Eccoci qui con un altro post scritto da Valeria del blog "Italia in valigia". Oggi Valeria ci porta a San Gimignano, in Toscana: un posto che io devo ancora riuscire a visitare e spero di visitarla (molto) presto!
La Toscana, si sa, è una delle regioni più belle e antiche della nostra Penisola. E’ qui, tra i letterati del ‘300, che nasce la lingua italiana. La sua paternità si fa risalire a Dante, proprio per il fatto che il sommo poeta scrisse La Divina Commedia non in latino, la lingua corrente, bensì in dialetto toscano.
Ma chiudiamo questa piccola parentesi letteraria, per tornare al nostro viaggio. Oggi vi condurrò in un luogo fuori dal tempo, ricco di mistero e di fascino: San Gimignano, a circa 50 km da Siena.
Stiamo parlando di una città dichiarata Patrimonio Mondiale Unesco, un capolavoro architettonico circondato da mura fortificate e tagliato in due da quella che un tempo fu la Via Francigena, una tra le strade più importanti della Cristianità.
Vi consiglio di lasciare l’auto in uno dei 4 parcheggi fuori le mura, dislocati a nord e a sud del borgo e di percorrere le piccole vie rigorosamente a piedi, per non perdervi ogni dettaglio di questo incredibile scrigno d’arte e di storia.
Innanzi tutto, la cultura toscana è un tutt’uno con la cultura del buon cibo e a San Gimignano fate presto a scoprirlo. Alle botteghe storiche si alternano caratteristici ristoranti, spesso nascosti in strette viuzze. Qui, in attesa di un buon piatto di pappardelle al ragù e pìci al tartufo, potete gustare la classica bruschetta toscana chiamata “fettunta”, cioè una fetta di pane toscano impregnata (unta quindi) di olio extravergine e insaporita con aglio, sale e pomodorini, oltre a salumi toscani come la finocchiona di maiale e il salame di cinghiale.
Se siete “carnivori”, non c’è niente di meglio di una chianina o una fiorentina alla brace.
Gli amanti del buon vino apprezzeranno senza ombra di dubbio il Chianti DOC, dal colore rosso intenso e dal profumo corposo, che ben si sposa con le carni insaporite da funghi e tartufo e il Vernaccia, uno dei bianchi italiani più pregiati ed apprezzati in tutto il mondo.
Una curiosità che forse sanno in pochi: su queste colline si coltiva lo zafferano DOP, che rientra fra i prodotti tipici di San Gimignano.
Al di là della tradizione gastronomica, quello che colpisce entrando in questo antico borgo (oltre al tipico accento toscano che è sempre un piacere ascoltare) è il fatto che San Gimignano, incurante del tempo che passa, cerchi comunque di fare convivere il suo lato antico con gli aspetti inevitabili della modernità.
E infatti sorprende che un così piccolo borgo sia un vero e proprio concentrato di ricchezza e vivacità artistica. Le sue splendide torri, le chiese medievali e i palazzi oggi Patrimonio UNESCO convivono con gallerie d’arte moderna e contemporanea, musei sempre aperti, una stagione teatrale in inverno e una musicale estiva. La Stessa Università di Siena ha scelto San Gimignano come sede di un Master Universitario!
Visitate, dunque, questo borgo medievale unico al mondo e lasciatevi del tempo per raggiungere altre mete importanti ma vicine come Siena e Firenze, entrambe a circa 50 chilometri da San Gimignano o Volterra, distante meno di 30 km.
Se avete voglia, spostatevi fino a Pisa e Montalcino, che distano circa 80 km dal borgo antico.
L’accoglienza dei toscani non vi deluderà anche nella scelta dell’alloggio: potete soggiornare in ville e casali disseminati sulle colline, in caratteristici B&B in perfetto stile toscano oppure nelle raffinate dimore racchiuse nel centro storico di San Gimignano.
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