Prima del post sulla passeggiata per le strade di Paphos, in cui vi mostrerò altre piccole meraviglie di questa cittadina, vi voglio parlare di questi due siti archeologici.
Iniziamo parlando delle "Tombe dei Re", un sito che rientra nella lista dei patrimoni UNESCO. Al suo interno sono state trovate, come già si capisce dal nome, delle sepolture e 10 di esse sono imponenti al punto da far pensare che si trattasse di tombe di re. Vi dico subito che a Cipro (e Paphos) fa molto caldo, quindi armatevi di santa pazienza e mettete la sveglia presto, così da potervi andare all'apertura.
Accanto alle tombe, purtroppo, non si trovano targhe esplicative; su alcune si trova una numerazione, immagino per indicare le 10 tombe più imponenti, quelle a cui si deve il nome del sito.
Entrare in queste tombe fa un certo effetto: si capisce davvero quanto sono imponenti, quanto sono "reali". Non sono semplicemente delle tombe grandi, ma sono, con i loro colonnati e altri particolari (poco particolari e tanto visibili), proprio diverse dalle altre.
Peccato per la poca valorizzazione del sito e la mancanza di targhe esplicative e mappe per capire dove ci si trovava... In fondo si tratta sempre di un sito UNESCO!
Il biglietto d'entrata costa 1,70 Euro e il sito segue questi orari: 08:00 - 17:00 (Novembre - Marzo), 08:00 - 18:00 (Aprile - Maggio, Settembre - Ottobre), 08:00 - 19:30 (Giugno - Agosto). Per arrivarci basta prendere l'autobus 615 (lo stesso che porta a Coral Bay) e scendere alla fermata proprio davanti al sito (se avete paura di mancare la fermata, chiedete tranquillamente all'autista).
Poi troviamo il "Parco Archeologico di (Kato) Paphos": anche questo sito rientra nel patrimonio UNESCO.
Per fortuna qua ci sono cartine e targhe esplicative, quindi risulta più semplice orientarsi e sapere cosa si sta guardando :) Noi lo abbiamo visitato dopo aver visto le tombe dei re, quindi iniziava a fare davvero tanto caldo e il sito è, ovviamente, sotto il sole. Siccome il caldo non ci era per nulla amico, abbiamo deciso per un giro ridotto: passiamo prima per l'Odeon, sotto il faro che si vedeva dal sito delle tombe dei re e davanti all'agorà; quindi passiamo per la Casa di Dioniso, con i suoi affreschi, e, infine, la casa di Teseo.
Da vedere ci sono anche le "quaranta colonne" e dei resti di una Basilica cristiana, ma noi eravamo esauste dalla camminata sotto il sole (i tratti che abbiamo fatto tra una cosa e l'altra erano abbastanza lunghi da farci soffrire).
Il biglietto d'entrata costa 3.40€, quindi sempre molto economico. L'entrata è vicina alla stazione degli autobus al porto, dall'altra parte rispetto al grande parcheggio per le macchine.
Gli orari dipendono sempre dalla stagione:
Da Novembre a Marzo: 8.00 - 17.00
Da Aprile a Maggio: 8.00 - 18.00
Da Giugno ad Agosto: 8.00 - 19.30
Settembre - Ottobre: 8.00 - 18.00
venerdì 30 agosto 2013
mercoledì 28 agosto 2013
#scopricourmayeur: tre giorni tra le montagne
Sono rientrata lunedì 26 agosto dal blogtour a Courmayeur (ve lo avevo presentato in questo post, prima di partire) e oggi ve ne parlo in maniera più approfondita e vi mostro, finalmente, qualche foto in più rispetto a quelle caricate nei giorni scorsi sui social. Era la mia prima volta in Valle d'Aosta e ne sono rimasta affascinata: come mi giravo, vedevo intorno a me le montagne e sembrava quasi di poterle toccare con un dito! Da Roma ci ho messo all'incirca 8 ore, tra treno e pullman, per arrivare a Courmayeur.
Era anche la prima volta che facevo trekking e probabilmente io stessa non pensavo di arrivare fino alla fine... Invece ci sono riuscita, anche se poi le gambe mi han fatto male per 3 giorni :)
Iniziamo la serata con Sara, Alessandra e Silvia (anzi, tardo pomeriggio: erano circa le 18) con una degustazione di vino al festival delle nuove vie (al Jardin de l'Ange). Quindi ceniamo e andiamo nuovamente al festival per il concerto di Paola Turci, dove si riunisce tutto il gruppo di blogger. Rapida "riunione - presentazione" al Caffè della posta e poi tutti a nanna: ci attende una lunga camminata!
Appuntamento, la mattina dopo, alle 9. Conosciamo Hélène, la nostra guida, e col pulmino arriviamo al punto di inizio del nostro trekking: in 1h e 40' arriviamo al Rifugio Bertone. Prima di dedicarci al pranzo, esploriamo i dintorni del rifugio, ascoltiamo un po' di storia del Monte Bianco e facciamo amicizia con un asinello che aveva voglia di carezze!
Ci dedichiamo, quindi, ad un pranzo da favola, non credo ci siano parole per descrivere la bontà di quello che ci hanno servito!!!
