La tappa di Faro è stata dettata dalla nostra voglia di passare qualche giorno al mare, esperienza che però ha lasciato un po' a desiderare (ma ve ne parlerò in un altro post). Come per Lisbona e Porto, il primo impatto con la città non è stato molto bello: tanti palazzi cadenti, altrettanti abbandonati, atmosfera triste e da "periferia decisamente cadente" (tralascio poi la parte dell'hotel: spaventoso!). Ma anche di questo vi parlerò più avanti, in un post proprio dedicato alle mie impressioni riguardo al Portogallo.
Non abbiamo visitato molte cose, un po' perché passavamo gran parte della giornata al maree un po' perché gli orari d'apertura dei vari posti hanno giocato a nostro sfavore. O meglio, non ce ne siamo preoccupate troppo e molti li abbiamo quindi trovati chiusi! Ma poco male, visto che in questo caso preferivamo il relax e che qualcosa l'abbiamo vista comunque. Prima di parlarvi delle spiagge, quindi, volevo condividere con voi qualche foto e considerazione sulla città e, in particolare, sulla città vecchia
Alzi la mano chi ha pensato anche solo per un attimo che stavolta non avrei parlato di chiese... O che, quantomeno, il primo luogo di cui vi avrei parlato non sarebbe stata una chiesa... E invece no! Comincio proprio dalla Chiesa do Carmo, che è fuori dalla città vecchia di Faro. Molto piccola e, come quasi tutte le chiese viste in Portogallo, anche questa è "ricoperta d'oro"
Ma non voglio parlarvi della chiesa in sé. Vi siamo andate, in attesa che partisse il ferry per andare alla spiaggia dell'Ilha deserta, perché sulla guida avevamo letto di una piccola cappella molto particolare, che fa appunto parte della chiesa do Carmo di Faro. Parlo della Cappella des Ossos. Per poterla visitare si paga 1 euro a persona.
Per visitarla si passa dal cortile interno della chiesa (che sembra ospitare anche una specie di piccolo cimitero) ed è certamente molto particolare: è stata costruita con le ossa di più di 1000 monaci! Luogo molto particolare, mette sicuramente un po' di soggezione. Se non siete facilmente impressionabili fateci un salto!
Poteva mancare la cattedrale di Faro? Ovvio che no! Anzi, in realtà si... Ci siamo passate davanti diverse volte ed abbiamo sempre rimandato la visita all'interno. Il sabato sera, trovandola aperta, abbiamo deciso di entrare: erano circa le 22, abbiamo visto che stava per cominciare la messa ed abbiamo rimandato alla domenica mattina, sicure di trovarla aperta... E così NON è stato :(
Cosa mi ha colpita, anche se l'ho vista solo in parte? L'esterno di un bianco che mi ricorda quello delle case delle isole greche e il suo campanile, che sembra molto una sorta di torre difensiva mai stata troppo alta ed in parte distrutta (o così pare). Il campanile/torre funge anche da accesso alla cattedrale stessa.
Abbiamo scoperto che il Portogallo è un paese a quanto pare molto amato dalle cicogne, di cui abbiamo visto molti nidi durante i nostri spostamenti in treno... E Faro non è sicuramente da meno. Come li abbiamo riconosciuti come nidi di cicogne? Mettiamola così: se si fosse trattato di nidi di piccoli uccelli come i pettirossi o i piccioni sarebbero stati una sorta di villette plurifamiliari!
la città vecchia, in fin dei conti, sembra essere molto carina. Probabilmente spendere qualche momento in più per conoscerla meglio sarebbe stata una scelta più azzeccata e forse saremmo riuscite ad apprezzare di più la città stessa. Però qualche foto "bella" (o che io almeno definisco tale) da portarmi a casa per ricordarmi questi giorni sono riuscita a farla. Ve ne lascio qualcuna anche in questo post. Voi siete mai stati a Faro? Vi è piaciuta?
domenica 31 agosto 2014
giovedì 28 agosto 2014
Portogallo: mezza giornata a Coimbra
Durante il viaggio in Portogallo abbiamo fatto diverse gite di mezza giornata o una giornata. Il 12 di agosto, l'ultimo giorno pieno di vacanza, abbiamo deciso di passare mezza giornata a Coimbra partendo da Lisbona (i treni partono dalla stazione di Santa Apolonia). Vi consiglio subito di valutare bene cosa volete vedere per poter valutare al meglio quanto fermarvi in questa città: molte ore rischiano di essere "troppe" e meno ore rischiano di diventarne troppo poche!
