Durante l'estate è possibile visitare le camere del parlamento inglese. La visita dura circa un'ora e si possono fare solo visite guidate che ci sono in diverse lingue, tra cui anche l'italiano. Arrivate circa 15 minuti prima dell'orario che vi viene comunicato alla biglietteria per passare tutti i controlli di sorta.
Quando la vostra guida sarà pronta per cominciare, verrete fatti mettere in fila vicino ad essa e la visita avrà inizio. Vi verrà spiegato tutto in maniera molto dettagliata e, guardando i vari dipinti, affreschi, altorilievi e la statue lungo tutti i corridoi potrete anche ripercorrere tutta la storia inglese e la nascita del parlamento stesso. visiterete anche le due stanze del parlamento, la camera dove la regina "si veste" per la giornata di inaugurazione dell'anno parlamentare (cioè la camera dove si mette la corona e il mantello rosso) e la guida, molto preparata, vi spiegherà tutto molto bene e nei dettagli. Dentro non si possono fare foto, ma nella sala dove inizia e finisce la visita potete prendere delle spiegazioni (anche in italiano) dove potete ritrovare tutte le informazioni e anche alcune foto.
Parliamo un pò della sua storia. il Palazzo di Westminister (quello occupato dal parlamento) è ancora oggi designato come palazzo reale. L'edificio che vedete adesso è stato costruito dopo l'incendio del 1834 che distrusse la maggior parte degli edifici antichi. La Camera dei Comuni venne ricostruita tra il 1945 e il 1950 dopo la devastazione dovuta alla seconda guerra mondiale.
Per quanto riguarda la camera dei Lord, essa esiste come camera separata del parlamento dal XIV secolo.
Il biglietto costa 15 sterline. Ci sono tutti gli sconti di sorta per anziani, bambini sotto una certa età, per gli studenti e per le famiglie.
giovedì 29 settembre 2011
LONDRA: the houses of parliament
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mercoledì 28 settembre 2011
Lucca
Lucca è uno dei fiori all'occhiello della Toscana: non può essere tralasciata per la sua bellezza artistica e la sua atmosfera suggestiva.
Cominciate con un passeggiata sulle Mura di Lucca, edificate nel periodo cinquecentesco e adibite a parco urbano nell'Ottocento, racchiudono il centro storico e costituiscono il vero e proprio simbolo della città
Visibili dalle Mura, spiccano sopra i tetti cittadini la Torre Guinigi, famosa torre alberata costruita intorno al 1390 dalla potente famiglia lucchese dei Guinigi, e la Torre delle Ore risalente al periodo medievale e volute la consiglio comunale della città.
La città di Lucca è soprannominata la città delle cento chiese per il grande numero di edifici di culto di varie epoche differenti presenti all'interno delle Mura. Poi,oltre al grande numero delle chiese chiese ufficiali, ogni palazzo signorile ha la sua cappella privata. Attualmente, molte chiese sono state sconsacrate, ma spiccano ancora alcuni edifici religiosi di grande interesse. Il Duomo di Lucca, la Cattedrale di San Martino, fondato da San Frediano nel XI sec. e successivamente rimaneggiato, oltre alla bellezza architettonica medioevale e rinascimentale, contiene capolavori di Nicola Pisano, Jacopo della Quercia e Tintoretto. Al suo interno sono conservati l'antico crocifisso del Volto Santo e il monumento funebre di Ilaria del Carretto. Celebre per la sua posizione centrale è la chiesa di San Michele in Foro, struttura marmorea costruita a partire dal 1070 rappresentante un esempio di architettura pisano-lucchese, si affaccia sull'omonima piazza nell'area dell'antico foro romano ed è tutt'oggi vista come punto di incontro della vita cittadina. Dalla chiesa di San Michele percorrendo la principale via della città, Via Fillungo, si arriva comodamente alla Basilica di San Frediano, uno degli edifici religiosi più antichi e fulcro dell'ancora attiva processione di Santa Croce del 13 settembre.
Continuando la visita della Città di Lucca è consigliata una passeggiata in Via Fillungo: cuore dell'attività commerciale e artigianale lucchese, unisce abilmente antico e moderno regalando ai visitatori un'interessante visita per uno sguardo sugli antichi mestieri. Molto bello lo sbocco in Piazza dell'Anfiteatro (oggi Piazza del Mercato) dove in passato sorgeva l'antico foro romano: si tratta di un gioiello per la città di Lucca con i suoi accoglienti ristorantini e le sue botteghe di pittori e artisti.
Bella da vedere anche Piazza Napoleone, denominata dai cittadini lucchesi Piazza Grande: si tratta di uno spazio nato per essere il centro del potere politico con il Palazzo Ducale posto al suo fianco e oggi sede della Provincia. La sistemazione della piazza è molto diversa da quella originaria. I lavori promossi nell'ottocento da Elisa Bonaparte Baciocchi, per rendere omaggio al fratello Napoleone Bonaparte, hanno portato all'attuale strutturazione della piazza che ricorda, per alcuni tratti, le grandi distese parigine. Oggi è vista per lo più come uno dei punti nevralgici della città di Lucca per la sua ambientazione spaziosa e elegante. La città di Lucca ha trasformato vari palazzi signorili in importanti musei e strutture pubbliche di grande rilievo. Tra questi si consiglia la visita a Palazzo Mansi, edificio seicentesco che ospita la collezione della Pinacoteca Nazionale composta da pregiate opere italiane e straniere realizzate tra il Rinascimento e il Settecento.
Pur offrendo ai suoi visitatori la visita di luoghi ricchi di storia e cultura, negli ultimi anni la città di Lucca ha deciso di aprirsi al nuovo promuovendo festival e mostre che hanno acquisito una visibilità internazionale per interesse e avanguardia. Al tradizionale mercatino dell'antiquariato lucchese, si affiancano dunque importanti iniziative contemporanee di grande richiamo. Tra queste spiccano il Lucca Comics&Games, il festival internazionale del fumetto riconosciuto come il migliore a livello italiano che coinvolge tutta la città nei giorni tra ottobre e novembre, il Summer Festival, collaudato evento musicale che nel mese di luglio rende Piazza Napoleone un palcoscenico per artisti di fama internazionale, e il LUCCA Digital PHOTO fest , importante festival della fotografia e dell'arte visiva che si mette in mostra da fine novembre fino a metà dicembre.
Cominciate con un passeggiata sulle Mura di Lucca, edificate nel periodo cinquecentesco e adibite a parco urbano nell'Ottocento, racchiudono il centro storico e costituiscono il vero e proprio simbolo della città
Visibili dalle Mura, spiccano sopra i tetti cittadini la Torre Guinigi, famosa torre alberata costruita intorno al 1390 dalla potente famiglia lucchese dei Guinigi, e la Torre delle Ore risalente al periodo medievale e volute la consiglio comunale della città.
La città di Lucca è soprannominata la città delle cento chiese per il grande numero di edifici di culto di varie epoche differenti presenti all'interno delle Mura. Poi,oltre al grande numero delle chiese chiese ufficiali, ogni palazzo signorile ha la sua cappella privata. Attualmente, molte chiese sono state sconsacrate, ma spiccano ancora alcuni edifici religiosi di grande interesse. Il Duomo di Lucca, la Cattedrale di San Martino, fondato da San Frediano nel XI sec. e successivamente rimaneggiato, oltre alla bellezza architettonica medioevale e rinascimentale, contiene capolavori di Nicola Pisano, Jacopo della Quercia e Tintoretto. Al suo interno sono conservati l'antico crocifisso del Volto Santo e il monumento funebre di Ilaria del Carretto. Celebre per la sua posizione centrale è la chiesa di San Michele in Foro, struttura marmorea costruita a partire dal 1070 rappresentante un esempio di architettura pisano-lucchese, si affaccia sull'omonima piazza nell'area dell'antico foro romano ed è tutt'oggi vista come punto di incontro della vita cittadina. Dalla chiesa di San Michele percorrendo la principale via della città, Via Fillungo, si arriva comodamente alla Basilica di San Frediano, uno degli edifici religiosi più antichi e fulcro dell'ancora attiva processione di Santa Croce del 13 settembre.
Continuando la visita della Città di Lucca è consigliata una passeggiata in Via Fillungo: cuore dell'attività commerciale e artigianale lucchese, unisce abilmente antico e moderno regalando ai visitatori un'interessante visita per uno sguardo sugli antichi mestieri. Molto bello lo sbocco in Piazza dell'Anfiteatro (oggi Piazza del Mercato) dove in passato sorgeva l'antico foro romano: si tratta di un gioiello per la città di Lucca con i suoi accoglienti ristorantini e le sue botteghe di pittori e artisti.
Bella da vedere anche Piazza Napoleone, denominata dai cittadini lucchesi Piazza Grande: si tratta di uno spazio nato per essere il centro del potere politico con il Palazzo Ducale posto al suo fianco e oggi sede della Provincia. La sistemazione della piazza è molto diversa da quella originaria. I lavori promossi nell'ottocento da Elisa Bonaparte Baciocchi, per rendere omaggio al fratello Napoleone Bonaparte, hanno portato all'attuale strutturazione della piazza che ricorda, per alcuni tratti, le grandi distese parigine. Oggi è vista per lo più come uno dei punti nevralgici della città di Lucca per la sua ambientazione spaziosa e elegante. La città di Lucca ha trasformato vari palazzi signorili in importanti musei e strutture pubbliche di grande rilievo. Tra questi si consiglia la visita a Palazzo Mansi, edificio seicentesco che ospita la collezione della Pinacoteca Nazionale composta da pregiate opere italiane e straniere realizzate tra il Rinascimento e il Settecento.
Pur offrendo ai suoi visitatori la visita di luoghi ricchi di storia e cultura, negli ultimi anni la città di Lucca ha deciso di aprirsi al nuovo promuovendo festival e mostre che hanno acquisito una visibilità internazionale per interesse e avanguardia. Al tradizionale mercatino dell'antiquariato lucchese, si affiancano dunque importanti iniziative contemporanee di grande richiamo. Tra queste spiccano il Lucca Comics&Games, il festival internazionale del fumetto riconosciuto come il migliore a livello italiano che coinvolge tutta la città nei giorni tra ottobre e novembre, il Summer Festival, collaudato evento musicale che nel mese di luglio rende Piazza Napoleone un palcoscenico per artisti di fama internazionale, e il LUCCA Digital PHOTO fest , importante festival della fotografia e dell'arte visiva che si mette in mostra da fine novembre fino a metà dicembre.
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LONDRA: national portrait gallery
La National Portrait Gallery si trova vicino alla National Gallery ed ospita la più grande collezione di ritratti al mondo. Ci sono i ritratti dei personaggi più illustri della Gran Bretagna, dal Medio Evo fino ad oggi.
La collezione è disposta in ordine cronologico (sarà quindi semplice seguire la "storia"): al secondo piano troviamo i ritratti più antichi, cioè quelli dell'epoca Tudor. Al primo piano si trovano i ritratti del Cinquecento, del Seicento e l'Ottocento, i Vittoriani e il primo Novecento.
Una volta che siete entrati nell'atrio principale vi trovate sulla destra il banco informazioni e quello per le audioguide (costo: 3 sterline) e sulla sinistra una scala mobile che vi porta direttamente al secondo piano, quindi alle gallerie Tudor, nell'ala Ondaatje.
SECONDO PIANO:
Gallerie Tudor: potete trovarci personaggi come Enrico VIII, Elisabetta I e William Shakespeare
Il Seicento: qua si trovano personaggi quali Carlo I, Oliver Cromwell e Samuel Pepys
Il Settecento: tra gli altri trovate Sir Isaac Newton, Sir Christopher Wren, William Hogart e Georg Fridric Händel.
Tardo Settecento e primo Ottocento: potete ammirare i ritratti di Nelson, William Wordworth, William Blake,
Byron e Jane Austen.
PRIMO PIANO:
I Vittoriani: tra i quali la regina Vittoria e Charles Dickens.
Il Novecento: ritratti della famiglia reale e personaggi come Virginia Wolf, Sir Wiston Churcill e
Lawrence d'Arabia.
La balconata: con personaggi come Sir Paul McCartney, Zandra Rhodes e Dame Iris Murdoch.
Qua vengono ospitate anche piccole mostre temporanee.
PIANTERRENO
Qui c'è rappresentata la Gran Bretagna dal 1990 e, tra le varie opere, potete trovare ritratti della Principessa
Diana, di Stephen Hawking, David Bowie e Richard Branson
Per quanto riguarda le mostre speciali, durante l'anno il museo ne ospita diverse e per le più importanti è
previsto il pagamento di un biglietto (basta andare al banco informazioni nell'atrio).
