Con questo post "pasquale" vi porto al museo della Civiltà Romana. Il biglietto costa 8,50 € (Ridotto € 6,50) e, per i residenti nel territorio di "Roma Capitale" costa 7,50€ il biglietto intero e 5,50€ il ridotto.
Questo museo fa parte del circuito dei "musei in comune" di Roma e si trova all'EUR (nello stesso edificio del planetario, quindi si possono anche unire le due visite). La zona è anche ben collegata con i mezzi (autobus e metropolitana) e questo fa si che sia facilmente raggiungibile.
Ammetto che, nonostante io sia nata e cresciuta a Roma, questa era la prima volta che visitavo questo museo. Non posso negare di averlo trovato veramente molto bello: permette di ripercorre, attraverso le sue sale, i suoi reperti e i plastici che ricostruiscono gli edifici (e le città come Pompei), la storia di Roma e dell'Impero Romano. Non ci vuole nemmeno molto tempo per visitarlo: in circa due ore (andando anche con passo lento) si può fare una visita più che accurata. Secondo me è un museo adatto a tutti, grandi e piccoli, ed è un posto che consiglierei a tutti quelli che vengono a visitare la Città Eterna. Tutte le foto le trovate, come sempre, nel set su flickr.
sabato 30 marzo 2013
venerdì 29 marzo 2013
Roma: Castel Sant'Angelo
Oggi sono tornata a Castel Sant'Angelo. Ero andata perchè avevo letto che erano visitabili, dal 26 marzo all'1 aprile, le prigioni. Arrivata li con un'amica, abbiamo scoperto che così non era, ma abbiamo deciso di farci comunque un giro (il biglietto lo abbiamo pagato 7 euro in quanto entrambe abbiamo 25 anni).
Si tratta di un luogo, secondo me, sempre affascinante e visitarlo più volte nel corso degli anni non stanca. La cosa che, secondo me, colpisce maggiormente è la vista che esso offre della città eterna. Ovviamente il tutto è condito dalla storia che questo monumento rappresenta, sia per la città di Roma che per il Vaticano (con il passetto, famosissimo, che lo collega a San Pietro e serviva al Papa per mettersi in salvo in caso di pericolo).
Si trova, poi, tra Piazza Cavour (col suo "palazzaccio" e la cioccolateria tanto buona proprio li dietro) e San Pietro (e quindi Borgo, i musei vaticani e via della Conciliazione); proprio li a due passi c'è anche via Cola di Rienzo, via dello shopping della "Roma bella". Insomma, è anche vicino a tante altre cose da visitare.
Voi lo avete visitato? che ne pensate? Vi lascio qualche foto
Si tratta di un luogo, secondo me, sempre affascinante e visitarlo più volte nel corso degli anni non stanca. La cosa che, secondo me, colpisce maggiormente è la vista che esso offre della città eterna. Ovviamente il tutto è condito dalla storia che questo monumento rappresenta, sia per la città di Roma che per il Vaticano (con il passetto, famosissimo, che lo collega a San Pietro e serviva al Papa per mettersi in salvo in caso di pericolo).
Si trova, poi, tra Piazza Cavour (col suo "palazzaccio" e la cioccolateria tanto buona proprio li dietro) e San Pietro (e quindi Borgo, i musei vaticani e via della Conciliazione); proprio li a due passi c'è anche via Cola di Rienzo, via dello shopping della "Roma bella". Insomma, è anche vicino a tante altre cose da visitare.
Voi lo avete visitato? che ne pensate? Vi lascio qualche foto
venerdì 22 marzo 2013
"Viaggio in Italia" di Johann Wolfgang von Goethe
In questo post voglio parlarvi di un libro. Nello specifico, come potete immaginare dal titolo del post, voglio parlarvi di "Viaggio in Italia" di Johann Wolfgang von Goethe.
Si tratta del racconto del suo viaggio in Italia, che ha avuto luogo tra settembre del 1786 e il 1788.
Con il suo racconto (fatto "simil diario"), Goethe ci mostra con gli occhi di uno straniero l'Italia della fine del '700: ci racconta i panorami che vede durante gli spostamenti, le persone che si trova intorno, l'architettura che ammira, gli artisti, insieme a molti altri particolari di questo suo viaggio.Il testo è scritto come un "diario", giorno per giorno, con gli appunti presi da Goethe durante i suoi spostamenti.
Personalmente lo trovo un libro affascinante: vedere com'era l'Italia a quei tempi (che poi Italia ancora non era, visto che l'unità è arrivata dopo), sia per il paesaggio che per la gente, mi ha permesso di riflettere sui suoi cambiamenti e la sua evoluzione nel corso del tempo.
Trovo che sia un libro interessante soprattutto per chi, come me, ama viaggiare e conoscere nuovi posti.