Inizia a piovere, ma noi non ci scoraggiamo e aspettiamo fino al momento giusto per ripartire. Ci immergiamo di nuovo nella natura, nel verde tra le montagne valdostane anche se il tempo è un po' ingrato e le nuvole ci nascondono i monti. Arriviamo, dopo circa due ore di cammino, al Rifugio Bonatti, ci cambiamo e ci fermiamo distrutti dalla camminata. La serata prevede cena e pernottamento qui, perciò, dopo una bella doccia ci sistemiamo nella "sala da pranzo/sala comune" finchè non viene servita la cena. Anche stavolta, decisamente un pasto meritevole di menzione!
Il coprifuoco è alle 22, quindi tutti in dormitorio a dormire: ce lo meritiamo visto il lungo cammino che abbiamo portato a termine!
La mattina dopo, nonostante le facce un po' addormentate facciamo colazione e ci rimettiamo in marcia ammirando come si deve il paesaggio che ci circonda (grazie al tempo che stavolta è stato migliore): dopo la doccia al centro sportivo, ci aspetta il pranzo al Rifugio Maison Vieille con sindaco, vicesindaco e un folto gruppo di personalità di Courmayeur. Dopo l'aperitivo facciamo amicizia con un pony e dopo aver mangiato ascoltiamo suonare gli Orange, con intervento di due oche che, con molta tranquillità, stavano in mezzo alla gente.
Purtroppo arriva l'ora di tornare a Courmayeur perchè il blogtour è giunto alla fine... Certi panorami, però, non li dimentichi solo perché il tour è finito: te li porti indietro, con la promessa, prima o poi, di ritornare in quei luoghi!
E, infine, la foto di gruppo presa da twitter: mi ricordate con quale cellulare è stata scattata? Quello di Silvia? Comunque grazie a chi l'ha postata!!!
Era anche la prima volta che facevo trekking e probabilmente io stessa non pensavo di arrivare fino alla fine... Invece ci sono riuscita, anche se poi le gambe mi han fatto male per 3 giorni :)
Iniziamo la serata con Sara, Alessandra e Silvia (anzi, tardo pomeriggio: erano circa le 18) con una degustazione di vino al festival delle nuove vie (al Jardin de l'Ange). Quindi ceniamo e andiamo nuovamente al festival per il concerto di Paola Turci, dove si riunisce tutto il gruppo di blogger. Rapida "riunione - presentazione" al Caffè della posta e poi tutti a nanna: ci attende una lunga camminata!
Appuntamento, la mattina dopo, alle 9. Conosciamo Hélène, la nostra guida, e col pulmino arriviamo al punto di inizio del nostro trekking: in 1h e 40' arriviamo al Rifugio Bertone. Prima di dedicarci al pranzo, esploriamo i dintorni del rifugio, ascoltiamo un po' di storia del Monte Bianco e facciamo amicizia con un asinello che aveva voglia di carezze!
Ci dedichiamo, quindi, ad un pranzo da favola, non credo ci siano parole per descrivere la bontà di quello che ci hanno servito!!!
Inizia a piovere, ma noi non ci scoraggiamo e aspettiamo fino al momento giusto per ripartire. Ci immergiamo di nuovo nella natura, nel verde tra le montagne valdostane anche se il tempo è un po' ingrato e le nuvole ci nascondono i monti. Arriviamo, dopo circa due ore di cammino, al Rifugio Bonatti, ci cambiamo e ci fermiamo distrutti dalla camminata. La serata prevede cena e pernottamento qui, perciò, dopo una bella doccia ci sistemiamo nella "sala da pranzo/sala comune" finchè non viene servita la cena. Anche stavolta, decisamente un pasto meritevole di menzione!
Il coprifuoco è alle 22, quindi tutti in dormitorio a dormire: ce lo meritiamo visto il lungo cammino che abbiamo portato a termine!
La mattina dopo, nonostante le facce un po' addormentate facciamo colazione e ci rimettiamo in marcia ammirando come si deve il paesaggio che ci circonda (grazie al tempo che stavolta è stato migliore): dopo la doccia al centro sportivo, ci aspetta il pranzo al Rifugio Maison Vieille con sindaco, vicesindaco e un folto gruppo di personalità di Courmayeur. Dopo l'aperitivo facciamo amicizia con un pony e dopo aver mangiato ascoltiamo suonare gli Orange, con intervento di due oche che, con molta tranquillità, stavano in mezzo alla gente.
Purtroppo arriva l'ora di tornare a Courmayeur perchè il blogtour è giunto alla fine... Certi panorami, però, non li dimentichi solo perché il tour è finito: te li porti indietro, con la promessa, prima o poi, di ritornare in quei luoghi!
E, infine, la foto di gruppo presa da twitter: mi ricordate con quale cellulare è stata scattata? Quello di Silvia? Comunque grazie a chi l'ha postata!!!
lunedì 26 agosto 2013
Una gita a Famagosta e Ayia napa
Continuiamo con il racconto del mio viaggio a Cipro e dei posti che ho visitato.
