna differenza e chi, invece, dice che sono diversi ed anche di tanto.
Ritengo che vedano il mondo e il viaggiare in maniere diverse, per certi versi opposte: per questo hanno un modo diverso di rapportarsi con i viaggi e col mondo che li circonda.
Mi spiego meglio:
Il turista, solitamente, ama la comodità e "odia" l'avventura. Ha sempre tutto programmato o, all'opposto, nulla e si lascia quindi sfuggire tutto quello che c'è di veramente bello ed istruttivo nella città (o nel paese) che ha scelto di visitare. Di solito capita che il turista si lasci influenzare da agenti esterni (la moda, gli amici, la pubblicità), non ha poi molto spirito di iniziativa: preferisce i pacchetti viaggio, quelli in cui è già tutto organizzato e deciso (da altri).
I turisti, spesso, li si riconosce perchè si muovono in branchi (sono sempre almeno in due o tre) e visitano quelle che sono definibili "mete tradizionali",ovvero le grandi città: cercano,fondamentalmente, nuovi posti che possano essere aggiunti alla rosa dei posti visti, perchè più giri più sarai "bello agli occhi di altri".
Il turista è colui che vuole poter dire (anche senza rendersene conto o senza farlo apposta, sia chiaro) che "lui c'è stato". Come se i posti visitati fossero dei trofei.
E il viaggiatore invece? in cosa è diverso dal turista? Il turista lascia molte cose al caso, lascia da parte l'organizzazione minuziosa, perchè vuole poter immergersi completamente nella cultura del posto dove si trova. Sa che basta anche una semplice passeggiata senza meta in una città permette di arricchire il proprio bagaglio culturale. Insomma, non si accontenta di poter dire "io ci sono stato", vuole arrivare a dire "io ci sono stato, ho imparato cose nuove. Cose che mi hanno permesso di vedere quel posto sotto una luce diversa". Il viaggiatore torna sempre con un'aggiunta al suo bagaglio culturale.

Tutto questo vale anche per viaggi al mare o in montagna: il primo si sposterà da casa in spiaggia e la sera da casa ad un locale (per la montagna magari in baita, rifugio, su un prato o sulle piste da sci). Il secondo, comunque, cercherà di carpire tutti gli aspetti che circondano il posto in cui si trovano.

E voi, pensate che esista la differenza tra "turista" e "viaggiatore"? se si, quale pensate che sia questa diversità?

We often talk about the differences between the tourist and the traveler. Someone say that there is no difference, and someone else, however, says they are different and even that much.
I think they see the world and traveling in different ways, in some ways the opposite: why have a different way of dealing with travel and with the world around them.
Let me explain:
Tourists usually loves the convenience and "hates" the adventure. He always planned everything, or, conversely, anything and therefore misses all that's really nice and instructive in the city (or country) who chose to visit. Usually it happens that tourists will be influenced by external agents (the fashion, friends, advertising), has not that much initiative, preferring travel packages, those that already have everything organized and determined (by others).
Tourists often recognize them because they move in herds (they are always at least two or three) and visit those who are defined as "traditional destinations', ie the big city looking for, fundamentally, new spaces that can be added to the pink of places seen, because the more laps you'll be "beautiful in the eyes of others."
The tourist is someone who wants to say (even without realizing it or without it on purpose, mind you) that "he was there." As if the places visited were the trophies.

And the traveler instead? how is it different from the tourist? The tourist leaves many things to chance, leave aside the meticulous organization, because he wants to completely immerse themselves in the culture of the place where it is. He knows that even just a simple walk aimlessly through a city, enrich their culture. So, not content to say "I've been there," wants to get to say "I've been there, I learned new things. Things that have allowed me to see that place in a different light." The traveler always comes back with an addition to its cultural baggage.


This also applies to travel to the sea or mountains: the first will move from house to house by the beach and in the evening at a local level (perhaps in the mountain hut, hut, on a lawn or on the ski slopes). The second, however, will try to steal all the aspects surrounding the place where you are.