Si tratta del racconto del suo viaggio in Italia, che ha avuto luogo tra settembre del 1786 e il 1788.
Con il suo racconto (fatto "simil diario"), Goethe ci mostra con gli occhi di uno straniero l'Italia della fine del '700: ci racconta i panorami che vede durante gli spostamenti, le persone che si trova intorno, l'architettura che ammira, gli artisti, insieme a molti altri particolari di questo suo viaggio.Il testo è scritto come un "diario", giorno per giorno, con gli appunti presi da Goethe durante i suoi spostamenti.
Personalmente lo trovo un libro affascinante: vedere com'era l'Italia a quei tempi (che poi Italia ancora non era, visto che l'unità è arrivata dopo), sia per il paesaggio che per la gente, mi ha permesso di riflettere sui suoi cambiamenti e la sua evoluzione nel corso del tempo.
Trovo che sia un libro interessante soprattutto per chi, come me, ama viaggiare e conoscere nuovi posti.
venerdì 15 marzo 2013
Roma e i percorsi per ciechi: un rapporto conflittuale
Oggi, in questo post, non vi parlerò di un mio viaggio o di uno scorcio di Roma da restare a bocca aperta. Ho deciso di parlare di un particolare di Roma (e magari anche di altre città, ma non saprei dirlo con certezza) che mi ha lasciata sempre a bocca aperta e con diverse domande a cui non ho mai saputo rispondere.
Sicuramente a tutti voi sarà capitato di vedere, per strada, i "famosi" percorsi per ciechi: col bastone che usano quando non hanno un accompagnatore, vengono "indirizzati lungo la direzione della strada (si lo so: l'ho scritto in maniera molto breve e semplicistica: ma almeno so che avrete capito tutti cosa intendo).
Ma un paio d'anni (almeno) ho notato che Roma ha con questi percorsi un rapporto decisamente conflittuale. Cosa intendo? che molti vanno a finire contro un muro! Mi spiego meglio: non intendo quelli che vanno verso un muro ma hanno, alla fine, un segnale che indica la fine del percorso, ma quello che potete vedere con i vostri occhi in questa foto:
Come potete vedere, il percorso finisce direttamente contro il muro. E la cosa mi lascia leggermente interdetta: siccome ne ho visti di alcuni che andavano verso un muro, ma si interrompevano prima (con quello che ho interpretato come un "segnale" indicante la fine del percorso stesso), io mi domando: perché questi che finiscono direttamente contro il muro sono così tanti? Si tratta di un semplice errore? Siccome in giro per Roma ce ne sono veramente tantissimi, a me risulta difficile pensare che si tratti di un banale errore (che poi, un errore così.. lo possiamo definire banale?) e mi domando: c'è qualcosa che mi sfugge, che non riesco a capire? Nel frattempo che mi interrogo su questo, vi lascio una piccola collezione di foto di questi percorsi molto particolari...
Sicuramente a tutti voi sarà capitato di vedere, per strada, i "famosi" percorsi per ciechi: col bastone che usano quando non hanno un accompagnatore, vengono "indirizzati lungo la direzione della strada (si lo so: l'ho scritto in maniera molto breve e semplicistica: ma almeno so che avrete capito tutti cosa intendo).
Ma un paio d'anni (almeno) ho notato che Roma ha con questi percorsi un rapporto decisamente conflittuale. Cosa intendo? che molti vanno a finire contro un muro! Mi spiego meglio: non intendo quelli che vanno verso un muro ma hanno, alla fine, un segnale che indica la fine del percorso, ma quello che potete vedere con i vostri occhi in questa foto:
Come potete vedere, il percorso finisce direttamente contro il muro. E la cosa mi lascia leggermente interdetta: siccome ne ho visti di alcuni che andavano verso un muro, ma si interrompevano prima (con quello che ho interpretato come un "segnale" indicante la fine del percorso stesso), io mi domando: perché questi che finiscono direttamente contro il muro sono così tanti? Si tratta di un semplice errore? Siccome in giro per Roma ce ne sono veramente tantissimi, a me risulta difficile pensare che si tratti di un banale errore (che poi, un errore così.. lo possiamo definire banale?) e mi domando: c'è qualcosa che mi sfugge, che non riesco a capire? Nel frattempo che mi interrogo su questo, vi lascio una piccola collezione di foto di questi percorsi molto particolari...
martedì 12 marzo 2013
Punti di vista: Ponte Milvio, Roma
Alle volte basta cambiare di pochissimo il punto di vista da cui si guarda un posto per vederlo in modo molto diverso.
