[THIS POST IN ENGLISH]
Siamo arrivati alla fine anche di quest'anno. Le somme le tirerò ad aprile, quando il blog festeggerà i suoi (primi) tre anni di vita: numeri, visite, visitatori, domande e richieste, valuterò tutto al prossimo "compleanno".
Negli ultimi due anni (e mezzo circa) sono "andata e tornata", partita e ritornata, tantissime volte. Spesso e volentieri sono partita col treno, un mezzo che ho riscoperto proprio in questi anni. HO viaggiato su treni italiani, inglesi e di altri paesi europei.
Oggi, per questo ultimo post del 2013, volevo portarvi in giro per alcune delle principali stazioni di Londra.
Le stazioni dei treni, in fondo, non sono solo posti "in cui si prende un treno, per di più correndo per non perderlo. Le stazioni sono posti di passaggio, dove tante persone si incontrano e scontrano partendo o ritornando. Posti in cui ci si saluta per ritrovarsi pochi giorni dopo, o, in certi casi, anche dopo molti mesi.
Le persone attendono il treno o attendono qualcuno (chissà, magari il fidanzato o la fidanzata), oppure corrono pur di non perderlo. Io stessa mi ritrovo spesso a passare per questi edifici. Sono dei posti "strani" e fuori dal tempo. Sono luoghi di pensieri e sensazioni che viaggiano senza che li si riesca a fermare.
E, in fondo, questi ultimi due anni (e mezzo) sono stati di tanti treni presi per andare ed altrettanti per tornare. Ma anche di treni persi, di attese in stazioni anche deserte. Di libri letti in quelle lunghe attese e panorami che mi scorrevano accanto tra una stazione e l'altra.
Le stazioni londinesi sono particolari: non sono ne antiche ne moderne. Sono "metà e metà", gli edifici di una volta, i primi, sono stati rimodernati, sistemati, ed integrati con nuove parti più moderne. Sono ancora più particolari e molto enigmatiche.
martedì 31 dicembre 2013
lunedì 23 dicembre 2013
Natale in Romagna
Oggi ospitiamo Valeria del blog "Italia in valigia". Visto che siamo ormai a Natale (avete comprato tutti i regali?), Valeria ci parla del Natale in Romagna:
La Romagna, la patria del divertimento estivo made in Italy, non va mai in vacanza! E se pensavate che in inverno cominciasse anche qui il letargo vi sbagliate di grosso, la Romagna conserva il suo spirito festaiolo e mondano anche durante il periodo natalizio.
La nostra prima tappa è Rimini. Se in estate eravate impegnati tra spiaggia e aperitivi adesso è il momento migliore per girovagare nel centro storico illuminato a festa! Come tradizione vuole c’è l’immancabile albero di Natale (che qui sono ben due: uno in piazza Tre Martiri, l’altro in Piazza Cavour).
Fino al 6 gennaio non perdetevi nella splendida cornice del Teatro Galli la mostra dedicata al “Mondo di Federico Fellini”. Se invece siete dei romantici incalliti non potete lasciatevi sfuggire un giro in barca al Borgo San Giuliano. Nella cornice del Ponte di Tiberio quest’anno c’è anche l’albero di Natale galleggiante!
Spostandoci al mare, in piazzale Boscovich, lo spettacolo diventa da “sogno” grazie alle immagini più evocative di Federico Fellini che verranno “sparate” sulla ruota da panoramica fino al prossimo 6 gennaio. Sempre in piazzale Boscovich c’è il “Rimini Ice Village” per pattinare in riva al mare al tempo di musica!
A Marco Mengoni e Mario Biondi è affidato il compito di chiudere il 2013 (per chi volesse goderselo comodamente da casa il concerto sarà trasmesso anche in diretta da Canale 5).
A Riccione il grande albero di Natale ruba per un po’ di giorni la scena alla fontana “Bosco della pioggia” di Tonino Guerra in piazzale Roma. Sempre glamour il famoso Viale Ceccarini che anche a Natale tra luci e lucine conserva il suo lato più chic!
