Qualche foto scattata durante i giorni che ho passato in Val di Sole, in Trentino
martedì 29 maggio 2012
lunedì 28 maggio 2012
#RAFTINGPOWER: conclusioni
Di nuovo a casa a Roma (direi "finalmente" vista l'odissea di questo viaggio di ritorno, ma solo per questo.. La Val di Sole di certo è uno di quei posti che ti restano nel cuore per la sua bellezza!).
Sono appunto appena rientrata dal blogtrip organizzato in Val di Sole da Visittrentino, l'ormai famigerato #RAFTINGPOWER! Si è trattato di un fine settimana molto intenso, pieno di attività, benessere e anche di tanti (ma tanti eh) cibi nuovi e buoni da mangiare).
Il venerdi ho conosciuto Daniela e Nicola che hanno preso il mio stesso treno per salire a Trento. Poi aperitivo e cena con Francesco: già il primo giorno quindi abbiamo iniziato a conoscerci un pò (almeno noi pochi che già eravamo li).
Siamo partiti sabato alle 10,con la Vaca Nonesa che ci ha portati tutti a Dimaro, precisamente al dolomiti camping village siamo stati subito lanciati in mezzo al cibo col pranzo e poi tutti giù per il Noce (cavolo come ruggisce il ragazzo!).Ovviamente non ci siamo fatti mancare il "ferito a bordo" (come funzionava la storia della colpa?? :D). Sergio come va il naso??
Prima della cena, una capatina al centro benessere ci stava tutta, con trattamento viso al ribes annesso (Trattamento fantastico ragazzi... assolutamente consigliatissimo. Ovviamente ancora un bel sonoro grazie a Nicola ed alla sua manina magica che ha estratto il foglio col mio nome): dopo due ore li sono/siamo praticamente rinati. Per concludere questa giornata strapiena ovviamente tutti a cena: quanto cibo ragazzi... E tutto buonissimo direi!! Tutti a letto tardi (l'una passata!!) per reincontrarci la mattina dopo alle 8:15... Ragazzi, mai visto cosi tante facce assonnate tutte insieme!! Dopo una bella colazione rigenerante (più o meno) qualcuno è andato a fare downhill (ebbene si, dopo tanti anni sono tornata in sella ad una bicicletta) ed altri a fare hydrospeed (il noce sarà anche bello, ma è troooooppo freddo!!). Scendendo per le montagne ho fatto il pieno di paesaggi veramente magnifici!!
A pranzo, dopo aver rifatto le borse alla rinfusa, tutti a San Giacomo per poi riprendere la Vaca Nonesa e ritornare a Trento. La nostra avventura tutti insieme finisce li (lacrimuccia..)..
A questo punto ringrazio tutti i ragazzi che hanno partecipato per la bella atmosfera che si è creata, Sergio, Francesco e la Raffa per aver organizzato ed averci portati in questi posti veramente stupendi (se non si fosse capito ho apprezzato molto!), il Camping Dolomiti (un posto stupendo ragazzi, veramente!) per averci ospitati, le guide che ci hanno portato a fare le attività e tutti quelli che ci hanno permesso di passare questo bel fine settimana!
Vi lascio i link ai post delle varie giornate:
#RAFTINGPOWER: l'arrivo a Trento (day zero)
#RAFTINGPOWER: day one
#RAFTINGPOWER: day two
Sono appunto appena rientrata dal blogtrip organizzato in Val di Sole da Visittrentino, l'ormai famigerato #RAFTINGPOWER! Si è trattato di un fine settimana molto intenso, pieno di attività, benessere e anche di tanti (ma tanti eh) cibi nuovi e buoni da mangiare).
Il venerdi ho conosciuto Daniela e Nicola che hanno preso il mio stesso treno per salire a Trento. Poi aperitivo e cena con Francesco: già il primo giorno quindi abbiamo iniziato a conoscerci un pò (almeno noi pochi che già eravamo li).
Siamo partiti sabato alle 10,con la Vaca Nonesa che ci ha portati tutti a Dimaro, precisamente al dolomiti camping village siamo stati subito lanciati in mezzo al cibo col pranzo e poi tutti giù per il Noce (cavolo come ruggisce il ragazzo!).Ovviamente non ci siamo fatti mancare il "ferito a bordo" (come funzionava la storia della colpa?? :D). Sergio come va il naso??
Prima della cena, una capatina al centro benessere ci stava tutta, con trattamento viso al ribes annesso (Trattamento fantastico ragazzi... assolutamente consigliatissimo. Ovviamente ancora un bel sonoro grazie a Nicola ed alla sua manina magica che ha estratto il foglio col mio nome): dopo due ore li sono/siamo praticamente rinati. Per concludere questa giornata strapiena ovviamente tutti a cena: quanto cibo ragazzi... E tutto buonissimo direi!! Tutti a letto tardi (l'una passata!!) per reincontrarci la mattina dopo alle 8:15... Ragazzi, mai visto cosi tante facce assonnate tutte insieme!! Dopo una bella colazione rigenerante (più o meno) qualcuno è andato a fare downhill (ebbene si, dopo tanti anni sono tornata in sella ad una bicicletta) ed altri a fare hydrospeed (il noce sarà anche bello, ma è troooooppo freddo!!). Scendendo per le montagne ho fatto il pieno di paesaggi veramente magnifici!!
A pranzo, dopo aver rifatto le borse alla rinfusa, tutti a San Giacomo per poi riprendere la Vaca Nonesa e ritornare a Trento. La nostra avventura tutti insieme finisce li (lacrimuccia..)..
A questo punto ringrazio tutti i ragazzi che hanno partecipato per la bella atmosfera che si è creata, Sergio, Francesco e la Raffa per aver organizzato ed averci portati in questi posti veramente stupendi (se non si fosse capito ho apprezzato molto!), il Camping Dolomiti (un posto stupendo ragazzi, veramente!) per averci ospitati, le guide che ci hanno portato a fare le attività e tutti quelli che ci hanno permesso di passare questo bel fine settimana!
Vi lascio i link ai post delle varie giornate:
#RAFTINGPOWER: l'arrivo a Trento (day zero)
#RAFTINGPOWER: day one
#RAFTINGPOWER: day two
domenica 27 maggio 2012
#RAFTINGPOWER: day two
Oggi, domenica 27 maggio, è stato il secondo giorno (nonchè l'ultimo) del blogtrip "#RAFTINGPOWER" organizzato da visittrentino.
L'appuntamento era alle 8:15 davanti ai nostri bungalow. Le facce erano ancora decisamente molto assonnate, ma abbiamo sfidato il sonno e siamo andati a far colazione. Poi ci siamo divisi in due gruppi per andare a fare due attività diverse: il Downhill (e io ho fatto questa) e l'Hydrospeed (dopo aver testato ieri la temperatura del Noce, ho deciso di evitare questa attività :P). Ci portano fino a Campiglio col pulmino: una volta li indossiamo le giacche a vento e i caschetti, "pausa caffè" e poi ci mettiamo in sella alle bici per andare a fare qualche esercizio e prender confidenza con le nostre "amiche" per la mattinata. Quindi, si parte!! Passiamo davanti a panorami fantastici e anche noi donne, dopo aver preso maggiore confidenza con il terreno e le biciclette, andiamo avanti con maggiore decisione. In tutto ci mettiamo circa due ore a tornare giù, con anche una deviazione per andare ad ammirare la cascata del Pison (se volete ecco il link al video che ho già caricato su youtube). Se non li avete visti di persona, sono paesaggi veramente difficili da immaginare.
Purtroppo per noi poi torniamo a sistemare i bagagli per fiondarci poi a pranzo: avevamo il treno per tornare a Trento (la vaca nonesa, come all'andata) alle 15:49. Eravamo pieni come uova, ma era tutto buonissimo.