La collezione è disposta in ordine cronologico (sarà quindi semplice seguire la "storia"): al secondo piano troviamo i ritratti più antichi, cioè quelli dell'epoca Tudor. Al primo piano si trovano i ritratti del Cinquecento, del Seicento e l'Ottocento, i Vittoriani e il primo Novecento.
Una volta che siete entrati nell'atrio principale vi trovate sulla destra il banco informazioni e quello per le audioguide (costo: 3 sterline) e sulla sinistra una scala mobile che vi porta direttamente al secondo piano, quindi alle gallerie Tudor, nell'ala Ondaatje.
SECONDO PIANO:
Gallerie Tudor: potete trovarci personaggi come Enrico VIII, Elisabetta I e William Shakespeare
Il Seicento: qua si trovano personaggi quali Carlo I, Oliver Cromwell e Samuel Pepys
Il Settecento: tra gli altri trovate Sir Isaac Newton, Sir Christopher Wren, William Hogart e Georg Fridric Händel.
Tardo Settecento e primo Ottocento: potete ammirare i ritratti di Nelson, William Wordworth, William Blake,
Byron e Jane Austen.
PRIMO PIANO:
I Vittoriani: tra i quali la regina Vittoria e Charles Dickens.
Il Novecento: ritratti della famiglia reale e personaggi come Virginia Wolf, Sir Wiston Churcill e
Lawrence d'Arabia.
La balconata: con personaggi come Sir Paul McCartney, Zandra Rhodes e Dame Iris Murdoch.
Qua vengono ospitate anche piccole mostre temporanee.
PIANTERRENO
Qui c'è rappresentata la Gran Bretagna dal 1990 e, tra le varie opere, potete trovare ritratti della Principessa
Diana, di Stephen Hawking, David Bowie e Richard Branson
Per quanto riguarda le mostre speciali, durante l'anno il museo ne ospita diverse e per le più importanti è
previsto il pagamento di un biglietto (basta andare al banco informazioni nell'atrio).
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Diamo il voto ai gruppi d'acquisto
Grazie al mio video su Youtube in cui parlavo delle mie opinioni su Groupon, mi ha contattata Alessandro e mi ha segnalato questo sito: www.feedbackcoupon.it
Si tratta di un sito dove gli utenti possono esprimere un voto sui siti che vendono coupon. Gli utenti del sito possono, inoltre, interagire tra loro tramite un forum.Ho guardato un attimo il sito e gli ho chiesto se gli andava di rispondermi a qualche domanda: detto, fatto!
1) chi gestisce il sito (amici, conoscenti, etc)?
Il sito è attualmente gestito da un gruppo di amici/colleghi universitari che hanno condiviso e supportato la mia idea di mettere in piedi questo progetto.Siamo 2 laureati in informatica che già lavorano nel settore, un laureato in scienze della comunicazione ed un laureando in scienze forestali (io!).
Il mio ruolo è quello di "dirigere" i lavori e curare i contenuti ed i rapporti con l'esterno. Il comunicatore si occupa di grafica, contenuti e pubblicità su fb. I due informatici lavorano principalmente, come dicono loro, "a basso livello": database, funzioni del forum, server, rating ecc.
2)come e quando è nata l'idea di questo sito e questo tipo di interazione con gli utenti (voto e forum)?
Siamo accomunati da una passione: quella per il low cost, in generale. E di conseguenza utilizziamo molto i gruppi d'acquisto, una soluzione di vendita spesso efficace ed economica, ma talvolta sinonimo di scarsa qualità. L'idea è nata nello scorso inverno, a seguito di alcune brutte esperienze sia con i partner che con i gruppi, nonchè dalla consapevolezza che mancasse uno spazio comune e libero da censura ove condividere le proprie esperienze con altri couponisti. Condividere e dunque chiedere, rispondere, esporre la propria, fino a giungere alla possibilità di esprimere un giudizio sintetico e facilmente "leggibile" in forma di voto (sistema di rating partner e gruppi). Recensioni sui ristoranti (per esemplificare) nel web ce ne sono a bizzeffe, ma nessuna piattaforma si rivolge specificamente ai couponisti, che, inutile negarlo, sono clienti diversi! I lavori sono però partiti ad inizio agosto, di ritorno dalle vacanze, ed hanno portato via circa 1 mese e mezzo per preparare e testare il tutto e renderlo il più stabile e pratico possibile. Il tutto è però in continua e lenta evoluzione.
3)come si è sviluppata poi nel tempo?
4) come si svilupperà in futuro?
Ad ora l'unico sviluppo dell'idea, è stato la traduzione in realtà della stessa!
Qualche idea per il futuro già c'è (collaborazioni e contest), ma tutte le mosse da fare dipenderanno soprattutto dal feedback che ci giungerà dagli utenti. La community è la loro e loro devono dirci cosa desiderano! Questa iniziale è la fase più complessa: dobbiamo raggiungere l'utente, invogliarlo a scrivere e conquistarne la fiducia. Purtroppo, a differenza di un blog, i contenuti non possiamo produrli noi, se non in minima parte, bensì ci provengono dall'esterno! Ma con costanza e perseveranza ci riusciremo ad affermarci e far sentire le nostre voci!
martedì 27 settembre 2011
LONDRA: Il postmodernismo al V&A museum
Si tratta di una mostra temporanea al Victoria&Albert museum. Il museo normalmente è gratuito (se volete lasciare un'offerta chiedono 3 sterline, ma non è obbligatorio lasciare questa cifra), mentre il biglietto per la mostra costa 12,5 sterline.
Ci sono oggetti di design di ogni genere, da poltrone a teiere, fino ad arrivare ai vestiti. La mostra è stata allestita molto bene, hanno creato una "scenografia apposita" molto pertinente e suggestiva. Se siete a Londra vi suggerisco di farci un salto, anche se non siete molto interessati all'arte.
Ci sono oggetti di design di ogni genere, da poltrone a teiere, fino ad arrivare ai vestiti. La mostra è stata allestita molto bene, hanno creato una "scenografia apposita" molto pertinente e suggestiva. Se siete a Londra vi suggerisco di farci un salto, anche se non siete molto interessati all'arte.
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lunedì 26 settembre 2011
LONDRA: una passeggiata a greenwich
questa zona di londra si trova a sud est della città Ci potete arrivare in diversi modi: con la dlr o anche con le "crociere" tamigi. Io personalmente sono arrivata con la metro fino a tower hill e da li ho fatto l'ultimo tratto sul Tamigi. Dall'attracco delle navi, arrivate subito all'Old Naval College, ad ingresso gratuito e da vedere (insieme all'Old Chapel). Li accanta ci sono la "Queen's House" (ora chiusa. oggi ci stavano girando delle scene di un film) e il museo navale, veramente molto bello. Queste sono tutte cose che si possono vedere senza pagare il biglietto. Poi, poco distante dal museo c'è l'osservatorio di Greenwich e la meridiana che segna dove passa il meridiano di Greenwich, quello che segna l'ora zero. Si trova, ovviamente, su una collina da cui potete fermarvi ad ammirare il paesaggio e Londra vista dall'alto. Per pranzo potete fermarvi al museo navale, oppure prendervi li un panino da portare via e mangiare seduti nel prato.
Per tornare indietro ho deciso di fare come all'andata, ma di fare un tratto più lungo sul tamigi per sfruttare il tragitto in nave per fare altre foto.
Per tornare indietro ho deciso di fare come all'andata, ma di fare un tratto più lungo sul tamigi per sfruttare il tragitto in nave per fare altre foto.
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domenica 25 settembre 2011
Città fantasma: le più spettrali del mondo (Parte due)
ROSCIGNO VECCHIA (CAMPANIA)
Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, a pochi chilometri da splendide località di mare come Acciaroli, Palinuro o Marina di Camerota, c'è una breccia spazio-temporale facilissima da varcare. Parliamo di quella che ti porta a Roscigno Vecchia, 28 km a ovest di Teggiano in provincia di Salerno. All'inizio del Novecento, alcune frane improvvise che minacciavano il centro abitato costrinsero gli abitanti ad abbandonare in fretta le loro case. Eccellente testimonianza di architettura rurale, la maggior parte delle abitazioni in pietra è visibile ancora oggi, così come è possibile ammirare la chiesa e la piazza centrale - tutti simboli fantasma di quella che fu una prospera comunità.
TAMERZA (TUNISIA)
Nel sud della Tunisia, a pochi chilometri dal sofisticato comfort di Tozeur, ti aspetta la cadente fotogenia del vecchio villaggio di Tamerza, cinto da mura e situato grossomodo 1 km a est dal nuovo abitato (un moderno insediamento privo di particolari attrattive). Adagiato su un crinale lungo la sponda meridionale dello Oued Horchane, il vecchio villaggio di Tamerza deve parte del proprio fascino alla posizione in cui sorge, sullo sfondo di un'impervia catena montuosa. Una curiosità: pare che l'acqua che sgorga dalle alture contribuisca a creare i datteri migliori di tutta la Tunisia. A voi il verdetto.
BHANGARH (RAJASTHAN)
Nel Rajasthan orientale, nei pressi della Sariska Tiger Reserve, sorge questa città fantasma ben conservata che si dice sia infestata dagli spiriti. Fu fondata nel 1631 da Madho Singh e giunse a contare ben 10.000 abitazioni ma fu abbandonata all'improvviso per motivi che restano misteriosi. A te la scelta se dare credito alla versione più diffusa, secondo la quale un mago si sarebbe innamorato della regina e, non corrisposto, avrebbe maledetto la città. Oggi gli edifici, situati in un magnifico contesto rurale, sono stati quasi tutti restaurati, mentre templi e chhatri (cenotafi) suggestivi punteggiano la zona circostante.
HASHIMA (GIAPPONE)
Quest'isola detta anche Gunkanshima ("nave da battaglia" in giapponese, perché la sua forma ricorda quella di un piccolo incrociatore da guerra) è stata tra i protagonisti dell'industrializzazione nipponica a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Nel 1890 fu acquistata dalla Mitsubishi e trasformata in centro di estrazione mineraria, con tanto di edifici in cemento (che da lontano assomigliano al ponte di comando della nave) destinati a ospitare la forza lavoro spesso prelevata con la forza da altri paesi asiatici. Non è un posto allegro, quest'isola, si è capito: però i suoi edifici ormai abbandonati e la sua aria lugubre sono la testimonianza di un pezzo di storia del Sol Levante.
OCHATE (SPAGNA)
Dopo tutto questo parlare di fantasmi, è giusto finire con un omaggio ai fenomeni paranormali. Il mondo è pieno di luoghi legati ad avvistamenti di UFO e altri oggetti volanti non bene identificati, ma pochi hanno il magnetismo di Ochate, un paesino nella comunità autonoma di Castiglia-Lèon che attira sempre più appassionati e avvistatori da tutto il mondo. Pare che le apparizioni siano iniziate negli anni Ottanta, guarda caso in concomitanza con un articolo su Ochate apparso su una seguita (almeno in Spagna) rivista di ufologia, Mundo Desconocido. Nessuno è ancora riuscito a spiegare, però, perché gli UFO abbiamo scelto proprio questo luogo disabitato per le proprie apparizioni. Ochate, infatti, si è spopolata inesorabilmente tra XIX e XX secolo, c'è chi dice a causa di misteriose epidemie, chi per naturali migrazioni verso aree economicamente meno depresse.
PARTE !
FONTE| Lonely Planet Italia
Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, a pochi chilometri da splendide località di mare come Acciaroli, Palinuro o Marina di Camerota, c'è una breccia spazio-temporale facilissima da varcare. Parliamo di quella che ti porta a Roscigno Vecchia, 28 km a ovest di Teggiano in provincia di Salerno. All'inizio del Novecento, alcune frane improvvise che minacciavano il centro abitato costrinsero gli abitanti ad abbandonare in fretta le loro case. Eccellente testimonianza di architettura rurale, la maggior parte delle abitazioni in pietra è visibile ancora oggi, così come è possibile ammirare la chiesa e la piazza centrale - tutti simboli fantasma di quella che fu una prospera comunità.
