La sosta a Cortona, dopo aver visitato Città di Castello, era un piccolo fuori programma pensato per mangiare qualcosa per pranzo.
Queste visite fuori programma sono quelle che preferisco perché sono quelle che mi stupiscono sempre più di tutte le altre (che, sicuramente, non sono da meno).
Abbiamo trovato parcheggio appena fuori dalle mura, dove si trova un parcheggio a pagamento (noi però siamo stati molto fortunati e ne abbiamo trovato uno non a pagamento), ed entriamo in città. Si tratta sempre di una città piccola che si può girare in poco tempo.
Ci incamminiamo per le strade, passiamo davanti al teatro Signorelli ed arriviamo, quindi, in piazza. Ci incantiamo davanti a tanti particolari lungo i muri e loggiati dei palazzi. Come in tutti le città grandi quanto Cortona, i vicoli che attirano l'attenzione dei visitatori sono davvero tanti e, personalmente, li trovo la cosa più bella di questi posti.
Una volta arrivati al belvedere sono rimasta colpita dal fatto che, in lontananza, si vedesse il lago Trasimeno! Non dico che mi sembrava di poterlo toccare con un dito, ma non avevo realizzato di quanto Cortona fosse vicina al lago :)
La chiesa di San Domenico è piccolina e il Duomo è più piccolo di quanto mi aspettassi, anche se, ovviamente, è "di giusta grandezza" per una città grande quanto Cortona. Per pranzo ci siamo fermati ad una pizzeria a taglio vicino piazza Signorelli per poi ripartire e tornare verso casa. Se siete vicini e siete in cerca di un posto da vedere prima di rientrare a casa, Cortona è un posto che fa per voi :)
Vi lascio a qualche altra foto della città, non dimenticando di linkarvi anche il set completo su flickr.
sabato 30 novembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
Umbria: una gita a Città di Castello
Già da diverso tempo pensavo che mi sarebbe piaciuto visitare Città di Castello, in Umbria. Andando spesso da quelle parti, stavolta, sono riuscita a farci una capatina, sfidando il freddo gelido di fine novembre e una piccola nevicata mattutina (nevicava dalle 5, ma a mezzogiorno era rimasta solo qualche macchia di neve sui tetti del paese).
Anche Città di Castello è piccola come città e si gira veramente in poco tempo. Si trova parcheggio senza problemi fuori dalle mura e, una volta che le passate, trovate le scale mobili per salire fino al paese (non è una grande salita, quindi si possono usare anche le scale "normali"). Uno sguardo veloce alla cartina (girando per la città se ne trovano molte) permette di orientarsi facilmente.
Come prima cosa ammetto di essere rimasta stupita dalla Cattedrale che è più grande di quanto me l'aspettassi, anche se non è poi grandissima (in fondo questa città umbra non è poi tra le più grandi).
Sono rimasta piacevolmente stupita anche di fronte ai giochi "di linee architettoniche" che si intravedono in Piazza Gabriotti, dove si "incontrano" la Cattedrale, il palazzo del comune e la torre civica
Quando si comincia a camminare per le strade della città ci si trovano davanti molti vicoli che attirano l'attenzione.
A Piazza Matteotti non sono riuscita a non notare che l'orologio del palazzo del Podestà è "diviso in tre": a sinistra le ore, a destra i minuti e quello in alto, lo ammetto, non ho capito a cosa è riferito.
Su un muro esterno della chiesa di San Francesco si trova una targa che "avverte" del fatto che l'originale del dipinto "Lo Sposalizio della Vergine" di Raffaello una volta si trovava in questa chiesa ed oggi è conservato all'accademia di Brera (a Città di Castello se ne trova una copia)
Devo ammettere che, in un qualche modo, ne sono rimasta delusa da questa visita. Forse, non essendo io riuscita a visitarla "subito" quando avrei voluto, avevo idealizzato questa città e mi ero creata un'idea distante dalla realtà. Anche se, comunque, Città di Castello resta, per me, un posto da visitare durante un viaggio in Umbria.
Anche Città di Castello è piccola come città e si gira veramente in poco tempo. Si trova parcheggio senza problemi fuori dalle mura e, una volta che le passate, trovate le scale mobili per salire fino al paese (non è una grande salita, quindi si possono usare anche le scale "normali"). Uno sguardo veloce alla cartina (girando per la città se ne trovano molte) permette di orientarsi facilmente.
Come prima cosa ammetto di essere rimasta stupita dalla Cattedrale che è più grande di quanto me l'aspettassi, anche se non è poi grandissima (in fondo questa città umbra non è poi tra le più grandi).
Sono rimasta piacevolmente stupita anche di fronte ai giochi "di linee architettoniche" che si intravedono in Piazza Gabriotti, dove si "incontrano" la Cattedrale, il palazzo del comune e la torre civica
Quando si comincia a camminare per le strade della città ci si trovano davanti molti vicoli che attirano l'attenzione.