Il modo migliore per concludere questo post veloce, scirtto in preda alla stanchezza ed ai dolori dovuti a tutta questa attività fisica (vi assicuro che è stato tutto abbastanza faticoso) se non ringraziando tutti gli altri blogger del gruppo, Sergio, Franz, Raffaella, VisitTrentino i il camping Dolomiti!! GRAZIE!! #RAFTINGPOWER
L'appuntamento era alle 8:15 davanti ai nostri bungalow. Le facce erano ancora decisamente molto assonnate, ma abbiamo sfidato il sonno e siamo andati a far colazione. Poi ci siamo divisi in due gruppi per andare a fare due attività diverse: il Downhill (e io ho fatto questa) e l'Hydrospeed (dopo aver testato ieri la temperatura del Noce, ho deciso di evitare questa attività :P). Ci portano fino a Campiglio col pulmino: una volta li indossiamo le giacche a vento e i caschetti, "pausa caffè" e poi ci mettiamo in sella alle bici per andare a fare qualche esercizio e prender confidenza con le nostre "amiche" per la mattinata. Quindi, si parte!! Passiamo davanti a panorami fantastici e anche noi donne, dopo aver preso maggiore confidenza con il terreno e le biciclette, andiamo avanti con maggiore decisione. In tutto ci mettiamo circa due ore a tornare giù, con anche una deviazione per andare ad ammirare la cascata del Pison (se volete ecco il link al video che ho già caricato su youtube). Se non li avete visti di persona, sono paesaggi veramente difficili da immaginare.
Purtroppo per noi poi torniamo a sistemare i bagagli per fiondarci poi a pranzo: avevamo il treno per tornare a Trento (la vaca nonesa, come all'andata) alle 15:49. Eravamo pieni come uova, ma era tutto buonissimo.
Il modo migliore per concludere questo post veloce, scirtto in preda alla stanchezza ed ai dolori dovuti a tutta questa attività fisica (vi assicuro che è stato tutto abbastanza faticoso) se non ringraziando tutti gli altri blogger del gruppo, Sergio, Franz, Raffaella, VisitTrentino i il camping Dolomiti!! GRAZIE!! #RAFTINGPOWER
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#RAFTINGPOWER day one
Quella di ieri è stata una giornata adrenalinica e molto, ma molto divertente: la prima delle due del #raftingpower!
Appuntamento alle 10 alla stazione della "vaca nonesa" (la Trento - Malè se non erro..erano le 9:20 quando sono arrivata, quindi abbiate pietà per me ed il mio sonno che ancora incombeva!) e partiamo col treno delle 10:22.
Arriviamo a Dimaro alle 12 e ci sistemiamo nei bungalow e pranzo.. Quindi arriva il momento clou della giornata: il rafting lungo il noce! Due ore, per quindi chilometri di percorso: ammetto di essere partita alquanto impaurita, visto che non lo avevo mai fatto, ma mi sono dovuta decisamente ricredere: è stata un'avventura adrenalinica, ma più semplice di quanto pensassi.. Mi sono veramente divertita. Dopo mezz'ora di riposo tocca al centro benessere ed al trattamento viso al ribes vinto grazie all'estrazione del mio nome (grazie Nicola!!!). Un'ora di relax totale prima di andare alla scoperta del cibo locale in un ristorantino della valle: che mangiata! Alla fine andiamo a letto stanchissimi ma felici: era l'una e avevamo appuntamento alle 8:15 del giorno dopo!! Vi lascio anche qualche foto di questa giornata
Appuntamento alle 10 alla stazione della "vaca nonesa" (la Trento - Malè se non erro..erano le 9:20 quando sono arrivata, quindi abbiate pietà per me ed il mio sonno che ancora incombeva!) e partiamo col treno delle 10:22.
Arriviamo a Dimaro alle 12 e ci sistemiamo nei bungalow e pranzo.. Quindi arriva il momento clou della giornata: il rafting lungo il noce! Due ore, per quindi chilometri di percorso: ammetto di essere partita alquanto impaurita, visto che non lo avevo mai fatto, ma mi sono dovuta decisamente ricredere: è stata un'avventura adrenalinica, ma più semplice di quanto pensassi.. Mi sono veramente divertita. Dopo mezz'ora di riposo tocca al centro benessere ed al trattamento viso al ribes vinto grazie all'estrazione del mio nome (grazie Nicola!!!). Un'ora di relax totale prima di andare alla scoperta del cibo locale in un ristorantino della valle: che mangiata! Alla fine andiamo a letto stanchissimi ma felici: era l'una e avevamo appuntamento alle 8:15 del giorno dopo!! Vi lascio anche qualche foto di questa giornata
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sabato 26 maggio 2012
#RAFTINGPOWER: day zero
Stanca morta ho deciso di scrivere questo post per rendervi partecipi di quest'avventura. Stavolta cercherò di aggiornare giorno per giorno il blog.
Come vi avevo detto (scritto) ad inizio maggio, questo fine settimana sarò a Trento per il "#raftingpower", l'evento organizzato da VisitTrentino ed a cui partecipo insieme ad altri blogger come me. Ora, in stile Carry di "sex and the city" (si, ok, il paragone non sarà apprezzato da tutti... ma è sicuramente il più azzeccato) scrivo di questa giornata a Trento. Sono arrivata questa mattina verso mezzogiorno con Daniela e Nicola alla stazione di Trento: abbiamo una fame tremenda e quindi andiamo a mangiare. Quindi check in in hotel, doccia e poi fuori in giro per Trento.
Abbiamo scoperto che in effetti la città è alquanto piccola (soprattutto io e Daniela che siamo abituate a girare per Roma): l'illuminazione è arrivata dopo aver deciso di arrivare al castello del buonconsiglio, che ci sembrava dall'altra parte del mondo rispetto a Piazza del Duomo e che invece era a 10 minuti (a passo lento) da li!! Insomma, alle 18 in piazza del Duomo ci siamo fatti il primo giro di aperitivo. Ci ha quindi raggiunti Francesco di VisitTrentino e quindi si fa il secondo giro di aperitivo in un locale chiamato "Il Simposio" (ci ha portati qua Francesco e la scelta è stata apprezzata).
Quindi cena alla "Birreria Pedavena":se amate la birra provatela (io non ne bevo molta, ma ho carpito l'informazione che la fanno loro e, volendo, la vendono anche). Ci sono tanti bei (e buoni) cibi tipici da provare...
Domani caricherò qualche foto su facebook (quindi occhio eh) e ovviamente vi terrò aggiornati tramite twitter e foursquare su spostamenti e attività.
Ah, per chi se lo fosse perso, lascio anche qui il link al post dove spiego cos'è #RAFTINGPOWER e chi vi partecipa insieme a me.
Ora, dopo questa bella (e anche lunga, anzi lunghissima giornata) posso anche crollare nel letto. Domani nuovi aggiornamenti! :)
Come vi avevo detto (scritto) ad inizio maggio, questo fine settimana sarò a Trento per il "#raftingpower", l'evento organizzato da VisitTrentino ed a cui partecipo insieme ad altri blogger come me. Ora, in stile Carry di "sex and the city" (si, ok, il paragone non sarà apprezzato da tutti... ma è sicuramente il più azzeccato) scrivo di questa giornata a Trento. Sono arrivata questa mattina verso mezzogiorno con Daniela e Nicola alla stazione di Trento: abbiamo una fame tremenda e quindi andiamo a mangiare. Quindi check in in hotel, doccia e poi fuori in giro per Trento.
Abbiamo scoperto che in effetti la città è alquanto piccola (soprattutto io e Daniela che siamo abituate a girare per Roma): l'illuminazione è arrivata dopo aver deciso di arrivare al castello del buonconsiglio, che ci sembrava dall'altra parte del mondo rispetto a Piazza del Duomo e che invece era a 10 minuti (a passo lento) da li!! Insomma, alle 18 in piazza del Duomo ci siamo fatti il primo giro di aperitivo. Ci ha quindi raggiunti Francesco di VisitTrentino e quindi si fa il secondo giro di aperitivo in un locale chiamato "Il Simposio" (ci ha portati qua Francesco e la scelta è stata apprezzata).
Quindi cena alla "Birreria Pedavena":se amate la birra provatela (io non ne bevo molta, ma ho carpito l'informazione che la fanno loro e, volendo, la vendono anche). Ci sono tanti bei (e buoni) cibi tipici da provare...
Domani caricherò qualche foto su facebook (quindi occhio eh) e ovviamente vi terrò aggiornati tramite twitter e foursquare su spostamenti e attività.
Ah, per chi se lo fosse perso, lascio anche qui il link al post dove spiego cos'è #RAFTINGPOWER e chi vi partecipa insieme a me.
Ora, dopo questa bella (e anche lunga, anzi lunghissima giornata) posso anche crollare nel letto. Domani nuovi aggiornamenti! :)
mercoledì 23 maggio 2012
Grandi viaggi letterari, da Omero a Che Guevara
Anche se non tieni l'Odissea sul comodino e conosci Che Guevara più come rivoluzionario che come scrittore di mémoires, ti verrà la pelle d'oca all'idea di vivere in prima persona uno dei grandi viaggi raccolti in questo articolo, tutti ispirati a libri più o meno famosi. Per saperne di più, sfoglia la sezione "Viaggi letterari" del nuovo fotografico Grandi Viaggi. Gli itinerari più belli del mondo.