TAMERZA (TUNISIA)
Nel sud della Tunisia, a pochi chilometri dal sofisticato comfort di Tozeur, ti aspetta la cadente fotogenia del vecchio villaggio di Tamerza, cinto da mura e situato grossomodo 1 km a est dal nuovo abitato (un moderno insediamento privo di particolari attrattive). Adagiato su un crinale lungo la sponda meridionale dello Oued Horchane, il vecchio villaggio di Tamerza deve parte del proprio fascino alla posizione in cui sorge, sullo sfondo di un'impervia catena montuosa. Una curiosità: pare che l'acqua che sgorga dalle alture contribuisca a creare i datteri migliori di tutta la Tunisia. A voi il verdetto.
BHANGARH (RAJASTHAN)
Nel Rajasthan orientale, nei pressi della Sariska Tiger Reserve, sorge questa città fantasma ben conservata che si dice sia infestata dagli spiriti. Fu fondata nel 1631 da Madho Singh e giunse a contare ben 10.000 abitazioni ma fu abbandonata all'improvviso per motivi che restano misteriosi. A te la scelta se dare credito alla versione più diffusa, secondo la quale un mago si sarebbe innamorato della regina e, non corrisposto, avrebbe maledetto la città. Oggi gli edifici, situati in un magnifico contesto rurale, sono stati quasi tutti restaurati, mentre templi e chhatri (cenotafi) suggestivi punteggiano la zona circostante.
HASHIMA (GIAPPONE)
Quest'isola detta anche Gunkanshima ("nave da battaglia" in giapponese, perché la sua forma ricorda quella di un piccolo incrociatore da guerra) è stata tra i protagonisti dell'industrializzazione nipponica a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Nel 1890 fu acquistata dalla Mitsubishi e trasformata in centro di estrazione mineraria, con tanto di edifici in cemento (che da lontano assomigliano al ponte di comando della nave) destinati a ospitare la forza lavoro spesso prelevata con la forza da altri paesi asiatici. Non è un posto allegro, quest'isola, si è capito: però i suoi edifici ormai abbandonati e la sua aria lugubre sono la testimonianza di un pezzo di storia del Sol Levante.
OCHATE (SPAGNA)
Dopo tutto questo parlare di fantasmi, è giusto finire con un omaggio ai fenomeni paranormali. Il mondo è pieno di luoghi legati ad avvistamenti di UFO e altri oggetti volanti non bene identificati, ma pochi hanno il magnetismo di Ochate, un paesino nella comunità autonoma di Castiglia-Lèon che attira sempre più appassionati e avvistatori da tutto il mondo. Pare che le apparizioni siano iniziate negli anni Ottanta, guarda caso in concomitanza con un articolo su Ochate apparso su una seguita (almeno in Spagna) rivista di ufologia, Mundo Desconocido. Nessuno è ancora riuscito a spiegare, però, perché gli UFO abbiamo scelto proprio questo luogo disabitato per le proprie apparizioni. Ochate, infatti, si è spopolata inesorabilmente tra XIX e XX secolo, c'è chi dice a causa di misteriose epidemie, chi per naturali migrazioni verso aree economicamente meno depresse.
PARTE !
FONTE| Lonely Planet Italia
Città fantasma: le più spettrali del mondo (Parte 1)
Senza sedute spiritiche, ma girando il mondo con le indicazioni giuste, puoi entrare in contatto con il passato e con gli spiriti. Ti è sufficiente seguire i nostri autori alla scoperta di queste città fantasma. Dalla Siberia alla Basilicata, ti aspettano scoperte, emozioni, insegnamenti e qualche brivido lungo la schiena.
KOLMANSKOP (NAMIBIA)
La descrizione degli edifici decrepiti progressivamente invasi dalla sabbia e dalle dune è troppo surreale per essere tentata. La cosa migliore è vedere da sé, con un'escursione a Kolmanskop con partenza da Lüderitz, avamposto della civiltà nel cuore della Namibia meridionale. Sorta come città mineraria, Kolmanskop conobbe un rapido declino a partire dal 1956, quando il prezzo dei diamanti crollò e furono scoperti i più ricchi giacimenti di Oranjemund.
Oggi questa città fantasma paga lo scotto della fama trasformandosi a poco a poco in attrazione turistica, ma possiamo assicurarti che l'atmosfera è autentica e per nulla artefatta. L'unica accortezza: per visitare il sito occorre richiedere il permesso all'ufficio NWR di Lüderitz. Dopo di che, i fantasmi dei minatori saranno tutti per te.
BODIE (CALIFORNIA)
Mono County, California, a est della Sierra Nevada. Da queste parti, quando tira il vento e le vecchie lamiere ondeggiano, sembra ancora di sentire il via vai dei minatori che a metà Ottocento fecero di Bodie uno dei centri principali della corsa all'oro. In pochi, all'epoca, avrebbero immaginato che un secolo e mezzo dopo al posto degli avventori ebbri nel saloon della cittadina si sarebbero aggirate le volpi del deserto. Un segnale della sua cattiva stella, però, Bodie l'aveva dato fin dall'inizio, visto che il suo presunto fondatore, un certo W.S. Bodey, passò a miglior vita sorpreso da una tormenta di neve.
Al tempo del massimo splendore, Bodie era ben di più di un semplice villaggio. Vantava una chiesa metodista, un tempio taoista e qualche buon covo frequentato da fumatori d'oppio. Il declino iniziò deciso nel 1913, con la chiusura delle miniere principali. Oggi sopravvive una fiorente comunità di fantasmi.
CRACO (BASILICATA)
Arroccato sulla cima di una collina a un'oretta d'auto da Matera, il paese di Craco si staglia contro il cielo come in una fiaba dei fratelli Grimm, con la torre del suo castello medievale che fa da guardia agli scheletri delle case diroccate e abbandonate.
Di origine medievale, il borgo assunse il suo status di paese fantasma solo nel 1974, quando una serie di smottamenti costrinse gli abitanti a trasferirsi a valle. Scelto come location di film mitici come Cristo si è fermato a Eboli di Rosi e La passione di Cristo di Gibson, Craco è la meta ideale per una giornata alla scoperta di un'Italia che non c'è più. Ma attenzione: è rischioso e vietato girovagare tra le rovine.
KADYKCHAN (RUSSIA)
Fantasmi e orrori della dittatura: questo ti aspetta a Kadykchan, nel cuore della Kolyma, all'estremità orientale di quella che un tempo si chiamava Unione Sovietica. Rispolvera o leggi per la prima volta la tua copia de I racconti di Kolyma del grande narratore russo Varlam Šalamov, perché tema e ambientazioni sono più che mai pertinenti. Kadykchan, infatti, fu costruita durante la Seconda guerra mondiale dai prigionieri del Gulag e oggi, camminando per le sue strade fantasma, si respira ancora un po' della sofferenza legata a quelle memorie e catturata con grande vigore e umanità dalle pagine di Šalamov. Non si tratta di una meta amena, quindi, e i fantasmi che abitano a Kadykchan non sono tra i più burloni, anche se hanno molto da insegnare sugli orrori del totalitarismo.
FAMAGOSTA (CIPRO)
Genovesi, veneziani, turchi, inglesi e poi ancora turchi. Tra gli spettri irrequieti di Famagosta troverai senza dubbio molti esponenti di queste nazioni, ma è soprattuttuo tra i turchi che dovrai cercare per capire per quale motivo una parte di questa località cipriota meriti il titolo di "città fantasma". Sopravvissuta al massacro turco del 1571 e alla dominazione britannica, Famagosta ha ricevuto il colpo di grazia nel 1974, quando l'area di Maraş, con le sue lunghe spiagge affacciate sul Mediterraneo, venne abbandonata dalla popolazione greca in fuga davanti all'esercito turco e trasformata in una grande "zona cuscinetto" piena di ricordi e, soprattutto, di rimpianti.
PARTE 2
FONTE| Lonely planet Italia
KOLMANSKOP (NAMIBIA)
La descrizione degli edifici decrepiti progressivamente invasi dalla sabbia e dalle dune è troppo surreale per essere tentata. La cosa migliore è vedere da sé, con un'escursione a Kolmanskop con partenza da Lüderitz, avamposto della civiltà nel cuore della Namibia meridionale. Sorta come città mineraria, Kolmanskop conobbe un rapido declino a partire dal 1956, quando il prezzo dei diamanti crollò e furono scoperti i più ricchi giacimenti di Oranjemund.
Oggi questa città fantasma paga lo scotto della fama trasformandosi a poco a poco in attrazione turistica, ma possiamo assicurarti che l'atmosfera è autentica e per nulla artefatta. L'unica accortezza: per visitare il sito occorre richiedere il permesso all'ufficio NWR di Lüderitz. Dopo di che, i fantasmi dei minatori saranno tutti per te.
BODIE (CALIFORNIA)
Mono County, California, a est della Sierra Nevada. Da queste parti, quando tira il vento e le vecchie lamiere ondeggiano, sembra ancora di sentire il via vai dei minatori che a metà Ottocento fecero di Bodie uno dei centri principali della corsa all'oro. In pochi, all'epoca, avrebbero immaginato che un secolo e mezzo dopo al posto degli avventori ebbri nel saloon della cittadina si sarebbero aggirate le volpi del deserto. Un segnale della sua cattiva stella, però, Bodie l'aveva dato fin dall'inizio, visto che il suo presunto fondatore, un certo W.S. Bodey, passò a miglior vita sorpreso da una tormenta di neve.
Al tempo del massimo splendore, Bodie era ben di più di un semplice villaggio. Vantava una chiesa metodista, un tempio taoista e qualche buon covo frequentato da fumatori d'oppio. Il declino iniziò deciso nel 1913, con la chiusura delle miniere principali. Oggi sopravvive una fiorente comunità di fantasmi.
CRACO (BASILICATA)
Arroccato sulla cima di una collina a un'oretta d'auto da Matera, il paese di Craco si staglia contro il cielo come in una fiaba dei fratelli Grimm, con la torre del suo castello medievale che fa da guardia agli scheletri delle case diroccate e abbandonate.
Di origine medievale, il borgo assunse il suo status di paese fantasma solo nel 1974, quando una serie di smottamenti costrinse gli abitanti a trasferirsi a valle. Scelto come location di film mitici come Cristo si è fermato a Eboli di Rosi e La passione di Cristo di Gibson, Craco è la meta ideale per una giornata alla scoperta di un'Italia che non c'è più. Ma attenzione: è rischioso e vietato girovagare tra le rovine.
KADYKCHAN (RUSSIA)
Fantasmi e orrori della dittatura: questo ti aspetta a Kadykchan, nel cuore della Kolyma, all'estremità orientale di quella che un tempo si chiamava Unione Sovietica. Rispolvera o leggi per la prima volta la tua copia de I racconti di Kolyma del grande narratore russo Varlam Šalamov, perché tema e ambientazioni sono più che mai pertinenti. Kadykchan, infatti, fu costruita durante la Seconda guerra mondiale dai prigionieri del Gulag e oggi, camminando per le sue strade fantasma, si respira ancora un po' della sofferenza legata a quelle memorie e catturata con grande vigore e umanità dalle pagine di Šalamov. Non si tratta di una meta amena, quindi, e i fantasmi che abitano a Kadykchan non sono tra i più burloni, anche se hanno molto da insegnare sugli orrori del totalitarismo.
FAMAGOSTA (CIPRO)
Genovesi, veneziani, turchi, inglesi e poi ancora turchi. Tra gli spettri irrequieti di Famagosta troverai senza dubbio molti esponenti di queste nazioni, ma è soprattuttuo tra i turchi che dovrai cercare per capire per quale motivo una parte di questa località cipriota meriti il titolo di "città fantasma". Sopravvissuta al massacro turco del 1571 e alla dominazione britannica, Famagosta ha ricevuto il colpo di grazia nel 1974, quando l'area di Maraş, con le sue lunghe spiagge affacciate sul Mediterraneo, venne abbandonata dalla popolazione greca in fuga davanti all'esercito turco e trasformata in una grande "zona cuscinetto" piena di ricordi e, soprattutto, di rimpianti.
PARTE 2
FONTE| Lonely planet Italia
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Un week end perfetto in Toscana
Tra borghi circondati da antiche mura, città dalle tinta pastello e paesaggi ammantati da vigneti che declinano con dolcezza verso il mare, la Toscana è la terra perfetta per il tuo weekend. Ecco cinque idee per viverla al massimo. E se questi scorci ti avessero stregato, completa il quadro con un salto a Lucca, secondo noi la migliore destinazione per un'evasione in primavera.