Se siete a Riccione il 26 dicembre e volete vedere un esercito di Babbi Natale non perdete la “Carica dei Babbi Natale”: farete beneficenza e potrete smaltire qualche caloria del pranzo di Natale!
ssume una connotazione “marinara”! A Rimini, Torre Pedrera a Bellaria Igea Marina il presepe è di sabbia. A Cesenatico è allestito sul porto Canale sulle antiche imbarcazioni galleggianti della Marineria. A Cervia invece non poteva non essere di sabbia!
A Santarcangelo invece si trova uno dei presepi meccanici più grandi d’Italia e allestito all’interno delle grotte di tufo.
Ancora convinti che in inverno in Romagna ci si annoia?
La Romagna, la patria del divertimento estivo made in Italy, non va mai in vacanza! E se pensavate che in inverno cominciasse anche qui il letargo vi sbagliate di grosso, la Romagna conserva il suo spirito festaiolo e mondano anche durante il periodo natalizio.
La nostra prima tappa è Rimini. Se in estate eravate impegnati tra spiaggia e aperitivi adesso è il momento migliore per girovagare nel centro storico illuminato a festa! Come tradizione vuole c’è l’immancabile albero di Natale (che qui sono ben due: uno in piazza Tre Martiri, l’altro in Piazza Cavour).
Fino al 6 gennaio non perdetevi nella splendida cornice del Teatro Galli la mostra dedicata al “Mondo di Federico Fellini”. Se invece siete dei romantici incalliti non potete lasciatevi sfuggire un giro in barca al Borgo San Giuliano. Nella cornice del Ponte di Tiberio quest’anno c’è anche l’albero di Natale galleggiante!
Spostandoci al mare, in piazzale Boscovich, lo spettacolo diventa da “sogno” grazie alle immagini più evocative di Federico Fellini che verranno “sparate” sulla ruota da panoramica fino al prossimo 6 gennaio. Sempre in piazzale Boscovich c’è il “Rimini Ice Village” per pattinare in riva al mare al tempo di musica!
A Marco Mengoni e Mario Biondi è affidato il compito di chiudere il 2013 (per chi volesse goderselo comodamente da casa il concerto sarà trasmesso anche in diretta da Canale 5).
A Riccione il grande albero di Natale ruba per un po’ di giorni la scena alla fontana “Bosco della pioggia” di Tonino Guerra in piazzale Roma. Sempre glamour il famoso Viale Ceccarini che anche a Natale tra luci e lucine conserva il suo lato più chic!
Se siete a Riccione il 26 dicembre e volete vedere un esercito di Babbi Natale non perdete la “Carica dei Babbi Natale”: farete beneficenza e potrete smaltire qualche caloria del pranzo di Natale!
ssume una connotazione “marinara”! A Rimini, Torre Pedrera a Bellaria Igea Marina il presepe è di sabbia. A Cesenatico è allestito sul porto Canale sulle antiche imbarcazioni galleggianti della Marineria. A Cervia invece non poteva non essere di sabbia!
A Santarcangelo invece si trova uno dei presepi meccanici più grandi d’Italia e allestito all’interno delle grotte di tufo.
Ancora convinti che in inverno in Romagna ci si annoia?
Etichette:
Albero di Natale,
atmosfera,
Babbo Natale,
mare,
natale,
Riccione,
Rimini,
Romanga,
tradizione
venerdì 20 dicembre 2013
Letture deludenti: "I profumi dei viaggi" di Rudyard Kipling
Continuo a parlarvi di "libri di viaggi", libri che, in un qualche modo, riguardano il viaggio ed il viaggiare. Quello di oggi è questo, "I profumi dei viaggi" di Rudyard Kipling.
Per la prima volta vi parlo di un libro che, almeno in parte, mi ha delusa. L'argomento, di base, è interessante: parla degli odori "dei viaggi", odori che ci ricorderanno sempre qualche posto in giro per il mondo; parla dei "percorsi mentali" di chi viaggia per lavoro (ovviamente nell'ambito della sua epoca). Guarda molto "dentro i viaggiatori".