Nel Pacifico con Paul Theroux
Il libro: la predilezione di Paul Theroux per il Pacifico sfociò in uno dei suoi libri di viaggio: the "Happy isles of Oceania". In esso l'autore descrive un avventuroso viaggio in kayak che lo condusse dalla Nuova Zelanda in Papua Nuova Guinea e alle Hawaii.
Il viaggio: circa 8.000 Km tra Nuova Zelanda, Australia, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Vanuatu, Fiji, Tonga, Samoa occidentali, Samoa americane, Tahiti, Isole Marchesi, Isole cook, Isola di pasqua, Hawaii.
Da non perdere: ammirare gli animali a bordo di una canoa tradizionale nel vasto Lago Te'Nggano delle Isole Salomone, dichiarato Patrimonio dell'Umanità.
Sulle orme di Ulisse
Il libro: l'Odissea è una delle opere più amate della letteratura occidentale. Le sue pagine continuano ad appassionare i lettori ansiosi di ripercorrere il tortuoso itinerario, costellato di insidie e difficoltà, che Ulisse seguì per tornare a casa dopo la caduta di Troia.
Il viaggio: circa 1.300 Km tra Grecia, Italia, Turchia e Tunisia. Per emulare Ulisse dovrai impiegare 10 anni, però.
Da non perdere: visitare l'antica Tamasso a Cipro, scalo commerciale prediletto della dea Atena nell'Odissea.
Con il Che sulla Latinoamericana
Il libro: Ernesto 'Che' Guevara fu un viaggiatore intrepido e instancabile. Il suo volume autobiografico Latinoamericana documenta un viaggio di 8000 km in sud america compiuto con una sgangherata motocicletta Norton e animato da fervore rivoluzionario.
Il viaggio: circa 14.000 Km tra Argentina, Cile, Perú, Ecudaor, Colombia, Venezuela, Stati Uniti e Panamá.
Da non perdere: ripercorrere l'itinerario del Che nella Regione dei Laghi, in Cile, ma anche visitare il Museo Casa Ernesto "Che" Guevara ad Alto Gracia, in Argentina, dedicato alla memoria del Che.
Il giro del mondo in 80 giorni
Il libro: sebbene inventato, il romanzo di Jules Verne è uno dei racconti di viaggio più famosi del mondo. Da Londra a Suez, dall'India all'Asia fino all'America, e poi di nuovo a Londra, questo itinerario, compiuto in treno e nave, è entrato nel cuore di sognatori e viaggiatori.
Il viaggio: circa 9.000 Km tra Inghilterra, India, Cina, Giappone e Stati Uniti.
Da non perdere: visitare il Reform Club di Londra e sperare di poterne diventare soci. Ammirare gigantesche petroliere che sembrano scivolare nel deserto lungo il Canale di Suez e chiedersi che cosa avrebbe detto Fogg vedendole.
Per sondare il nostro cuore di tenebra
Il libro: il Congo, secondo fiume del mondo per ampiezza, serpeggia in una fitta foresta pluviale formando tre fragorose cascate. È il fulcro della vita dei pigmei e degli animali locali, è stato sfruttato da un imperatore sanguinario e nel 1889 ha ispirato uno dei capolavori della letteratura inglese, Cuore di tenebra di Joseph Conrad.
Il viaggio: circa 1.730 Km attraverso la Repubblica Democratica del Congo
Da non perdere: navigare lungo il Fiume Congo attraverso una giungla incontaminata a bordo di una chiatta - un'esperienza di viaggio davvero estrema. E ancora: scattare fotografie dei gorilla di montagna, tuttora principale attrazione della Repubblica Democratica del Congo, vicino al confine con il Ruanda e l'Uganda, durante un trekking guidato.
Con Twain nel profondo sud
Il libro: naviga lungo il Mississippi, entra nella stanza situata sopra il saloon che frequentava Twain mentre era pilota di battelli a vapore. Esplora gli Stati Uniti occidentali per conoscere la fresca nebbia estiva di San Francisco e cerca di immedesimarti nello spirito di uno scrittore geniale. Solo allora potrai dire di aver letto davvero Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn.
Il viaggio: circa 2.303 Km attraverso il baricentro basso degli States.
Da non perdere: compiere uno dei più suggestivi itinerari in auto nell'Ovest americano, seguendo il percorso effettuato da Twain nel deserto dello Utah, attraverso la Sierra Nevada, fino al Lake Tahoe e alla Baia di San Francisco.
A dorso di un'asina con Stevenson
Il libro: prima de L'isola del tesoro, Il ragazzo rapito e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Robert Louis Stevenson era solo un aspirante scrittore che attraversò a piedi, con un asino, la selvaggia regione francese delle Cévennes. Da questa esperienza nacque il celebre diario di viaggio dall'eloquente titolo Viaggio nelle Cévennes in compagnia di un asino
Il viaggio: circa 225 Km attraverso il sud della Francia.
Da non perdere: contemplare il panorama dal Mont Lozère, il punto più alto del percorso. Mangiare castagne attraversando il Parc National des Cévennes. Fare 'rifornimento' al Monastero di Notre-Dame-de-Neiges, noto più per il suo liquore che per la sua aura mistica
FONTE| lonelyplanetitalia.it
Nel Pacifico con Paul Theroux
Il libro: la predilezione di Paul Theroux per il Pacifico sfociò in uno dei suoi libri di viaggio: the "Happy isles of Oceania". In esso l'autore descrive un avventuroso viaggio in kayak che lo condusse dalla Nuova Zelanda in Papua Nuova Guinea e alle Hawaii.
Il viaggio: circa 8.000 Km tra Nuova Zelanda, Australia, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Vanuatu, Fiji, Tonga, Samoa occidentali, Samoa americane, Tahiti, Isole Marchesi, Isole cook, Isola di pasqua, Hawaii.
Da non perdere: ammirare gli animali a bordo di una canoa tradizionale nel vasto Lago Te'Nggano delle Isole Salomone, dichiarato Patrimonio dell'Umanità.
Sulle orme di Ulisse
Il libro: l'Odissea è una delle opere più amate della letteratura occidentale. Le sue pagine continuano ad appassionare i lettori ansiosi di ripercorrere il tortuoso itinerario, costellato di insidie e difficoltà, che Ulisse seguì per tornare a casa dopo la caduta di Troia.
Il viaggio: circa 1.300 Km tra Grecia, Italia, Turchia e Tunisia. Per emulare Ulisse dovrai impiegare 10 anni, però.
Da non perdere: visitare l'antica Tamasso a Cipro, scalo commerciale prediletto della dea Atena nell'Odissea.
Con il Che sulla Latinoamericana
Il libro: Ernesto 'Che' Guevara fu un viaggiatore intrepido e instancabile. Il suo volume autobiografico Latinoamericana documenta un viaggio di 8000 km in sud america compiuto con una sgangherata motocicletta Norton e animato da fervore rivoluzionario.
Il viaggio: circa 14.000 Km tra Argentina, Cile, Perú, Ecudaor, Colombia, Venezuela, Stati Uniti e Panamá.
Da non perdere: ripercorrere l'itinerario del Che nella Regione dei Laghi, in Cile, ma anche visitare il Museo Casa Ernesto "Che" Guevara ad Alto Gracia, in Argentina, dedicato alla memoria del Che.
Il giro del mondo in 80 giorni
Il libro: sebbene inventato, il romanzo di Jules Verne è uno dei racconti di viaggio più famosi del mondo. Da Londra a Suez, dall'India all'Asia fino all'America, e poi di nuovo a Londra, questo itinerario, compiuto in treno e nave, è entrato nel cuore di sognatori e viaggiatori.
Il viaggio: circa 9.000 Km tra Inghilterra, India, Cina, Giappone e Stati Uniti.
Da non perdere: visitare il Reform Club di Londra e sperare di poterne diventare soci. Ammirare gigantesche petroliere che sembrano scivolare nel deserto lungo il Canale di Suez e chiedersi che cosa avrebbe detto Fogg vedendole.
Per sondare il nostro cuore di tenebra
Il libro: il Congo, secondo fiume del mondo per ampiezza, serpeggia in una fitta foresta pluviale formando tre fragorose cascate. È il fulcro della vita dei pigmei e degli animali locali, è stato sfruttato da un imperatore sanguinario e nel 1889 ha ispirato uno dei capolavori della letteratura inglese, Cuore di tenebra di Joseph Conrad.