Vita in città
SIENA
L'abbiamo scelta come esempio di vita in città, ma stai tranquillo. Non ti aspetta nulla di frenetico o caotico, perché la città in questione è Siena, la perla che sembra uscita (intatta) dal sogno di un architetto rinascimentale. Il massimo è svegliarsi presto e arrivare in Piazza del Campo di buon ora, per assistere al gioco di luce creato dal sole sulle facciate degli antichi palazzi. Siedi a uno dei tavolini all'aperto dei caffè e assapora il fascino del luogo.Sei sedotto dalla Torre del Mangia? Bene, dalla sua sommità si gode il miglior panorama di Siena. Nessun problema se soffri di vertigini: le sale del Palazzo Comunale, con i capolavori di Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti valgono il viaggio. Così come lo vale l'accoglienza che troverai a Palazzo Ravizza (Pian dei Mantellini 34), la migliore soluzione se cerchi una sistemazione di livello, all'interno delle mura e dotata di parcheggio.
Un tuffo nella storia
SAN GIMIGNANO
Quando la Toscana era percorsa da cavalieri e capitani di ventura, questa meravigliosa città era conosciuta come San Gimignano dalla Belle Torri. Ne contava 72, tutte dritte, fiere e alte tra i 50 e 60 metri. Oggi, all'epoca dei giri in vespa e delle cabrio, San Gimignano è ancora bellissima, anche se le torri sono solo 13. E non è tutto, perché se il suo skyline non è più quello di una Manhattan medievale, questa cittadina del Senese resta uno dei borghi meglio conservati d'Italia, ammirata e desiderata da tutto il mondo.
Il consiglio è andare in giro per le sue strade e curiosare nelle botteghe artigianali. Se ami i manufatti in cuoio, qui puoi trovare creazioni di gran pregio.Per volare davvero in alto, non perdere il magnifico Palazzo del Popolo e il vicino Palazzo del Podestà. Il weekend, poi, sarà davvero fantastico se sceglierai di coronarlo con le delizie della Fattoria Poggio Alloro (via Sant'Andrea 23). I suoi sapori non hanno nulla di artefatto, visto che tutti gli ingredienti dei piatti sono prodotti dalla casa.
A spasso per dolci colline
LE CRETE SENESI
Ancora in provincia di Siena per l'appuntamento con uno dei territori più suggestivi e incontaminati della Toscana, e non solo. Le colline che si aprono a sud-est di Siena sembrano aver attraversato indenni gli ultimi secoli, quelli in cui l'uomo ha modificato e spesso stravolto il paesaggio. E i borghi che si incontrano qua e là, come Mucigliana e San Martino in Grania, sono perfettamente inseriti nel paesaggio. Qui tutto è così bello che non stupisce di ritrovare i morbidi orizzonti delle Crete in molte opere dei pittori rinascimentali.
Vivi l'esperienza come merita e scegli un modo di viaggiare a misura d'uomo: per esempio, percorri a piedi un tratto della S438 che da Siena porta ad Asciano, un piccolo centro sul Fiume Ombrone impreziosito dalla chiesa di Sant'Agata. Poco lontano, ti aspettano i sapori e l'atmosfera dell'agritursimo Ardene, a Montepulciano (Via di Valardegna 7).
La capitale del vino
MONTALCINO
Per essere la capitale del vino non serve un territorio sterminato e nemmeno boulevard o luci al neon. Ciò che conta è possedere filari d'eccezione, come quelli che si incontrano nel territorio di Montalcino. Il Brunello è oggi tra i più quotati vini della penisola (e, forse, del mondo) e questo risultato è il frutto di una lunga, lenta e appassionata cooperazione tra l'uomo e la natura. Fai visita ai produttori locali, come la cantina Campi di Fonterenza (località Fonterenza 99, Sant'Angelo in Colle), e fatti iniziare ai segreti del re dei rossi italiani.
Intorno a Montalcino non mancano le sistemazioni di classe. Il nostro consiglio è puntare sull'agriturismo Le Ragnaie (Località Le Ragnaie) che ha due assi nella manica: noleggia biciclette e offre degustazioni di vino.
Il meglio della costa
TALAMONE E L'ARGENTARIO
Non ce ne vogliano gli amici della Versilia, ma il tratto di costa Toscana più suggestivo, secondo noi, è quello intorno al Monte Argentario. La varietà delle attrattive, da queste parti, lascia senza parole. La Maremma, con il fascino dei suoi casolari (e del suo cibo) è subito alle spalle. Orbetello, costruita sulla laguna tra acqua, terra e cielo, ha un fascino un po' decadente ma indimenticabile. I piccoli centri marinari di Talamone, Porto Santo Stefano e Porto Ercole, poi, sono uno dei migliori esempi di integrazione tra attività umana e paesaggio, in questo caso quello mozzafiato dell'Argentario.
Con un altro asso nella manica, anzi, due: i tomboli della Feniglie e della Giannella, sottili strisce di terra che si insinuano tra mare e terra. Le loro spiagge sono selvagge e bellissime. Caravaggio, in fuga da Napoli, non avrebbe potuto trovare un luogo migliore per incontrare la morte.
FONTE| Lonely Planet Italia
Vita in città
SIENA
L'abbiamo scelta come esempio di vita in città, ma stai tranquillo. Non ti aspetta nulla di frenetico o caotico, perché la città in questione è Siena, la perla che sembra uscita (intatta) dal sogno di un architetto rinascimentale. Il massimo è svegliarsi presto e arrivare in Piazza del Campo di buon ora, per assistere al gioco di luce creato dal sole sulle facciate degli antichi palazzi. Siedi a uno dei tavolini all'aperto dei caffè e assapora il fascino del luogo.Sei sedotto dalla Torre del Mangia? Bene, dalla sua sommità si gode il miglior panorama di Siena. Nessun problema se soffri di vertigini: le sale del Palazzo Comunale, con i capolavori di Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti valgono il viaggio. Così come lo vale l'accoglienza che troverai a Palazzo Ravizza (Pian dei Mantellini 34), la migliore soluzione se cerchi una sistemazione di livello, all'interno delle mura e dotata di parcheggio.
Un tuffo nella storia
SAN GIMIGNANO
Quando la Toscana era percorsa da cavalieri e capitani di ventura, questa meravigliosa città era conosciuta come San Gimignano dalla Belle Torri. Ne contava 72, tutte dritte, fiere e alte tra i 50 e 60 metri. Oggi, all'epoca dei giri in vespa e delle cabrio, San Gimignano è ancora bellissima, anche se le torri sono solo 13. E non è tutto, perché se il suo skyline non è più quello di una Manhattan medievale, questa cittadina del Senese resta uno dei borghi meglio conservati d'Italia, ammirata e desiderata da tutto il mondo.
Il consiglio è andare in giro per le sue strade e curiosare nelle botteghe artigianali. Se ami i manufatti in cuoio, qui puoi trovare creazioni di gran pregio.Per volare davvero in alto, non perdere il magnifico Palazzo del Popolo e il vicino Palazzo del Podestà. Il weekend, poi, sarà davvero fantastico se sceglierai di coronarlo con le delizie della Fattoria Poggio Alloro (via Sant'Andrea 23). I suoi sapori non hanno nulla di artefatto, visto che tutti gli ingredienti dei piatti sono prodotti dalla casa.
A spasso per dolci colline
LE CRETE SENESI
Ancora in provincia di Siena per l'appuntamento con uno dei territori più suggestivi e incontaminati della Toscana, e non solo. Le colline che si aprono a sud-est di Siena sembrano aver attraversato indenni gli ultimi secoli, quelli in cui l'uomo ha modificato e spesso stravolto il paesaggio. E i borghi che si incontrano qua e là, come Mucigliana e San Martino in Grania, sono perfettamente inseriti nel paesaggio. Qui tutto è così bello che non stupisce di ritrovare i morbidi orizzonti delle Crete in molte opere dei pittori rinascimentali.
Vivi l'esperienza come merita e scegli un modo di viaggiare a misura d'uomo: per esempio, percorri a piedi un tratto della S438 che da Siena porta ad Asciano, un piccolo centro sul Fiume Ombrone impreziosito dalla chiesa di Sant'Agata. Poco lontano, ti aspettano i sapori e l'atmosfera dell'agritursimo Ardene, a Montepulciano (Via di Valardegna 7).
La capitale del vino
MONTALCINO
Per essere la capitale del vino non serve un territorio sterminato e nemmeno boulevard o luci al neon. Ciò che conta è possedere filari d'eccezione, come quelli che si incontrano nel territorio di Montalcino. Il Brunello è oggi tra i più quotati vini della penisola (e, forse, del mondo) e questo risultato è il frutto di una lunga, lenta e appassionata cooperazione tra l'uomo e la natura. Fai visita ai produttori locali, come la cantina Campi di Fonterenza (località Fonterenza 99, Sant'Angelo in Colle), e fatti iniziare ai segreti del re dei rossi italiani.
Intorno a Montalcino non mancano le sistemazioni di classe. Il nostro consiglio è puntare sull'agriturismo Le Ragnaie (Località Le Ragnaie) che ha due assi nella manica: noleggia biciclette e offre degustazioni di vino.
Il meglio della costa
TALAMONE E L'ARGENTARIO
Non ce ne vogliano gli amici della Versilia, ma il tratto di costa Toscana più suggestivo, secondo noi, è quello intorno al Monte Argentario. La varietà delle attrattive, da queste parti, lascia senza parole. La Maremma, con il fascino dei suoi casolari (e del suo cibo) è subito alle spalle. Orbetello, costruita sulla laguna tra acqua, terra e cielo, ha un fascino un po' decadente ma indimenticabile. I piccoli centri marinari di Talamone, Porto Santo Stefano e Porto Ercole, poi, sono uno dei migliori esempi di integrazione tra attività umana e paesaggio, in questo caso quello mozzafiato dell'Argentario.
Con un altro asso nella manica, anzi, due: i tomboli della Feniglie e della Giannella, sottili strisce di terra che si insinuano tra mare e terra. Le loro spiagge sono selvagge e bellissime. Caravaggio, in fuga da Napoli, non avrebbe potuto trovare un luogo migliore per incontrare la morte.
FONTE| Lonely Planet Italia
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week end
Le 10 meraviglie della Danimarca
Tutti noi dobbiamo essere grati alla Danimarca. Non solo perché è un posto bellissimo, ma anche perché ha regalato al mondo un'inifinità di doni. Questo paese continua a essere un esempio per tutti, che si tratti di tutela dell'ambiente o di capacità di fare festa e divertirsi. In questo articolo abbiamo raccolto alcune delle meraviglie che ti aspettano in viaggio.
NO ALL'INQUINAMENTO
Bella e rispettosa della propria bellezza, la Danimarca ha molto da insegnare se si tratta di tutela dell'ambiente. Il 32% dei pendolari di Copenaghen, per esempio, si sposta in biciletta: forse la più alta percentuale di ciclisti di qualunque centro urbano industrializzato. Merito delle piste ciclabili o una questione culturale? Di entrambi i fattori, visto che secondo le statistiche ogni danese cammina in media per 3 km al giorno.
IL SUD NASCOSTO E ACCESSIBILE
Il sud della Danimarca è poco battuto dai viaggiatori, ma non per questo è poco accessibile o privo di fascino.Seguendo la E55 si arriva all'affascinante cittadina di Stege, una località incantevole piena di caffè, piccoli negozi e un microbirrificio. La Danimarca che non sai si trova qui.
L'ARTE NEL SANGUE
Il talento artistico, guarda caso, si incontra subito in Danimarca, a partire dalle alte sfere sociali, e permea di sé tutta la società danese. La regina Margrethe è un'eccellente artista e ha illustrato molti libri, come un'edizione danese del Signore degli anelli. Copenaghen, poi, è fiera del proprio ruolo di capitale nordica del design e della moda. Per capirlo, fa' un salto da Day Birger Mikkelsen (Pilestræde 16), quintessenza del design, sexy, femminile e desiderabile. O da Hay.CPH (Pilestræde 29), parco giochi zeppo di oggetti per la casa strani e adorabili.
L'INVENZIONE DEL LEGO
L'adulto che c'è in te arriccerà il naso pensando all'ennesima Disneyland. Il bambino che c'è in te, invece, impazzirà di gioia per questo tributo a una delle invenzioni più celebri della Danimarca: i mattoncini componibili Lego. Inserisci nel tuo programma di viaggio un salto a Legoland, il parco giochi di Billund, nello Jutland Centrale. Meglio acquistare i biglietti online per evitare lunghe file. Il riferimento è il sito ufficiale.