A Piazza Matteotti non sono riuscita a non notare che l'orologio del palazzo del Podestà è "diviso in tre": a sinistra le ore, a destra i minuti e quello in alto, lo ammetto, non ho capito a cosa è riferito.
Su un muro esterno della chiesa di San Francesco si trova una targa che "avverte" del fatto che l'originale del dipinto "Lo Sposalizio della Vergine" di Raffaello una volta si trovava in questa chiesa ed oggi è conservato all'accademia di Brera (a Città di Castello se ne trova una copia)
Devo ammettere che, in un qualche modo, ne sono rimasta delusa da questa visita. Forse, non essendo io riuscita a visitarla "subito" quando avrei voluto, avevo idealizzato questa città e mi ero creata un'idea distante dalla realtà. Anche se, comunque, Città di Castello resta, per me, un posto da visitare durante un viaggio in Umbria.
martedì 26 novembre 2013
#instalondon: qualche foto da Londra
Con questo post, oggi, volevo condividere con voi alcune foto che ho postato su instagram durante la mia permanenza a Londra ad inizio novembre.
Today I would share with you some photos I posted on my instagram account during my stay in London at the beginning of November.
Per finire il post, vi ricordo anche il link alla pagina fan, il link al profilo twitter e a quello google+.
To conclude the post I remember you the links to my social accounts: facebook fan page, twitter and google+.
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domenica 24 novembre 2013
Le piccole storie di Londra
Prima di partire per Londra vi avevo parlato di due libri che ho letto per trovare informazioni e posti da vedere nella capitale inglese. Posti che ancora non avevo visto e che destassero, in qualche modo, la mia curiosità.
Oggi, con questo post, vi porto in giro per Londra attraverso alcuni dei suoi edifici, alcuni monumenti e qualche curiosità. Ciascun posto rappresenta, a modo suo, un ricordo della storia di Londra (storia reale o di fantasia, capirete cosa intendo leggendo il post).
Cominciamo con il Russel Hotel, a Russel Square. Perchè ne parlo? Perchè qui, tra il 1888 e il 1893 vi alloggiarono Emmeline Goulden Pankhurst e le sue figlie, iniziatrici del movimento delle suffragette;
Sempre a Russel Square si trova un edificio troviamo la "Senate House": qui, durante la seconda guerra mondiale, vi era la sede del ministero dell'informazione. Oggi è sede della London University.
Ora passiamo nella City, dove troviamo una colonna chiamata "Monument" (non la si può non vedere appena si esce dalla fermata metro). Questa colonna è alta 60 metri, come i metri che vi sono tra la colonna e Pudding Lane dove, nel 1666, scoppiò il tragico incendio di Londra.
Poco distante da fleet street troviamo la statua del Fat Boy, che indica il punto in cui l'incendio del 1666 si spense lasciandosi dietro una Londra distrutta e martoriata.
Ora una piccola parentesi sconcia.... La statua del fat boy si trova ad un incrocio e una delle strade che ne fanno parte si chiama "cock lane". Nel XIV secolo, questa, era l'unico luogo pubblico della città dove era autorizzato il passeggio delle prostitute.
Lungo fleet street troviamo l'edificio dove Sweeny Todd accoglieva i suoi clienti per il suo trattamento speciale...
Sapevate che Sweeny Todd è nato a Brick lane, nel pieno della zona delL'east e end londinese?
Rimaniamo sempre nella zona dell'east end:
questa è la chiesa chiamata "Crist Church". Viene considerata uno dei capolavori barocchi di Nicholas Hawkesmoor.
Vi troviamo anche la grande moschea londinese
In questo palazzo di princelet street, una piccola traversa di Brick lane, una volta c'era una sinagoga
Sapete l'indirizzo del museo di Sherlock Holmes? Si trova al numero 221B d Baker street. "E quindi?" mi chiederete voi... Scommetto che nessuno ha mai fatto caso che, però, l'edificio in cui si trova il museo, è situato tra il 239 e il 237 della medesima via. Questo particolare è dovuto al fatto che si volesse mantenere l'indirizzo vero e proprio del personaggio nonostante il fatto che nella realtà fosse diverso (anche se solo per il numero civico!)
Oggi, con questo post, vi porto in giro per Londra attraverso alcuni dei suoi edifici, alcuni monumenti e qualche curiosità. Ciascun posto rappresenta, a modo suo, un ricordo della storia di Londra (storia reale o di fantasia, capirete cosa intendo leggendo il post).
Cominciamo con il Russel Hotel, a Russel Square. Perchè ne parlo? Perchè qui, tra il 1888 e il 1893 vi alloggiarono Emmeline Goulden Pankhurst e le sue figlie, iniziatrici del movimento delle suffragette;
Sempre a Russel Square si trova un edificio troviamo la "Senate House": qui, durante la seconda guerra mondiale, vi era la sede del ministero dell'informazione. Oggi è sede della London University.