Il viaggio: circa 1.730 Km attraverso la Repubblica Democratica del Congo
Da non perdere: navigare lungo il Fiume Congo attraverso una giungla incontaminata a bordo di una chiatta - un'esperienza di viaggio davvero estrema. E ancora: scattare fotografie dei gorilla di montagna, tuttora principale attrazione della Repubblica Democratica del Congo, vicino al confine con il Ruanda e l'Uganda, durante un trekking guidato.
Con Twain nel profondo sud
Il libro: naviga lungo il Mississippi, entra nella stanza situata sopra il saloon che frequentava Twain mentre era pilota di battelli a vapore. Esplora gli Stati Uniti occidentali per conoscere la fresca nebbia estiva di San Francisco e cerca di immedesimarti nello spirito di uno scrittore geniale. Solo allora potrai dire di aver letto davvero Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn.
Il viaggio: circa 2.303 Km attraverso il baricentro basso degli States.
Da non perdere: compiere uno dei più suggestivi itinerari in auto nell'Ovest americano, seguendo il percorso effettuato da Twain nel deserto dello Utah, attraverso la Sierra Nevada, fino al Lake Tahoe e alla Baia di San Francisco.
A dorso di un'asina con Stevenson
Il libro: prima de L'isola del tesoro, Il ragazzo rapito e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Robert Louis Stevenson era solo un aspirante scrittore che attraversò a piedi, con un asino, la selvaggia regione francese delle Cévennes. Da questa esperienza nacque il celebre diario di viaggio dall'eloquente titolo Viaggio nelle Cévennes in compagnia di un asino
Il viaggio: circa 225 Km attraverso il sud della Francia.
Da non perdere: contemplare il panorama dal Mont Lozère, il punto più alto del percorso. Mangiare castagne attraversando il Parc National des Cévennes. Fare 'rifornimento' al Monastero di Notre-Dame-de-Neiges, noto più per il suo liquore che per la sua aura mistica
FONTE| lonelyplanetitalia.it
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Happy: 10 incontri con la felicità in viaggio
Intelletto, corpo e, naturalmente, anima. Sono i tre elementi da considerare se si è in cerca della felicità. Viaggiare è uno dei modi migliori per raggiungere l'obiettivo e trovare ciò che si desidera. Perché in giro per il mondo si incontrano molto spesso tradizioni e abitudini che è bello far propri per alzarsi la mattina e dire a se stessi: "Sì, oggi mi sento proprio felice!" E anche se fosse solo un ideale a cui tendere, voi provate a inseguirlo con i 10 consigli di questo articolo tratti dal nostro nuovo libro. Il suo titolo? Happy. I segreti della felicità da tutto il mondo. Più che azzeccato, non vi pare?
1. Scrivete i vostri desideri
Nei templi shintoisti del Giappone si trovano delle tavolette di legno chiamate ema, su cui i fedeli scrivono i propri sogni e le speranze. Se anche voi vi sentite un po' insicuri, provate a buttar giù una lista. Pensate a come vorreste che fosse la vostra vita. Quali obiettivi vi siete posti? Quali esperienze desiderate fare? Che tipo di persona volete essere? Con chi volete dividere la vita? Poi scrivete tutto su un pezzo di carta.
Luogo: Giappone
Tradizione: Ema (tavolette di legno)
2. Esprimetevi con il canto
A volte fare una cosa male è meglio che non farla per niente. Non sono molti i cantanti forniti di talento naturale, come non sono molti gli atleti di classe mondiale, ma questo non significa che dobbiamo negarci il piacere di cantare in un microfono o di dare calci a un pallone. Il karaoke è un ottimo esercizio per superare le inibizioni. Fate come i giapponesi: esibitevi con gli amici in un saletta privata piuttosto che da soli in un bar; lasciarsi andare sarà un gioco di squadra.
Luogo: Giappone e Corea
Tradizione: Karaoke
3. Ringraziate chi vi ha indicato la strada
In Vietnam il Capodanno lunare è la più importante festività dell'anno, e somiglia al Natale mischiato col Giorno del Ringraziamento. I primi due giorni sono dedicati alla famiglia e agli amici. E il terzo? A fare visita ai maestri! Queste figure godono di enorme rispetto nella società vietnamita, e gli ex allievi usano questa giornata (ma non solo) per salutarli, parlare del rapporto (presente o passato) che li lega, ringraziarli e far loro dei regali.
Luogo: Vietnam
Tradizione: Festa degli insegnanti
4. State all'aperto ogni volta che potete
Gli svedesi celebrano l'arrivo della bella stagione, quella nella quale si può stare all'aperto, con grande gioia: è la loro Festa di mezza estate. Si tiene il venerdì più vicino al solstizio, nella terza settimana di giugno. Gli abitanti delle regioni più settentrionali riescono a volte anche a intravedere il sole di mezzanotte. Le radici di questa festa affondano negli antichi riti di fertilità delle religioni precristiane, ma oggi questa celebrazione è soltanto una semplice scusa per onorare allegramente la bellezza e soprattutto la luce dell'estate.
Luogo: Svezia
Tradizione: Festa di mezza estate
5. Fate pace con l'ambiente
Ogni agosto, nel clima temperato dell'inverno tropicale, il popolo Yolngu, della zona nordorientale di Arnhem Land, si riunisce per rinnovare il legame con l'ambiente. Il Garma Festival dura quattro giorni e si svolge in una foresta di eucalipti, dove, secondo la leggenda, fu forgiato il primo digeridoo. È una zona attraversata dalle tradizionali Vie dei Canti, i sentieri dove gli Antenati degli aborigeni diedero vita al mondo pronunciando il nome delle cose che incontravano durante il cammino.
Luogo: Australia
Tradizione: Garma Festival
6. Esprimete la vostra fisicità
Sin dall'antichità, in occasione di celebrazioni, rituali, cerimonie, il ballo è stato usato come strumento privilegiato di espressione. Permette infatti di sciogliere le tensioni e di aumentare l'autostima e il benessere. Un céilí è una serata danzante in cui vengono suonate musiche tradizionali irlandesi, e ha una forte valenza sociale. Non ha niente a che vedere con le giravolte e le rigide posizioni della riverdance: è più semplicemente una scatenata celebrazione della vita, dove l'importante è partecipare. Nessuno vi guarderà male se gli pestate i piedi; vi rimetteranno al vostro posto, vi faranno girare ancora più veloci e vi regaleranno un grosso sorriso di incoraggiamento.
Luogo: Irlanda
Tradizione: danze céilí
7. Gustate un buon caffé
In Etiopia, terra di origine di alcune delle migliori varietà di caffè del mondo, un approccio sbrigativo con la tazzina è semplicemente inimmaginabile. Il ritmo di vita più tranquillo degli etiopi è perfettamente rappresentato dalla loro cerimonia del caffè, una tradizione vecchia di 3000 anni che stimola tutti i sensi e a cui vengono attribuiti poteri curativi. Il rituale viene eseguito da una donna con indosso un abito bianco, che posiziona gli attrezzi per preparare la bevanda sopra delle erbe fresche sparse a terra, mentre gli invitati vengono avvolti nel profumo dell'incenso.
Luogo: Etiopia
Tradizione: cerimonia del caffé etiope
8. Date via qualcosa a cui tenete
Per capire quanto siete fortunati. A Tokelau, un piccolissimo arcipelago tra i più remoti al mondo, l'individualismo non trova spazio. Vero sogno tropicale, composto da tre idilliaci atolli corallini a 20 ore di barca da Samoa, Tokelau sopravvive solo se tutti gli abitanti collaborano e solo se i più fortunati si fanno carico dei meno abbienti. Nonostante l'influenza del venale mondo occidentale, qui vige ancora l'usanza dell'inati (condivisione). Ogni giorni il pescato viene sistemato sulla spiaggia ed è il taupulega, cioè il consiglio, a decidere come spartirlo, pensando soprattutto a chi ha più bisogno.
