"[…] perché il passato del viaggiatore cambia a seconda dell'itinerario compiuto, non diciamo il passato prossimo cui ogni giorno che passa aggiunge un giorno, ma il passato più remoto. Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti."
C'è sempre, in una città che si visita, qualcosa che riporta alla luce un qualcosa del proprio passato... A me questo capita con i mercatini e gli addobbi natalizi (e non solo quando vado all'estero, lo ammetto). Mi ricordano sempre quando, da piccola, andavo a Piazza Navona durante il periodo di Natale e, puntualmente, rimanevo incantata davanti a ogni banco: mi guardavo intorno con gli occhi innocenti di bambina e romanevo affascinata da tutto, senza stare li a rimuginare troppo sulle cose ed i problemi che tutti i giorni bisogna affrontare.
E a voi cosa riporta alla mente il vostro passato più remoto?
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