Tutto ti appare si uguale... Ma anche diverso. Vedi il punto dove ti fermavi prima e lo puoi osservare da lontano (anche se lontano non sei.): anche quel posto ti risulterà avere un'aria diversa. Ve lo spiego meglio con le foto scattate sabato 9 marzo a Ponte Milvio, dopo aver girato per il quartiere Coppedé e Villa Torlonia (che sono molto vicini).
Voi cosa ne pensate del cambio di punti di vista? restate fermi sempre nello stesso punto o vi piace cambiarli?
Tutto ti appare si uguale... Ma anche diverso. Vedi il punto dove ti fermavi prima e lo puoi osservare da lontano (anche se lontano non sei.): anche quel posto ti risulterà avere un'aria diversa. Ve lo spiego meglio con le foto scattate sabato 9 marzo a Ponte Milvio, dopo aver girato per il quartiere Coppedé e Villa Torlonia (che sono molto vicini).
Voi cosa ne pensate del cambio di punti di vista? restate fermi sempre nello stesso punto o vi piace cambiarli?
Etichette:
cambiamento,
foto,
osservare,
Ponte Milvio,
punti di vista,
Roma,
sosta
lunedì 11 marzo 2013
ROMA: Villa Torlonia
Ecco un altro parco di Roma. Come si capisce già dal suo nome, questo parco è legato alla famiglia Torlonia (anche se prima è appartenuto anche ad altre importanti famiglie romane). I parchi della città eterna, alla fin fine, sono sempre legati alle famiglie importanti del passato della città!
Si trova nel quartiere nomentano e, infatti, una delle varie entrate si trova proprio su via nomentana, ma volendo ci sono varie entrate anche lungo le stradine laterali (ad esempio via spallanzani).
Anche qui troviamo molte ville e villette (che ora rientrano nel circuito dei "musei capitolini"): la più affascinante e particolare è sicuramente la casina delle civette: non ci si può sbagliare perchè quando ci si passa vicino la si nota per forza (non è la solita villetta "uguale" a tutte quelle altre del parco), con i suoi colori e le sue forme che la rendono unica e diversa
Anche qui, come negli altri parchi romani, vi si trovano tante famiglie con bambini mentre fanno una passeggiata o magari giocano con i bambini stessi, ragazzi che si divertono con gli amici, persone che passeggiano col cane e anche chi ci viene a correre per tenersi in allenamento (con cane o senza).
Ora vi lascio a qualche foto del parco. Altre foto le trovate nel set su flickr.
Si trova nel quartiere nomentano e, infatti, una delle varie entrate si trova proprio su via nomentana, ma volendo ci sono varie entrate anche lungo le stradine laterali (ad esempio via spallanzani).
Anche qui troviamo molte ville e villette (che ora rientrano nel circuito dei "musei capitolini"): la più affascinante e particolare è sicuramente la casina delle civette: non ci si può sbagliare perchè quando ci si passa vicino la si nota per forza (non è la solita villetta "uguale" a tutte quelle altre del parco), con i suoi colori e le sue forme che la rendono unica e diversa
Anche qui, come negli altri parchi romani, vi si trovano tante famiglie con bambini mentre fanno una passeggiata o magari giocano con i bambini stessi, ragazzi che si divertono con gli amici, persone che passeggiano col cane e anche chi ci viene a correre per tenersi in allenamento (con cane o senza).
Ora vi lascio a qualche foto del parco. Altre foto le trovate nel set su flickr.
Etichette:
casina delle civette,
Città Eterna,
colori,
famiglia,
giardino,
parco,
Roma,
Torlonia,
verde,
villa,
Villa Torlonia,
ville
domenica 10 marzo 2013
PEOPLE in Villa Torlonia (Rome)
Finalmente, dopo tanto tempo (troppo direi), ecco un nuovo capitolo della rubrica "people in...". Questa volta vi porto a Villa Torlonia a Roma (quartiere Nomentano). Si tratta di uno dei tanti parchi della capitale, inizialmente della famiglia Pamphilj e poi della famiglia Torlonia, passando per la famiglia Colonna. Comunque...Del parco ve ne parlerò, nei prossimi giorni, in un post dedicato.
Anche stavolta, come capita spesso, la mia attenzione è stata attirata da varie persone. Alle volte anche per motivi difficili da spiegare (quelle che chiamiamo "sensazioni". Comunque ora la smetto di ciarlare e vi lascio alle foto.
Anche stavolta, come capita spesso, la mia attenzione è stata attirata da varie persone. Alle volte anche per motivi difficili da spiegare (quelle che chiamiamo "sensazioni". Comunque ora la smetto di ciarlare e vi lascio alle foto.
Etichette:
foto,
parco,
People,
persone,
pictures,
quartiere Nomentano,
Roma,
Rome,
verde,
Villa Torlonia
Iscriviti a:
Post (Atom)