Per poterlo visitare bisogna prenotare con largo anticipo: si può entrare solo con delle visite guidate, che ovviamente hanno un numero massimo di partecipanti. Vi viene dato un numero di prenotazione con cui poi andate a ritirare il vostro biglietto e poi andate davanti la sala 25 e aspettate l'inizio della visita. Un consiglio spassionato: copritevi perchè dentro fa proprio freddo (quando la guida ce lo ha detto, prima di iniziare la visita credo che nessuno del gruppo poteva immaginare tutto quel freddo..della serie: se non "sento" non credo)!!
I primi quadri che vedrete sono rovinati, ci sono delle lacune: sono stati danneggiati dall'esplosione di un'autobomba nel '93.
Questo corridoio venne costruito dal Vasari nel 1565 per volere di Cosimo de'Medici che voleva unire gli Uffizi e Palazzo Pitti (ormai dei Medici) in onore del matrimonio del primogenito. Era poi comodo in quanto si potevano spostare tra le residenze senza alcun tipo di scorte (era un pò come il cammino tra San Pietro e Castel Sant'Angelo a Roma per il Papa). Alla fine dell' '800, con l'unità d'Italia comincia ad assumere l'aspetto di un museo, poi nel 1966 con l'alluvione dovette chiudere (e diversi quadri ne risultarono danneggiati) e negli anni '70 comincia ad assumere la struttura attuale.
Divago un secondo sul fatto che, la cosa che colpisce maggiormente è che il corridoio esce dal Palazzo degli Uffizi per fare una curva ad "L" e passare poi su ponte vecchio, proprio sopra le gioiellerie (se vi affacciate vedrete dall'alto i negozi). Al suo interno vi si trovano dipinti del '500, '600 e '700, i primi sono di tipo caravaggesco e poi si finisce con un lungo tratto di autoritratti (dopo ponte vecchio ch'è il passaggio di testimone tra i "due tipi" di quadri).
Il primo tratto, quello lungo l'Arno è il più freddo e la guida commenta dicendo che quello è addirittura il tratto più caldo! (vi assicuro che è il caso di coprirsi molto, ma molto bene!).
Proseguendo verso la parte su ponte vecchio troviamo due ritratti di due esponenti della famiglia dei Medici che meritano di essere menzionati perchè due collezionisti d'arte e per merito dei quali a Firenze (nel corridoio soprattutto) ci sono tutti quei dipinti: Leopoldo De' Medici (cardinale a Roma) e il Gran Principe Ferdinando (gran principe perchè muore prima di diventare gran duca).
Quando il corridoio curva per imboccare ponte vecchio cominciano gli autoritratti: da li fino alla fine del corridoio (palazzo pitti, anche se vi fanno uscire nel giardino di Boboli) ci sono circa 1700 autoritratti e come ha ironizzato la guida ci si sente un pò osservati! Anche se però il primo quadro di questo secondo ed ultimo tratto del corridoio mostra una scena della vita di Sant'Eligio (che era un orafo).Il primo autoritratto è proprio quello del Vasari. Poi sono divisi tutti per periodo (sono quindi in ordine cronologico) e secondo le varie scuole pittoriche. Tra questi dipinti c'è l'autoritratto della figlia del Tintoretto, che merita di essere menzionato perchè a quanto pare è il più antico autoritratto di donna.
NOTA STORICA (anzi, diciamo CURIOSITA' STORICA): lo sapevate che, su Ponte vecchio, prima delle gioiellerie c'erano delle macellerie e sono state chiuse e rimpiazzate con gli orafi dalla famiglia dei Medici per motivi di igiene e soprattutto per motivi di odore (forse sarebbe meglio dire di puzza)??
NOTA STORICA (stavolta davvero): le finestrone panoramiche vennero aperte per la visita al corridoio di Vittorio Emanuele e non per la visita di Hitler come viene detto solitamente.
ALTRA NOTA (CURIOSITA') STORICA: Alla fine del ponte, il corridoio passa intorno a quella che era una torre medioevale e il percorso si stringe: questa torre apparteneva ad una buona famiglia dell'epoca in cui venne costruito il corridoio, Cosimo provò a comprarla, ma gli venne detto di no. Siccome voleva assolutamente il corridoio, questo fu fatto passare intorno al palazzo.
ALTRA CURIOSITA': Perchè le finestre sono tonde e strette? vengono chiamate "occhi vasariani" ed hanno quella forma per guardare senza essere visti.
Ci sono autoritratti di pittori/artisti italiani, inglesi, olandesi e francesi. Si passa praticamente dentro la chiesa di Santa Felicita e c'è un finestrone grandissimo che guarda verso l'altare (è una chiesa a navata unica). Questa finestra è stat messa dove una volta la famiglia Medici passava per entrare nella chiesa (cosi non si mischiavano al popolo). Si arriva alla fine del corridoio: la porta per palazzo Pitti è ovviamente chiusa e quindi si esce nel giardino di Boboli (per poterlo girare però dovete andare all'entrata di palazzo Pitti e fare il biglietto). Le guide (due guide per le due parti: una par la prima parte di dipinti e la seconda per gli autoritratti) portano fuori dal giardino i partecipanti alla visita e poi tornano indietra ripassando dal corridoio.
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