Dalla stazione ci vogliono 5 minuti per raggiungere a piedi la piazza "principale" e ci fermiamo al centro informazioni turistiche per prendere due cartine della città per 0,20 euro l'una (il centro informazioni si trova in avenida dom Alfonso Henriques 132). Ciò che più ci interessava visitare era l'università (oltre alle due cattedrali della città): fondata nel 1290, quella di Coimbra è una delle prime università nate in Europa. Il piazzale antistante è quello dove si trovano gli edifici moderni dell'università stessa (sembrano molto quelli de La Sapienza a Roma). Basta entrare nel cortile dell'università vecchia perché tutto cambi, dallo stile degli edifici all'atmosfera.
Si possono visitare la torre, tre antiche sale (di cui una ancora in uso per le discussioni delle tesi), la Cappella e l'antica biblioteca. La cosa che mi dispiace è che non si potevano scattare fotografie degli interni perché sono veramente incantevoli! Il panorama dalla cima della torre non era il massimo, ne ho visti di più belli in giro per il mondo. Molti edifici "moderni", che nascondono l'antica Coimbra.
Una cosa curiosa riguarda la biblioteca: per combattere il problema degli insetti che danneggiano legno e libri, oltre ad usare legni particolari (quercia e tek), nella biblioteca vive una colonia di pipistrelli che mangiano gli insetti. Proprio per la presenza di questa colonia, il responsabile della biblioteca tutte le sere copre il mobilio per proteggerlo dagli escrementi e le tutte le mattine pulisce non solo dalla polvere.
Molto vicina all'università si trova la Cattedrale Nuova. L'ingresso costa 1 euro a persona.
Non mi dilungo molto sugli interni, molto simili a quelli visti nelle varie chiese visitate durante questo viaggio in Portogallo. QUello che mi ha colpita è il non aver visto crocifissi sull'altare o vicino ad esso (cosa che, invece, mi sarei aspettata. Forse un po' da ignorante per ciò che riguarda le chiese)
La "Cattedrale Vecchia" colpisce, dall'esterno, perché sembra una piccola fortezza. Come ci ha detto un ragazzo a cui abbiamo chiesto indicazioni, non è possibile non vederla! L'ingresso costa 2 euro a persona
Gli interni sono sì belli, ma anch'essi simili a tante altre chiese già viste durante il viaggio. Ma lasciamo perdere le altre città e torniamo a Coimbra: questa cattedrale, a differenza di quella nuova, ha anche un piccolo chiostro molto ben tenuto. Vi sono pochi turisti che passeggiano per il suo chiostro ed è anche la parte che preferisco di questa cattedrale!
Devo essere sincera, da Coimbra mi aspettavo qualcosa di più. Mi aspettavo di "sentire nell'aria" l'atmosfera di un centro universitario così importante, atmosfera che mio malgrado non ho trovato. Immaginavo un'università antica dall'atmosfera magica, un po' come quella che ho trovato e respirato visitando d'estate città universitarie come Oxford e Cambridge. Il paesino mi ha ricordato molto Sperlonga: piccolo, comunque carino, e con molti vicoli da esplorare.
Dalla stazione ci vogliono 5 minuti per raggiungere a piedi la piazza "principale" e ci fermiamo al centro informazioni turistiche per prendere due cartine della città per 0,20 euro l'una (il centro informazioni si trova in avenida dom Alfonso Henriques 132). Ciò che più ci interessava visitare era l'università (oltre alle due cattedrali della città): fondata nel 1290, quella di Coimbra è una delle prime università nate in Europa. Il piazzale antistante è quello dove si trovano gli edifici moderni dell'università stessa (sembrano molto quelli de La Sapienza a Roma). Basta entrare nel cortile dell'università vecchia perché tutto cambi, dallo stile degli edifici all'atmosfera.
Si possono visitare la torre, tre antiche sale (di cui una ancora in uso per le discussioni delle tesi), la Cappella e l'antica biblioteca. La cosa che mi dispiace è che non si potevano scattare fotografie degli interni perché sono veramente incantevoli! Il panorama dalla cima della torre non era il massimo, ne ho visti di più belli in giro per il mondo. Molti edifici "moderni", che nascondono l'antica Coimbra.
Una cosa curiosa riguarda la biblioteca: per combattere il problema degli insetti che danneggiano legno e libri, oltre ad usare legni particolari (quercia e tek), nella biblioteca vive una colonia di pipistrelli che mangiano gli insetti. Proprio per la presenza di questa colonia, il responsabile della biblioteca tutte le sere copre il mobilio per proteggerlo dagli escrementi e le tutte le mattine pulisce non solo dalla polvere.
Molto vicina all'università si trova la Cattedrale Nuova. L'ingresso costa 1 euro a persona.
