(at that link you can find the english version of this post)
Il 15 ed il 16 febbraio ero a Milano per la BIT. Ammetto che Milano non è proprio tra le mie città italiane preferite, ma non per questo mi sono lasciata abbattere: il 16 mattina, prima di tornare di nuovo in fiera, sono andata a visitare il museo della scienza e della tecnica. Il biglietto intero costa 10 euro e quello ridotto 7. Se volete visitare anche il sottomarino Toti, le visite guidate costano 10 euro con la prenotazione e 8 senza.
Pagato il biglietto, il giro comincia dalla sezione sulla medicina, in particolare su Carlo Erba. Questa parte è interessante soprattutto per il fatto di poter vedere le medicine "di una volta", il loro packaging e alcuni stampi per le medicine (ad esempio quello per le supposte).
Dopo sono rimasta affascinata dall'esposizione dei modellini delle opere di Leonardo Da Vinci: quell'uomo era semplicemente un genio e molto avanti rispetto ai suoi tempi... Un genio! Nell'edifico poi si passa per le sezioni sulla trasmissione radio e la trasmissione televisiva e poi ci sono anche molti laboratori dove i bambini possono imparare "facendo": una delle cose che preferisco di questi musei che le hanno sono proprio queste istallazioni interattive che permettono, soprattutto ai più piccoli, di capire le cose facendole.
Finito di visitare le sale dell'edificio principale sono uscita per entrare nell'edificio dove si trova l'esposizione delle locomotive a vapore (e qualcuna di quelle ad elettricità): devo ammettere che questa sezione mi ha affascinata non poco. Parliamo di treni di inizio secolo, fino agli anni '30, che quelli della mia generazione non hanno mai visto in azione. Sono, viste da vicino, dei "bestioni" giganteschi e che mettono anche abbastanza soggezione. Accanto ad ognuna c'è una breve descrizione e sono indicati gli anni in cui "lavoravano". Sono rimasta a bocca aperta come una bimba in un negozio di giocattoli (o di caramelle, a seconda delle preferenze insomma). Accanto all'hangar che ospita le locomotive, c'è il sottomarino Toti che, come segnalavo all'inizio del post, è visitabile pagando il biglietto un pochino di più. Sul muro di fronte ad esso trovate delle foto che raccontano come è stato portato fino al museo (non è stata un'impresa semplice, vista la sua mole e anche per altri fattori, come la difficoltà di fargli fare le curve.A questo link trovate alcune informazioni in più su questo aspetto).
In ultimo, per completare la visita in bellezza, c'è l'hangar sulle navi e gli aerei. Devo, però, ammettere che questo è stato un pochino deludente: non c'erano poi molte cose da vedere.
Per uscire vi fanno, ovviamente, passare per il negozio del museo. Solitamente io spulcio per bene anche questi negozietti, anche se poi non prendo mai nulla: non sia mai che, prima o poi, trovo qualcosa di veramente interessante ed assolutamente da prendere!
Vi lascio alle foto e mi scuso per la loro qualità un pochino scadente rispetto al solito: le ho fatte col cellulare.
martedì 26 febbraio 2013
Milano: il museo delle scienze e della tecnica
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venerdì 22 febbraio 2013
In giro per il Lazio: Tuscania
Un'altra città del Lazio che non ci si può perdere: Tuscania. Si trova in provincia di Viterbo e vicina al Lago di Bolsena.
Troviamo parcheggio in una grande piazza vicino a Via della Rocca e siamo entrati dalla porta delle mura delle città. Passiamo per la Piazza del Duomo che, con quel tempo che lasciava a desiderare, aveva un aspetto alquanto cupo. Però si è prestata comunque a qualche bella foto.
Siamo arrivati fino al parco torre di lavello, da dove c'è una vista sulla vallata circostante. Vista alquanto simile a tante altre, mi direte voi.. Si, vi risponderei io, se non fosse per un piccolo scorcio di archeologia industriale proprio li, nel bel mezzo del verde laziale.