FUOCHI DI COPENAGHEN
La più eccitante città della Scandinavia (scusa Stoccolma) ti strega con i fuochi d'artificio di Tivoli. Ma la magia non è frutto dell'improvvisazione: il parco ha una propria fabbrica dedicata al materiale pirotecnico con una squadra di dieci addetti che lavorano sodo per perpetuare lo spettacolo.
UNA LUNGA STORIA DI SOLIDARIETÀ
La Danimarca è stata la prima nazione europea a ritirarsi dalla tratta degli schiavi per ragioni di ordine morale. Ma la storia dell'illuminata condotta danese registra eventi ben più recenti. Per gli sforzi compiuti per porre in salvo la popolazione ebraica durante l'orrore nazista, per esempio, la Danimarca è commemorata come Giusta tra le nazioni nel memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme.
BUONA TAVOLA E CONVIVIALITÀ
La Danimarca è un posto felice anche perché si mangia bene. Questo aspetto, unito alla tradizionale ospitalità del suo popolo, genera iniziative come Meet the Danes. Una originale proposta che offre ai viaggiatori l'occasione di trascorrere una serata a casa dei danesi, assaggiando i piatti tipici e approfondendo la conoscenza sul paese e la sua cultura.
UNA MACCHINA DEL TEMPO A CIELO APERTO
Se vuoi fare un salto nel IX secolo a.C., il modo più facile è spingerti fino a Ribe, nello Jylland Meridionale. Le sue tortuose strade acciottolate risalgono all'anno 869 e ne fanno la città più antica del paese. Una località deliziosamente compatta, con case in legno e muratura del XVI secolo, limpidi ruscelli e oltre 100 edifici classificati come monumenti nazionali.
IL SANTUARIO DI ODINO E DI ANDERSEN
La millenaria capitale dell'isola di Fyn non è solo una località vivace e piacevole da girare a piedi o in bicicletta. Il suo nome significa "santuario di Odino" e il suo orgoglio è aver dato i natali a Hans Christian Andersen, che tuttavia l'abbandonò non appena possibile dopo un'infanzia di stenti. Acqua passata, perché oggi non mancano le attrattive legate a questo grande della fiaba, a cominciare dalle panchine pubbliche con zampe di mostri al posto delle gambe per arrivare alla HC Andersen Hus, nel quartiere povero della città, la casa in cui nacque il genio amico di molti bambini.
ROCK TRA I FIORDI
Il Roskilde Fjord penetra nell'entroterra per più di 30 km e bagna molte cittadine sparse sulle sue sponde. La più bella è senza dubbio Roskilde, non solo per la sua cattedrale dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Questa località dà il meglio di sé durante il Roskilde Festival, il festival musicale estivo più grande del Nord Europa capace di attrarre nomi come Arctic Monkeys, Who e Beastie Boys. Le prevendite iniziano in dicembre. Quindi, inizia il viaggio dal sito ufficiale.
FONTE| Lonely Planet Italia
NO ALL'INQUINAMENTO
Bella e rispettosa della propria bellezza, la Danimarca ha molto da insegnare se si tratta di tutela dell'ambiente. Il 32% dei pendolari di Copenaghen, per esempio, si sposta in biciletta: forse la più alta percentuale di ciclisti di qualunque centro urbano industrializzato. Merito delle piste ciclabili o una questione culturale? Di entrambi i fattori, visto che secondo le statistiche ogni danese cammina in media per 3 km al giorno.
IL SUD NASCOSTO E ACCESSIBILE
Il sud della Danimarca è poco battuto dai viaggiatori, ma non per questo è poco accessibile o privo di fascino.Seguendo la E55 si arriva all'affascinante cittadina di Stege, una località incantevole piena di caffè, piccoli negozi e un microbirrificio. La Danimarca che non sai si trova qui.
L'ARTE NEL SANGUE
Il talento artistico, guarda caso, si incontra subito in Danimarca, a partire dalle alte sfere sociali, e permea di sé tutta la società danese. La regina Margrethe è un'eccellente artista e ha illustrato molti libri, come un'edizione danese del Signore degli anelli. Copenaghen, poi, è fiera del proprio ruolo di capitale nordica del design e della moda. Per capirlo, fa' un salto da Day Birger Mikkelsen (Pilestræde 16), quintessenza del design, sexy, femminile e desiderabile. O da Hay.CPH (Pilestræde 29), parco giochi zeppo di oggetti per la casa strani e adorabili.
L'INVENZIONE DEL LEGO
L'adulto che c'è in te arriccerà il naso pensando all'ennesima Disneyland. Il bambino che c'è in te, invece, impazzirà di gioia per questo tributo a una delle invenzioni più celebri della Danimarca: i mattoncini componibili Lego. Inserisci nel tuo programma di viaggio un salto a Legoland, il parco giochi di Billund, nello Jutland Centrale. Meglio acquistare i biglietti online per evitare lunghe file. Il riferimento è il sito ufficiale.
FUOCHI DI COPENAGHEN
La più eccitante città della Scandinavia (scusa Stoccolma) ti strega con i fuochi d'artificio di Tivoli. Ma la magia non è frutto dell'improvvisazione: il parco ha una propria fabbrica dedicata al materiale pirotecnico con una squadra di dieci addetti che lavorano sodo per perpetuare lo spettacolo.
UNA LUNGA STORIA DI SOLIDARIETÀ
La Danimarca è stata la prima nazione europea a ritirarsi dalla tratta degli schiavi per ragioni di ordine morale. Ma la storia dell'illuminata condotta danese registra eventi ben più recenti. Per gli sforzi compiuti per porre in salvo la popolazione ebraica durante l'orrore nazista, per esempio, la Danimarca è commemorata come Giusta tra le nazioni nel memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme.
BUONA TAVOLA E CONVIVIALITÀ
La Danimarca è un posto felice anche perché si mangia bene. Questo aspetto, unito alla tradizionale ospitalità del suo popolo, genera iniziative come Meet the Danes. Una originale proposta che offre ai viaggiatori l'occasione di trascorrere una serata a casa dei danesi, assaggiando i piatti tipici e approfondendo la conoscenza sul paese e la sua cultura.
UNA MACCHINA DEL TEMPO A CIELO APERTO
Se vuoi fare un salto nel IX secolo a.C., il modo più facile è spingerti fino a Ribe, nello Jylland Meridionale. Le sue tortuose strade acciottolate risalgono all'anno 869 e ne fanno la città più antica del paese. Una località deliziosamente compatta, con case in legno e muratura del XVI secolo, limpidi ruscelli e oltre 100 edifici classificati come monumenti nazionali.
IL SANTUARIO DI ODINO E DI ANDERSEN
La millenaria capitale dell'isola di Fyn non è solo una località vivace e piacevole da girare a piedi o in bicicletta. Il suo nome significa "santuario di Odino" e il suo orgoglio è aver dato i natali a Hans Christian Andersen, che tuttavia l'abbandonò non appena possibile dopo un'infanzia di stenti. Acqua passata, perché oggi non mancano le attrattive legate a questo grande della fiaba, a cominciare dalle panchine pubbliche con zampe di mostri al posto delle gambe per arrivare alla HC Andersen Hus, nel quartiere povero della città, la casa in cui nacque il genio amico di molti bambini.
ROCK TRA I FIORDI
Il Roskilde Fjord penetra nell'entroterra per più di 30 km e bagna molte cittadine sparse sulle sue sponde. La più bella è senza dubbio Roskilde, non solo per la sua cattedrale dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Questa località dà il meglio di sé durante il Roskilde Festival, il festival musicale estivo più grande del Nord Europa capace di attrarre nomi come Arctic Monkeys, Who e Beastie Boys. Le prevendite iniziano in dicembre. Quindi, inizia il viaggio dal sito ufficiale.
FONTE| Lonely Planet Italia
Londra, lo scozzese e la cornamusa
gironzolando vicino westminister, passando sul ponte per andare verso il london eye, mi sono imbattuta in questo signore (in perfetta tenuta scozzese) che suonava la cornamusa
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giovedì 22 settembre 2011
Cosa vedere in Scozia
Antichi castelli, gallerie e musei, giardini, distillerie di whisky, ferrovie con treni a vapore, escursioni in battello sui laghi e in mare, zoo, acquari e parchi faunistici... Sono tutte cose che in Scozia potete trovare. In Scozia potete trovare una varietà molto ampia di attrazioni ed è questa a spingere la gente a visitare questo paese.
EDIMBURGO
Edimburgo è una città da visitare tutto l’anno. Palazzi antichi, paesaggi mozzafiato, colline verdi, tanti corsi d’acqua, sensazionale vita notturna ed un centro città a misura d’uomo, tutte caratteristiche che hanno incoraggiato l’inserimento di una popolazione cosmopolita che ha dato vita ad un’identità culturale variegata. Edimburgo è una città eccezionale!
Vengono organizzati eventi e manifestazioni in piccole location durante tutto l'anno, fino ad arrivare all’evento per eccellenza: il Festival di Agosto. Il Castello di Edimburgo, la sella di Re Artù ed un labirinto di tunnel e prigioni sotterranee costituiscono per gli appassionati di storia un enorme fascino. La costante ed inspiegabile atmosfera romantica di questa città antica fa ritornare più volte i turisti.
Tempo fa ho scritto un post su Edimburgo. Lo trovate a questo link
HIGHLANDS E ISOLE
Le Highlands si estendono nella zona selvaggia a nord del paese.
In quest'area le tradizioni sono vive più che in altre zone, ne sono un esempio i famosi giochi delle Highlands, un vero spettacolo che attrae ogni anno migliaia di visitatori e che ha nel lancio del tronco il suo simbolo distintivo.
Capitale delle Highlands è Inverness, la cui posizione strategica la rende un'ottima base per ogni escursione turistica. Da qui potete raggiungere i giardini di Inverewe, le tante distillerie disseminate sul percorso del Whisky o il lago di Loch Ness con il suo Urquahart Castle.
Da non dimenticare il Parco Nazionale dei monti Cairngorm, il più vasto della Gran Bretagna, con i suoi meravigliosi paesaggi di tundra deserta, le foreste di pini, le brughiere, i laghi e i fiumi. Uno scenario da favola sia per i fotografi che per gli sportivi. Vi consigliamo di prendere la funicolare che porta in cima al monte Cairngorm per godervi al massimo questi paesaggi.
Di particolare rilievo infine, e non potrebbe essere altrimenti vista l'indole selvaggia delle Highlands, è la fauna locale, composta da cervi, martore, aquile reali e uccelli di ogni specie.
EDIMBURGO
Edimburgo è una città da visitare tutto l’anno. Palazzi antichi, paesaggi mozzafiato, colline verdi, tanti corsi d’acqua, sensazionale vita notturna ed un centro città a misura d’uomo, tutte caratteristiche che hanno incoraggiato l’inserimento di una popolazione cosmopolita che ha dato vita ad un’identità culturale variegata. Edimburgo è una città eccezionale!
Vengono organizzati eventi e manifestazioni in piccole location durante tutto l'anno, fino ad arrivare all’evento per eccellenza: il Festival di Agosto. Il Castello di Edimburgo, la sella di Re Artù ed un labirinto di tunnel e prigioni sotterranee costituiscono per gli appassionati di storia un enorme fascino. La costante ed inspiegabile atmosfera romantica di questa città antica fa ritornare più volte i turisti.
Tempo fa ho scritto un post su Edimburgo. Lo trovate a questo link
HIGHLANDS E ISOLE
Le Highlands si estendono nella zona selvaggia a nord del paese.
In quest'area le tradizioni sono vive più che in altre zone, ne sono un esempio i famosi giochi delle Highlands, un vero spettacolo che attrae ogni anno migliaia di visitatori e che ha nel lancio del tronco il suo simbolo distintivo.
Capitale delle Highlands è Inverness, la cui posizione strategica la rende un'ottima base per ogni escursione turistica. Da qui potete raggiungere i giardini di Inverewe, le tante distillerie disseminate sul percorso del Whisky o il lago di Loch Ness con il suo Urquahart Castle.
Da non dimenticare il Parco Nazionale dei monti Cairngorm, il più vasto della Gran Bretagna, con i suoi meravigliosi paesaggi di tundra deserta, le foreste di pini, le brughiere, i laghi e i fiumi. Uno scenario da favola sia per i fotografi che per gli sportivi. Vi consigliamo di prendere la funicolare che porta in cima al monte Cairngorm per godervi al massimo questi paesaggi.