And you think that there is a difference between "tourist" and "traveler"? if so, what do you think this diversity?



Cinque città perfette per un'estate in viaggio

Una serata trascorsa con meravigliosa indolenza a spasso tra i canali di Amsterdam o un punto di vista più rilassato e a misura d'uomo della città degli zar? Sono solo alcune delle ipotesi per un'estate perfetta che potresti decidere di concludere con estrema eleganza concedendoti qualche cenetta e un soggiorno su una delle isole più idilliache della Laguna Veneta.

Amsterdam, un'estate grandiosa
Se gli eventi in programma fossero l'unico motivo per visitare una città, Amsterdam occuperebbe in modo stabile le prime posizioni di una classifica dei "not to miss" estivi. Ad agosto, per esempio, la città dichiara il proprio amore per i canali con il Grachtenfestival (Festival sui canali), che dal 10 al 19 del mese vede sulla scena (e sull'acqua) concerti di classica come il Prinsengracht Concert, che ha luogo sulle chiatte di fronte all'Hotel Pulitzer.
Il bello della capitale olandese, però, è che non serve un'occasione particolare per apprezzarla, anche nei mesi più caldi. Sarà sufficiente andare a spasso in una sera estiva per la cosiddetta "cintura occidentale dei canali" per portare a casa suggestioni indelebili. Qui si trovano non solo numerose e sontuose residenze, ma anche raffinati musei, deliziosi caffè e alcuni dei negozi migliori della città. Forse non sentirai il colpo di fulmine dell'amore a prima vista, ma dopo qualche ora in giro per questi luoghi dal fascino sospeso nel tempo la tua passione si sarà fatta eterna.

Budapest: un rinfrescante bagno... termale
Con le sue temperature decisamente continentali, non tutti scommetterebbero su Budapest come città perfetta per il refrigerio e il relax estivi. Male, perché l'esperienza dei Bagni Lukács, che potrai fare esplorando il vasto complesso termale del XIX secolo, è la scelta migliore per rilassarsi in vista di una serata in giro per la città. Accetta il consiglio, rigenerati e poi assimila il meglio della vita notturna magiara con i DJ del bar underground Vittula (decisamente "sotterraneo" è anche il layout del sito web di questo locale). Si trova vicino alla Grande Strada Circolare e serve il meglio del nightclubbing di Budapest abbinato ad alcune birre slovacche buone e decisamente economiche.
Cerchi una dimensione più intimista e un inatteso rapporto con la natura del cuore della Mitteleuropa? Beh, allora lascia perdere i locali notturni e punta deciso (ma fallo di giorno) sul Parco del Millenario: uno stupendo complesso sulla sponda occidentale del Danubio che comprende fontane, laghetti, un teatro e il magnifico Palazzo delle Meraviglie, che fa impazzire i bambini di... tutte le età.

