Anche oggi parliamo di libri e viaggi! Stavolta ci immergiamo nella "letteratura di viaggio vera e propria" con il libro "America perduta" di Bill Bryson.
L'autore, americano che ha vissuto per 10 anni in Inghilterra ha fatto un viaggio di 22.500 chilometri, attraverso 38 stati, percorrendo spesso e volentieri strade secondarie e passando per i luoghi di quand'era bambino (e andava in vacanza con la famiglia). Passa per piccole città che sembrano quasi essersi fermate a metà del secolo scorso e racconta come ciò che vede, sia lungo le strade che nei piccoli paesi, sia cambiato rispetto a come se lo ricordava (forse "per colpa" del fatto che, in effetti, quando siamo bambini quasi tutto ci sembra bellissimo!). Le deviazioni, che tutti ogni tant facciamo durante un viaggio on the road, lo hanno poi portato a scoprire paesini piccoli ma degni di nota.
Ammetto di aver letto più che volentieri tutte le 301 pagine, senza mai perdere la voglia di scoprire cosa l'autore ha visto durante il suo viaggio. E ho riflettuto molto su come il mondo cambia, non solo nel suo aspetto esteriore, ma anche semplicemente nel modo in cui lo guardiamo noi una volta diventati adulti: vi è mai capitato di tornare in un luogo che da bambini vi piaceva moltissimo, vi sembrava il più bello del mondo, guardarlo e pensare "chissà cosa c'era di così tanto bello"? A me si ed anche per questo, probabilmente, mi sono ritrovata in questo racconto.
Devo ammettere che in alcuni punti il libro risulta, forse, un po' lento, ma non per questo non l'ho finito e nonostante questo continuo a consigliare questo libro per gli appassionati di viaggio e di letteratura di viaggio.
Lo avete letto? Lo leggereste?
Avete libri di viaggio che consigliereste assolutamente?
Fatemi sapere!
La trama promette molto bene, lo metto in lista!
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