Dopo qualche foto al parco ed alla vista (ed anche dopo esserci infreddoliti abbastanza) ci dirigiamo verso la Fontana delle Sette Cannelle, passando davanti a quello che doveva essere un antico lavatoio.
Arriviamo a Piazza Basile, dove troviamo la biblioteca comunale (occhio che ci sono anche le scale da salire :P), il teatro "il Rivellino"e quello che è il palazzo del comune.. Insomma un punto nevralgico del paese.
Continuiamo la passeggiata passando davanti ad altre chiesette e scorci interessanti per altre foto prima di tornare alla macchina per rimetterci in moto.
Una cosa che ci ha colpiti è il fatto che, come a Tarquinia, anche qui molte chiese erano chiuse, quindi non abbiamo potuto visitarle.
Vi lascio alle foto più interessanti. Su flickr trovate il set completo con tutte le foto.
Troviamo parcheggio in una grande piazza vicino a Via della Rocca e siamo entrati dalla porta delle mura delle città. Passiamo per la Piazza del Duomo che, con quel tempo che lasciava a desiderare, aveva un aspetto alquanto cupo. Però si è prestata comunque a qualche bella foto.
Siamo arrivati fino al parco torre di lavello, da dove c'è una vista sulla vallata circostante. Vista alquanto simile a tante altre, mi direte voi.. Si, vi risponderei io, se non fosse per un piccolo scorcio di archeologia industriale proprio li, nel bel mezzo del verde laziale.
Dopo qualche foto al parco ed alla vista (ed anche dopo esserci infreddoliti abbastanza) ci dirigiamo verso la Fontana delle Sette Cannelle, passando davanti a quello che doveva essere un antico lavatoio.
Arriviamo a Piazza Basile, dove troviamo la biblioteca comunale (occhio che ci sono anche le scale da salire :P), il teatro "il Rivellino"e quello che è il palazzo del comune.. Insomma un punto nevralgico del paese.
Continuiamo la passeggiata passando davanti ad altre chiesette e scorci interessanti per altre foto prima di tornare alla macchina per rimetterci in moto.
Una cosa che ci ha colpiti è il fatto che, come a Tarquinia, anche qui molte chiese erano chiuse, quindi non abbiamo potuto visitarle.
Vi lascio alle foto più interessanti. Su flickr trovate il set completo con tutte le foto.
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lunedì 18 febbraio 2013
Una gita a Tarquinia
Tarquinia, città degli etruschi, conosciuta per la sua necropoli...
Il martedì in cui siamo andati a visitarla non prometteva nulla di buono: era una giornata decisamente fredda e le nuvole minacciavano pioggia...
Dopo aver pagato il parcheggio, entriamo nel centro prendendo corso Vittorio Emanuele, passando per Piazza Mazzini. Incrociamo subito Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Etrusco (biglietto solo per il museo: 6 euro, 3 per chi può usufruire del prezzo ridotto. Costa 8 euro se prendete quello cumulativo museo+necropoli, che costa 4 per chi rientra nelle categorie del ridotto).
Quindi abbiamo proseguito oltre e ci siamo imbattuti in quella che possiamo definire la piazza principale di Tarquinia, dove troviamo la Chiesa del Suffragio e il Palazzo del Comune di Tarquinia. Quindi imbocchiamo l'alberata Dante Alighieri fino ad arrivare ad un piccolo belvedere che si apre sulla vallata e su quella che definirei dell'archeologia industriale.
Torniamo indietro e seguiamo le indicazioni in giro per la città: la cosa bella di Tarquinia è che le indicazioni per i vari monumenti sono ad ogni angolo e se avete uno smartphone potete avere informazioni maggiori grazie ai "QRcode".
