Arriviamo a Napoli dall’Autostrada del Sole e Il Vesuvio appare dalla foschia del mattino. Imbocchiamo la tangenziale che, ricordatevi, è a pagamento.
Usciamo a Fuorigrotta e, dopo il sottopasso sotto lo stadio San Paolo, arriviamo a piazzale Tecchio. A piazzale Tecchio c’è la stazione di Campi Flegrei. Acquistiamo due biglietti giornalieri per l’intera rete e saliamo al binario del servizio metropolitano. Prendiamo il primo treno e scendiamo alla stazione Monteoliveto.
Quando usciamo dalla stazioncina ci ritroviamo nel cuore della Napoli vecchia.
Tra motorini che sfrecciano, pane per strada, tripperie e vicoli affollati, ci avviamo nel caos. Ci avviamo in una stretta strada che attraversa tutta la Napoli del centro storico, chiamata dai napoletani Spaccanapoli. Arriviamo in piazza del Gesù dove troviamo due chiese, enormemente diverse: la prima è quella del Gesù Nuovo, barocca, che custodisce le ampolle col sangue di San Gennaro; l’altra, la Chiesa di Santa Chiara è romanica ed è famosa per le maioliche del chiostro.
Lasciamo piazza del Gesù e torniamo verso via Toledo. Verso la fine ci fermiamo a mangiare alcune specialità di rosticceria. La fame e tanta: infatti ci concediamo anche una sfogliatella nella micropasticceria all’ingresso della Galleria Umberto. Dopo il dolce, ovviamente, ci concediamo un caffè seduti ai tavoli sotto le volte di vetro della Galleria.
Alla fine di uno dei suo bracci sbirciamo l’ingresso del teatro San Carlo.
Poco oltre la galleria Umberto, proprio alla fine di via Toledo si apre piazza del Plebiscito. Da un lato il Palazzo reale, con le sue statue di sentinella, dall’altro la suggestiva chiesa di San Francesco di Paola che ricorda San Pietro.
Ritorniamo a via Toledo e prendiamo la funicolare Centrale che ci porta al Vomero. Da lì, dopo dieci minuti di cammino, arriviamo al castello che domina Napoli, Castel Sant’Elmo. Dal castello si gode di una visuale straordiaria: Da un lato c’è il Vesuvio con il porto e la città vecchia e dall’altro il porto turistico con gli aliscafi che partono per le isole e la collina di Posillipo. In mezzo la collinetta di Pizzofalcone che divide le due parti.
Torniamo alla nostra auto parcheggiata a Fuorigrotta, saliamo fino alla collina di Posillipo, e da via Manzoni possiamo godere di una vista suggestiva: Sullo sfondo le isole dell’arcipelago napoletano, Procide e Ischia, con la punta di Capo Miseno. Sotto di noi l’enorme area in cui una volta c’era l’Italsider, di cui oggi rimane solo un edificio di archeologia industriale
E’ già ora di tornare a casa…Ma torneremo presto a Napoli!!
Nessun commento:
Posta un commento