Mosca: sfatiamo un mito d'agosto
Eccoci qui a sfatare un mito: quello che vuole Mosca invivibile e deserta in agosto. Tanto per cominciare il mese davvero torrido, qui nella città degli zar, è luglio. E poi, la capitale è talmente grande e popolosa che anche in questo mese si fanno sempre incontri interessanti, soprattutto nei locali della movida. Riguardo all'aspetto del mito che vorrebbe i moscoviti tutti in fuga e in ritiro nelle loro fresche dacie, beh non serve conoscerli come li conosceva Tolstoj per capire che non sono in molti a potere permettersene una.
Londra: un carnevale tra le due Olimpiadi
D'accordo, la capitale britannica ha fatto le cose in grande, è stata una magnifica festa per lo sport e anche tu hai seguito le gare olimpiche con trasporto. Ora, però, guidato dal vecchio detto per cui troppo sport in fondo fa male, senti bisogno di altro... prima di seguire altre gare sportive piene di fascino. Bene, a Londra basta chiedere, perché anche in questa estate 2012 la città è piena di risorse. A pochi giorni dalla chiusura degli Olympics Games (il 12 agosto) e un po' prima dei Paralympics Games (29 agosto - 9 settembre), qui impazza l'euforia del Carnevale. Infatti si va in strada, più che in scena, con il Notting Hill Carnival. Diciamo strada non a caso, perché questo è il più seguito street festival d'Europa, una celebrazione delle tradizioni caraibiche con musica, balli e costumi durante il weekend del Bank Holiday (26-27 agosto).
Venezia: un settembre di bellezza
Sfatiamo il luogo comune (che risale almeno alla Morte a Venezia di Thomas Mann) per cui Venezia non è proprio il posto più indicato in estate: troppi turisti, troppo scirocco, caldo e afa tra atmosfere decadenti che ricordano, appunto, il grande romanzo di Mann. Scegli le zuccherose e ancora tiepide giornate di inzio settembre e troverai la Serenissima al meglio di sé. E se ti spaventano le folle, divertiti a scoprire alcuni tesori non così noti e da poco restituiti all'originario splendore. Come Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, riaperto al pubblico dopo un restauro di 24 anni e dotato di straordinari affreschi rinascimentali. Oppure cedi al richiamo della buona tavola con una cenetta sull'isola di Mazzorbo. Qui si trova il ristorante Venissa, che con il suo tranquillo patio immerso in un vigneto è un rifugio idilliaco. Se ti diciamo che Venissa è anche uno splendido ostello siamo certi che prenderai nota.

Londra: un carnevale tra le due Olimpiadi
D'accordo, la capitale britannica ha fatto le cose in grande, è stata una magnifica festa per lo sport e anche tu hai seguito le gare olimpiche con trasporto. Ora, però, guidato dal vecchio detto per cui troppo sport in fondo fa male, senti bisogno di altro... prima di seguire altre gare sportive piene di fascino. Bene, a Londra basta chiedere, perché anche in questa estate 2012 la città è piena di risorse. A pochi giorni dalla chiusura degli Olympics Games (il 12 agosto) e un po' prima dei Paralympics Games (29 agosto - 9 settembre), qui impazza l'euforia del Carnevale. Infatti si va in strada, più che in scena, con il Notting Hill Carnival. Diciamo strada non a caso, perché questo è il più seguito street festival d'Europa, una celebrazione delle tradizioni caraibiche con musica, balli e costumi durante il weekend del Bank Holiday (26-27 agosto).
Venezia: un settembre di bellezza
Sfatiamo il luogo comune (che risale almeno alla Morte a Venezia di Thomas Mann) per cui Venezia non è proprio il posto più indicato in estate: troppi turisti, troppo scirocco, caldo e afa tra atmosfere decadenti che ricordano, appunto, il grande romanzo di Mann. Scegli le zuccherose e ancora tiepide giornate di inzio settembre e troverai la Serenissima al meglio di sé. E se ti spaventano le folle, divertiti a scoprire alcuni tesori non così noti e da poco restituiti all'originario splendore. Come Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, riaperto al pubblico dopo un restauro di 24 anni e dotato di straordinari affreschi rinascimentali. Oppure cedi al richiamo della buona tavola con una cenetta sull'isola di Mazzorbo. Qui si trova il ristorante Venissa, che con il suo tranquillo patio immerso in un vigneto è un rifugio idilliaco. Se ti diciamo che Venissa è anche uno splendido ostello siamo certi che prenderai nota.