Ora arriviamo al "però della situazione"... Il libro è piccolo, 91 pagine (e tenete presente che avete la versione in inglese a sinistra e quella in italiano a destra, quindi sono anche di meno), ma la lettura risulta lenta e ci ho messo più di una settimana per leggerlo!!
Peccato, visto chi è l'autore del libro! :)
Per la prima volta vi parlo di un libro che, almeno in parte, mi ha delusa. L'argomento, di base, è interessante: parla degli odori "dei viaggi", odori che ci ricorderanno sempre qualche posto in giro per il mondo; parla dei "percorsi mentali" di chi viaggia per lavoro (ovviamente nell'ambito della sua epoca). Guarda molto "dentro i viaggiatori".
Ora arriviamo al "però della situazione"... Il libro è piccolo, 91 pagine (e tenete presente che avete la versione in inglese a sinistra e quella in italiano a destra, quindi sono anche di meno), ma la lettura risulta lenta e ci ho messo più di una settimana per leggerlo!!
Peccato, visto chi è l'autore del libro! :)
giovedì 12 dicembre 2013
Bagnoli (Napoli): il pontile dell'ex Italsider
Contino a parlarvi di Napoli e vi porto, stavolta, a Bagnoli (periferia della città). In questa zona si trova l'area della ex fabbrica dell'Italsider, oggi pezzo di archeologia industriale.
Praticamente di fronte alla ex fabbrica si trova un lungo pontile, per l'esattezza di 850 metri, che per la sua lunghezza finisce letteralmente in mezzo al mare. Si, certo, è normale che un pontile si allunghi un minimo nel mare, certo. Ma questo vi si allunga per un bel pezzo.
Già starete arricciando il naso, lo so... Che c'entra il pontile di una vecchia fabbrica con un blog di viaggi? Tutto e niente direi.
Niente perchè non facciamo un viaggio per vedere solo ed esclusivamente un vecchio pontile e tutto perchè è un pontile particolare, che ci ricorda una parte del passato della città a cui altrimenti non penseremmo più. Ci fa girare a guardare la vecchia fabbrica, abbandonata a se stessa dopo che venne chiusa quando, invece, l'area sarebbe dovuta essere riqualificata.
La sua lunghezza insolita è dovuta ad un fatto ben preciso: lo hanno costruito così perché vicino alla terraferma il fondale era troppo basso e c'era bisogno di un punto di attracco per le navi che portavano il carbone in fabbrica.
Vi è tanta gente che viene qui a correre e tanti adolescenti che vi passano qualche ora in compagnia.
La prima cosa che ho notato, incamminandomi lungo il pontile, è stato questo "pilastro ironico"
E non si possono non notare gli scogli anneriti a causa dei fumi industriali di quando la fabbrica era in funzione
Imponenti sono i pilastri che lo sorreggono lontano dalla riva e, nonostante l'ultimo piccolo pezzo non sia percorribile da chi si trova a passeggiare qua, fa comunque impressione vedersi circondati dal mare profondo e dalle isole del golfo.
Se passate per Napoli, prima di ripartire passate anche di qua: fatevi una passeggiata sul pontile (occhio al vento fresco però), sedetevi come fanno i ragazzi che vi passano il loro tempo. Se ci passate per l'ora di pranzo, prima di arrivarci procuratevi da bere e da mangiare: può diventare un buon posto dove gustarsi un pranzo veloce prima di ripartire per altre mete.
Tutte le foto del pontile le trovate all'interno del set dedicato a Napoli, su flickr. Qui vi lascio alcune di quelle che preferisco.
Praticamente di fronte alla ex fabbrica si trova un lungo pontile, per l'esattezza di 850 metri, che per la sua lunghezza finisce letteralmente in mezzo al mare. Si, certo, è normale che un pontile si allunghi un minimo nel mare, certo. Ma questo vi si allunga per un bel pezzo.
Già starete arricciando il naso, lo so... Che c'entra il pontile di una vecchia fabbrica con un blog di viaggi? Tutto e niente direi.