Non mi dilungo molto sugli interni, molto simili a quelli visti nelle varie chiese visitate durante questo viaggio in Portogallo. QUello che mi ha colpita è il non aver visto crocifissi sull'altare o vicino ad esso (cosa che, invece, mi sarei aspettata. Forse un po' da ignorante per ciò che riguarda le chiese)
La "Cattedrale Vecchia" colpisce, dall'esterno, perché sembra una piccola fortezza. Come ci ha detto un ragazzo a cui abbiamo chiesto indicazioni, non è possibile non vederla! L'ingresso costa 2 euro a persona
Gli interni sono sì belli, ma anch'essi simili a tante altre chiese già viste durante il viaggio. Ma lasciamo perdere le altre città e torniamo a Coimbra: questa cattedrale, a differenza di quella nuova, ha anche un piccolo chiostro molto ben tenuto. Vi sono pochi turisti che passeggiano per il suo chiostro ed è anche la parte che preferisco di questa cattedrale!
Devo essere sincera, da Coimbra mi aspettavo qualcosa di più. Mi aspettavo di "sentire nell'aria" l'atmosfera di un centro universitario così importante, atmosfera che mio malgrado non ho trovato. Immaginavo un'università antica dall'atmosfera magica, un po' come quella che ho trovato e respirato visitando d'estate città universitarie come Oxford e Cambridge. Il paesino mi ha ricordato molto Sperlonga: piccolo, comunque carino, e con molti vicoli da esplorare.
lunedì 25 agosto 2014
Portogallo: che altro visitare a Porto
Oggi parliamo ancora di Porto: vi ho già parlato, qualche giorno fa, di sei luoghi da visitare e oggi concludo il "capitolo Porto" con altri quattro luoghi di questa città che, a modo loro, mi hanno più o meno colpita per qualche motivo.
Cominciamo con una libreria che merita di essere visitata per lo splendore dei suoi arredi. Parlo della Libreria Lello e Irmão. Si tratta di un'antica proprietà commerciale di Porto, situata in un edificio del suo centro storico in Rua das Carmelitas. Conosciuta anche con i nomi di Libreria “Chardron” o semplicemente Libreria “Lello” è considerata come una delle librerie più belle del mondo.
Vi parlavo dei suoi interni perché sono davvero unici e particolari: uniscono lo stile gotico con lo stile liberty senza risultare pesanti e la scalinata centrale "ad elica" è il suo pezzo forte.
Le foto non è possibile farle durante la giornata in orario d'apertura, ma solo la mattina dalle 9:00 alle 10:00 e c'è sempre molta fila.
Bisogna arrivare presto per mettersi in fila: sono davvero molte le persone che vogliono fare qualche foto e prima arrivate e meno gente avrete nelle vostre foto. La cosa che mi ha fatto sorridere? Il fatto che ad aprire alla folla di curiosi fotografi è la donna delle pulizie che, tra una spolverata ed una passata di aspirapolvere e straccio, si occuperà anche di gestire i turni per noi viaggiatori curiosi.
Amando io le viste panoramiche, soprattutto quelle da qualche punto alto della città, potevo non salire sulla cima della Torre dos Clerigos? Si trova a meno di 5 minuti dalla libreria e molto vicina anche al Centro Português de Fotografia. Il biglietto costa 2 euro e per arrivare in cima bisogna salire per 225 scalini.
Dalla cima si riesce ad avere un'idea generale della città e se vi capita di passare nei dintorni allo scoccare dell'ora, potrete ascoltare il suo carillon di campane (ho condiviso su instagram un breve video).
Poco lontano c'è l'Avenida dos Aliados: una larga strada che grazie ad un'isola pedonale al centro diventa una sorta di grande piazza. Questa "piazza" è quella dove si trova il palazzo del comune di Porto ed è considerata una sorta di "punto centrale del centro di Porto" (perdonatemi il gioco di parole).
Il motivo per cui questa avenida (o dovrei dire piazza?) mi è rimasta impressa e per cui ve ne parlo è perché i palazzi che vi si affacciano sono costruiti in "stile francese", è come trovarsi in un posto a metà tra Porto e Parigi. Non trovate anche voi che, almeno un po', ricordano i palazzi della capitale francese?
