Sabato scorso ho partecipato ad un press tour tra Cerveteri e Ceri. Quando mi è stato chiesto se ero interessata a partecipare, ho colto l'occasione al volo: due posti che da tanto tempo mi ripromettevo di visitare e ancora non ero riuscita a vedere.. Quale migliore occasione, quindi, per andarvi???
Davanti al municipio di Cerveteri abbiamo incontrato il sindaco Alessio Pascucci e l'assessore allo sviluppo del territorio Lorenzo Croci. La prima cosa che ho notato è che la giunta è veramente molto giovane sia anagraficamente che in termini di idee, soprattutto legate al turismo: in fondo perché non incentivarlo in una città così ricca e ben collegata come Cerveteri?
Ma non voglio dilungarmi troppo: passiamo subito al primo punto interessante della nostra giornata: la Necropoli della Banditaccia, inserita 10 anni fa tra i beni dell'umanità UNESCO.
Questa necropoli venne usata per circa 8 secoli e questo ci permette di seguire l'evoluzione delle tombe etrusche. Io ho scoperto cose davvero molto interessanti: ad esempio, nei tumuli più antichi i letti a sarcofago (tipo quello nella foto) indicano il fatto che lì vi erano stati sepolti dei corpi femminili e i "letti normali", senza testata, indicavano delle sepolture maschili.
Nelle tombe successive, invece, le sepolture maschili erano indicate da un cippo e quelle femminili da una casa, "segnali" collocati entrambi fuori dalla tomba.
Molti reperti non sono stati ritrovati, purtroppo, a causa dei saccheggiatori di tombe di inizio '900... Ma non disperate! Da questo punto di vista, aiuta molto un intervento che ha reso interattive alcune tombe: vedrete delle immagini scorrere lungo i muri dei tumuli, raccontate dalla voce di Piero Angela!
La tomba dei vasi greci è la prima di queste tombe interattive ed è anche una tomba diversa dalle altre, in quanto, come ci ha spiegato la nostra guida, questa venne riaperta successivamente per potervi seppellire altri morti (cosa che non è accaduta per altre sepolture)
La Tomba del Pilastro è un'altra tomba multimediale ed è stata costruita con un solo pilastro centrale (Da qui il nome) che doveva ricordare l'"ambiente familiare" ai defunti che vi erano sepolti.
Anche qui, vi sono immagini che scorrono lungo i muri, seguendo proprio la forma della tomba, con la voce di Piero Angela che ve le racconta
Per il pranzo, le proposte, in termini di cibo e vini, sono state azzeccate: prodotti locali che, più li assaggiavo, più mi facevano venire fame!
Dopo questa sosta mangereccia, siamo passati a visitare il Museo Nazionale Cerite. Vi dico subito di segnarvi in agenda questo evento: il Cratere di Eufronio sta per tornare qui, "a casa", anche se solo momentaneamente. Ritrovato durante il saccheggio di una tomba, venne acquistato dal Metropolitan Museum di New York e, ad oggi, è conservato nel Museo nazionale di Villa Giulia a Roma.
Il museo, come la necropoli, è dotato di parti interattive: si seleziona la lingua (italiano o inglese), si "seleziona l'oggetto" e poi si ascolta la spiegazione. Personalmente, questo modo di interagire con i visitatori piace molto, soprattutto quando, come nel caso della necropoli e del museo, non risulta essere noioso, ma interessante. Grazie sempre alla nostra guida, anche durante la visita al museo ho imparato molte cose davvero molto interessanti: ad esempio, il "bucchero" è la ceramica tipica ceretana che da la sensazione di avere un oggetto di metallo davanti... Per riconoscere oggetti realizzati in bucchero, questi vanno visti in frattura (quindi "rotti"), poiché devono essere neri anche all'interno.
La più grande scoperta di questa giornata, almeno per me, è stato il piccolo borgo di Ceri: lo avevo sentito nominare tante volte, spesso ero incappata in descrizioni di questo paesino, cercando notizie sui dintorni della capitale. In epoca antica era un centro importante, per la sua posizione tra due strade consolari. Devo ammettere di essere rimasta impressionata dalle sue mura difensive
Il santuario di Ceri, visitato durante questa giornata, si trova praticamente sulla piazza principale di questo piccolissimo paese
All'interno dello stesso sembra essere sepolto San Felice martire che venne nominato papa quando la sede papale venne trasferita ad Avignone, ma lui rifiutò la nomina perchè, diceva lui, vi era già un papa già in carica. Leggenda narra che, durante il tragitto della salma verso Roma, i buoi che tiravano il carro con il feretro decisero di fermarsi e non vollero più continuare il tragitto.
Tirando le somme, è stata una giornata interessante, da cui ho riportato indietro con me tantissime informazioni e storie che non conoscevo!
martedì 1 aprile 2014
#cerveteripresstour: Un'interessante giornata tra Cerveteri e Ceri
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