Niente perchè non facciamo un viaggio per vedere solo ed esclusivamente un vecchio pontile e tutto perchè è un pontile particolare, che ci ricorda una parte del passato della città a cui altrimenti non penseremmo più. Ci fa girare a guardare la vecchia fabbrica, abbandonata a se stessa dopo che venne chiusa quando, invece, l'area sarebbe dovuta essere riqualificata.
La sua lunghezza insolita è dovuta ad un fatto ben preciso: lo hanno costruito così perché vicino alla terraferma il fondale era troppo basso e c'era bisogno di un punto di attracco per le navi che portavano il carbone in fabbrica.
Vi è tanta gente che viene qui a correre e tanti adolescenti che vi passano qualche ora in compagnia.
La prima cosa che ho notato, incamminandomi lungo il pontile, è stato questo "pilastro ironico"
E non si possono non notare gli scogli anneriti a causa dei fumi industriali di quando la fabbrica era in funzione
Imponenti sono i pilastri che lo sorreggono lontano dalla riva e, nonostante l'ultimo piccolo pezzo non sia percorribile da chi si trova a passeggiare qua, fa comunque impressione vedersi circondati dal mare profondo e dalle isole del golfo.
Se passate per Napoli, prima di ripartire passate anche di qua: fatevi una passeggiata sul pontile (occhio al vento fresco però), sedetevi come fanno i ragazzi che vi passano il loro tempo. Se ci passate per l'ora di pranzo, prima di arrivarci procuratevi da bere e da mangiare: può diventare un buon posto dove gustarsi un pranzo veloce prima di ripartire per altre mete.
Tutte le foto del pontile le trovate all'interno del set dedicato a Napoli, su flickr. Qui vi lascio alcune di quelle che preferisco.
martedì 10 dicembre 2013
#instapost: nuove foto da instagram
Ultimamente mi è capitato spesso di condividere qui sul blog alcune delle foto che, durante gli ultimi viaggi, ho condiviso su instagram.
Vorrei far diventare questi post una rubrica fissa, quindi ecco qui un nuovo post con le foto che preferisco tra le ultime caricate.
Lately I've often here on the blog to share some of the photos during the last trips, I have shared on instagram.
I wish this kind of post would become a regular feature, so here's a new post with my favorite photos from the latest uploaded.
Perugia: tramonto e ruota panoramica [Perugia: sunset and ferris wheel]
La prima neve sui monti Umbri [The first snow on the mountains of Umbria]
La neve arriva a Città di Castello
Città di Castello
Cortona
San Gregorio Armeno, Napoli
Bagnoli, Napoli: il pontile dove attraccavano le navi col carbone per l'Italsider [Bagnoli, Napoli: the wharf where the ships were docked with charcoal for the Italsider]
Pozzuoli: il lago d'Averno [The Averno lake, Pozzuoli]
Vorrei far diventare questi post una rubrica fissa, quindi ecco qui un nuovo post con le foto che preferisco tra le ultime caricate.
Lately I've often here on the blog to share some of the photos during the last trips, I have shared on instagram.
I wish this kind of post would become a regular feature, so here's a new post with my favorite photos from the latest uploaded.
Perugia: tramonto e ruota panoramica [Perugia: sunset and ferris wheel]
La prima neve sui monti Umbri [The first snow on the mountains of Umbria]
La neve arriva a Città di Castello
Città di Castello
Cortona
San Gregorio Armeno, Napoli
Bagnoli, Napoli: il pontile dove attraccavano le navi col carbone per l'Italsider [Bagnoli, Napoli: the wharf where the ships were docked with charcoal for the Italsider]
Pozzuoli: il lago d'Averno [The Averno lake, Pozzuoli]
domenica 8 dicembre 2013
Napoli: la delusione del museo archeologico nazionale
Durante l'ultima gita a Napoli, ad inizio dicembre, ho visitato anche il museo archeologico nazionale [biglietto intero: 8 euro]. Me ne avevano parlato tanto, anche molto bene. Mi avevano detto che le cose da vedere sono tante, che vi sono molti reperti archeologici di estrema bellezza che meritano un'occhiata. Proprio per questo sono entrata felice di poterlo visitare e ho pagato il mio biglietto intero.