Luogo: Tokelau
Tradizione: Inati (condivisione)
9. Ritornate bambini
E fate un salto all'Holi Festival, una tradizione induista, detta anche Festa dei Colori, durante la quale chiunque può fermarsi un attimo e liberare la parte più infantile e giocosa di sé per lasciarla sfogare, una volta tanto. E volete sapere come? Per celebrare la primavera, i partecipanti si lanciano l'un l'altro palloncini pieni d'acqua e polveri coloratissime. La festa ha luogo nei giorni di Phlaguna, considerati fortunati, ed è anche una scusa per mangiare i deliziosi mithai (dolcetti indiani) e un lassi speciale, preparato solo durante l'Holi, che contiene mandorle, pistacchi, petali di rosa e, a volte, bhang (un derivato della marijuana).
Luogo: India
Tradizione: Holi Festival
10. Fatevi coccolare
Quando si tratta di tornare indietro nel tempo, nessun paese è meglio della Turchia. La tradizione dei bagni pubblici - o meglio, degli hammam, molti in marmo e risalgono al XVII secolo - dà al paese un fascino inconfondibile. Sdraiatevi pigramente sulla pietra riscaldata, sudate, ritempratevi con acqua fresca, ammirate la cupola stellata che fa da soffitto, fatevi strofinare la schiena con un guanto di crine - non sentite che tutte le vostre preoccupazioni si dissolvono con il vapore?
Luogo: Turchia
Tradizione: bagno turco e scrub in un hammam
FONTE| Lonelyplanetitalia.it
1. Scrivete i vostri desideri
Nei templi shintoisti del Giappone si trovano delle tavolette di legno chiamate ema, su cui i fedeli scrivono i propri sogni e le speranze. Se anche voi vi sentite un po' insicuri, provate a buttar giù una lista. Pensate a come vorreste che fosse la vostra vita. Quali obiettivi vi siete posti? Quali esperienze desiderate fare? Che tipo di persona volete essere? Con chi volete dividere la vita? Poi scrivete tutto su un pezzo di carta.
Luogo: Giappone
Tradizione: Ema (tavolette di legno)
2. Esprimetevi con il canto
A volte fare una cosa male è meglio che non farla per niente. Non sono molti i cantanti forniti di talento naturale, come non sono molti gli atleti di classe mondiale, ma questo non significa che dobbiamo negarci il piacere di cantare in un microfono o di dare calci a un pallone. Il karaoke è un ottimo esercizio per superare le inibizioni. Fate come i giapponesi: esibitevi con gli amici in un saletta privata piuttosto che da soli in un bar; lasciarsi andare sarà un gioco di squadra.
Luogo: Giappone e Corea
Tradizione: Karaoke
3. Ringraziate chi vi ha indicato la strada
In Vietnam il Capodanno lunare è la più importante festività dell'anno, e somiglia al Natale mischiato col Giorno del Ringraziamento. I primi due giorni sono dedicati alla famiglia e agli amici. E il terzo? A fare visita ai maestri! Queste figure godono di enorme rispetto nella società vietnamita, e gli ex allievi usano questa giornata (ma non solo) per salutarli, parlare del rapporto (presente o passato) che li lega, ringraziarli e far loro dei regali.
Luogo: Vietnam
Tradizione: Festa degli insegnanti
4. State all'aperto ogni volta che potete
Gli svedesi celebrano l'arrivo della bella stagione, quella nella quale si può stare all'aperto, con grande gioia: è la loro Festa di mezza estate. Si tiene il venerdì più vicino al solstizio, nella terza settimana di giugno. Gli abitanti delle regioni più settentrionali riescono a volte anche a intravedere il sole di mezzanotte. Le radici di questa festa affondano negli antichi riti di fertilità delle religioni precristiane, ma oggi questa celebrazione è soltanto una semplice scusa per onorare allegramente la bellezza e soprattutto la luce dell'estate.
Luogo: Svezia
Tradizione: Festa di mezza estate
5. Fate pace con l'ambiente
Ogni agosto, nel clima temperato dell'inverno tropicale, il popolo Yolngu, della zona nordorientale di Arnhem Land, si riunisce per rinnovare il legame con l'ambiente. Il Garma Festival dura quattro giorni e si svolge in una foresta di eucalipti, dove, secondo la leggenda, fu forgiato il primo digeridoo. È una zona attraversata dalle tradizionali Vie dei Canti, i sentieri dove gli Antenati degli aborigeni diedero vita al mondo pronunciando il nome delle cose che incontravano durante il cammino.
Luogo: Australia
Tradizione: Garma Festival
6. Esprimete la vostra fisicità
Sin dall'antichità, in occasione di celebrazioni, rituali, cerimonie, il ballo è stato usato come strumento privilegiato di espressione. Permette infatti di sciogliere le tensioni e di aumentare l'autostima e il benessere. Un céilí è una serata danzante in cui vengono suonate musiche tradizionali irlandesi, e ha una forte valenza sociale. Non ha niente a che vedere con le giravolte e le rigide posizioni della riverdance: è più semplicemente una scatenata celebrazione della vita, dove l'importante è partecipare. Nessuno vi guarderà male se gli pestate i piedi; vi rimetteranno al vostro posto, vi faranno girare ancora più veloci e vi regaleranno un grosso sorriso di incoraggiamento.
Luogo: Irlanda
Tradizione: danze céilí
7. Gustate un buon caffé
In Etiopia, terra di origine di alcune delle migliori varietà di caffè del mondo, un approccio sbrigativo con la tazzina è semplicemente inimmaginabile. Il ritmo di vita più tranquillo degli etiopi è perfettamente rappresentato dalla loro cerimonia del caffè, una tradizione vecchia di 3000 anni che stimola tutti i sensi e a cui vengono attribuiti poteri curativi. Il rituale viene eseguito da una donna con indosso un abito bianco, che posiziona gli attrezzi per preparare la bevanda sopra delle erbe fresche sparse a terra, mentre gli invitati vengono avvolti nel profumo dell'incenso.
Luogo: Etiopia
Tradizione: cerimonia del caffé etiope
8. Date via qualcosa a cui tenete
Per capire quanto siete fortunati. A Tokelau, un piccolissimo arcipelago tra i più remoti al mondo, l'individualismo non trova spazio. Vero sogno tropicale, composto da tre idilliaci atolli corallini a 20 ore di barca da Samoa, Tokelau sopravvive solo se tutti gli abitanti collaborano e solo se i più fortunati si fanno carico dei meno abbienti. Nonostante l'influenza del venale mondo occidentale, qui vige ancora l'usanza dell'inati (condivisione). Ogni giorni il pescato viene sistemato sulla spiaggia ed è il taupulega, cioè il consiglio, a decidere come spartirlo, pensando soprattutto a chi ha più bisogno.
Luogo: Tokelau
Tradizione: Inati (condivisione)
9. Ritornate bambini
E fate un salto all'Holi Festival, una tradizione induista, detta anche Festa dei Colori, durante la quale chiunque può fermarsi un attimo e liberare la parte più infantile e giocosa di sé per lasciarla sfogare, una volta tanto. E volete sapere come? Per celebrare la primavera, i partecipanti si lanciano l'un l'altro palloncini pieni d'acqua e polveri coloratissime. La festa ha luogo nei giorni di Phlaguna, considerati fortunati, ed è anche una scusa per mangiare i deliziosi mithai (dolcetti indiani) e un lassi speciale, preparato solo durante l'Holi, che contiene mandorle, pistacchi, petali di rosa e, a volte, bhang (un derivato della marijuana).
Luogo: India
Tradizione: Holi Festival
10. Fatevi coccolare
Quando si tratta di tornare indietro nel tempo, nessun paese è meglio della Turchia. La tradizione dei bagni pubblici - o meglio, degli hammam, molti in marmo e risalgono al XVII secolo - dà al paese un fascino inconfondibile. Sdraiatevi pigramente sulla pietra riscaldata, sudate, ritempratevi con acqua fresca, ammirate la cupola stellata che fa da soffitto, fatevi strofinare la schiena con un guanto di crine - non sentite che tutte le vostre preoccupazioni si dissolvono con il vapore?
Luogo: Turchia
Tradizione: bagno turco e scrub in un hammam
FONTE| Lonelyplanetitalia.it
lunedì 21 maggio 2012
10 luoghi che non esistono (ma dovrebbero)
A tutti è capitato di leggere un libro o di guardare un film e di sperare che i luoghi raccontati fossero reali. Alcune delle destinazioni migliori, però, sono immaginarie. Beh, non sempre. A volte sono state ispirate da posti reali conosciuti da chi poi ha inventato quei luoghi di fantasia. Bene, ecco i miei preferiti. Che cosa avrò dimenticato?