Per andare a visitare Famagosta e Ayia Napa abbiamo deciso di partecipare ad un tour organizzato da una delle tante agenzie che trovate a Paphos. Questa scelta è stata dettata da vari motivi: il fatto che abbiamo preferito non affittare una macchina e soprattutto dal fatto che è complicato entrare per via dei controlli doganali turchi (non mi dilungo troppo sulla storia e sulla discussione se si tratta di occupazione turca o greca: credo sia impossibile parlarne senza incorrere in discussioni infuocate).
La prima tappa è l'area archeologica di Salamina, ancora fuori dalla "zona turca" di Cipro. Purtroppo il giro è molto veloce, ma si sa che quando si partecipa a questi tour non ci si ferma mai molto nei posti.
Quindi partiamo verso Famagosta e passiamo i controlli (ovviamente non si potevano fare foto in tutta la zona militare).
Abbiamo solo 40 minuti per poter girare da soli, senza la guida: io e mamma andiamo prima verso le mura veneziane e saliamo ad ammirare il panorama.
Ci fermiamo, poi, alla moschea
ed alla chiesa di San Giorgio dei Greci
Il tempo a nostra disposizione è finito e, quindi, risaliamo in pullman: la destinazione è Ayia Napa, dove ci fermiamo per pranzare. Siamo lontani, purtroppo, dalla bellissima spiaggia per cui la zona è famosa, quindi, io e mamma decidiamo di dirigerci verso il monastero della cittadina.
Facciamo anche amicizia con un cucciolo di gatto molto curioso
Mi fermo, prima di risalire sul pullman, a guardare la chiesetta, moderna ma "in stile greco" che avevo notato già da quando stavamo pranzando e che si trova proprio al porto della città
La cosa che più mi dispiace di queste gite organizzate è il poco tempo che si ha a disposizione: vorrà dire che mi organizzerò per tornare a Cipro per vedere tutto quello che non ho visto di questi posti :)
Per andare a visitare Famagosta e Ayia Napa abbiamo deciso di partecipare ad un tour organizzato da una delle tante agenzie che trovate a Paphos. Questa scelta è stata dettata da vari motivi: il fatto che abbiamo preferito non affittare una macchina e soprattutto dal fatto che è complicato entrare per via dei controlli doganali turchi (non mi dilungo troppo sulla storia e sulla discussione se si tratta di occupazione turca o greca: credo sia impossibile parlarne senza incorrere in discussioni infuocate).
La prima tappa è l'area archeologica di Salamina, ancora fuori dalla "zona turca" di Cipro. Purtroppo il giro è molto veloce, ma si sa che quando si partecipa a questi tour non ci si ferma mai molto nei posti.
Quindi partiamo verso Famagosta e passiamo i controlli (ovviamente non si potevano fare foto in tutta la zona militare).
Abbiamo solo 40 minuti per poter girare da soli, senza la guida: io e mamma andiamo prima verso le mura veneziane e saliamo ad ammirare il panorama.
Ci fermiamo, poi, alla moschea
ed alla chiesa di San Giorgio dei Greci
Il tempo a nostra disposizione è finito e, quindi, risaliamo in pullman: la destinazione è Ayia Napa, dove ci fermiamo per pranzare. Siamo lontani, purtroppo, dalla bellissima spiaggia per cui la zona è famosa, quindi, io e mamma decidiamo di dirigerci verso il monastero della cittadina.
Facciamo anche amicizia con un cucciolo di gatto molto curioso
Mi fermo, prima di risalire sul pullman, a guardare la chiesetta, moderna ma "in stile greco" che avevo notato già da quando stavamo pranzando e che si trova proprio al porto della città
La cosa che più mi dispiace di queste gite organizzate è il poco tempo che si ha a disposizione: vorrà dire che mi organizzerò per tornare a Cipro per vedere tutto quello che non ho visto di questi posti :)
venerdì 23 agosto 2013
Una gita sui Monti Troodos
In realtà questa è stata la prima gita che abbiamo fatto durante il nostro viaggio a Cipro. Prenotiamo l'escursione in una delle varie agenzie della città e partiamo da Paphos la mattina alle 8.
La prima tappa è al monastero di Chrysorroyatissa: è piccolo ed immerso nel verde.
Poi ci spostiamo al monastero di Kykkos: si tratta del monastero più ricco della regione (e si nota!) ed è meta di numerosi pellegrini, soprattutto durante la settimana di ferragosto.
Quasi d'obbligo è la sosta alla tomba di Macario, uno dei personaggi più importanti della storia di Cipro (se non, addirittura, il più importante). Occhio a non spaventarvi: sul fondo della grotta, proprio dietro la tomba, si trova un soldato a sorvegliare la tomba stessa.
Ci fermiamo, poi, al più alto viewpoint raggiungibile sul monte Olimpo: abbiamo giusto il tempo di fermarci per una foto visto che il pullman si deve fermare in una piazzola lungo la strada. In lontananza vediamo il mare, anche se c'è un po' di foschia.
Dopo la sosta per il pranzo è la volta di un giro per Omodos, famoso soprattutto per il suo vino "Commandaria". Dopo una breve degustazione di vini e liquori, passeggiamo per le stradine, visitiamo il suo monastero e ci fermiamo al bar ad assaggiare un caffè greco.