Però, purtroppo, ancora non sapevo che sarei rimasta molto delusa da questo museo. Perché? La risposta è molto semplice: molte delle cose che dovrebbero esservi esposte non erano visibili; molte sale erano chiuse al pubblico.
Voi mi direte che può capitare... Che accade che ci siano delle opere in restauro, delle sale chiuse per qualche motivo (ad esempio l'allestimento di una mostra temporanea)... Io, però, vi fermo subito: quando sono andata a pagare il biglietto, sapevo di poter visitare l'intero museo! E sì, all'ingresso non ho visto alcun cartello che segnalava sale chiuse (se c'era era esposto male) :(
Ho provato a chiedere come mai tutte queste sale chiuse, ma ovviamente le risposte sono state molto vaghe. Una di queste risposte, però, mi ha lasciata decisamente sbigottita: "anzi, oggi è anche abbastanza aperto!". Quando ho sentito questa affermazione, lo ammetto, non sapevo se ridere o se piangere... Mi ha davvero lasciata senza parole!
Comunque, a parte la mia delusione e tutte le ipotesi che si possono fare senza sapere il perchè di questa situazione, spero di riuscire a vederlo interamente la prossima volta che capiterò a Napoli :)
Però, purtroppo, ancora non sapevo che sarei rimasta molto delusa da questo museo. Perché? La risposta è molto semplice: molte delle cose che dovrebbero esservi esposte non erano visibili; molte sale erano chiuse al pubblico.
Voi mi direte che può capitare... Che accade che ci siano delle opere in restauro, delle sale chiuse per qualche motivo (ad esempio l'allestimento di una mostra temporanea)... Io, però, vi fermo subito: quando sono andata a pagare il biglietto, sapevo di poter visitare l'intero museo! E sì, all'ingresso non ho visto alcun cartello che segnalava sale chiuse (se c'era era esposto male) :(
Ho provato a chiedere come mai tutte queste sale chiuse, ma ovviamente le risposte sono state molto vaghe. Una di queste risposte, però, mi ha lasciata decisamente sbigottita: "anzi, oggi è anche abbastanza aperto!". Quando ho sentito questa affermazione, lo ammetto, non sapevo se ridere o se piangere... Mi ha davvero lasciata senza parole!
Comunque, a parte la mia delusione e tutte le ipotesi che si possono fare senza sapere il perchè di questa situazione, spero di riuscire a vederlo interamente la prossima volta che capiterò a Napoli :)
venerdì 6 dicembre 2013
Pozzuoli: il lago d'Averno
L'ultimo giorno della mia gita di due giorni a Napoli sono stata a pranzo sul lago di Averno. Si tratta di un lago di origine vulcanica e si trova nella provincia di Pozzuoli. Virgilio, nel IV libro dell'Eneide, colloca qui l'ingresso all'inferno.
C'è un ristorante molto piccolo, in una verandina che si trova proprio sulla riva del lago: cibo buono e abbastanza economico. Ci sono tante anatre che popolano il lago e tendono a stare vicino al ristorante: ovviamente aspettano qualche briciola! Quando qualcuno tira dalla finestra del ristorante una briciola di cibo, le anatre si lanciano per accaparrarsela (sembrava, ogni volta, che ci fosse un terremoto/maremoto!).
C'è una stradina che costeggia il lago, però non è percorribile fino alla fine perché chiusa con una sbarra (ma comunque molta gente prosegue comunque). In lontananza si vedono anche alcuni resti archeologici, peccato non poterci arrivare!
Merita di essere visto e fotografato, anche dalla strada che porta verso la domiziana: se vi capitate durante una giornata di sole, il panorama saprà ripagarvi.. In lontananza si vedono anche le isole di Procida ed Ischia.
Un posto perfetto, nella zona di Pozzuoli, per una pausa pranzo prima di proseguire il viaggio!
[tutte le foto che ho fatto prima di ripartire, le trovate su flickr!]