Di particolare rilievo infine, e non potrebbe essere altrimenti vista l'indole selvaggia delle Highlands, è la fauna locale, composta da cervi, martore, aquile reali e uccelli di ogni specie.
lunedì 19 settembre 2011
LONDRA: il museo di storia naturale
Il museo di storia naturale è sicuramente una tappa obbligata quando ci si trova a Londra. Si trova accanto al museo delle scienze ed al Victoria&Albert museum ed è, sicuramente, un posto dove mi piace ancora andare (nonostante io abbia, ormai, 24 anni suonati).
L'ingresso è, come in tutti i maggiori musei della città, gratuito (tranne che per le mostre temporanee, come quella sui dinosauri finita il 4 settembre): chiedono di lasciare un'offerta (libera) che, se volete, potete anche non lasciare.
Il museo è diviso per argomenti (piante, insetti, primati, evoluzione, uomini moderni, rettili, invertebrati marini, minerali, etc) e potete riconoscerle perchè ogni zona ha un suo colore. Entrate dall'entrata principale per ammirare lo scheletro di dinosauro che si trova nell'androne principale. Ammirate anche l'edificio in se, che vi lascerà a bocca aperta.
Passate per la zona dove sono raggruppati tutti i fossili antichi e le ricostruzioni di tutti gli animali antenati di quelli moderni. Lungo i corridoi trovate fossili e scheletri di tantissimi animali ormai estinti. Tramite le varie descrizioni si possono imparare davvero tante cose. In alcuni casi, ci sono ulteriori spiegazioni audio che vi danno informazioni ulteriori. Nelle zone riguardanti gli animali, i più piccoli possono interagire direttamente con alcune installazioni per capire come questi vivono ed interagiscono nel loro ambiente naturale. Una installazione molto bella dedicata ai più piccoli è quella che insegna loro come imitare il verso delle balene (nell'area dei mammiferi).
Nella zona riguardante gli esseri umani, viene spiegato come è composto il corpo umano e il suo funzionamento. Con l'utilizzo di alcuni manichini viene mostrato ai bambini come si compone l'interno del nostro corpo: vi sono riprodotte, ad esempio, alcune delle varie ghiandole che producono gli ormoni. C'è, ovviamente, anche la possibilità di interagire con le varie installazioni che sono divertenti anche per gli adulti (sono sicuramente molto istruttive per tutti).
Volendo, potete fermarvi nella zona dedicata ad i bambini che vi si divertiranno davvero molto.
Ovviamente c'è il bar dove potete sedervi e prendere una cosa da bere. Poi, prima di uscire, c'è l'immancabile fermata allo shop del museo: potreste trovare qualche gadget interessante.
Questo è uno di quei posti dove, ogni viaggio a Londra, mi piace comunque fare una breve tappa (anche veloce, visto che dopo circa 7 viaggi a Londra ormai lo conosco quasi a memoria)
L'ingresso è, come in tutti i maggiori musei della città, gratuito (tranne che per le mostre temporanee, come quella sui dinosauri finita il 4 settembre): chiedono di lasciare un'offerta (libera) che, se volete, potete anche non lasciare.
Il museo è diviso per argomenti (piante, insetti, primati, evoluzione, uomini moderni, rettili, invertebrati marini, minerali, etc) e potete riconoscerle perchè ogni zona ha un suo colore. Entrate dall'entrata principale per ammirare lo scheletro di dinosauro che si trova nell'androne principale. Ammirate anche l'edificio in se, che vi lascerà a bocca aperta.
Passate per la zona dove sono raggruppati tutti i fossili antichi e le ricostruzioni di tutti gli animali antenati di quelli moderni. Lungo i corridoi trovate fossili e scheletri di tantissimi animali ormai estinti. Tramite le varie descrizioni si possono imparare davvero tante cose. In alcuni casi, ci sono ulteriori spiegazioni audio che vi danno informazioni ulteriori. Nelle zone riguardanti gli animali, i più piccoli possono interagire direttamente con alcune installazioni per capire come questi vivono ed interagiscono nel loro ambiente naturale. Una installazione molto bella dedicata ai più piccoli è quella che insegna loro come imitare il verso delle balene (nell'area dei mammiferi).
Nella zona riguardante gli esseri umani, viene spiegato come è composto il corpo umano e il suo funzionamento. Con l'utilizzo di alcuni manichini viene mostrato ai bambini come si compone l'interno del nostro corpo: vi sono riprodotte, ad esempio, alcune delle varie ghiandole che producono gli ormoni. C'è, ovviamente, anche la possibilità di interagire con le varie installazioni che sono divertenti anche per gli adulti (sono sicuramente molto istruttive per tutti).
Volendo, potete fermarvi nella zona dedicata ad i bambini che vi si divertiranno davvero molto.
Ovviamente c'è il bar dove potete sedervi e prendere una cosa da bere. Poi, prima di uscire, c'è l'immancabile fermata allo shop del museo: potreste trovare qualche gadget interessante.
Questo è uno di quei posti dove, ogni viaggio a Londra, mi piace comunque fare una breve tappa (anche veloce, visto che dopo circa 7 viaggi a Londra ormai lo conosco quasi a memoria)
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domenica 18 settembre 2011
Canterbury
Arrivarci è molto semplice, c'è il treno dalla stazione di Victoria (23 sterline andata e ritorno, forse un pò caro, ma ne vale la pena) e in 1h e 30 siete a Canterbury est. Non servono autobus ne taxi per arrivare in centro: è a 5 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria.
La prima cosa da vedere è sicuramente la Cattedrale di Canterbury: è il punto centrale della città, il biglietto costa 9 sterline (se volete una piccola guida diventano 11). Giratela con molta calma e molto bene, è veramente stupenda e merita una visita accurata. Questa, insieme all'abbazia di Saint Augustine e la Chiesa di Saint Martin, è stat dichiarata Patrimonio Universale dell'Unesco.
Poi ci sono due musei: il museo di Canterbury dove potete percorrere la storia della città da quando è stata fondata dai romani fino ai giorni nostri e il museo romano dove potete ammirare tutti i ritrovamenti archeologici della "prima Canterbury", quella costruita dai romani. C'è la possibilità di fare un biglietto unico per entrambi i musei e io, come studente, ho pagato 8 sterline in totale.
In ultimo potete visitare il West Gate Towers Museum, che ospita collezioni di armi da fuoco ed armamenti. Potete spiare dalle caditoie e arrampicarvi sugli spalti
Se vi interessa ammirare l'edilizia storica, allora c'è anche qualcosa che fa per voi: andate a visitare la Greyfriar's Chapel (il più antico edificio francescano della Gran Bretagna) che unisce le due sponde del fiume Stour. Poi potete visitare le rovine del torrione e delle mura di un Castello Normanno e Westgate Towers.
Se, alla fine della vostra gita, volete rilassarvi un pò avete due opzioni: i giardini pubblici Dane John Gardens e i Westage Gardens.
L'album fotografico della gita
La prima cosa da vedere è sicuramente la Cattedrale di Canterbury: è il punto centrale della città, il biglietto costa 9 sterline (se volete una piccola guida diventano 11). Giratela con molta calma e molto bene, è veramente stupenda e merita una visita accurata. Questa, insieme all'abbazia di Saint Augustine e la Chiesa di Saint Martin, è stat dichiarata Patrimonio Universale dell'Unesco.
Poi ci sono due musei: il museo di Canterbury dove potete percorrere la storia della città da quando è stata fondata dai romani fino ai giorni nostri e il museo romano dove potete ammirare tutti i ritrovamenti archeologici della "prima Canterbury", quella costruita dai romani. C'è la possibilità di fare un biglietto unico per entrambi i musei e io, come studente, ho pagato 8 sterline in totale.
In ultimo potete visitare il West Gate Towers Museum, che ospita collezioni di armi da fuoco ed armamenti. Potete spiare dalle caditoie e arrampicarvi sugli spalti
Se vi interessa ammirare l'edilizia storica, allora c'è anche qualcosa che fa per voi: andate a visitare la Greyfriar's Chapel (il più antico edificio francescano della Gran Bretagna) che unisce le due sponde del fiume Stour. Poi potete visitare le rovine del torrione e delle mura di un Castello Normanno e Westgate Towers.
Se, alla fine della vostra gita, volete rilassarvi un pò avete due opzioni: i giardini pubblici Dane John Gardens e i Westage Gardens.
L'album fotografico della gita
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sabato 17 settembre 2011
Oxford
Oxford è molto vicina a Londra e potete arrivarci sia con il pullman che con il treno. L'unica differenza è che col treno ci mettete un'ora, mentre col pullman un'ora e mezza. Io ho scelto la prima opzione e sono partita dalla stazione di Paddington (essendo anche una fermata metro ci potete arrivare facilmente).
Una volta arrivati alla stazione, arrivare al centro di Oxford è molto facile, ci vogliono 5 minuti a piedi.
Oxford la conosciamo tutti per i suoi college e sono tutti visitabili ad un prezzo basso (1/2 sterline, massimo 4.5/6 sterline. tutti molto più bassi dei prezzi di Londra). Cominciamo dal Magdalene College: si tratta di uno dei college più belli e ricchi. Si trova immerso nel verde e dietro c'è un grande parco dove, se siete fortunati, potrete avvistare dei cerbiatti (anche se nel parco non potete entrare). Subito davanti al college, lungo le sponde del river Cherwell è situato il Botanic Garden (3,5 euro per gli adulti, gratuito per i bambini) che è il più antico giardino botanico di tutta l'Inghilterra (venne fondato nel 1621 per lo studio delle piante officinali). Già che siete li, andateci poichè merita veramente una visita.
Passiamo poi al Christ Church College: (6,5 sterline per gli adulti 4 per i bambini). Si tratta del più grande e sontuoso college di Oxford ed è anche il più popolare di tutti. Si tratta della location dei film di Harry Potter, gli edifici sono illustri e immensi. Dal college potete entrare anche nella Christ Church Cathedral, la più piccola cattedrale del paese. Fate un giro per i vari cortili, molto belli anch'essi.
Poi c'è la Bodleain Library: (ingresso gratuito) questa biblioteca è una delle più antiche biblioteche del mondo (si, del mondo e non solo del Regno Unito) e una delle tre "copyright library" d'Inghilterra (ovvero quelle librerie che conservano almeno una copia delle pubblicazioni stampate in Inghilterra). Subito a sud della biblioteca trovate la Radcliffe Camera, edificio simbolo di Oxford. Si tratta di una biblioteca a pianta circolare in stile palladiano. L'unico modo per visitarla è partecipare ad una visita guidata completa (13 sterline) che vi porterà a vedere anche i sotterranei che conducono alle scaffalature della libreria con tutti i loro volumi.
Ci sono poi molti altri college sparsi per la città, ma soprattutto c'è poi il museo della storia delle scienze: l'ingresso è gratuito, il museo in se è piccolo (è su tre piani, ma l'edificio è piccolo) quindi visitabile in poco tempo. Se volete potete lasciare una donazione libera all'ingresso dello stesso.
Nella zona pedonale di Oxford, co sono poi tutti posti dove potete fermarvi a mangiare e negozi per lo shopping.
L'album fotografico della gita
Una volta arrivati alla stazione, arrivare al centro di Oxford è molto facile, ci vogliono 5 minuti a piedi.
Oxford la conosciamo tutti per i suoi college e sono tutti visitabili ad un prezzo basso (1/2 sterline, massimo 4.5/6 sterline. tutti molto più bassi dei prezzi di Londra). Cominciamo dal Magdalene College: si tratta di uno dei college più belli e ricchi. Si trova immerso nel verde e dietro c'è un grande parco dove, se siete fortunati, potrete avvistare dei cerbiatti (anche se nel parco non potete entrare). Subito davanti al college, lungo le sponde del river Cherwell è situato il Botanic Garden (3,5 euro per gli adulti, gratuito per i bambini) che è il più antico giardino botanico di tutta l'Inghilterra (venne fondato nel 1621 per lo studio delle piante officinali). Già che siete li, andateci poichè merita veramente una visita.
Passiamo poi al Christ Church College: (6,5 sterline per gli adulti 4 per i bambini). Si tratta del più grande e sontuoso college di Oxford ed è anche il più popolare di tutti. Si tratta della location dei film di Harry Potter, gli edifici sono illustri e immensi. Dal college potete entrare anche nella Christ Church Cathedral, la più piccola cattedrale del paese. Fate un giro per i vari cortili, molto belli anch'essi.