Purtroppo il tempo a nostra disposizione è finito e bisogna tornare indietro. Quindi continuiamo a goderci il panorama che ci circonda fino al rientro a Paphos.
La prima tappa è al monastero di Chrysorroyatissa: è piccolo ed immerso nel verde.
Poi ci spostiamo al monastero di Kykkos: si tratta del monastero più ricco della regione (e si nota!) ed è meta di numerosi pellegrini, soprattutto durante la settimana di ferragosto.
Quasi d'obbligo è la sosta alla tomba di Macario, uno dei personaggi più importanti della storia di Cipro (se non, addirittura, il più importante). Occhio a non spaventarvi: sul fondo della grotta, proprio dietro la tomba, si trova un soldato a sorvegliare la tomba stessa.
Ci fermiamo, poi, al più alto viewpoint raggiungibile sul monte Olimpo: abbiamo giusto il tempo di fermarci per una foto visto che il pullman si deve fermare in una piazzola lungo la strada. In lontananza vediamo il mare, anche se c'è un po' di foschia.
Dopo la sosta per il pranzo è la volta di un giro per Omodos, famoso soprattutto per il suo vino "Commandaria". Dopo una breve degustazione di vini e liquori, passeggiamo per le stradine, visitiamo il suo monastero e ci fermiamo al bar ad assaggiare un caffè greco.
Purtroppo il tempo a nostra disposizione è finito e bisogna tornare indietro. Quindi continuiamo a goderci il panorama che ci circonda fino al rientro a Paphos.
giovedì 22 agosto 2013
Una gita a Nicosia
[THIS POST IN ENGLISH]
Continuo il racconto dei miei giorni a Cipro parlandovi di Nicosia, una città "divisa in due" e sempre piena di turisti, nonostante il caldo. Dalla stazione Karavella di Paphos prendiamo il pullman alle 07:30.
Arrivate a Nicosia scendiamo lungo la strada principale
e saliamo fino all'"osservatorio di Leda street" per osservare la città dall'alto.
Poi troviamo una chiesetta molto, ma molto, carina: la chiesa dell'Arcangelo Michele Trypiotis
Passiamo davanti ad una piccola moschea chiusa ai turisti per la presenza dei fedeli.
Ci fermiamo alla Cattedrale di Agios Ioannis, vicina all'arcivescovado: piccolina, ma veramente molto bella. Li accanto c'è anche il museo etnografico di Cipro.
Vogliamo, quindi, salire sulle mura (costruite dai veneziani quando Venezia era una delle Repubbliche Marinare) e arriviamo alla "Porta Famagosta", quella meglio conservata, prima di avviarci a pranzare.
Dopo aver mangiato, passiamo i controlli per entrare nella parte turca di Nicosia e ci fermiamo a fare un giro in quello che, una volta, era un caravanserraglio
Quindi passiamo anche alla moschea che guardiamo da fuori.
Usciamo dalla "Nicosia turca" e dopo una breve visita al centro dell'artigianato cipriota, ci prendiamo un caffè lungo la via principale in attesa di tornare a Paphos.
Intanto comincio a pensare alle mete per i prossimi viaggi, in particolare Dublino, guardando i biglietti aerei su expedia. Avete consigli su questa città che ancora non sono riuscita a vedere come si deve?
Continuo il racconto dei miei giorni a Cipro parlandovi di Nicosia, una città "divisa in due" e sempre piena di turisti, nonostante il caldo. Dalla stazione Karavella di Paphos prendiamo il pullman alle 07:30.
Arrivate a Nicosia scendiamo lungo la strada principale
e saliamo fino all'"osservatorio di Leda street" per osservare la città dall'alto.
Poi troviamo una chiesetta molto, ma molto, carina: la chiesa dell'Arcangelo Michele Trypiotis
Passiamo davanti ad una piccola moschea chiusa ai turisti per la presenza dei fedeli.
Ci fermiamo alla Cattedrale di Agios Ioannis, vicina all'arcivescovado: piccolina, ma veramente molto bella. Li accanto c'è anche il museo etnografico di Cipro.
Vogliamo, quindi, salire sulle mura (costruite dai veneziani quando Venezia era una delle Repubbliche Marinare) e arriviamo alla "Porta Famagosta", quella meglio conservata, prima di avviarci a pranzare.
Dopo aver mangiato, passiamo i controlli per entrare nella parte turca di Nicosia e ci fermiamo a fare un giro in quello che, una volta, era un caravanserraglio
Quindi passiamo anche alla moschea che guardiamo da fuori.
Usciamo dalla "Nicosia turca" e dopo una breve visita al centro dell'artigianato cipriota, ci prendiamo un caffè lungo la via principale in attesa di tornare a Paphos.
Intanto comincio a pensare alle mete per i prossimi viaggi, in particolare Dublino, guardando i biglietti aerei su expedia. Avete consigli su questa città che ancora non sono riuscita a vedere come si deve?