La prima cosa che si nota è la quantità elevata di torri che ci sono in giro per Tarquinia, stile San Gimignano insomma: comunque ci si giri, si trova una torre! Concludiamo il giro, ovviamente, davanti al duomo della città.
Oltre al fatto delle torri, abbiamo notato anche che molte delle chiese erano chiuse.
Si tratta di una cittadina piccola e un giro così lo si può fare in un paio d'ore. Ovviamente a passo tranquillo.
Vi lascio, ovviamente, ad alcune delle foto scattate durante la gita. Trovate, come sempre, il set completo su flickr
Tarquinia is a city of Etruscan origin, best known for its necropolis. The day we went to visit the, was very cold and the clouds threatened rain ...
After paying the parking, we enter in the city center by Corso Vittorio Emanuele, passing through Piazza Mazzini. We stopped immediately in front of Palazzo Vitelleschi, "house" of the Etruscan Museum of Tarquinia (the ticket only for the museum costs € 6, 3€ for those who can take advantage of the reduced price. If you take the cumulative tiket, for the museum and the necropolis,it costs 8€, and 4 € the reduced one) .
So we went over and we came across what we might call the main square of Tarquinia, where we find the Chiesa del Suffragio and the Town Hall of Tarquinia. So we take the street called "alberata Dante Alighieri" and we arrived to a small belvedere, that shows to the tourists the valley around Tarquinia and what I would call "industrial archeology".
We decided to finish the tour and we started to follow the signs around the city: the nice thing about Tarquinia is that the indications for the various monuments are on every corner and if you have a smartphone you can learn more thanks to the "QRcode."
The first thing you notice is the large amount of towers that are around Tarquinia, like in San Gimignano (but not the same, of course!): however you turn, there is a tower! We conclude the tour, of course, in front of the cathedral of the city.
Besides the fact of the towers, we also noticed that many of the churches were closed.
It is a small town and a ride like mine you can do it in a couple of hours. Obviously is a leisurely pace.
I leave you, of course, some of the photos taken during the trip. You can found, as usual, the full set on flickr
Il martedì in cui siamo andati a visitarla non prometteva nulla di buono: era una giornata decisamente fredda e le nuvole minacciavano pioggia...
Dopo aver pagato il parcheggio, entriamo nel centro prendendo corso Vittorio Emanuele, passando per Piazza Mazzini. Incrociamo subito Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Etrusco (biglietto solo per il museo: 6 euro, 3 per chi può usufruire del prezzo ridotto. Costa 8 euro se prendete quello cumulativo museo+necropoli, che costa 4 per chi rientra nelle categorie del ridotto).
Quindi abbiamo proseguito oltre e ci siamo imbattuti in quella che possiamo definire la piazza principale di Tarquinia, dove troviamo la Chiesa del Suffragio e il Palazzo del Comune di Tarquinia. Quindi imbocchiamo l'alberata Dante Alighieri fino ad arrivare ad un piccolo belvedere che si apre sulla vallata e su quella che definirei dell'archeologia industriale.
Torniamo indietro e seguiamo le indicazioni in giro per la città: la cosa bella di Tarquinia è che le indicazioni per i vari monumenti sono ad ogni angolo e se avete uno smartphone potete avere informazioni maggiori grazie ai "QRcode".
La prima cosa che si nota è la quantità elevata di torri che ci sono in giro per Tarquinia, stile San Gimignano insomma: comunque ci si giri, si trova una torre! Concludiamo il giro, ovviamente, davanti al duomo della città.
Oltre al fatto delle torri, abbiamo notato anche che molte delle chiese erano chiuse.
Si tratta di una cittadina piccola e un giro così lo si può fare in un paio d'ore. Ovviamente a passo tranquillo.
Vi lascio, ovviamente, ad alcune delle foto scattate durante la gita. Trovate, come sempre, il set completo su flickr
Tarquinia is a city of Etruscan origin, best known for its necropolis. The day we went to visit the, was very cold and the clouds threatened rain ...