C'è anche un'altra cosa che ricorda Parigi: parlo del Ponte Luiz I che è costruito in maniera molto simile alla tour Eiffel. E questo non è assolutamente un caso: è stato costruito da Théophile Seyrig, che pochi anni prima aveva realizzato insieme a Gustave Eiffel il vicino ponte Maria Pia (quindi aveva avuto una certa "influenza" da Eiffel in persona)
Proprio alla fine del ponte, dove non si è più a Porto ma a Gaia (dove si trovano le distillerie del famoso vino "Porto", vino liquoroso simile al nostro Vin Santo), si trova l'accesso per il teleferico di Gaia: il biglietto sola andata costa 5 euro e quello andata e ritorno ne costa 8. Se vorrete (anzi, se non direte di no) vi verrà scattata una foto quando sarete seduti nella cabina e potrete acquistarla una volta scesi. Io ho gentilmente declinato il tentativo della ragazza addetta alle foto e non so quanto costi poi comprare la foto perché non mi sono informata, mea culpa! (magari nemmeno si compra perché ve la danno gratis, anche se ho i miei dubbi)
Alla biglietteria, leggendo i fogli con le tariffe, ho visto che ci sono anche tariffe agevolate per chi vuole unire al giro in teleferica anche degustazioni o gite in barca lungo il fiume.
A Gaia non c'è molto da fare, se non un giro per le distillerie o una semplice passeggiata lungo il fiume. Sul lungofiume vi sono anche diversi bar - ristorantini che sembrano carini e dal costo medio (guardando i prezzi sui menù esposti). Un mio consiglio e parere? passeggiare su questo lungofiume molto carino all'ora del tramonto: il lungofiume di Gaia è, secondo me, più carino e curato, anche se più corto, rispetto a quello di Porto!
Siete mai stati a Porto? Secondo voi cosa c'è da vedere durante un soggiorno in questa città?
Cominciamo con una libreria che merita di essere visitata per lo splendore dei suoi arredi. Parlo della Libreria Lello e Irmão. Si tratta di un'antica proprietà commerciale di Porto, situata in un edificio del suo centro storico in Rua das Carmelitas. Conosciuta anche con i nomi di Libreria “Chardron” o semplicemente Libreria “Lello” è considerata come una delle librerie più belle del mondo.
Vi parlavo dei suoi interni perché sono davvero unici e particolari: uniscono lo stile gotico con lo stile liberty senza risultare pesanti e la scalinata centrale "ad elica" è il suo pezzo forte.
Le foto non è possibile farle durante la giornata in orario d'apertura, ma solo la mattina dalle 9:00 alle 10:00 e c'è sempre molta fila.
Bisogna arrivare presto per mettersi in fila: sono davvero molte le persone che vogliono fare qualche foto e prima arrivate e meno gente avrete nelle vostre foto. La cosa che mi ha fatto sorridere? Il fatto che ad aprire alla folla di curiosi fotografi è la donna delle pulizie che, tra una spolverata ed una passata di aspirapolvere e straccio, si occuperà anche di gestire i turni per noi viaggiatori curiosi.
Amando io le viste panoramiche, soprattutto quelle da qualche punto alto della città, potevo non salire sulla cima della Torre dos Clerigos? Si trova a meno di 5 minuti dalla libreria e molto vicina anche al Centro Português de Fotografia. Il biglietto costa 2 euro e per arrivare in cima bisogna salire per 225 scalini.
Dalla cima si riesce ad avere un'idea generale della città e se vi capita di passare nei dintorni allo scoccare dell'ora, potrete ascoltare il suo carillon di campane (ho condiviso su instagram un breve video).
Poco lontano c'è l'Avenida dos Aliados: una larga strada che grazie ad un'isola pedonale al centro diventa una sorta di grande piazza. Questa "piazza" è quella dove si trova il palazzo del comune di Porto ed è considerata una sorta di "punto centrale del centro di Porto" (perdonatemi il gioco di parole).
Il motivo per cui questa avenida (o dovrei dire piazza?) mi è rimasta impressa e per cui ve ne parlo è perché i palazzi che vi si affacciano sono costruiti in "stile francese", è come trovarsi in un posto a metà tra Porto e Parigi. Non trovate anche voi che, almeno un po', ricordano i palazzi della capitale francese?
C'è anche un'altra cosa che ricorda Parigi: parlo del Ponte Luiz I che è costruito in maniera molto simile alla tour Eiffel. E questo non è assolutamente un caso: è stato costruito da Théophile Seyrig, che pochi anni prima aveva realizzato insieme a Gustave Eiffel il vicino ponte Maria Pia (quindi aveva avuto una certa "influenza" da Eiffel in persona)
Proprio alla fine del ponte, dove non si è più a Porto ma a Gaia (dove si trovano le distillerie del famoso vino "Porto", vino liquoroso simile al nostro Vin Santo), si trova l'accesso per il teleferico di Gaia: il biglietto sola andata costa 5 euro e quello andata e ritorno ne costa 8. Se vorrete (anzi, se non direte di no) vi verrà scattata una foto quando sarete seduti nella cabina e potrete acquistarla una volta scesi. Io ho gentilmente declinato il tentativo della ragazza addetta alle foto e non so quanto costi poi comprare la foto perché non mi sono informata, mea culpa! (magari nemmeno si compra perché ve la danno gratis, anche se ho i miei dubbi)
Alla biglietteria, leggendo i fogli con le tariffe, ho visto che ci sono anche tariffe agevolate per chi vuole unire al giro in teleferica anche degustazioni o gite in barca lungo il fiume.