Venezia: un settembre di bellezza
Sfatiamo il luogo comune (che risale almeno alla Morte a Venezia di Thomas Mann) per cui Venezia non è proprio il posto più indicato in estate: troppi turisti, troppo scirocco, caldo e afa tra atmosfere decadenti che ricordano, appunto, il grande romanzo di Mann. Scegli le zuccherose e ancora tiepide giornate di inzio settembre e troverai la Serenissima al meglio di sé. E se ti spaventano le folle, divertiti a scoprire alcuni tesori non così noti e da poco restituiti all'originario splendore. Come Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, riaperto al pubblico dopo un restauro di 24 anni e dotato di straordinari affreschi rinascimentali. Oppure cedi al richiamo della buona tavola con una cenetta sull'isola di Mazzorbo. Qui si trova il ristorante Venissa, che con il suo tranquillo patio immerso in un vigneto è un rifugio idilliaco. Se ti diciamo che Venissa è anche uno splendido ostello siamo certi che prenderai nota.

FONTE|lonelyplanetitalia.it

Travel Trivia: curiosità, stranezze e bizzarri incontri di viaggio

Una delle cose più divertenti, anche quando si viaggia, è imbattersi in curiosità e stranezze. Anzi, la ricerca di cose bizzarre può essere persino una molla per vincere l'inerzia e decidersi a partire. Il Messico, per esempio, diventa all'improvviso ancora più interessante quando scopri che lì ti aspetta una grande città che affonda. In questo articolo abbiamo raccolto alcune delle bizzarrie e delle curiosità che potresti incontrare on the road o, semplicemente, leggere con gusto.