Poi c'è la Bodleain Library: (ingresso gratuito) questa biblioteca è una delle più antiche biblioteche del mondo (si, del mondo e non solo del Regno Unito) e una delle tre "copyright library" d'Inghilterra (ovvero quelle librerie che conservano almeno una copia delle pubblicazioni stampate in Inghilterra). Subito a sud della biblioteca trovate la Radcliffe Camera, edificio simbolo di Oxford. Si tratta di una biblioteca a pianta circolare in stile palladiano. L'unico modo per visitarla è partecipare ad una visita guidata completa (13 sterline) che vi porterà a vedere anche i sotterranei che conducono alle scaffalature della libreria con tutti i loro volumi.
Ci sono poi molti altri college sparsi per la città, ma soprattutto c'è poi il museo della storia delle scienze: l'ingresso è gratuito, il museo in se è piccolo (è su tre piani, ma l'edificio è piccolo) quindi visitabile in poco tempo. Se volete potete lasciare una donazione libera all'ingresso dello stesso.
Nella zona pedonale di Oxford, co sono poi tutti posti dove potete fermarvi a mangiare e negozi per lo shopping.
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giovedì 15 settembre 2011
LONDRA: Kensington Palace
Si tratta del palazzo dove viveva Lady Diana ed è situato all'interno di kensington garden.In questo momento, gran parte del palazzo è in ristrutturazione (i lavori dureranno fino al 2012), quindi per ora il biglietto potrebbe risultare un pò costoso in confronto a quanto si può vedere del palazzo. Vi lascio un paio di foto della mia visita.
lunedì 12 settembre 2011
LONDRA: shakespeare's globe
Il famoso teatro di Shakespeare a Londra. Si trova vicino alla tate modern e al millennium bridge. Il biglietto costa 12,5 sterline e poi potete prender parte ad un tour guidato con una guida in inglese (se non sbaglio i tour sono ogni mezz'ora) e il tutto dura 55 minuti. Si tratta non del teatro originale (una volta chiuso e poi distrutto ed un'altra volta bruciato durante il grande incendio di Londra), ma di una "fotocopia" dell'originale (se non ve lo dice nessuno non sospettereste di nulla insomma). Si tratta, come magari molti sanno, di un teatro "aperto" in quanto non ha il tetto: scelta dovuta al fatto che si sfruttava, quando era stato costruito originariamente, la luce diurna e gli spettacoli venivano fatti solo di giorno (non c'era nemmeno l'elettricità). Oggi, da questo punto di vista, l'unica differenza è che ci sono alcune lampadine sugli spalti, verso il pubblico e non verso il palco, per ricreare anche durante gli spettacoli serali. Tra gli spalti e il palco c'è uno spazio "vuoto" dove gli spettatori si possono fermare per guardare lo spettacolo (in piedi ovviamente). Durante le varie rappresentazioni, gli attori usano interagire col pubblico e secondo la guida i posti in piedi sono i migliori poichè gli attori usano anche scendere dal palco e quindi gli spettatori che vi si trovano per assistere allo spettacolo si ritrovano totalmente immersi nella rappresentazione.
Vi lascio a qualche foto.
Vi lascio a qualche foto.
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domenica 11 settembre 2011
LONDRA: dove mangiare
DOVE FERMARSI PER UN PRANZO VELOCE: ci sono tante catene a Londra, da subway a eat a pret a manger. Vi consiglio vivamente di fermarvi in uno dei loro ristori sparsi veramente in tutta la città. Se scegliete eat o pret a manger potete anche tenere sotto controllo le calorie: ogni panino, tramezzino o insalata ha segnate le calorie sul cartellino dove trovate ingredienti e prezzo.
In alternativa, se volete mangiare a casa o in albergo senza andare a fare la spesa (o al ristorante dell'albergo) c'è una catena che si chiama "wasabi" che vende cibi giapponesi (ovviamente giapponese non significa solo sushi) e potete portare via tutto in quanto non si tratta di un posto dove poter mangiare seduti al tavolo (non ci sono tavoli all'interno) e potete trovare negozi di questa catena un pò in tutta Londra.
PER UNA BEVANDA CALDA: trovate per Londra tutte le maggiori catene, da Starbucks a caffè nero a costa. Potete sia prendere cappuccino caffè o qualsiasi cosa vogliate e berlo camminando, sia sedervi ad un tavolo e bere con calma. Da starbucks potete anche usufruire della rete wi fi per connettervi ad internet prendendo la tessera starbucks che costa 5 sterline e funziona poi anche da carta di credito ricaricabile con cui potete pagare tutto ciò che vi comprate, sia da bere che da mangiare.
DOVE ANDARE PER CENA: se a pranzo mangiate velocemente, a cena avrete voglia di sedervi e mangiare con calma. Ci sono davvero molti ristoranti dove potersi fermare per cena, dal ristorante greco all'indiano, dall'italiano al thailandese. Potreste quindi variare ogni sera la vostra cena.
Però, la cosa migliore per assaporare la vita di Londra è andare nei pub. Ma non quelli "per turisti": parlo dei pub dove trovate gli inglesi, chi vive veramente la città. Ce n'è uno in particolare che è veramente molto bello: è l'albert pub, in victoria street. Si tratta di un pub raccomandato proprio dagli inglesi. Ci potete arrivare in 10 minuti dalla stazione della metro di victoria. Si tratta di un pub con una storia antica, ha le vetrate tutte disegnate a mano. Potreste vedervi entrare dei signori anziani con una divisa tipo militare (senza alcun grado appuntato sopra): sono dei signori che stanno in una residenza per anziani che, quando si allontanano per più di un miglio da questa residenza devono indossare quella particolare divisa per poter essere riconoscibili in caso di necessità (tutti sanno chi sono e dove stanno). Sono sempre molto gentili e si fermano a raccontare storie del passato (e, si sa, che le storie dei tempi passati sono sempre le più belle).
RISTORANTI ITALIANI: c'è una catena chiamata "Ask Italian" che non è male. Certo, sappiamo che non è facile trovare gli stessi sapori italiani "che ci sono in Italia", però questa catena non è male (anche abbastanza economica). Poi c'è "prezzo", leggermente più caro ma comunque buono; per una sera in cui proprio non volete rinunciare alla cucina italiana e non volete preoccuparvi del prezzo, direi che può essere una buona scelta. Poi l'ultimo che volevo segnalare, ma per ora il più buono, si chiama "Zizzi". Vi lascio il link al sito di quest'ultimo ristorante perchè, fra tutti, è quello che merita di più.
State sempre molto attenti a dove buttate la spazzatura: a Londra la raccolta differenziata la fanno molto seriamente.
In alternativa, se volete mangiare a casa o in albergo senza andare a fare la spesa (o al ristorante dell'albergo) c'è una catena che si chiama "wasabi" che vende cibi giapponesi (ovviamente giapponese non significa solo sushi) e potete portare via tutto in quanto non si tratta di un posto dove poter mangiare seduti al tavolo (non ci sono tavoli all'interno) e potete trovare negozi di questa catena un pò in tutta Londra.
PER UNA BEVANDA CALDA: trovate per Londra tutte le maggiori catene, da Starbucks a caffè nero a costa. Potete sia prendere cappuccino caffè o qualsiasi cosa vogliate e berlo camminando, sia sedervi ad un tavolo e bere con calma. Da starbucks potete anche usufruire della rete wi fi per connettervi ad internet prendendo la tessera starbucks che costa 5 sterline e funziona poi anche da carta di credito ricaricabile con cui potete pagare tutto ciò che vi comprate, sia da bere che da mangiare.
DOVE ANDARE PER CENA: se a pranzo mangiate velocemente, a cena avrete voglia di sedervi e mangiare con calma. Ci sono davvero molti ristoranti dove potersi fermare per cena, dal ristorante greco all'indiano, dall'italiano al thailandese. Potreste quindi variare ogni sera la vostra cena.
Però, la cosa migliore per assaporare la vita di Londra è andare nei pub. Ma non quelli "per turisti": parlo dei pub dove trovate gli inglesi, chi vive veramente la città. Ce n'è uno in particolare che è veramente molto bello: è l'albert pub, in victoria street. Si tratta di un pub raccomandato proprio dagli inglesi. Ci potete arrivare in 10 minuti dalla stazione della metro di victoria. Si tratta di un pub con una storia antica, ha le vetrate tutte disegnate a mano. Potreste vedervi entrare dei signori anziani con una divisa tipo militare (senza alcun grado appuntato sopra): sono dei signori che stanno in una residenza per anziani che, quando si allontanano per più di un miglio da questa residenza devono indossare quella particolare divisa per poter essere riconoscibili in caso di necessità (tutti sanno chi sono e dove stanno). Sono sempre molto gentili e si fermano a raccontare storie del passato (e, si sa, che le storie dei tempi passati sono sempre le più belle).
RISTORANTI ITALIANI: c'è una catena chiamata "Ask Italian" che non è male. Certo, sappiamo che non è facile trovare gli stessi sapori italiani "che ci sono in Italia", però questa catena non è male (anche abbastanza economica). Poi c'è "prezzo", leggermente più caro ma comunque buono; per una sera in cui proprio non volete rinunciare alla cucina italiana e non volete preoccuparvi del prezzo, direi che può essere una buona scelta. Poi l'ultimo che volevo segnalare, ma per ora il più buono, si chiama "Zizzi". Vi lascio il link al sito di quest'ultimo ristorante perchè, fra tutti, è quello che merita di più.
State sempre molto attenti a dove buttate la spazzatura: a Londra la raccolta differenziata la fanno molto seriamente.
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LONDRA: Il museo delle scienze
PRIMO PIANO: i materiali e come essi si rapportano al mondo. Come vestiti di diverso materiale sono visti in diverso modo (diverso materiale può voler dire diversa classe sociale). Si passa poi al corpo umano ed alla considerazione che il "materiale" che compone ogni sua parte deve essere biocompatibile con tutto il resto per evitare che venga rigettata la parte in questione (vedi in caso di trapianto). Si passa poi in un corridoio dove si va dai materiali grezzi fino ai prodotti finiti.
Subito dopo, sempre al primo piano, c'è la parte dedicata al suono. Si vede l'evoluzione di tutto ciò che permette ad oggi il trasporto dello stesso: grammofono, radio, telefono e televisione.
SECONDO PIANO: salite le scale, si comincia con una brevissima storia della musica elettronica. Poi c'è una piccola sezione con delle installazioni (temporanee) con cui si può interagire: i bambini ci si divertono molto e anche una parte degli adulti si fermano a provarle. Subito dopo c'è la sezione sulla matematica e poi sui computer, prima di passare alla sezione "marittima" dove si può restare affascinati vedendo l'evoluzione delle navi dalle prime fino alle più moderne, l'evoluzione delle bussole e delle radio per le comunicazioni. Si possono inoltre vedere modellini delle eliche e dei motori delle navi, dai più antichi fino ai moderni. Ovviamente ci sono veramente molte possibilità di interagire con quello che è esposto nel museo, cosa molto interessante per i bambini.
INFINE, all'ultimo piano ora c'è un'esposizione riguardante le "Red Arrows" ovvero le frecce tricolori inglesi, con alcuni simulatori ed altri giochi per i bambini. In ultimo una mostra sulla medicina.
Ovviamente c'è sia lo shop che il punto ristoro (decisamente molto affollato, ma la gente che va a visitare il museo è veramente tanta, ma un posto a sedere si trova comunque). Il museo è ovviamente gratuito
Subito dopo, sempre al primo piano, c'è la parte dedicata al suono. Si vede l'evoluzione di tutto ciò che permette ad oggi il trasporto dello stesso: grammofono, radio, telefono e televisione.
SECONDO PIANO: salite le scale, si comincia con una brevissima storia della musica elettronica. Poi c'è una piccola sezione con delle installazioni (temporanee) con cui si può interagire: i bambini ci si divertono molto e anche una parte degli adulti si fermano a provarle. Subito dopo c'è la sezione sulla matematica e poi sui computer, prima di passare alla sezione "marittima" dove si può restare affascinati vedendo l'evoluzione delle navi dalle prime fino alle più moderne, l'evoluzione delle bussole e delle radio per le comunicazioni. Si possono inoltre vedere modellini delle eliche e dei motori delle navi, dai più antichi fino ai moderni. Ovviamente ci sono veramente molte possibilità di interagire con quello che è esposto nel museo, cosa molto interessante per i bambini.