A Gaia non c'è molto da fare, se non un giro per le distillerie o una semplice passeggiata lungo il fiume. Sul lungofiume vi sono anche diversi bar - ristorantini che sembrano carini e dal costo medio (guardando i prezzi sui menù esposti). Un mio consiglio e parere? passeggiare su questo lungofiume molto carino all'ora del tramonto: il lungofiume di Gaia è, secondo me, più carino e curato, anche se più corto, rispetto a quello di Porto!
Siete mai stati a Porto? Secondo voi cosa c'è da vedere durante un soggiorno in questa città?
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venerdì 22 agosto 2014
Portogallo: 6 luoghi da visitare ad Oporto
Dopo avervi parlato della sua street art, vi porto in giro per Oporto (Porto) tra chiese, musei e palazzi storici. Inizialmente pensavo a due post separati, ma ho pensato che forse uno unicamente su tre chiese (per quanto bellissime) potesse risultare pesante per chi non ama molto andare "per chiese"... Noi, in fin dei conti, una l'abbiamo visitata quasi per caso perché, in realtà, ci interessavano (solo) le altre due.
Basta chiacchere, direi di cominciare :) Vi porto ora in giro tra, come da titolo, 6 luoghi di Porto dando al muo racconto un senso logico: parto dal più lontano dal centro (ma nemmeno troppo) per passare dal centro, arrivare vicino al fiume e salire su una delle colline della città per visitarne la cattedrale.
Cominciamo con la Casa da Música, ovvero (semplicemente) l'auditorium di Porto! Costruito nel 2001, quando Porto e Rotterdam vennero scelte come capitali della cultura, è il primo edificio interamente dedicato alla musica costruito in Portogallo. Siamo andate perché ci aveva intrigato la descrizione che ne avevamo letto: diceva che aveva la "forma di un diamante grezzo". Si, forse un po' la ricorda, ma ci ha colpite anche il fatto che la manutenzione sembrasse forse un po' scarsa (cosa che, poi, ci ha colpite anche durante la visita)
Il biglietto d'ingresso costa 5 euro e la visita dura circa un'ora. Vi è una sola grande sala, che ha 1300 posti a sedere. Anche qui, come per l'auditorium di Roma, sono stati usati molti accorgimenti che limitassero la perdita di acustica nel caso di posti vuoti nella platea.
Vi sono altre piccole sale in cui vengono ospitati piccoli concerti ed eventi, ma nessuna di queste mi ha colpita. Vi è, poi, una piccola saletta dalle pareti ricoperte di azulejos, le maioliche tipiche portoghesi. Questa si che colpisce!
Passiamo ora per il centro città con la Chiesa do Carmo, caratterizzata dagli azulejos che ne ricoprono completamente l'esterno della chiesa stessa. Questa copertura la rende riconoscibile per i turisti fin dal primo sguardo.
Anche l'interno colpisce molto: è appariscente, secondo me ovviamente, grazie soprattutto alla quantità d'oro che venne usata per gli ornamenti degli interni stessi.
Accanto a questa chiesa se ne trova un'altra: la Chiesa dos Carmelitas.... Così accanto che condividono un muro in comune. Questa è forse leggermente più piccola (anche se all'interno la differenza si nota poco) e questa ha un piccolo "campanile" (nella foto è la chiesetta sulla sinistra)
Anche in questo caso ciò che più mi ha colpita degli interni è la grande quantità d'oro usata per gli interni!
Proseguiamo il nostro giro: vicino a queste due chiese, sempre nel centro della città non ancora sul fiume, si trova il Centro Português de Fotografia. L'edificio era, in passato, carcere (al piano inferiore) e tribunale (piani superiori) e si vede la differenza tra le due funzioni grazie ai particolari che cambiano quando si passa dall'uno all'altro (il carcere ha spazi più ampi e curati). L'ingresso al museo è gratuito e viene data anche una scheda esplicativa che racconta l'edificio (c'è anche quella con la spiegazione in italiano!). Nelle sale di quello che era il carcere vi è una mostra fotografica : vi sono esposte le foto vincitrici delle varie categorie di un premio fotogiornalistico portoghese (nello specifico, le prime tre di ogni categoria). Alcune sono molto crude, ma comunque molto belle (capitan ovvio? Forse, ma è anche vero che, per cose come fotografia ed arte in generale, il bello è anche molto soggettivo). Le sale sono numerate, così che vi sia un percorso preciso e risulti più snella la visita.