Ora passiamo nella City, dove troviamo una colonna chiamata "Monument" (non la si può non vedere appena si esce dalla fermata metro). Questa colonna è alta 60 metri, come i metri che vi sono tra la colonna e Pudding Lane dove, nel 1666, scoppiò il tragico incendio di Londra.
Poco distante da fleet street troviamo la statua del Fat Boy, che indica il punto in cui l'incendio del 1666 si spense lasciandosi dietro una Londra distrutta e martoriata.
Ora una piccola parentesi sconcia.... La statua del fat boy si trova ad un incrocio e una delle strade che ne fanno parte si chiama "cock lane". Nel XIV secolo, questa, era l'unico luogo pubblico della città dove era autorizzato il passeggio delle prostitute.
Lungo fleet street troviamo l'edificio dove Sweeny Todd accoglieva i suoi clienti per il suo trattamento speciale...
Sapevate che Sweeny Todd è nato a Brick lane, nel pieno della zona delL'east e end londinese?
Rimaniamo sempre nella zona dell'east end:
questa è la chiesa chiamata "Crist Church". Viene considerata uno dei capolavori barocchi di Nicholas Hawkesmoor.
Vi troviamo anche la grande moschea londinese
In questo palazzo di princelet street, una piccola traversa di Brick lane, una volta c'era una sinagoga
Sapete l'indirizzo del museo di Sherlock Holmes? Si trova al numero 221B d Baker street. "E quindi?" mi chiederete voi... Scommetto che nessuno ha mai fatto caso che, però, l'edificio in cui si trova il museo, è situato tra il 239 e il 237 della medesima via. Questo particolare è dovuto al fatto che si volesse mantenere l'indirizzo vero e proprio del personaggio nonostante il fatto che nella realtà fosse diverso (anche se solo per il numero civico!)
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giovedì 21 novembre 2013
Londra: una passeggiata serale lungo il Tamigi
Vi avevo parlato di questa camminata che a me piace tantissimo già in un post dello scorso anno. Ora che sono tornata a Londra ho pensato di rifare la stessa passeggiata la sera, nonostante il freddo che già c'era a Londra, per vedere lo skyline londinese illuminato per la sera. Nella mia testa pensavo che mi sarebbe piaciuta ancora di più e che ne sarei rimasta molto colpita. E così è stato... Con questo post vi mostro le foto e vi voglio parlare, soprattutto, delle mie sensazioni durante la mia camminata.
Già (secondo me) lo skyline di Londra merita in qualsiasi momento della giornata, con i suoi contrasti tra il vecchio ed il nuovo, gli edifici vittoriani e gli ultramoderni grattacieli in vetro; la sera diventa tutto ancora più particolare.
Ho iniziato, come mio solito, partendo dalla stazione metro di Tower Hill, di fronte alla Torre di Londra, per arrivare fino al Big Ben ed al parlamento inglese.
Sono rimasta colpita da come l'architettura di questa città (che come sapete adoro) si mostrasse quasi diversa da come la conoscevo.
Tutto sembrava decisamente molto diverso e, oserei dire, quasi magico. Il Tamigi, così colorato, sembrava meno irruento che vendendolo con la luce del sole.
La cattedrale di St. Paul rimane imponente anche di sera, tutta illuminata, mentre il ponte del giubileo invita i passanti ad andare verso la sua magnificenza.
I grattacieli erano più "gentili" nel loro stagliarsi contro il cielo. I ponti illuminati con luci colorate, le luci di natale erano tutte già montate e pronte per essere accese. E il parlamento poi... La sera, illuminato, diventa affascinante più che imponente e austero.
Già (secondo me) lo skyline di Londra merita in qualsiasi momento della giornata, con i suoi contrasti tra il vecchio ed il nuovo, gli edifici vittoriani e gli ultramoderni grattacieli in vetro; la sera diventa tutto ancora più particolare.
Ho iniziato, come mio solito, partendo dalla stazione metro di Tower Hill, di fronte alla Torre di Londra, per arrivare fino al Big Ben ed al parlamento inglese.
Sono rimasta colpita da come l'architettura di questa città (che come sapete adoro) si mostrasse quasi diversa da come la conoscevo.
Tutto sembrava decisamente molto diverso e, oserei dire, quasi magico. Il Tamigi, così colorato, sembrava meno irruento che vendendolo con la luce del sole.
La cattedrale di St. Paul rimane imponente anche di sera, tutta illuminata, mentre il ponte del giubileo invita i passanti ad andare verso la sua magnificenza.