10. Il Bosco dei Cento Acri
La casa di Winnie the Pooh, Christopher Robin, Tigro e i loro amici: il meraviglioso Bosco dei Cento Acri è ispirato alla Ashdown Forest del Sussex, in Inghilterra. Questo è il posto perfetto per ritrovare la vostra infanzia, dell'ottimo miele ma anche "efelanti e nottole", come Pooh sa benissimo.
9. Narnia
Il Regno di Narnia, inventato da C.S Lewis, cattura l'immaginazione dei giovani lettori con i suoi animali parlanti e altre incredibili magie. Lewis trasse l'ispirazione per le proprie creature dalla natìa Irlanda del Nord, ma per il film fu preferita un'ambientazione in Nuova Zelanda. Per la terza pellicola della serie, Il viaggio del veliero, si è pensato alla White Island e alla meravigliosa Bay of Plenty.
8. El Dorado
Il mito della città dell'oro richiama tutto ciò che è opulento o irraggiungibile. Questo luogo favoloso, se solo esistesse, custodirebbe tesori inestimabili. Ha affascinato gli esploratori per secoli, ma è rimasto insondabile come il Santo Graal. Le giungle e le rovine dell'America centrale e meridionale sono perfette per inseguire la leggenda. Cercate una chiave per risolvere il mistero? La suggerisce Edgar Allan Poe: "Dove può trovarsi, questa terra di El Dorado? Oltre le Montagne della Luna, giù per la Valle delle Ombre..."
7. L'isola che non c'è
Pare che solo i bambini possano visitare L'isola che non c'è o Neverland, ma se pensate pensieri felici potrete trovare la strada per il mondo di Peter Pan, di Capitan Uncino e dei bambini smarriti. Migliaia di miglia e molte lune vi separano dalla meta, ma non datevi per vinti. Quando incontrerete fenicotteri, coccodrilli, fate, sirene e pirati capirete di essere più vicini al mondo di J.M. Barrie. Qualcuno dice che si tratti dell'Outback australiano, qualcuno del Madagascar, chissà.
6. Il paese delle meraviglie
Chi non vorrebbe viaggiare cadendo nella tana di un coniglio? Il programma sembra un po' bizzarro e accidentato, ma forse meno di certi voli aerei e, soprattutto, pare più promettente. Il classico racconto di Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie vi porterà a un emozionante universo di Stregatti, Cappellai Matti, carte incantate e cibi con particolari effetti collaterali. Fare scherzi è lo sport nazionale qui a Wonderland, e ve ne faranno di tutti i colori se sarete sufficientemente curiosi da avventurarvi laggiù (e chi non vorrebbe esplorare un luogo nel quale i fiori parlano e i mobili cambiano magicamente dimensione?). Carroll si ispirò alla realtà intorno a sé, in particolare a quella di Oxford, dove frequentò l'Università. Pare che una scultura nella splendida Ripon Cathedral nel North Yorkshire abbia ispirato il viaggio di Alice nella tana del coniglio.
5. Camelot
Norris J. Lacy, un eminente studioso dell'Età Arturiana, ha detto che "Camelot, situata in nessun posto particolare, potrebbe essere ovunque". Questo non ha impedito a storici e uffici del turismo di tentare l'individuazione del luogo in cui Re Artù estrasse l'Excalibur, impalmò Ginevra e visse felice e contento con i Cavalieri della Tavola Rotonda. Molti luoghi avanzano pretese di essere legati alla storia di Artù (e all'annessa tavola rotonda), come la cittadina di Caerleon nel Galles meridionale o il castello di Cadbury, nel Somerset, che ambisce a essere quello di Artù. Su Wikipedia si trova una lista divertente dei luoghi legati alla "leggenda", ma il consiglio è di andare in giro per Scozia, Galles e Inghilterra a cercare le proprie corrispondenze.
4. Atlantide
Oggetto di dibattito da quando Platone ne scrisse intorno al 360 a.C., Atlantide ha la triste fama di essere sparita negli abissi intorno al nono millennio prima di Cristo insieme ai suoi abitanti. Nel cuore dell'isola sorgevano un sistema concentrico di canali ed edifici molto simili a quelli della Grecia classica. Ancora oggi il mito ispira la cultura popolare e ogni tanto salta fuori qualcuno dicendo di aver trovato Atlantide. Gli studiosi, poi, ipotizzano che Platone avesse in mente l'antica Irlanda.
3. Brigadoon
Prima c'è, poi sparisce avvolta dalle nebbie e dal mistero. Brigadoon è un po' come molti viaggiatori immaginano la Scozia. La leggenda è basata su un antico racconto tedesco che narra di un villaggio i cui abitanti erano liberi di muoversi solo un giorno ogni cento anni. Dove si trovi questo villaggio nessuno lo sa di preciso. Qualcuno dice che sia vicino al luogo natìo del poeta Robert Burns, grande cantore settecentesco: vicino a Alloway, in Scozia, scorre infatti il fiume Doon.
2. Oz
Circondato dal deserto, il meraviglioso mondo di Oz inventato da Frank L. Baum è diviso in quattro territori. La capitale, la Città di smeraldo, si trova nel mezzo e una strada di mattoni gialli vi conduce. Fate attenzione alle scimmie volanti e agli ipnotici campi di papavero, ma anche ai leoni parlanti, agli spaventapasseri, ai maghi e alle streghe. Alcuni pensano che il mondo di Oz sia una metafora di molti luoghi degli Stati Uniti, altri credono che l'autore pensasse alla Cina. La cosa certa è che la storia comincia in Kansas, dove vive Dorothy, la piccola protagonista.
1. La Terra di Mezzo
Difficile trovare un luogo immaginario così ben descritto e documentato. La Terra di Mezzo frutto della fantasia di J.R.R Tolkien ha più storie da raccontare di molti luoghi reali e ha ispirato la creazione di mondi e lingue. Peter Jackson l'ha associata in modo indelebile alla Nuova Zelanda nella sua trilogia Il Signore degli Anelli e ai kiwi la cosa non è affatto dispiaciuta. Se cercate destinazioni affini, puntate su Argentina, Scozia, Romania e Finlandia. La verità è che la Terra di Mezzo racchiude in sé molti aspetti dei luoghi reali.
Vanessa Paech, Autore Lonely Planet
FONTE| Lonelyplanetitalia.it
10. Il Bosco dei Cento Acri
La casa di Winnie the Pooh, Christopher Robin, Tigro e i loro amici: il meraviglioso Bosco dei Cento Acri è ispirato alla Ashdown Forest del Sussex, in Inghilterra. Questo è il posto perfetto per ritrovare la vostra infanzia, dell'ottimo miele ma anche "efelanti e nottole", come Pooh sa benissimo.
9. Narnia
Il Regno di Narnia, inventato da C.S Lewis, cattura l'immaginazione dei giovani lettori con i suoi animali parlanti e altre incredibili magie. Lewis trasse l'ispirazione per le proprie creature dalla natìa Irlanda del Nord, ma per il film fu preferita un'ambientazione in Nuova Zelanda. Per la terza pellicola della serie, Il viaggio del veliero, si è pensato alla White Island e alla meravigliosa Bay of Plenty.
8. El Dorado
Il mito della città dell'oro richiama tutto ciò che è opulento o irraggiungibile. Questo luogo favoloso, se solo esistesse, custodirebbe tesori inestimabili. Ha affascinato gli esploratori per secoli, ma è rimasto insondabile come il Santo Graal. Le giungle e le rovine dell'America centrale e meridionale sono perfette per inseguire la leggenda. Cercate una chiave per risolvere il mistero? La suggerisce Edgar Allan Poe: "Dove può trovarsi, questa terra di El Dorado? Oltre le Montagne della Luna, giù per la Valle delle Ombre..."
7. L'isola che non c'è
Pare che solo i bambini possano visitare L'isola che non c'è o Neverland, ma se pensate pensieri felici potrete trovare la strada per il mondo di Peter Pan, di Capitan Uncino e dei bambini smarriti. Migliaia di miglia e molte lune vi separano dalla meta, ma non datevi per vinti. Quando incontrerete fenicotteri, coccodrilli, fate, sirene e pirati capirete di essere più vicini al mondo di J.M. Barrie. Qualcuno dice che si tratti dell'Outback australiano, qualcuno del Madagascar, chissà.