After paying the parking, we enter in the city center by Corso Vittorio Emanuele, passing through Piazza Mazzini. We stopped immediately in front of Palazzo Vitelleschi, "house" of the Etruscan Museum of Tarquinia (the ticket only for the museum costs € 6, 3€ for those who can take advantage of the reduced price. If you take the cumulative tiket, for the museum and the necropolis,it costs 8€, and 4 € the reduced one) .
So we went over and we came across what we might call the main square of Tarquinia, where we find the Chiesa del Suffragio and the Town Hall of Tarquinia. So we take the street called "alberata Dante Alighieri" and we arrived to a small belvedere, that shows to the tourists the valley around Tarquinia and what I would call "industrial archeology".
We decided to finish the tour and we started to follow the signs around the city: the nice thing about Tarquinia is that the indications for the various monuments are on every corner and if you have a smartphone you can learn more thanks to the "QRcode."
The first thing you notice is the large amount of towers that are around Tarquinia, like in San Gimignano (but not the same, of course!): however you turn, there is a tower! We conclude the tour, of course, in front of the cathedral of the city.
Besides the fact of the towers, we also noticed that many of the churches were closed.
It is a small town and a ride like mine you can do it in a couple of hours. Obviously is a leisurely pace.
I leave you, of course, some of the photos taken during the trip. You can found, as usual, the full set on flickr
mercoledì 13 febbraio 2013
Lazio: Lago di Bolsena
Si, lo ammetto: ultimamente sto cominciando ad amare il lago. Sono sempre stata più un tipo da mare, ma nell'ultimo anno sto riscoprendo il lago con la sua tranquillità. Oggi vi porto al lago di Bolsena.
Nonostante il brutto tempo e i laovri sul lungolago di Marta(quelli destinati al lago e i lavori di potatura degli alberi), questo posto mantiene comunque il suo fascino. Il lungo lago è attrezzato anche con i giochi per bambini e, anche con tempo bruttino ci sono diverse persone che vi passeggiano (alcuni col cane).
Un'altra valida alternativa al mare, soprattutto visto come il povero litorale laziale è ridotto... Come sempre eccovi le foto scattate a Bolsena.
Nonostante il brutto tempo e i laovri sul lungolago di Marta(quelli destinati al lago e i lavori di potatura degli alberi), questo posto mantiene comunque il suo fascino. Il lungo lago è attrezzato anche con i giochi per bambini e, anche con tempo bruttino ci sono diverse persone che vi passeggiano (alcuni col cane).
Un'altra valida alternativa al mare, soprattutto visto come il povero litorale laziale è ridotto... Come sempre eccovi le foto scattate a Bolsena.
martedì 12 febbraio 2013
Londra: St. Martin in the fields
Questa chiesa, che si trova a Trafalgar Square, colpisce, come capita anche per altre chiese londinesi, per l'assenza di fronzoli e decorazioni che risulterebbero "di troppo". Di base, St Martin è famosa per la sua orchestra (e, di conseguenza,i concerti) e per il suo caffè nella crypta: tenete da conto che la chiesa inglese si "deve mantenere da se" e quindi è abbastanza comune che le chiese abbiano al loro interno un caffè (se non addirittura uno shop, oltre al caffè ovviamente). Al contrario di quello che si poterbbe pensare, passando per il caffè non si sente il tipico odore di crypta e, nel complesso, è anche carino. Se siete in zona perché magari avete appena finito di visitare la National Gallery, fateci un giro e fermatevi per un caffè, sono sicura che non disdegnerete.
Per chi se lo fosse perso, questo è il video dedicato a questa chiesa. A seguire trovate anche le foto
Per chi se lo fosse perso, questo è il video dedicato a questa chiesa. A seguire trovate anche le foto
venerdì 8 febbraio 2013
Londra: St. James's Park
Un altro parco di Londra semplicemente stupendo: St James. Si trova accanto a Buckingham Palace, quindi si possono addirittura unire le due visite.