Ovviamente la parte che ho preferito è stata la mostra riguardante l'evoluzione delle macchine fotografiche (poteva essere altrimenti??) che si sviluppa nella parte del palazzo che una volta ospitava il tribunale (ce n'erano alcune fantastiche e mi sono divertita troppo davanti le "spycam").
Ci avviciniamo ora al fiume andando al Palácio da Bolsa (meglio conosciuto come Palácio da Associação Comercial do Porto). Il biglietto intero costa 7 euro ed il palazzo è visitabile solo con visite guidate. Non è detto che il primo orario che vi danno come disponibile quando fate il biglietto sia in una lingua che capite (ovviamente non ci sono in italiano), quindi chiedete. La guida non parlava molto bene l'inglese (cosa che ho riscontrato diverse volte in questo viaggio),ma è stata interessante lo stesso. La prima parte della visita ci ha portate attraverso sale che non mia hanno colpita/entusiasmata più di tanto, ma una cosa che colpisce fin da subito è la struttura del palazzo stesso. Oggi, ovviamente, il palazzo non è più usato per le operazioni di borsa.
La sala principale del palazzo è la "sala Araba", costruita tra il 1862 e il 1880. La stanza è decorata in stile Neomoresco ed è utilizzata per il ricevimento di personalità e vertici di stato in visita ad Oporto. La sala è, ovviamente, bellissima. Probabilmente, secondo me, la più bella di tutto il palazzo!
Per l'ultima tappa di questo post ci allontaniamo un po' dal fiume: andiamo alla Cattedrale (Sé) di Porto.
Bella, molto bella, imponente e (come altre chiese del Portogallo) caratterizzata da un forte uso dell'oro per finiture e decorazioni!
Vi lascio con una vista della città dalla collina della cattedrale, foto che non poteva mancare! Tra qualche giorno un nuovo post su cosa vedere a Porto!
--- Altri luoghi da visitare a Porto ---
Basta chiacchere, direi di cominciare :) Vi porto ora in giro tra, come da titolo, 6 luoghi di Porto dando al muo racconto un senso logico: parto dal più lontano dal centro (ma nemmeno troppo) per passare dal centro, arrivare vicino al fiume e salire su una delle colline della città per visitarne la cattedrale.
Cominciamo con la Casa da Música, ovvero (semplicemente) l'auditorium di Porto! Costruito nel 2001, quando Porto e Rotterdam vennero scelte come capitali della cultura, è il primo edificio interamente dedicato alla musica costruito in Portogallo. Siamo andate perché ci aveva intrigato la descrizione che ne avevamo letto: diceva che aveva la "forma di un diamante grezzo". Si, forse un po' la ricorda, ma ci ha colpite anche il fatto che la manutenzione sembrasse forse un po' scarsa (cosa che, poi, ci ha colpite anche durante la visita)
Il biglietto d'ingresso costa 5 euro e la visita dura circa un'ora. Vi è una sola grande sala, che ha 1300 posti a sedere. Anche qui, come per l'auditorium di Roma, sono stati usati molti accorgimenti che limitassero la perdita di acustica nel caso di posti vuoti nella platea.
Vi sono altre piccole sale in cui vengono ospitati piccoli concerti ed eventi, ma nessuna di queste mi ha colpita. Vi è, poi, una piccola saletta dalle pareti ricoperte di azulejos, le maioliche tipiche portoghesi. Questa si che colpisce!
Passiamo ora per il centro città con la Chiesa do Carmo, caratterizzata dagli azulejos che ne ricoprono completamente l'esterno della chiesa stessa. Questa copertura la rende riconoscibile per i turisti fin dal primo sguardo.
Anche l'interno colpisce molto: è appariscente, secondo me ovviamente, grazie soprattutto alla quantità d'oro che venne usata per gli ornamenti degli interni stessi.
Accanto a questa chiesa se ne trova un'altra: la Chiesa dos Carmelitas.... Così accanto che condividono un muro in comune. Questa è forse leggermente più piccola (anche se all'interno la differenza si nota poco) e questa ha un piccolo "campanile" (nella foto è la chiesetta sulla sinistra)
Anche in questo caso ciò che più mi ha colpita degli interni è la grande quantità d'oro usata per gli interni!