6. Il paese delle meraviglie
Chi non vorrebbe viaggiare cadendo nella tana di un coniglio? Il programma sembra un po' bizzarro e accidentato, ma forse meno di certi voli aerei e, soprattutto, pare più promettente. Il classico racconto di Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie vi porterà a un emozionante universo di Stregatti, Cappellai Matti, carte incantate e cibi con particolari effetti collaterali. Fare scherzi è lo sport nazionale qui a Wonderland, e ve ne faranno di tutti i colori se sarete sufficientemente curiosi da avventurarvi laggiù (e chi non vorrebbe esplorare un luogo nel quale i fiori parlano e i mobili cambiano magicamente dimensione?). Carroll si ispirò alla realtà intorno a sé, in particolare a quella di Oxford, dove frequentò l'Università. Pare che una scultura nella splendida Ripon Cathedral nel North Yorkshire abbia ispirato il viaggio di Alice nella tana del coniglio.
5. Camelot
Norris J. Lacy, un eminente studioso dell'Età Arturiana, ha detto che "Camelot, situata in nessun posto particolare, potrebbe essere ovunque". Questo non ha impedito a storici e uffici del turismo di tentare l'individuazione del luogo in cui Re Artù estrasse l'Excalibur, impalmò Ginevra e visse felice e contento con i Cavalieri della Tavola Rotonda. Molti luoghi avanzano pretese di essere legati alla storia di Artù (e all'annessa tavola rotonda), come la cittadina di Caerleon nel Galles meridionale o il castello di Cadbury, nel Somerset, che ambisce a essere quello di Artù. Su Wikipedia si trova una lista divertente dei luoghi legati alla "leggenda", ma il consiglio è di andare in giro per Scozia, Galles e Inghilterra a cercare le proprie corrispondenze.
4. Atlantide
Oggetto di dibattito da quando Platone ne scrisse intorno al 360 a.C., Atlantide ha la triste fama di essere sparita negli abissi intorno al nono millennio prima di Cristo insieme ai suoi abitanti. Nel cuore dell'isola sorgevano un sistema concentrico di canali ed edifici molto simili a quelli della Grecia classica. Ancora oggi il mito ispira la cultura popolare e ogni tanto salta fuori qualcuno dicendo di aver trovato Atlantide. Gli studiosi, poi, ipotizzano che Platone avesse in mente l'antica Irlanda.
3. Brigadoon
Prima c'è, poi sparisce avvolta dalle nebbie e dal mistero. Brigadoon è un po' come molti viaggiatori immaginano la Scozia. La leggenda è basata su un antico racconto tedesco che narra di un villaggio i cui abitanti erano liberi di muoversi solo un giorno ogni cento anni. Dove si trovi questo villaggio nessuno lo sa di preciso. Qualcuno dice che sia vicino al luogo natìo del poeta Robert Burns, grande cantore settecentesco: vicino a Alloway, in Scozia, scorre infatti il fiume Doon.
2. Oz
Circondato dal deserto, il meraviglioso mondo di Oz inventato da Frank L. Baum è diviso in quattro territori. La capitale, la Città di smeraldo, si trova nel mezzo e una strada di mattoni gialli vi conduce. Fate attenzione alle scimmie volanti e agli ipnotici campi di papavero, ma anche ai leoni parlanti, agli spaventapasseri, ai maghi e alle streghe. Alcuni pensano che il mondo di Oz sia una metafora di molti luoghi degli Stati Uniti, altri credono che l'autore pensasse alla Cina. La cosa certa è che la storia comincia in Kansas, dove vive Dorothy, la piccola protagonista.
1. La Terra di Mezzo
Difficile trovare un luogo immaginario così ben descritto e documentato. La Terra di Mezzo frutto della fantasia di J.R.R Tolkien ha più storie da raccontare di molti luoghi reali e ha ispirato la creazione di mondi e lingue. Peter Jackson l'ha associata in modo indelebile alla Nuova Zelanda nella sua trilogia Il Signore degli Anelli e ai kiwi la cosa non è affatto dispiaciuta. Se cercate destinazioni affini, puntate su Argentina, Scozia, Romania e Finlandia. La verità è che la Terra di Mezzo racchiude in sé molti aspetti dei luoghi reali.
Vanessa Paech, Autore Lonely Planet
FONTE| Lonelyplanetitalia.it
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Terra di Mezzo,
Vanessa Paech
giovedì 17 maggio 2012
Tre giorni a Verona
GIORNO UNO
Arriviamo alle 11:10 alla stazione di Verona. Lasciamo i bagagli al deposito dell'hotel visto che era presto per il check in (hotel Piccolo. la recensione la trovate nella pagina dedicata alle recensioni degli hotel). Quindi entriamo nel centro da Porta Palio, percorriamo lo stradone, via roma ed arriviamo a Piazza Brai guardiamo un pò intorno, giriamo per il giardinetto e ci troviamo l'Arena proprio li davanti, maestosa ed imponente: decidiamo di entrare. Paghiamo i 6 euro di biglietto e facciamo le foto di sorta, arrivando anche in cima alle scalinate. Si fa quindi ora di pranzo e mangiamo da "Brek" sempre li in piazza. Torniamo in hotel e facciamo il check in: finalmente!! Usciamo quasi subito per andare alla tomba di Giulietta: si trova in un convento fuori le mura ed è un convento sconsacrato (ci tengono le unioni civili). Visto che eravamo la ci siamo guardate anche la mostra di affreschi. Ci allunghiamo quindi al cimitero monumentale: non potevano mancare foto e riprese: è veramente molto bello. Nuova tappa in camera per doccia e cambio di vestiti. Andiamo quindi a cenare al ristorante indiano "Maharaja": sicuramente da consigliare.
Dopo questa giornata decisamente molto piena torniamo in camera per riposarci: ne avevamo decisamente bisogno!
GIORNO DUE
Il secondo giorno a Verona lo cominciamo con la visita a Castelvecchio e ammiriamo dall'alto il Ponte scaligero (per arrivarvici basta entrare come per entrare a castelvecchio). Proseguiamo poi lungo il corso ed arriviamo a Porta Borsari fino a Piazza delle erbe, quindi andiamo alle arche scaligere (si tratta di 4 tombe, si possono guardare solo da fuori). e passiamo quindi per piazza dei signori ed entriamo nel cortile del Palazzo della ragione (palazzo comunale) con scala annessa. Saliamo sulla torre dei Lamberti per ammirare Verona dall'alto. Occhio ai rintocchi delle campane: suonano ogni ora ed ogni mezz'ora. Se volete trovate un bagno nel cortile (costa 0.70 centesimi di euro). Ci spostiamo quindi verso la casa di Giulietta: una foto al balcone, una alla statua ed un giro dentro la casa. Mangiamo in un bar lungo la via e poi andiamo a Sant'Anastasia, chiesa compresa tra i monumenti visitabili con la verona card). Prendiamo quindi Ponte di Pietra ed andiamo a visitare il teatro romano e il museo archeologico. Guardiamo il panorama dal belvedere e poi ci dirigiamo verso il Giardino Giusti: si tratta di un giardino privato e quindi è a pagamento. Preparatevi a salire un bel pò.La sera andiamo a mangiare al ristorante "S. matteo church" e poi torniamo a piazza delle erbe per fare una passeggiata. Spostandoci verso piazza Brà per andare a bere una cosa, ci fermiamo a Piazza San Niccolò (con chiesa annessa). Beviamo una cosa in bar/ristorante/gelateria chiamato "ippopotamo" e poi andiamo a letto per riposarci in vista del giorno successivo.