Una cosa che salta all'occhio è la grande quantità di animali che lo popolano: scoiattoli,oche, anatre e cigni. Gli scoiattoli non hanno molta paura degli esseri umani: se avete qualcosa da sgranocchiare e gliela allungate, questi si avvicineranno (piano piano) per prenderla (state pronti, quindi, con la macchina fotografica). Occhio, invece, a farsi prendere la mano dando da mangiare alle oche: se smettete (perché, magari, non avete più nulla) queste si arrabbieranno, cominciando a soffiare. Ma non vi faranno del male :)
Uno dei momenti migliori per passeggiare in questo parco (come anche negli altri) è il tramonto: il laghetto e gli alberi, con i giochi di luce del sole che cala, assumono un aspetto stupendo, direi quasi magico.
Vi lascio come al solito alle foto, il modo migliore per esprimere quello che le parole non possono.
Una cosa che salta all'occhio è la grande quantità di animali che lo popolano: scoiattoli,oche, anatre e cigni. Gli scoiattoli non hanno molta paura degli esseri umani: se avete qualcosa da sgranocchiare e gliela allungate, questi si avvicineranno (piano piano) per prenderla (state pronti, quindi, con la macchina fotografica). Occhio, invece, a farsi prendere la mano dando da mangiare alle oche: se smettete (perché, magari, non avete più nulla) queste si arrabbieranno, cominciando a soffiare. Ma non vi faranno del male :)
Uno dei momenti migliori per passeggiare in questo parco (come anche negli altri) è il tramonto: il laghetto e gli alberi, con i giochi di luce del sole che cala, assumono un aspetto stupendo, direi quasi magico.
Vi lascio come al solito alle foto, il modo migliore per esprimere quello che le parole non possono.
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lunedì 4 febbraio 2013
Londra: St. Paul's Church
Oggi vi porto a visitare la chiesa degli artisti, St Paul's Church, a Covent Garden (da non confondere con la Cattedrale). Sicuramente tutti coloro che hanno visto "My Fair Lady" ce l'avranno già presente.
La chiesa in se è piccolina e si visita in poco tempo. L'entrata della chiesa è sul retro rispetto alla facciata che si vede dando le spalle al famoso mercato. Il forte legame con la comunità teatrale si palesa fortemente tramite le targhe lungo le sue pareti e con le dediche sulle panchine del cortile interno, che è molto rilassante e dove ci si può fermare due minuti per riposarsi prima di riprendere a passeggiare.
Devo ammettere che la cosa che mi ha colpita è il fatto che non è una delle solite chiese sfarzose, anzi... è tutto l'opposto! Non c'è l'ostentazione delle ricchezze e, forse proprio per questo, vi ho respirato aria di tranquillità. Sicuramente è da visitare, proprio per vedere il contrasto con le "solite" chiese che siamo abituati a vedere. Come ogni volta vi lascio alle foto scattate durante la visita.
La chiesa in se è piccolina e si visita in poco tempo. L'entrata della chiesa è sul retro rispetto alla facciata che si vede dando le spalle al famoso mercato. Il forte legame con la comunità teatrale si palesa fortemente tramite le targhe lungo le sue pareti e con le dediche sulle panchine del cortile interno, che è molto rilassante e dove ci si può fermare due minuti per riposarsi prima di riprendere a passeggiare.
Devo ammettere che la cosa che mi ha colpita è il fatto che non è una delle solite chiese sfarzose, anzi... è tutto l'opposto! Non c'è l'ostentazione delle ricchezze e, forse proprio per questo, vi ho respirato aria di tranquillità. Sicuramente è da visitare, proprio per vedere il contrasto con le "solite" chiese che siamo abituati a vedere. Come ogni volta vi lascio alle foto scattate durante la visita.
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