Proseguiamo il nostro giro: vicino a queste due chiese, sempre nel centro della città non ancora sul fiume, si trova il Centro Português de Fotografia. L'edificio era, in passato, carcere (al piano inferiore) e tribunale (piani superiori) e si vede la differenza tra le due funzioni grazie ai particolari che cambiano quando si passa dall'uno all'altro (il carcere ha spazi più ampi e curati). L'ingresso al museo è gratuito e viene data anche una scheda esplicativa che racconta l'edificio (c'è anche quella con la spiegazione in italiano!). Nelle sale di quello che era il carcere vi è una mostra fotografica : vi sono esposte le foto vincitrici delle varie categorie di un premio fotogiornalistico portoghese (nello specifico, le prime tre di ogni categoria). Alcune sono molto crude, ma comunque molto belle (capitan ovvio? Forse, ma è anche vero che, per cose come fotografia ed arte in generale, il bello è anche molto soggettivo). Le sale sono numerate, così che vi sia un percorso preciso e risulti più snella la visita.
Ovviamente la parte che ho preferito è stata la mostra riguardante l'evoluzione delle macchine fotografiche (poteva essere altrimenti??) che si sviluppa nella parte del palazzo che una volta ospitava il tribunale (ce n'erano alcune fantastiche e mi sono divertita troppo davanti le "spycam").
Ci avviciniamo ora al fiume andando al Palácio da Bolsa (meglio conosciuto come Palácio da Associação Comercial do Porto). Il biglietto intero costa 7 euro ed il palazzo è visitabile solo con visite guidate. Non è detto che il primo orario che vi danno come disponibile quando fate il biglietto sia in una lingua che capite (ovviamente non ci sono in italiano), quindi chiedete. La guida non parlava molto bene l'inglese (cosa che ho riscontrato diverse volte in questo viaggio),ma è stata interessante lo stesso. La prima parte della visita ci ha portate attraverso sale che non mia hanno colpita/entusiasmata più di tanto, ma una cosa che colpisce fin da subito è la struttura del palazzo stesso. Oggi, ovviamente, il palazzo non è più usato per le operazioni di borsa.
La sala principale del palazzo è la "sala Araba", costruita tra il 1862 e il 1880. La stanza è decorata in stile Neomoresco ed è utilizzata per il ricevimento di personalità e vertici di stato in visita ad Oporto. La sala è, ovviamente, bellissima. Probabilmente, secondo me, la più bella di tutto il palazzo!
Per l'ultima tappa di questo post ci allontaniamo un po' dal fiume: andiamo alla Cattedrale (Sé) di Porto.
Bella, molto bella, imponente e (come altre chiese del Portogallo) caratterizzata da un forte uso dell'oro per finiture e decorazioni!
Vi lascio con una vista della città dalla collina della cattedrale, foto che non poteva mancare! Tra qualche giorno un nuovo post su cosa vedere a Porto!
--- Altri luoghi da visitare a Porto ---
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martedì 19 agosto 2014
Portogallo: la street art ad Oporto
Come avrete capito, visto che vi ho già parlato di Sintra (che non è stata la primissima tappa del mio viaggio in Portogallo), stavolta il racconto non seguirà l'ordine cronologico di ciò che ho fatto: cosa mi ha colpita di più, le foto che ho già pronte da mostrarvi ed altri fattori avranno il sopravvento.
Oggi volevo raccontarvi e mostrarvi i disegni che ho potuto ammirare girando per qualche giorno per le strade di Oporto. Alcuni sono dei semplici "personaggi" o disegni astratti, altri sono dei disegni più complessi il cui effetto è veramente bellissimo. Ho deciso di partire dalla street art perché è qualcosa che mi ha sempre affascinata e, in certi casi, la trovo una forma di arte molto bella. In particolare, ho deciso di partire da quella di Oporto perché è quella che in questi 15 giorni è quella che mi ha più colpita ed affascinata per la sua bellezza. Credo che la street art di una città, a modo suo, riesca a caratterizzare la città stessa. Perché non ci sono solo graffiti o scarabocchi sui muri che non fanno altro che imbruttire le strade; ci sono anche ragazzi molto bravi ai quali viene messo a disposizione uno spazio e loro riescono a renderlo, con la loro mano, a renderlo unico e speciale. Lungo il mio percorso ho trovato sia dei "semplici personaggi" che fanno allegria senza farsi notare, mentre altri disegni si fanno notare di più, sia perché grandi (e quindi difficili da non vedere), sia perché sono bellissimi. Comincio da questo, vicino la "Casa da Musica" (l'auditorium di Oporto), uno dei migliori che ho visto durante questa vacanza.
Tra i tanti piccoli personaggi che abitano i muri della città, rendendoli più allegri e vivaci, c'è questo piccolo uccellino (che a me ricorda molto quello di twitter)
Non sempre i disegni hanno un senso immediatamente percepibile e riconoscibile. Alle volte si trovano anche disegni astratti e anche un po' strani per noi spettatori. E questo è uno di quelli che, in questo viaggio, mi hanno colpita. Astratto, strano, apparentemente con poco senso (se non proprio senza senso). Peccato solo che vi fossero le impalcature a nasconderne una parte :(
Per non parlare di questo Don Chisciotte sul muro di un palazzo vicino l'hotel in cui ho soggiornato: non è fantastico anche questo?