GIORNO TRE
Cominciamo la nostra giornata visitando la chiesa di San Bernardo, col suo bellissimo chiostro e gli affreschi al suo interno. Da li poi siamo andati a San Zeno: anch'essa con un bellissimo chiostro esterno e affreschi che meritano di essere ammirati. Ovviamente non si può non fermarsi un attimo davanti alla tomba di San Zeno. Da li prendiamo un autobus che ci porta a Porta San Giorgio (porta trento è quella dove passano le macchine). Camminiamo lungo l'Adige, passiamo Ponte Garibaldi ed arriviamo quindi al Duomo: questo in realtà comprende diverse chiese. Buttiamo un occhio alla fonte battesimale. Decidiamo quindi di andare a visitare anche il Museo di storia naturale: non è grandissimo, ma è molto interessante (se avete fatto la Verona card entrate senza pagare il biglietto). Finito di visitare il museo ci fermiamo a San Fermo (esattamente dall'altra parte dell'adige e torniamo in camera. Dopo esserci sistemate andiamo in piazza delle erbe per un aperitivo e poi a cena. Beviamo una cosa dopo cena e poi torniamo un camera e andiamo a letto
Vi posto il video di questi tre giorni:
Arriviamo alle 11:10 alla stazione di Verona. Lasciamo i bagagli al deposito dell'hotel visto che era presto per il check in (hotel Piccolo. la recensione la trovate nella pagina dedicata alle recensioni degli hotel). Quindi entriamo nel centro da Porta Palio, percorriamo lo stradone, via roma ed arriviamo a Piazza Brai guardiamo un pò intorno, giriamo per il giardinetto e ci troviamo l'Arena proprio li davanti, maestosa ed imponente: decidiamo di entrare. Paghiamo i 6 euro di biglietto e facciamo le foto di sorta, arrivando anche in cima alle scalinate. Si fa quindi ora di pranzo e mangiamo da "Brek" sempre li in piazza. Torniamo in hotel e facciamo il check in: finalmente!! Usciamo quasi subito per andare alla tomba di Giulietta: si trova in un convento fuori le mura ed è un convento sconsacrato (ci tengono le unioni civili). Visto che eravamo la ci siamo guardate anche la mostra di affreschi. Ci allunghiamo quindi al cimitero monumentale: non potevano mancare foto e riprese: è veramente molto bello. Nuova tappa in camera per doccia e cambio di vestiti. Andiamo quindi a cenare al ristorante indiano "Maharaja": sicuramente da consigliare.
Dopo questa giornata decisamente molto piena torniamo in camera per riposarci: ne avevamo decisamente bisogno!
GIORNO DUE
Il secondo giorno a Verona lo cominciamo con la visita a Castelvecchio e ammiriamo dall'alto il Ponte scaligero (per arrivarvici basta entrare come per entrare a castelvecchio). Proseguiamo poi lungo il corso ed arriviamo a Porta Borsari fino a Piazza delle erbe, quindi andiamo alle arche scaligere (si tratta di 4 tombe, si possono guardare solo da fuori). e passiamo quindi per piazza dei signori ed entriamo nel cortile del Palazzo della ragione (palazzo comunale) con scala annessa. Saliamo sulla torre dei Lamberti per ammirare Verona dall'alto. Occhio ai rintocchi delle campane: suonano ogni ora ed ogni mezz'ora. Se volete trovate un bagno nel cortile (costa 0.70 centesimi di euro). Ci spostiamo quindi verso la casa di Giulietta: una foto al balcone, una alla statua ed un giro dentro la casa. Mangiamo in un bar lungo la via e poi andiamo a Sant'Anastasia, chiesa compresa tra i monumenti visitabili con la verona card). Prendiamo quindi Ponte di Pietra ed andiamo a visitare il teatro romano e il museo archeologico. Guardiamo il panorama dal belvedere e poi ci dirigiamo verso il Giardino Giusti: si tratta di un giardino privato e quindi è a pagamento. Preparatevi a salire un bel pò.La sera andiamo a mangiare al ristorante "S. matteo church" e poi torniamo a piazza delle erbe per fare una passeggiata. Spostandoci verso piazza Brà per andare a bere una cosa, ci fermiamo a Piazza San Niccolò (con chiesa annessa). Beviamo una cosa in bar/ristorante/gelateria chiamato "ippopotamo" e poi andiamo a letto per riposarci in vista del giorno successivo.
GIORNO TRE
Cominciamo la nostra giornata visitando la chiesa di San Bernardo, col suo bellissimo chiostro e gli affreschi al suo interno. Da li poi siamo andati a San Zeno: anch'essa con un bellissimo chiostro esterno e affreschi che meritano di essere ammirati. Ovviamente non si può non fermarsi un attimo davanti alla tomba di San Zeno. Da li prendiamo un autobus che ci porta a Porta San Giorgio (porta trento è quella dove passano le macchine). Camminiamo lungo l'Adige, passiamo Ponte Garibaldi ed arriviamo quindi al Duomo: questo in realtà comprende diverse chiese. Buttiamo un occhio alla fonte battesimale. Decidiamo quindi di andare a visitare anche il Museo di storia naturale: non è grandissimo, ma è molto interessante (se avete fatto la Verona card entrate senza pagare il biglietto). Finito di visitare il museo ci fermiamo a San Fermo (esattamente dall'altra parte dell'adige e torniamo in camera. Dopo esserci sistemate andiamo in piazza delle erbe per un aperitivo e poi a cena. Beviamo una cosa dopo cena e poi torniamo un camera e andiamo a letto
Vi posto il video di questi tre giorni:
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Verona: alcune informazioni utili
STAZIONE: è molto vicina alle mura del centro della città. Io ho alloggiato in un hotel vicino ad entrambe e la zona era tranquilla. Li davanti c'è anche il piazzale da dove partono gli autobus che portano fuori città
PARCHEGGI: ce ne sono ben sei sparsi per la città. Visto che in centro i parcheggi sono a pagamento e ci sono molti vicoli, può far comodo parcheggiare in uno di essi. Ce n'è uno a porta palio ("Verona porta palio") solo per i camper.
HOTEL PICCOLO: vicino alla stazione ed a Porta Palio. Molto comodo per girare in centro. Trovate la recensione insieme alle altre recensioni di hotel
AUTOBUS: il biglietto costa 1,3 euro e dura 60 minuti. Il servizio funziona decisamente bene e gli orari sono rispettati.
VERONA CARD: si tratta di una card che vi permette di entrare in molti monumenti e musei della città senza pagare il biglietto. C'è una versione per due giorni e una per cinque. Il conto dei giorni comincia da quello in cui la usate per la prima volta (verrà scritta la data sul retro). Sul retro c'è la lista delle cose che si possono visitare con essa e quando entrerete verrà spuntato quel monumento.
TRAIN STATION: is very close to the walls of the city center. I stayed at a hotel close to both and the area was quiet. Li is also the front yard from where the buses that bring out of town
PARKING: There are six parking lots around town. Since in the center car parks are pay and there are many alleys, may find it easier to park in one of them. There's a door prize ("Verona door prize") only for the campers.
"PICCOLO" HOTEL: Located near the station and Porta Palio. Very convenient to get around downtown. You can find the review along with other hotel reviews
COACHES: The ticket costs 1.3 euros and lasts 60 minutes. The service works well and times are respected.
VERONA CARD: This is a card that allows you to enter many monuments and museums of the city without paying the fare. There is a version for two days and one for five. The number of days it starts from where you use it for the first time (the date is written on the back). On the back is a list of things that can go with it and will be checked as you enter the monument.
PARCHEGGI: ce ne sono ben sei sparsi per la città. Visto che in centro i parcheggi sono a pagamento e ci sono molti vicoli, può far comodo parcheggiare in uno di essi. Ce n'è uno a porta palio ("Verona porta palio") solo per i camper.
HOTEL PICCOLO: vicino alla stazione ed a Porta Palio. Molto comodo per girare in centro. Trovate la recensione insieme alle altre recensioni di hotel
AUTOBUS: il biglietto costa 1,3 euro e dura 60 minuti. Il servizio funziona decisamente bene e gli orari sono rispettati.
VERONA CARD: si tratta di una card che vi permette di entrare in molti monumenti e musei della città senza pagare il biglietto. C'è una versione per due giorni e una per cinque. Il conto dei giorni comincia da quello in cui la usate per la prima volta (verrà scritta la data sul retro). Sul retro c'è la lista delle cose che si possono visitare con essa e quando entrerete verrà spuntato quel monumento.
TRAIN STATION: is very close to the walls of the city center. I stayed at a hotel close to both and the area was quiet. Li is also the front yard from where the buses that bring out of town
PARKING: There are six parking lots around town. Since in the center car parks are pay and there are many alleys, may find it easier to park in one of them. There's a door prize ("Verona door prize") only for the campers.
"PICCOLO" HOTEL: Located near the station and Porta Palio. Very convenient to get around downtown. You can find the review along with other hotel reviews
COACHES: The ticket costs 1.3 euros and lasts 60 minutes. The service works well and times are respected.
VERONA CARD: This is a card that allows you to enter many monuments and museums of the city without paying the fare. There is a version for two days and one for five. The number of days it starts from where you use it for the first time (the date is written on the back). On the back is a list of things that can go with it and will be checked as you enter the monument.
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martedì 15 maggio 2012
Qualche foto da Verona
Visto che il post in cui vi parlo dei tre giorni a Verona è davvero molto lungo, ho deciso di mostrarvi in quest'altro post alcune delle foto scattare durante questi giorni di vacanza.
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