1. Monte Everest: in continua crescita
Con i suoi 8850m, l'Everest è il tetto del mondo, si sa. Ma è soddisfatto di esserlo? Non sembra proprio o, almeno, non si è ancora accontentato. I geologi, infatti, stimano che la sua crescita continui al ritmo di 4 mm all'anno, sospinta dalla pressione di due zolle tettoniche. Ciò che conta, per noi viaggiatori, è che arrivare al suo mitico Campo Base nepalese resterà sempre tra le esperienze indimenticabili, una di quelle cose da fare almeno una volta nella vita. L'Ente ufficiale del Turismo del Nepal fornisce numerose indicazioni di agenzie che potranno guidarvi.
2. Città del Messico, la città che affonda
Città del Messico affonda a una velocità di 10 cm all'anno. Quindi, è dieci volte più veloce di Venezia. La ragione? Beh, averla costruita sul letto cedevole di un antico lago non è stata una bella idea, senza contare la presenza di numerose falde acquifere sotterranee. Il fenomeno è evidente se si osservano i pavimenti di alcuni edifici e se si considerano i 23 gradini che si è dovuto aggiungere alla rampa che porta al monumento dell'Angelo dell'Indipendenza... perché la città sta affondando là sotto!
3. Los Angeles: il fascino del suo antico nome
L'antico nome della metropoli californiana, El Pueblo de Nuestra Senora la Reina de Los Angeles, è molto più eloquente dell'attuale e pur sempre suggestivo "Los Angeles". Racconta infatti della comunità sorta nel 1781 in prossimità dell'attuale El Pueblo Historical Monument. Oggi da queste parti si trovano numerosi musei, vecchie piazze, mercati animati e atmosfere che ricordano un po' la città com'era nel XIX secolo. Per un approccio ultramoderno con le origini linguistiche di L.A., fa' un salto alla Cathedral of Our Lady of the Angels. Questa struttura innovativa si slancia verso il cielo con i suoi 11 piani. Gli interni, decorati con mosaici di alabastro, hanno un'atmosfera davvero... angelica.
4. Metropolitana di Londra: la più antica del mondo
Non è proprio un mistero, ma non tutti lo sanno. Quella di Londra è la metropolitana più vecchia del mondo. I primi 6 km furono inaugurati nel 1863, tra Paddington e Farringdon, anche se gli antichi treni a vapore saturavano di denso fumo le gallerie. Percorrere la Circle Line odierna tra Paddington e Covent Garden o fare un salto al London Transport Museum restituisce un po' del sapore di quell'epoca pionieristica, ma senza l'acre odore del fumo. La seconda metro, per la cronaca, fu quella di Budapest (1896), seguita poi da Parigi.
5. Buenos Aires e la protettrice dei naviganti
Anche il Sudamerica ha il suo "trivia" legato all'epoca delle esplorazioni europee. Parliamo del vecchio nome di Buenos Aires, che non ha nulla da invidiare a quello di L.A. ed è Nuestra Señora Santa María del Buen Aire. Un nome scelto non a caso per la futura capitale argentina, perché la Vergine era considerata la protettrice dei naviganti.
6. Venezia: nella gondola una miniatura della città
Le celeberrime imbarcazioni della Laguna non sono solo un simbolo di Venezia nel mondo e, a volte, una trappola per i turisti. Racchiudono in sé anche una piccola miniatura della città. Intanto va ricordato che l'elegante scafo è composto da circa 280 pezzi di 8 tipi di legno diverso. E poi, soprattutto, consideriamo che alcuni elementi della gondola sono un richiamo a Venezia: la prua, con il suo caratteristico "pettine", fa riferimento ai sei Sestieri che compongono la Serenissima - mentre il "ferro" rivolto all'interno è invece un richiamo all'Isola della Giudecca. La parte culminante del "pettine", poi, simboleggia il cappello del Doge. L'archetto sottostante, infine, è una "citazione" del Ponte di Rialto.
7. Grande Muraglia cinese: un mito ricostruito
Eccoci alle prese con un grande classico dei Travel Trivia. Per prima cosa va detto che quella che è la più grande costruzione militare mai realizzata non è affatto visibile dalla Luna. Sfatata questa leggenda, bisogna comunque riconoscere che si tratta di un'opera grandiosa, senza rinunciare però a dare qualche altra picconata al mito. Oggi sopravvivono 2.000 dei 7.300 km originari, costruiti tra i VII e il IV secolo a.C., ma non tutti sanno che lunghi tratti della Grande Muraglia sono frutto di una ricostruzione avvenuta in epoca Ming (XIV-XVII secolo d.C.). Beh, demitizzazioni a parte resta una meraviglia da vedere e possibilmente da percorrere.
8. Table Mountain: la sua tovaglia e la sua sentinella
Questa montagna che domina Cape Town merita di chiamarsi Table non solo perché è piatta, ma anche perché ha una tovaglia. Parliamo della "tablecloth", la tovaglia di nuvole che spesso avvolge la sommità del massiccio. Potresti incontrarla ed esserne avvolto se farai il trekking che conduce alla cima, così come potresti finire sotto lo sguardo discreto e attento di un esemplare di klipspringer, una delle piccole antilopi che vivono su queste pendici.
9. Uluru, che cosa sarebbe senza ruggine?
L'Australia è il Pianeta Rosso e rosso, naturalmente, è il suo simbolo più noto, fotografato, amato e inseguito dai viaggiatori e dai trekker di tutto il mondo. Ci riferiamo a Uluru, nel Northern Territory, quello che è probabilmente il monolito più grande del pianeta. Beh, il suo rosso non sarebbe così intenso (con la complicità dei tramonti dell'outback e dei filtri fotografici) se la sua superficie non fosse ricoperta di ruggine. Merito dell'ossidazione provocata dagli agenti atmosferici all'arenaria che compone l'enorme masso. Non tutta la ruggire è da grattare via, si potrebbe concludere

FONTE| lonelyplanetitalia.it

sabato 9 giugno 2012

Le città più sicure del mondo

Borseggi, attentati e paure incidono sulle nostre scelte per quanto riguarda i luoghi dove andare in vacanza.Dopo aver stilato la classifica delle città più pericolose al mondo, vediamo quali sono quelle definite “città sicure”, dove potrete girare senza alcun timore.