I grattacieli erano più "gentili" nel loro stagliarsi contro il cielo. I ponti illuminati con luci colorate, le luci di natale erano tutte già montate e pronte per essere accese. E il parlamento poi... La sera, illuminato, diventa affascinante più che imponente e austero.
martedì 19 novembre 2013
Lazio: una gita a Sutri
Prima di continuare col racconto della settimana passata a Londra (ho altri 3 post da scrivere, più tutti i video), oggi vi porto a Sutri, piccolo paese nel territorio della Tuscia.
Si trova tranquillamente parcheggio all'entrata in paese dalla cassia veientana, davanti la necropoli e (quindi) il parco archeologico. Cominciamo, quindi, la nostra visita proprio da li.
Seguendo la strada e le indicazioni che vi sono, si arriva fino a Villa Savorelli.
DI fronte a questo palazzo si trova il giardino all'italiana (secondo me un po' miserello) che ha anche un piccolo affaccio sulla vallata (niente di speciale in quanto a panorama, sinceramente).
Sempre all'interno di questa parte archeologia di Sutri si trova la chiesa della Madonna al monte, ma il lunedì è chiusa (indovinate un po' in che giorno della settimana ho fatto questa visita a Sutri?? esatto, di lunedì!!!)
Il castello di Carlo Magno è, oggi, una casa privata, quindi non è visitabile internamente.
Dalla parte opposta al castello c'è un punto "panoramico" sulla cassia e, soprattutto, sull'anfiteatro (chiuso, anche questo, di Lunedì). Una volta arrivati fin li, non si può che fare due passi all'interno del bosco sacro: piccolino, ma con la sua atmosfera!
Passiamo, ora, al paese vero e proprio. Sutri è un paese piccolo, come molti altri di cui vi ho parlato qui sul blog (vedi Ischia di Castro, Spello e Trevignano, tanto per capirci). Il paese è costruito leggermente in salita (niente di preoccupante, però!) e ammetto che questo è uno di quei paesi dove, vedere tutte quelle macchine sbattute nel bel mezzo del centro del paese, anche davanti alle chiese (grandi o piccole che fossero), togliendo ai visitatori la possibilità di godere appieno dei monumenti mi ha fatta rabbrividire un po'.
Comunque, c'è una bella piazza alla fine di quella che immagino sia la via principale del paese, con la sua fontana e la sua porta con orologio.
Passeggiando, comunque, si trova qualche scorcio non invaso da macchine (o camion/furgoni che scaricano merci per i negozi)
Non si può, ovviamente, non fermarsi anche alla Cattedrale di Santa Maria Assunta: il campanile sovrasta tutto il paese ed è visibile, praticamente da qualsiasi punto del paese!
Vi lascio il link al set su flickr, quello alla pagina fan, a twitter e ad instagram!
Si trova tranquillamente parcheggio all'entrata in paese dalla cassia veientana, davanti la necropoli e (quindi) il parco archeologico. Cominciamo, quindi, la nostra visita proprio da li.
Seguendo la strada e le indicazioni che vi sono, si arriva fino a Villa Savorelli.
DI fronte a questo palazzo si trova il giardino all'italiana (secondo me un po' miserello) che ha anche un piccolo affaccio sulla vallata (niente di speciale in quanto a panorama, sinceramente).
Sempre all'interno di questa parte archeologia di Sutri si trova la chiesa della Madonna al monte, ma il lunedì è chiusa (indovinate un po' in che giorno della settimana ho fatto questa visita a Sutri?? esatto, di lunedì!!!)
Il castello di Carlo Magno è, oggi, una casa privata, quindi non è visitabile internamente.
Dalla parte opposta al castello c'è un punto "panoramico" sulla cassia e, soprattutto, sull'anfiteatro (chiuso, anche questo, di Lunedì). Una volta arrivati fin li, non si può che fare due passi all'interno del bosco sacro: piccolino, ma con la sua atmosfera!
Passiamo, ora, al paese vero e proprio. Sutri è un paese piccolo, come molti altri di cui vi ho parlato qui sul blog (vedi Ischia di Castro, Spello e Trevignano, tanto per capirci). Il paese è costruito leggermente in salita (niente di preoccupante, però!) e ammetto che questo è uno di quei paesi dove, vedere tutte quelle macchine sbattute nel bel mezzo del centro del paese, anche davanti alle chiese (grandi o piccole che fossero), togliendo ai visitatori la possibilità di godere appieno dei monumenti mi ha fatta rabbrividire un po'.
Comunque, c'è una bella piazza alla fine di quella che immagino sia la via principale del paese, con la sua fontana e la sua porta con orologio.
Passeggiando, comunque, si trova qualche scorcio non invaso da macchine (o camion/furgoni che scaricano merci per i negozi)
Non si può, ovviamente, non fermarsi anche alla Cattedrale di Santa Maria Assunta: il campanile sovrasta tutto il paese ed è visibile, praticamente da qualsiasi punto del paese!
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