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martedì 20 agosto 2013
#scopriCourmayeur: blog tour di fine agosto
Dal 23 al 25 agosto sarò a Courmayeur per un blogtour dedicato alla scoperta di Courmayeur ed al trekking (con tappe in alcuni rifugi). La prima sera ci sarà il concerto di Paola Turci e i due giorni successivi li passeremo all'insegna del trekking. Ci fermeremo in tre Rifugi diversi: il Rifugio Bertone, il Rifugio Bonatti e il Rifugio Maison Vieille. Ma non voglio anticiparvi assolutamente niente di più!
Vi ricordo che potete seguirmi su Facebook, twitter e instagram (@consigli_per_viaggiare).
L'hashtag ufficiale sarà #scopriCourmayeur.
domenica 18 agosto 2013
Paphos (Cipro): alcune informazioni utili
[THIS POST IN ENGLISH]
Pafo (Paphos) è antica città portuale che si trova all’estremità occidentale di Cipro. Possiamo dire che la città è composta da due "sottocittà" (passatemi il termine): Paphos alta e Kato Paphos, la "città bassa".
Kato Paphos è la parte dove si trova il porto, con una larga zona che di sera è pedonale e dove si trovano tutti i locali più turistici, la spiaggia comunale (in questo post vi parlo di alcune spiagge della zona dove sono stata), la maggior parte dei resti delle antiche civiltà e le due stazioni degli autobus principali di Paphos.
Le stazioni degli autobus sono quella di "Harbor" che si trova, appunto, al porto e quella di Karavella. Da entrambe partono gli autobus che girano all'interno di Paphos e quelli per le spiagge (equamente, o quasi, divisi tra le due). Dalla stazione di Karavella partono anche gli autobus "intercity" per chi vuole andare a visitare altre città (ad esempio Nikosia) ed anno una tariffazione diversa.
Parliamo, quindi, dei biglietti dell'autobus: per quelli che girano nell'area di Paphos (quindi, ad esempio, quelli per le spiagge), potete scegliere tra il biglietto "one way" ad 1,5 € (ogni volta che cambiate autobus dovrete rifarlo), quello giornaliero a 5 euro e il biglietto settimanale che costa 15€. Il biglietto per una tratta notturna costa 2,5 euro. Giusto per completezza: il biglietto mensile costa 40 €.
Per quanto riguarda gli "intercity", ho visto sul sito della compagnia che il prezzo dipende dalla tratta: per fare un esempio, per l'autobus che porta a Nicosia il biglietto "one way" costa 7 € (quindi al ritorno dovrete rifarlo) e quello giornaliero costa 13 € (vi lascio comunque il link alla lista dei prezzi).
Gli autobus sono sempre puntualissimi per quanto riguarda l'orario di partenza e io ho trovato alla stazione del porto un piccolo libricino con tutti gli orari degli autobus.
Alcuni posti sono, però, difficilmente raggiungibili semplicemente con gli autobus e avete, quindi, due alternative: una è quella di affittare una macchina in uno dei vari autonoleggi che si trovano in giro (ricordatevi che a Cipro si guida stando a sinistra, come a Londra: Cipro è stata una colonia inglese); l'altra è quella di rivolgervi ad una delle agenzie che si occupano di organizzare escursioni. Io ho provato la Ruslan Travel per andare sui Monti Trodos e non posso lamentarmi, la gita era organizzata bene; poi, per andare a visitare Famagosta e Ayia Napa sono andata con la Eos Tour: ammetto che a Famagosta ci siamo fermati molto poco per i miei gusti, soprattutto visto che la città si trova nella parte turca dell'isola e bisogna passare dei controlli doganali. Tra le due ho preferito la prima, ma tenete conto che ho provato solo uno dei loro tour, quindi potrei anche sbagliarmi :)
Potete trovare, lungo Poseidon Avenue, l'ufficio dell'Ente Turismo di Cipro che potrà fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno ed anche varie cartine della zona :)
Pafo (Paphos) è antica città portuale che si trova all’estremità occidentale di Cipro. Possiamo dire che la città è composta da due "sottocittà" (passatemi il termine): Paphos alta e Kato Paphos, la "città bassa".
Kato Paphos è la parte dove si trova il porto, con una larga zona che di sera è pedonale e dove si trovano tutti i locali più turistici, la spiaggia comunale (in questo post vi parlo di alcune spiagge della zona dove sono stata), la maggior parte dei resti delle antiche civiltà e le due stazioni degli autobus principali di Paphos.
Le stazioni degli autobus sono quella di "Harbor" che si trova, appunto, al porto e quella di Karavella. Da entrambe partono gli autobus che girano all'interno di Paphos e quelli per le spiagge (equamente, o quasi, divisi tra le due). Dalla stazione di Karavella partono anche gli autobus "intercity" per chi vuole andare a visitare altre città (ad esempio Nikosia) ed anno una tariffazione diversa.
Parliamo, quindi, dei biglietti dell'autobus: per quelli che girano nell'area di Paphos (quindi, ad esempio, quelli per le spiagge), potete scegliere tra il biglietto "one way" ad 1,5 € (ogni volta che cambiate autobus dovrete rifarlo), quello giornaliero a 5 euro e il biglietto settimanale che costa 15€. Il biglietto per una tratta notturna costa 2,5 euro. Giusto per completezza: il biglietto mensile costa 40 €.