Ecco la classifica a livello mondiale stilata dall’outsourcing offshore:
al primo posto c'è Praga, la capitale della Repubblica Ceca. Potrete quindi godervi in relax il tramonto sulla Moldava, lo spettacolo di Ponte Carlo o la Torre dell’Orologio senza stare in ansia. La seconda è Varsavia, capitale della Polonia: le vostre passeggiate lungo le strade di questa città Patrimonio Mondiale Unesco saranno prive di pensieri, tra Città Vecchia e Castello Reale, Barbakan e Cattedrali gotiche. Pare che la Repubblica Ceca e la Polonia non abbiano rivali: nella classifica mondiale Brno e Cracovia si trovano in terza e quarta posizione.
Passiamo in Canada con Toronto e Halifax rispettivamente in quinta e sesta posizione. Settima è Singapore, nell’omonima Repubblica: luogo avveniristico e famoso per l’educazione dei suoi abitanti. Subito dopo troviamo l’Irlandese Dublino, patria joyceana: nonostante sia ricca di movida non manca certo di ospitalità e tranquillità. Il Brasile esce vincente da questa classifica: Rio de Janeiro e Brasilia sono due città sempre più sicure (hanno certamente avuto molta rilevanza gli investimenti fatti in vista di eventi come i Giochi Olimpici del 2012 e i Mondiali di Calcio del 2014). Si risolleva alla grande anche l’India, con città quali Chennai, Pune, Bangalore e Kolkata, dopo il periodo degli attacchi terroristici e i monsoni del 2008.
Ecco, invece, la parte che riguarda l'Italia: Lecce e provincia tra le più sicure del Sud mentre al Nord spicca la provincia di Belluno. Matera da anni risulta la più sicura, Bolzano invece è la più vivibile Il Sud guadagna sempre più punti sfatando il suo mito di pericolosità, e la sarda Oristano si distingue per tranquillità e a quanto pare vera e propria assenza di criminalità!

FONTE| liberoviaggi

Io ritengo che, a parte città palesemente pericolose, ogni città diventi meno pericolosa di quello che si pensa se solo si comincia a far attenzione: un esempio sono i portafogli rubati nelle metropolitane di città come Londra e Madrid: sono luoghi molto affollati e i borseggiatori giocano proprio sulla disattenzione delle persone (soprattutto dei turisti). Voi cosa ne pensate?


Pickpocketing, attacks and fears affect our choices regarding places to go on holidays. After the ranking of most dangerous cities in the world, we see which are those defined as "safe cities", where you can run without any fear.
Here's the rankings drawn worldwide by the offshore outsourcing:
the first place is Prague, the capital of the Czech Republic You can relaxing in the sunset on the Vltava, Charles Bridge or the spectacle of the Clock Tower, without being anxious. The second is Warsaw, the capital of Poland: your walks along the streets of this UNESCO World Heritage cities will have no thoughts, between Old Town and Royal Castle, Barbakan and Gothic cathedrals. It seems that the Czech Republic and Poland have no rivals in the world rankings: Brno and Krakow are in third and fourth position.
Let us in Canada with Toronto and Halifax in fifth and sixth place respectively. Seventh is Singapore, Republic homonym: the place is famous for pioneering the education of its inhabitants. Soon after we find the Irish in Dublin, home joyceana: despite being rich in nightlife has no shortage of hospitality and tranquility. Brazil is the winner from this list: Rio de Janeiro and Brasilia are two cities more secure (they certainly had a lot of importance on investments made in view of events like the Olympic Games and the 2012 World Cup in 2014). It elevates the great India too, with cities such as Chennai, Pune, Bangalore and Kolkata, the period after the terrorist attacks and the monsoon of 2008.
Here, however, the part about Italy: Lecce province and among the safest in the South and the North stands the province of Belluno. Matera is the safest for years, but is the most livable Bolzano South earns more points dispelling the myth of dangerousness, and Oristano Sardinia is characterized by tranquility and apparently no real crime!

