Ecco la recensione del secondo ostello provato in questo fine settimana in Lombardia.
Il mio soggiorno qui non è iniziato proprio nel migliore dei modi: per un disguido non risultava la mia prenotazione, ma per fortuna siamo riusciti a risolvere la cosa.A parte questo, parliamo un pò di questo hostello.
Lo zebra hostel di Milano, al contrario di quello dove ho alloggiato a Bergamo, è un hostello di quelli "che tutti conoscono": camere dormitorio, bagni in comune e cucina dove ci si possono cucinare i vari pasti (basta ricordarsi poi di lavare quello che si è sporcato. La struttura è gestita dall'associazione culturale "amici della zebra".
Si vede che, alla base, ci sono delle idee buone per la gestione della struttura: dopo aver fatto il check in viene data una tessera magnetica che serve per far aprire il tornello che regola l'entrata (quindi possono entrare solo gli ospiti dell'ostello, solo coloro che hanno fatto il check in ed hanno una stanza). Ci sono poi tavoli da biliardo e da ping pong e i biliardini. Superato il tornello si trovano dei tavoli dove sedersi per bere, visto che c'è allestito un piccolo "bar" dove si possono bere birra e vino fino alle 2 del mattino (dopo quell'ora non servono più alcolici).
C'è il wi fi gratuito e un "internet point" con 7 computer (0,5 centesimi di euro ogni 15 minuti). Tra i tavoli e questi computer troviamo la cucina e l'area relax.
Secondo me, quindi, la base per un buon ostello c'è. Credo che forse, con un pochino più di organizzazione (o di comunicazione tra le varie persone che vi lavorano) il tutto migliorerebbe ancora di più, acquistando molti più punti.
Vi ricordo anche qui: gli ostelli sono strutture che costano poco e molto più rumorose degli hotel. Se siete persone dal sonno leggero, che odiano i bagni in comune ed il troppo casino che alcune persone fanno quando rientrano, allora evitateli.
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