Bruxelles è stata la nostra la nostra base di partenza per questa settimana passata a girare per le Fiandre. Ci sono tante cose da vedere e noi, avendo pochi giorni a disposizione, abbiamo scelto quelle che ci interessavano di più tra tutte. Anche stavolta, comunque, vediamo di andare con ordine con il racconto ed iniziamo dal principio!
Appena abbiamo potuto, ci siamo subito lanciate per le vie del centro città alla ricerca dei luoghi che ci interessavano e, ovviamente, una delle prime soste non poteva che essere la Grand Place, la piazza "centrale e principale" della città. Non posso nascondere di esserne rimasta estasiata. In quei giorni era allestita per l'Ommegang Rievocazione storica, che evoca i festeggiamenti per l'arrivo di Carlo Va Bruxelles nel 1549 per presentare il figlio (il futuro Filippo II). Quest'anno si è tenuta le sere del 30 giugno e del 2 luglio (quando si dice avere fortuna, il 2 luglio era la nostra ultima sera in città) e per sedersi sugli spalti bisogna acquistare il biglietto (non ho trovato molte informazioni al riguardo, ormai i biglietti erano belli che finiti. Posso dirvi, voleste andarci il prossimo anno, che, su internet, li vendono su Ticketmaster.be). Se rimanete al di fuori delle transenne o lungo le strade fuori dalla grand place potete vedere la manifestazione (e l'arrivo/sfilata delle comparse) gratuitamente, anche se non è proprio comodissimo. Controllate le date (ormai per il prossimo anno) perché è sicuramente interessante.
La destinazione che volevamo raggiungere passando per la Grand Place era, in realtà, il Museo degli strumenti musicali [primo mercoledì del mese ingresso gratuito; per i costi "normali" del biglietto potete controllare il sito ufficiale del museo. L'audioguida è compresa nel biglietto]. Devo dire subito che, però, per quanto interessate ci ha lasciate un po' interdette: su 10 piani di palazzo, di cui uno ristorante con vista, 4 erano chiusi o in ristrutturazione! L'idea di base per l'organizzazione è comunque molto interessante: ci sono dei simboli lungo il pavimento che, quando vi avvicinate, "si collegano" alla vostra aufioguida e fanno si che parta un brano suonato con gli strumenti nella teca che state guardando (alcuni brani sono più belli di altri, ma "poco male").
Un museo molto interessante è il Musée Royal des Beaux Arts, collegato al Musée Magritte [primo mercoledì del mese ingresso gratuito. Per i prezzi dei biglietti potete, anche in questo caso, consultare il sito ufficiale del museo]. Il museo di Belle arti è "diviso in varie categorie": Oldmasters; Modern; Fin-de-siècle, tutte sicuramente degne di nota (soprattutto i pittori fiamminghi) ed al museo di Magritte (dove non è possibile fare foto) ci potete arrivare senza dover uscire. Ammetto che ero in dubbio, inizialmente, se andarci o meno e mi sono lasciata convincere dal voler sfruttare l'ingresso gratuito (se posso preferisco musei più particolari rispetto a quelli di belle arti), ma mi sono dovuta ampiamente ricredere. Fateci un giro, assolutamente!
Dopo aver visitato il museo di belle arti, il primo giorno, abbiamo deciso di ritornare in hotel a riposarci un attimo e farci una doccia passando per il Parc de Bruxelles (dalla mappa della città che avevamo con noi sembrava "gigantesco" ed invece lo abbiamo attraversato in 10 minuti). In giornate calde come quella, passare di qua aiuta sicuramente a rinfrescarsi un attimo
Il secondo giorno, ovvero il primo (ed unico) pieno passato in città, lo abbiamo iniziato con una visita al Museo del fumetto (biglietto: 10 euro). Durante la visita, di circa un'ora, siamo tornate bambine passeggiando tra giochi di TinTin (lo conoscete, vero?!?), il villaggio dei puffi e gigantografie di supereroi. Museo "stupido"? No, direi di no, e scommetto che anche voi tornerete bambini visitandolo (e la foto sotto il Puffo gigante sul fungo gigante è quasi d'obbligo).
Dal museo del fumetto alla Cattedrale la strada è breve. Grande ed imponente, dalle vetrate che lasciano stupefatti i visitatori. Sono sicura che lascerà anche voi di sasso una volta entrati.
Per visitare tesoro, cripta e sito archeologico ci sono dei biglietti d'ingresso da pagare e, per tutte le informazioni al riguardo, vi rimando alla pagina del sito ufficiale.
L'ultima tappa di questa nostra visita a Bruxelles è stato il Musée Horta, dedicato all'architetto Victor Horta, la sua vita ed al suo lavoro. Si trova proprio presso la casa (e studio) di Horta, zona Saint-Gilles. Purtroppo non è possibile fare foto e video all'interno (fanno lasciare tutto al guardaroba che si trova prima della cassa), quindi non posso mostrarvi niente al di fuori dell'esterno. Il biglietto d'ingresso lo abbiamo pagato 8 euro (per tutte le info, comunque, fate riferimento sempre alla pagina del sito ufficiale perché magari cambia qualcosa) e, anche se la visita dura poco (40 minuti, circa), il museo è sicuramente interessante e particolare.
Questo è quello che abbiamo visto durate il soggiorno a Bruxelles (il pomeriggio dell'ultimo giorno di vacanza, prima della partenza, sapete già che lo abbiamo passato a Waterloo) e, ora, per concludere vi lascio alcune foto cominciando da uno dei tramonti che mi hanno tanto colpita durante questo viaggio
[io amo viaggiare verso il nord Europa proprio per il sole che tramonta tardi ed i colori caldi ed accesi dei tramonti]
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