Ammiro questi artisti che restano sconosciuti ai più. Ammiro la loro bravura nel creare questi disegni, così grandi e ben fatti, senza sbavature o brutture evidenti (a parte alcuni che per quanto ben fatti sono brutti nella loro interezza, ma ovviamente si tratta di gusti ed opinioni personali).
Alla base di questa mia forte ammirazione c'è sicuramente un po' di (sana) invidia: so che io riuscirei a fare molte cose con un computer, ma davanti ad uno spazio bianco "reale" da riempire con un disegno avrei molte più difficoltà di questi bravissimi disegnatori ed artisti (l'ho detto, per me queste sono davvero delle opere d'arte!). Come in Italia sono state usate le saracinesche dei giornalai, ad Oporto sono state messe a disposizione di questi artisti le saracinesche dei negozi e questo è uno dei disegni che preferisco.
Chiudo il post con le foto di altre "opere" che mi sono piaciute, che mi hanno colpita per vari motivi (il disegno, i colori, o altro). Se volete vedere tutte le foto, le trovate nell'album flickr dedicato ad Oporto (alla fine trovate la street art, sono 23 foto). E vi chiedo: che ne pensate della street art? Vi piace o la eliminereste?
Oggi volevo raccontarvi e mostrarvi i disegni che ho potuto ammirare girando per qualche giorno per le strade di Oporto. Alcuni sono dei semplici "personaggi" o disegni astratti, altri sono dei disegni più complessi il cui effetto è veramente bellissimo. Ho deciso di partire dalla street art perché è qualcosa che mi ha sempre affascinata e, in certi casi, la trovo una forma di arte molto bella. In particolare, ho deciso di partire da quella di Oporto perché è quella che in questi 15 giorni è quella che mi ha più colpita ed affascinata per la sua bellezza. Credo che la street art di una città, a modo suo, riesca a caratterizzare la città stessa. Perché non ci sono solo graffiti o scarabocchi sui muri che non fanno altro che imbruttire le strade; ci sono anche ragazzi molto bravi ai quali viene messo a disposizione uno spazio e loro riescono a renderlo, con la loro mano, a renderlo unico e speciale. Lungo il mio percorso ho trovato sia dei "semplici personaggi" che fanno allegria senza farsi notare, mentre altri disegni si fanno notare di più, sia perché grandi (e quindi difficili da non vedere), sia perché sono bellissimi. Comincio da questo, vicino la "Casa da Musica" (l'auditorium di Oporto), uno dei migliori che ho visto durante questa vacanza.
Tra i tanti piccoli personaggi che abitano i muri della città, rendendoli più allegri e vivaci, c'è questo piccolo uccellino (che a me ricorda molto quello di twitter)
Non sempre i disegni hanno un senso immediatamente percepibile e riconoscibile. Alle volte si trovano anche disegni astratti e anche un po' strani per noi spettatori. E questo è uno di quelli che, in questo viaggio, mi hanno colpita. Astratto, strano, apparentemente con poco senso (se non proprio senza senso). Peccato solo che vi fossero le impalcature a nasconderne una parte :(
Per non parlare di questo Don Chisciotte sul muro di un palazzo vicino l'hotel in cui ho soggiornato: non è fantastico anche questo?
Ammiro questi artisti che restano sconosciuti ai più. Ammiro la loro bravura nel creare questi disegni, così grandi e ben fatti, senza sbavature o brutture evidenti (a parte alcuni che per quanto ben fatti sono brutti nella loro interezza, ma ovviamente si tratta di gusti ed opinioni personali).
Alla base di questa mia forte ammirazione c'è sicuramente un po' di (sana) invidia: so che io riuscirei a fare molte cose con un computer, ma davanti ad uno spazio bianco "reale" da riempire con un disegno avrei molte più difficoltà di questi bravissimi disegnatori ed artisti (l'ho detto, per me queste sono davvero delle opere d'arte!). Come in Italia sono state usate le saracinesche dei giornalai, ad Oporto sono state messe a disposizione di questi artisti le saracinesche dei negozi e questo è uno dei disegni che preferisco.
Chiudo il post con le foto di altre "opere" che mi sono piaciute, che mi hanno colpita per vari motivi (il disegno, i colori, o altro). Se volete vedere tutte le foto, le trovate nell'album flickr dedicato ad Oporto (alla fine trovate la street art, sono 23 foto). E vi chiedo: che ne pensate della street art? Vi piace o la eliminereste?
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