FONTE| liberoviaggi

I believe that, apart from obviously dangerous cities, each city becomes less dangerous than you think if you only start to pay attention: an example are the wallets stolen in metropolitan cities like London and Madrid are very busy places and play pickpockets right on the inattention of the people (especially tourists). What do you think?

mercoledì 6 giugno 2012

Lo strano modo di gestire un sito turistico italiano

Qualche giorno fa mi era balenata l'idea di tornare al parco dei mostri di Bomarzo. Pensavo di fare, ovviamente anche qualche foto (magari anche un piccolo video, ma soprattutto delle foto) da inserire ovviamente all'interno del post che avrei pubblicato. Girovagando nel loro sito, però, ho letto questo:








Al che, non sapendo come avrebbero poi potuto interpretare le foto pubblicate all'interno dell'ipotetico post (se fatte a scopo commerciale oppure no, se foto professionali oppure no), ho deciso di scrivere una mail specificando che sono una blogger di viaggi, che avrei voluto fare delle foto e dei video che poi sarebbero stati inserite nel blog e chiedendo loro se, per fare ciò, avessi dovuto chiedere l'autorizzazione scritta e,se si, come dovevo fare per fare questa richiesta. Due giorni dopo l'invio della mail mi viene risposto in questo modo:



Ovviamente leggendo la risposta sono rimasta stupita: devo pagare per fare le foto?
Posso capire che non si possano fare foto per poi usare a scopo commerciale (e, solo in quel caso, potrei anche capire che vengano chiesti dei soldi in quanto si sfrutta l'immagine del parco per un proprio scopo commerciale). Posso anche capire che serva l'autorizzazione per fare foto professionali.
Però un'affermazione di questo genere vuol dire che anche un qualsiasi turista che va a visitare il parco deve pagare per poter fare delle "semplici" foto ricordo e, a mio modesto parere, credo che questo non sia giusto.

Io ho risposto insistendo a chiedere se necessito di autorizzazione per fare foto e riprese per il blog, ma credo che potrei non ottenere alcuna risposta. A parte questo, volevo fare solo una piccola considerazione: è una cosa che è capitata solo a me o anche ad altri, magari anche a turisti ignari che, una volta arrivati li, si sono trovati di fronte alla richiesta di pagamento per fare delle foto ricordo? nel secondo caso, sarebbe giusto chiedere soldi ai turisti che vogliono solo dei ricordi delle vacanze?
Ovviamente il mio blog l'ho aperto poco più di un anno fa, quindi sono ancora una signora nessuno nel mondo dei travel blogger (sempre se mai dovessi diventare qualcuno in questo mondo), ma molto candidamente, mi chiedo anche: un ipotetico post da me scritto ,non diventerebbe pubblicità per il parco (quindi, in un certo senso, non converrebbe anche a loro?)??
Un'altra domanda che mi viene da pormi/porre è: ma tutte le foto che si trovano su internet al di fuori del sito ufficiale, sono foto scattate dopo aver pagato per poterle fare? Se cosi non fosse, da dove deriva la loro richiesta?

Un'altra piccola (e forse un pò meno innocente) domanda che mi sorge è: non è un modo strano per promuovere un sito di interesse turistico del territorio italiano?

Voi cosa ne pensate?

****AGGIORNAMENTO*****
per una giornata di fotografie chiedono 1500 euro + iva, ovvero 1815 euro (ovviamente, per entrare al parco, c'è da fare il biglietto di ingresso che costa 10 euro)



sabato 2 giugno 2012

LONDRA in foto

Ecco un altro post fotografico. Stavolta ho deciso di portare voi in Inghilterra, durante i tre mesi e mezzo della mia permanenza a Londra

There is another photo post. This time I decided to bring you to England, during the three and a half months of my stay in London

GLOBE THEATRE

Il teatro dall'esterno

il palcoscenico


GREENWICH

College in Greenwich

Greenwich's Belvedere

TRAMONTI SU LONDRA

Tramonto su Londra

Tower bridge

Al tramonto: giochi di luce

Big Ben e Parlamento al tramonto


IMMAGINI - RICORDO

London eye

Al tramonto

Tate Modern

La simpatia di un'oca in posa

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