Per quanto riguarda gli "intercity", ho visto sul sito della compagnia che il prezzo dipende dalla tratta: per fare un esempio, per l'autobus che porta a Nicosia il biglietto "one way" costa 7 € (quindi al ritorno dovrete rifarlo) e quello giornaliero costa 13 € (vi lascio comunque il link alla lista dei prezzi).
Gli autobus sono sempre puntualissimi per quanto riguarda l'orario di partenza e io ho trovato alla stazione del porto un piccolo libricino con tutti gli orari degli autobus.
Alcuni posti sono, però, difficilmente raggiungibili semplicemente con gli autobus e avete, quindi, due alternative: una è quella di affittare una macchina in uno dei vari autonoleggi che si trovano in giro (ricordatevi che a Cipro si guida stando a sinistra, come a Londra: Cipro è stata una colonia inglese); l'altra è quella di rivolgervi ad una delle agenzie che si occupano di organizzare escursioni. Io ho provato la Ruslan Travel per andare sui Monti Trodos e non posso lamentarmi, la gita era organizzata bene; poi, per andare a visitare Famagosta e Ayia Napa sono andata con la Eos Tour: ammetto che a Famagosta ci siamo fermati molto poco per i miei gusti, soprattutto visto che la città si trova nella parte turca dell'isola e bisogna passare dei controlli doganali. Tra le due ho preferito la prima, ma tenete conto che ho provato solo uno dei loro tour, quindi potrei anche sbagliarmi :)
Potete trovare, lungo Poseidon Avenue, l'ufficio dell'Ente Turismo di Cipro che potrà fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno ed anche varie cartine della zona :)
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venerdì 16 agosto 2013
Le spiagge vicino a Paphos (Cipro)
[ENGLISH VERSION]
Stavolta, il primo post "dopo-vacanza" non riguarderà le informazioni utili (arriveranno, tranquilli), ma il mare. Per chi ancora non lo sapesse, sono stata per 12 giorni a Cipro, alloggiando a Paphos. La spiaggia municipale di Pahos non è sabbiosa ne di scogli, ma è stata totalmente pavimentata e, per questo, l'ho evitata perchè non è il tipo di spiaggia che preferisco. Quindi, in questi 12 giorni ho deciso di girare per 4 spiagge e, in questo post, vi parlerò di 3 di queste.
Innanzi tutto c'è da dire che sono raggiungibili tutte con gli autobus che partono o dalla stazione di "harbor" o da quella di "karavella". Per alcune (ad essempio coral bay e Petra tou Romiou) basta un solo autobus, per altre (come la spiaggia dei Bagni di Afrodite), invece, bisogna cambiare mezzo.
Comincio con Coral Bay. Per raggiungerla, basta prendere l'autobus 615 che parte dalla stazione di "harbor". Io sono sempre scesa al capolinea (volendo c'è una spiaggia anche alla fermata prima).
Appena scendete trovate, alla vostra sinistra, il ristorante (non accetta carte di credito) e, a destra, poco più avanti, le scale per scendere sulla spiaggia. Il lettino e l'ombrellone costano 2,5 euro ciascuno. Se avete il vostro ombrellone (e lettino/sedia) potete comunque mettervi dove trovate posto.
Si tratta di una spiaggia sabbiosa, l'acqua ha dei colori azzurri molto belli ed è calda. Essendo sabbiosa, quando trovate molta gente in acqua, l'acqua sembra "sporca" anche se così non è: è solo la sabbia sul fondo che viene alzata da chi si fa il bagno.
Petra tou Romiou è, invece, una sabbia sassosa e non ci sono stabilimenti e/o ristoranti, tranne un chioschetto anche abbastanza caro. Vi si arriva direttamente con l'autobus 631 che parte sempre dalla stazione "Harbor" di Paphos.
L'acqua è abbastanza fredda e, essendo il fondo sassoso, non si tira su la sabbia quando la gente nuota e i colori si mantengono molto meglio (e sono spettacolari).
Se non avete la vostra "attrezzatura da spiaggia", prima arrivate e meglio alloggiate: ci sono dei massi che fanno ombra sulla spiaggia e, quindi, permettono di sopravvivere alle temperature estive di Cipro (più o meno: comunque fa caldo lo stesso).
Ho lasciato alla fine la spiaggia dei Bagni di Afrodite. Per arrivare qui dovete prendere due autobus: il primo è il 645 che vi porta da Paphos (stazione di Karavella) a Polis Chrysochous e il 622 da Polis Chrysochous ai Bagni di Afrodite. Questa spiaggia è, tra quelle che ho visto, quella che preferisco. Se non avete la vostra attrezzatura dovete arrivare abbastanza presto, perchè la spiaggia è piccola e gli ombrelloni con i lettini finiscono subito (insieme anche allo spazio).
La spiaggia è più sassosa che sabbiosa e l'acqua è fantastica: dal bar/ristorante potete ammirarne veramente i colori.
Vi lascio alcune foto, per farvi vedere quello che, a parole, non riesco ad esprimere.