C'è un ristorante molto piccolo, in una verandina che si trova proprio sulla riva del lago: cibo buono e abbastanza economico. Ci sono tante anatre che popolano il lago e tendono a stare vicino al ristorante: ovviamente aspettano qualche briciola! Quando qualcuno tira dalla finestra del ristorante una briciola di cibo, le anatre si lanciano per accaparrarsela (sembrava, ogni volta, che ci fosse un terremoto/maremoto!).
C'è una stradina che costeggia il lago, però non è percorribile fino alla fine perché chiusa con una sbarra (ma comunque molta gente prosegue comunque). In lontananza si vedono anche alcuni resti archeologici, peccato non poterci arrivare!
Merita di essere visto e fotografato, anche dalla strada che porta verso la domiziana: se vi capitate durante una giornata di sole, il panorama saprà ripagarvi.. In lontananza si vedono anche le isole di Procida ed Ischia.
Un posto perfetto, nella zona di Pozzuoli, per una pausa pranzo prima di proseguire il viaggio!
[tutte le foto che ho fatto prima di ripartire, le trovate su flickr!]
Etichette:
Campi Flegrei,
Eneide,
gita,
inferi,
inferno,
Lago,
lago di Averso,
mitologia,
Napoli,
Virgilio
mercoledì 4 dicembre 2013
Napoli: una passeggiata a San Gregorio Armeno
Si sta avvicinando il Natale e il mio post natalizio di quest'anno lo dedico alla via dei presepi, a Napoli: San Gregorio Armeno.
Non ho mai fatto il presepe a casa (non c'è mai stata la tradizione di farlo a casa mia), ma questa via di Napoli la volevo vedere già da qualche anno: ho deciso, quindi di cogliere l'occasione di passare due giorni fuori per poterla vedere.
L'orario migliore per visitare questa parte di Napoli è la mattina "presto", verso le 9:30, così da non trovarsi immersi nella calca e poter camminare senza trovarsi incastrati in una fiumana di gente.
Sapevo che alcuni di questi presepi erano grandi, ma non me li aspettavo così tanto grandi! Alcuni avrebbero forse bisogno di una stanza dedicata solo a loro e di restare sempre montati per essere ammirati in ogni momento dell'anno: sono enormi, ben fatti, precisi in ogni dettaglio... Delle vere e proprie opere d'arte!
Per quanto riguarda le statue/personaggi da presepe che riprendono alcuni personaggi della realtà sono assolutamente molto realistiche, esattamente come si sente dire!
Se vi trovate a Napoli, un salto qui fatelo: è divertente anche vedere come queste piccole opere vengono create, visto che alcuni laboratori sono visibili proprio dalla strada!
Vi lascio qualche foto, insieme, ovviamente, al link al set con tutte le foto :)
Non ho mai fatto il presepe a casa (non c'è mai stata la tradizione di farlo a casa mia), ma questa via di Napoli la volevo vedere già da qualche anno: ho deciso, quindi di cogliere l'occasione di passare due giorni fuori per poterla vedere.
L'orario migliore per visitare questa parte di Napoli è la mattina "presto", verso le 9:30, così da non trovarsi immersi nella calca e poter camminare senza trovarsi incastrati in una fiumana di gente.
Sapevo che alcuni di questi presepi erano grandi, ma non me li aspettavo così tanto grandi! Alcuni avrebbero forse bisogno di una stanza dedicata solo a loro e di restare sempre montati per essere ammirati in ogni momento dell'anno: sono enormi, ben fatti, precisi in ogni dettaglio... Delle vere e proprie opere d'arte!
Per quanto riguarda le statue/personaggi da presepe che riprendono alcuni personaggi della realtà sono assolutamente molto realistiche, esattamente come si sente dire!
Se vi trovate a Napoli, un salto qui fatelo: è divertente anche vedere come queste piccole opere vengono create, visto che alcuni laboratori sono visibili proprio dalla strada!
Vi lascio qualche foto, insieme, ovviamente, al link al set con tutte le foto :)
Etichette:
Napoli,
natale,
personaggi,
presepi,
realtà,
San Gregorio Armeno,
statue,
tradizioni
Iscriviti a:
Post (Atom)