Stavolta, il primo post "dopo-vacanza" non riguarderà le informazioni utili (arriveranno, tranquilli), ma il mare. Per chi ancora non lo sapesse, sono stata per 12 giorni a Cipro, alloggiando a Paphos. La spiaggia municipale di Pahos non è sabbiosa ne di scogli, ma è stata totalmente pavimentata e, per questo, l'ho evitata perchè non è il tipo di spiaggia che preferisco. Quindi, in questi 12 giorni ho deciso di girare per 4 spiagge e, in questo post, vi parlerò di 3 di queste.
Innanzi tutto c'è da dire che sono raggiungibili tutte con gli autobus che partono o dalla stazione di "harbor" o da quella di "karavella". Per alcune (ad essempio coral bay e Petra tou Romiou) basta un solo autobus, per altre (come la spiaggia dei Bagni di Afrodite), invece, bisogna cambiare mezzo.
Comincio con Coral Bay. Per raggiungerla, basta prendere l'autobus 615 che parte dalla stazione di "harbor". Io sono sempre scesa al capolinea (volendo c'è una spiaggia anche alla fermata prima).
Appena scendete trovate, alla vostra sinistra, il ristorante (non accetta carte di credito) e, a destra, poco più avanti, le scale per scendere sulla spiaggia. Il lettino e l'ombrellone costano 2,5 euro ciascuno. Se avete il vostro ombrellone (e lettino/sedia) potete comunque mettervi dove trovate posto.
Si tratta di una spiaggia sabbiosa, l'acqua ha dei colori azzurri molto belli ed è calda. Essendo sabbiosa, quando trovate molta gente in acqua, l'acqua sembra "sporca" anche se così non è: è solo la sabbia sul fondo che viene alzata da chi si fa il bagno.
Petra tou Romiou è, invece, una sabbia sassosa e non ci sono stabilimenti e/o ristoranti, tranne un chioschetto anche abbastanza caro. Vi si arriva direttamente con l'autobus 631 che parte sempre dalla stazione "Harbor" di Paphos.
L'acqua è abbastanza fredda e, essendo il fondo sassoso, non si tira su la sabbia quando la gente nuota e i colori si mantengono molto meglio (e sono spettacolari).
Se non avete la vostra "attrezzatura da spiaggia", prima arrivate e meglio alloggiate: ci sono dei massi che fanno ombra sulla spiaggia e, quindi, permettono di sopravvivere alle temperature estive di Cipro (più o meno: comunque fa caldo lo stesso).
Ho lasciato alla fine la spiaggia dei Bagni di Afrodite. Per arrivare qui dovete prendere due autobus: il primo è il 645 che vi porta da Paphos (stazione di Karavella) a Polis Chrysochous e il 622 da Polis Chrysochous ai Bagni di Afrodite. Questa spiaggia è, tra quelle che ho visto, quella che preferisco. Se non avete la vostra attrezzatura dovete arrivare abbastanza presto, perchè la spiaggia è piccola e gli ombrelloni con i lettini finiscono subito (insieme anche allo spazio).
La spiaggia è più sassosa che sabbiosa e l'acqua è fantastica: dal bar/ristorante potete ammirarne veramente i colori.
Vi lascio alcune foto, per farvi vedere quello che, a parole, non riesco ad esprimere.
mercoledì 7 agosto 2013
Budapest: ve la racconto così!
Ho deciso di raccontarvi Budapest con le immagini, raggruppando in questo post i video e alcune delle foto migliori che ho fatto durante la settimana passata nella capitale ungherese.
lunedì 5 agosto 2013
Budapest e le sue terme
Budapest ha molti bagni termali, ognuno con i suoi tratti caratteristici per i quali si dovrebbero visitare tutti (ma capisco che molti non vanno li per andare alle terme e che i miei coetanei si possano anche annoiare).
Cominciamo con le terme Gellert, dove sono andata io durante la mia permanenza nella capitale ungherese.
Si trovano a Buda, alle pendici del monte Gerardo, di fronte al ponte Elisabetta. Fanno parte dell'omonimo hotel (molto bello). Ci sono varie formule, alcune delle quali prevedono anche dei massaggi. Ma parliamo di quelle più semplici, che prevedono quindi l'uso delle vasche termali e delle piscine "normali". Il prezzo varia in base a vari fattori: se andatte durante la settimana o nel week end e se prendete "solo" un armadietto o una cabina.
Io, andando di lunedi e prendendo un armadietto ho pagato 4900 fiorini (5100 HUF durante il fine settimana). Se volete la cabina il biglietto vi costerà 5100 fiorini durante la settimana e 5300 nel fine settimana.
Alla cassa, quando pagate l'ingresso, vi danno un braccialetto che vi servirà per entrare e per aprire e chiudere l'armadietto (e la cabina) dove lascerete i vostri effetti personali. Per le piscine termali e la piscina esterna (con onde artificiali "simil parco acquatico) non avrete bisogno della cuffia che, invece, vi servirà per la piscina interna.
Potete restare per un massimo di 3 ore e se sforate dovrete pagare una penale per essere andati oltre il tempo massimo.
Come fanno a controllare? Per uscire dovrete sfilarvi dal polso il bracciale elettronico ed inserirlo in un contenitore che poi farà aprire il tornello per l'uscita.
Le terme coperte sono aperte dalle 6 alle 19 e le vasche esterne sono aperte solo durante il periodo estivo.
Altre terme molto belle (mi lo hanno detto varie persone che le hanno visitato) sono le terme (bagni) Rudas.
Sono sempre alle pendici del monte Gerardo. Sono in stile turco e sono state costruite circa a metà del '500.
Il martedì possono andarci le donne, mentre gli uomini il lunedi, il mercoledi, il giovedi ed il venerdi. Il sabato e la domenica sono giorni per l'uso misto (uomini e donne).
I biglietti per l'area termale variano di prezzo sempre in base a quando ci andate: Durante la settimana, con l'uso della cabina, vi costano 3000 fiorini e 3300 HUF durante il fine settimana. Se volete il biglietto terme + piscina, pagherete 3900 fiorini durante la settimana e 4200 durante il week end (sempre con l'uso della cabina).
Anche qua vige il limite massimo di 3 ore.
In ultimo vanno menzionate le terme Széchenyi, che si trovano all'interno del parco municipale Varosliget (quindi a Pest). Si tratta di uno dei più vasti complessi termali d'Europa. La temperatura dell'acqua varia dai 26 ai 38 gradi e dal 1963 sono aperte anche durante il periodo invernale. Sono aperte dalle 6 alle 22 e vi è il limite massimo di 3 ore di permanenza all'interno.
Se volete l'armadietto, durante la settimana il biglietto costa 4100 fiorini e 4300 durante il fine settimana. Con l'uso della cabina il prezzo sale a 4600 fiorini durante la settimana e 4800 durante il week end.
Fatemi sapre, se avete visitato uno di questi impianti (o tutti e 3), cosa ne pensate!
Intanto vi lascio alcune foto delle terme Gellert
Cominciamo con le terme Gellert, dove sono andata io durante la mia permanenza nella capitale ungherese.
Si trovano a Buda, alle pendici del monte Gerardo, di fronte al ponte Elisabetta. Fanno parte dell'omonimo hotel (molto bello). Ci sono varie formule, alcune delle quali prevedono anche dei massaggi. Ma parliamo di quelle più semplici, che prevedono quindi l'uso delle vasche termali e delle piscine "normali". Il prezzo varia in base a vari fattori: se andatte durante la settimana o nel week end e se prendete "solo" un armadietto o una cabina.
Io, andando di lunedi e prendendo un armadietto ho pagato 4900 fiorini (5100 HUF durante il fine settimana). Se volete la cabina il biglietto vi costerà 5100 fiorini durante la settimana e 5300 nel fine settimana.
Alla cassa, quando pagate l'ingresso, vi danno un braccialetto che vi servirà per entrare e per aprire e chiudere l'armadietto (e la cabina) dove lascerete i vostri effetti personali. Per le piscine termali e la piscina esterna (con onde artificiali "simil parco acquatico) non avrete bisogno della cuffia che, invece, vi servirà per la piscina interna.
Potete restare per un massimo di 3 ore e se sforate dovrete pagare una penale per essere andati oltre il tempo massimo.
Come fanno a controllare? Per uscire dovrete sfilarvi dal polso il bracciale elettronico ed inserirlo in un contenitore che poi farà aprire il tornello per l'uscita.
Le terme coperte sono aperte dalle 6 alle 19 e le vasche esterne sono aperte solo durante il periodo estivo.
Altre terme molto belle (mi lo hanno detto varie persone che le hanno visitato) sono le terme (bagni) Rudas.
Sono sempre alle pendici del monte Gerardo. Sono in stile turco e sono state costruite circa a metà del '500.
Il martedì possono andarci le donne, mentre gli uomini il lunedi, il mercoledi, il giovedi ed il venerdi. Il sabato e la domenica sono giorni per l'uso misto (uomini e donne).
I biglietti per l'area termale variano di prezzo sempre in base a quando ci andate: Durante la settimana, con l'uso della cabina, vi costano 3000 fiorini e 3300 HUF durante il fine settimana. Se volete il biglietto terme + piscina, pagherete 3900 fiorini durante la settimana e 4200 durante il week end (sempre con l'uso della cabina).
Anche qua vige il limite massimo di 3 ore.
In ultimo vanno menzionate le terme Széchenyi, che si trovano all'interno del parco municipale Varosliget (quindi a Pest). Si tratta di uno dei più vasti complessi termali d'Europa. La temperatura dell'acqua varia dai 26 ai 38 gradi e dal 1963 sono aperte anche durante il periodo invernale. Sono aperte dalle 6 alle 22 e vi è il limite massimo di 3 ore di permanenza all'interno.
Se volete l'armadietto, durante la settimana il biglietto costa 4100 fiorini e 4300 durante il fine settimana. Con l'uso della cabina il prezzo sale a 4600 fiorini durante la settimana e 4800 durante il week end.
Fatemi sapre, se avete visitato uno di questi impianti (o tutti e 3), cosa ne pensate!
Intanto vi lascio alcune foto delle terme Gellert
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