INFINE, all'ultimo piano ora c'è un'esposizione riguardante le "Red Arrows" ovvero le frecce tricolori inglesi, con alcuni simulatori ed altri giochi per i bambini. In ultimo una mostra sulla medicina.
Ovviamente c'è sia lo shop che il punto ristoro (decisamente molto affollato, ma la gente che va a visitare il museo è veramente tanta, ma un posto a sedere si trova comunque). Il museo è ovviamente gratuito
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venerdì 9 settembre 2011
Londra 2012: gioca d'anticipo
Manca meno di un anno alle Olimpiadi di Londra. Gli stadi sono quasi pronti, le medaglie sono state coniate e i fan più impazienti stanno comprando i biglietti. Se hai in mente un viaggio da queste parti nel periodo olimpico, ti conviene tenere in considerazione questi consigli.
Come procurarsi i biglietti
Buona parte dei biglietti è stata prenotata all'inizio di quest'anno, ma altri saranno messi in vendita quest'inverno e distribuiti agli acquirenti più solleciti.
Chi risiede nel Regno Unito e in Europa può acquistare i biglietti per Olimpiadi e Paraolimpiadi sul sito ufficiale di London 2012 durante il periodo di vendita. Per esempio, i Paralympic Games inizieranno il 29 agosto 2012 e i biglietti sono in vendita dal 9 settembre 2011. Chi risiede in altre aree del mondo, dovrà fare riferimento al proprioComitato Olimpico Nazionale o ai rivenditori autorizzati. Si può anche ottenere i biglietti acquistando un pacchetto di viaggio (ecco leagenzie deputate). I siti non ufficiali sono spuntati come funghi negli ultimi mesi, perciò attento a non prendere fregature.
Se non riuscissi a trovare un biglietto, puoi assistere alle gare di preparazione (London Prepares series), che coinvolgeranno molte località olimpiche. Queste gare sono già iniziate e avranno termine a ridosso delle Olimpiadi.
Come prenotare una sistemazione
La cosa migliore è prenotare subito. Trovare un letto a Londra è sempre costoso, perciò evita di arrivare a ridosso del grande evento, se non vuoi essere salassato. Non mancano le opzioni low budget, che comprendono hotel, campeggi e circa 30.000 posti letto in strutture per studenti. Molte informazioni sul sito Visit London, nella nostra destinazione online Londra e sulla guida Londra. Senza contare che nei dintorni di Londra ci sono molti luoghi in cui soggiornare, meno costosi e vicini quanto basta alla città. Brighton, Oxford e persino Bruxelles o Parigi sono basi possibili. Qui la richiesta è inferiore, ma prenotare in anticipo è comunque d'obbligo. Poi ci sono opzioni meno tradizionali, ma da non sottovalutare. Puoi trovare una camera o un alloggio su siti come Airbnb, Crashpadder o Holiday Rentals (che ha una sezione dedicata al periodo olimpico). Se sei a corto di soldi, ricorda che una sistemazione si trova sempre, magari sul divano di qualcuno. Puoi anche valutare discambiare la tua casa con un londinese: molti non vedono l'ora di lasciare la metropoli durante le Olimpiadi.
Quali sono le località olimpiche e come raggiungerle
La maggior parte degli eventi si svolgerà a Londra e nei dintorni. Il cuore delle Olimpiadi pulserà all'Olympic Park, che ospita il nuovo Olympics Stadium e l'Aquatics Centre, a Stratford, nella East London. Questa zona della città è molto cambiata e ora dispone di servizi e trasporti di prim'ordine. Per portarsi sui luoghi olimpici, il trasporto pubblico è la soluzione migliore. Stratford può essere raggiunta in treno, con la DLR (Docklands Light Railway) e con la metro.
Le Olimpiadi avranno per protagonisti altri luoghi del Regno Unito, come il Millennium Stadium di Cardiff e il mitico Old Trafford di Manchester, per il calcio. A Weymouth e Portland, sulla costa meridionale, si svolgeranno le gare di vela. Per arrivare fino a qui la scelta migliore è sempre il treno. Gli orari del periodo olimpico sono definiti, perciò si può già prenotare.
Consigli per non spendere una fortuna
Se vuoi concederti una pausa dalle Olimpiadi, a Londra c'è molto da vedere e fare senza spendere un penny, da musei di richiamo internazionale a mercati pieni di vita. Se hai in programma un giro sul London Eye, prenota per tempo.
Se il tuo soggiorno non è un mordi e fuggi, i pass settimanali sono un'ottima opzione: per la Tube e gli autobus sono molto più economici dei biglietti giornalieri.
Esistono eventi olimpici gratuiti?
Assistere alla maratona è gratuito, così come lo è per quattro gare ciclistiche. Anche se non hai un biglietto, vale la pena fare un salto all'Olympic Park per dare un'occhiata alle strutture create per il grande evento.
Articolo di Heather Carswell
autore Lonely Planet
Come procurarsi i biglietti
Buona parte dei biglietti è stata prenotata all'inizio di quest'anno, ma altri saranno messi in vendita quest'inverno e distribuiti agli acquirenti più solleciti.
Chi risiede nel Regno Unito e in Europa può acquistare i biglietti per Olimpiadi e Paraolimpiadi sul sito ufficiale di London 2012 durante il periodo di vendita. Per esempio, i Paralympic Games inizieranno il 29 agosto 2012 e i biglietti sono in vendita dal 9 settembre 2011. Chi risiede in altre aree del mondo, dovrà fare riferimento al proprioComitato Olimpico Nazionale o ai rivenditori autorizzati. Si può anche ottenere i biglietti acquistando un pacchetto di viaggio (ecco leagenzie deputate). I siti non ufficiali sono spuntati come funghi negli ultimi mesi, perciò attento a non prendere fregature.
Se non riuscissi a trovare un biglietto, puoi assistere alle gare di preparazione (London Prepares series), che coinvolgeranno molte località olimpiche. Queste gare sono già iniziate e avranno termine a ridosso delle Olimpiadi.
Come prenotare una sistemazione
La cosa migliore è prenotare subito. Trovare un letto a Londra è sempre costoso, perciò evita di arrivare a ridosso del grande evento, se non vuoi essere salassato. Non mancano le opzioni low budget, che comprendono hotel, campeggi e circa 30.000 posti letto in strutture per studenti. Molte informazioni sul sito Visit London, nella nostra destinazione online Londra e sulla guida Londra. Senza contare che nei dintorni di Londra ci sono molti luoghi in cui soggiornare, meno costosi e vicini quanto basta alla città. Brighton, Oxford e persino Bruxelles o Parigi sono basi possibili. Qui la richiesta è inferiore, ma prenotare in anticipo è comunque d'obbligo. Poi ci sono opzioni meno tradizionali, ma da non sottovalutare. Puoi trovare una camera o un alloggio su siti come Airbnb, Crashpadder o Holiday Rentals (che ha una sezione dedicata al periodo olimpico). Se sei a corto di soldi, ricorda che una sistemazione si trova sempre, magari sul divano di qualcuno. Puoi anche valutare discambiare la tua casa con un londinese: molti non vedono l'ora di lasciare la metropoli durante le Olimpiadi.
Quali sono le località olimpiche e come raggiungerle
La maggior parte degli eventi si svolgerà a Londra e nei dintorni. Il cuore delle Olimpiadi pulserà all'Olympic Park, che ospita il nuovo Olympics Stadium e l'Aquatics Centre, a Stratford, nella East London. Questa zona della città è molto cambiata e ora dispone di servizi e trasporti di prim'ordine. Per portarsi sui luoghi olimpici, il trasporto pubblico è la soluzione migliore. Stratford può essere raggiunta in treno, con la DLR (Docklands Light Railway) e con la metro.
Le Olimpiadi avranno per protagonisti altri luoghi del Regno Unito, come il Millennium Stadium di Cardiff e il mitico Old Trafford di Manchester, per il calcio. A Weymouth e Portland, sulla costa meridionale, si svolgeranno le gare di vela. Per arrivare fino a qui la scelta migliore è sempre il treno. Gli orari del periodo olimpico sono definiti, perciò si può già prenotare.
Consigli per non spendere una fortuna
Se vuoi concederti una pausa dalle Olimpiadi, a Londra c'è molto da vedere e fare senza spendere un penny, da musei di richiamo internazionale a mercati pieni di vita. Se hai in programma un giro sul London Eye, prenota per tempo.
Se il tuo soggiorno non è un mordi e fuggi, i pass settimanali sono un'ottima opzione: per la Tube e gli autobus sono molto più economici dei biglietti giornalieri.
Esistono eventi olimpici gratuiti?
Assistere alla maratona è gratuito, così come lo è per quattro gare ciclistiche. Anche se non hai un biglietto, vale la pena fare un salto all'Olympic Park per dare un'occhiata alle strutture create per il grande evento.
Articolo di Heather Carswell
autore Lonely Planet
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martedì 6 settembre 2011
Hampton Court in foto
lunedì 5 settembre 2011
Zurigo
Zurigo, oltre ad essere la città svizzera per antonomasia delle Banche e della Borsa valori (il suo nome 'Zu reich' significa troppo ricca), ma è anche una città molto pittoresca, grazie al fiume e al lago che la bagnano (potabili!), lontana dalle nevrosi di tante grandi città, e anche molto viva e di tendenza.
Come raggiungere la città?? non è per nulla difficile: in auto, in A1 se arrivate da ovest ed in A3 se arrivate da sud, o in treno (da Milano, con il Cisalpino, la raggiungerete in tre ore, a 49 euro), ed infine in aereo (l'aeroport, lo Zurich Airport, dista 9 km dal centro). Una volta giunti in città, tenete presente che i taxi e i parcheggi sono piuttosto cari: tenete quindi presente l'idea simpatica e molto più economica di girare la città affittando una bicicletta. Anche le crociere sul lago e i battelli fluviali svolgono servizio regolarmente.
Per quanto riguarda cosa vedere, Zurigo accontenta sia i più tradizionalisti, che rimarranno affascinati dalla città vecchia, sullo sfondo di colline e montagne, sia i più giovani, con un'offerta di centinaia di locali, club e ristoranti alla moda. Visitate la duecentesca cattedrale Fraumünster, famosa per le caratteristiche vetrate colorate del coro, create da Marc Chagall, dove ad ogni personaggio è associato un diverso colore. Anche la Grossmünster è di antiche origini: fondata nel IX sec da Carlo Magno, si riconosce facilmente da lontano grazie alle sue due caratteristiche torri. Infine, la duecentesca Sankt Peterskirche ospita nella sua torre l'orologio più grande d'Europa, ben 8.7 m di diametro.
Per quanto riguarda i musei, avrete l'imbarazzo della scelta! Tra i 45 musei che offre Zurigo, visitate il Museo di Belle Arti (Kunsthaus), che ospita opere di Giacometti, Monet, Van Gogh, Rodin...; il Museo del Design (Museum für Gestaltung), che ospita anche una interessante collezione di manifesti dadaisti e di vecchie pubblicità; il Museum Rietberg, con la sua affascinante collezione di arte orientale, africana e delle Americhe; ancora, il Museo Nazionale Svizzero (Scweizerisches Landesmuseum) vi guiderà lungo la storia di questo stato.
Incredibile e surreale è la Haus von Le Corbusier, l'ultimo edificio progettato dal grande architetto, che merita una visita anche solo esternamente. I musei d'arte moderna sono numerosissimi e mostre di questo genere vengono allestite molto frequentemente, per esempio anche al Cabaret Voltaire, il locale dove nacque il movimento Dadista. Anche nell'ex fabbrica della birra Löwenbräu sono stati aperti due musei.
Per quanto riguarda la Zurigo “mondana”, Zuri-West, quella che un tempo era una zona industriale, è diventato il quartiere più alla moda, il fulcro della vivace vita notturna. In questa zona, pullulante di locali affollati, ristoranti, bar ed alberghi, troverete di tutto e per tutti i gusti: design particolari, mobili e tappezzerie alla moda o stravaganti, musica di tutti i generi, menù molto vari. Anche il quartiere a luci rosse è stato inglobato nell'area considerata dello Zuri-West.
Molto caratteristica è anche la Zurigo sull'acqua, quando, da maggio a metà settembre, i parchi lungo il lago e le zone balneabili lungo il fiume Limmat si popolano di bagnanti e non solo. Troverete pontili liberamente usufruibili, ma anche altri attrezzatissimi, dove potrete gustarvi saune, massaggi e yoga, oltre ad un buon pranzo. Tra i numerosi disponibili, i più particolari sono Frauenbad, il cui ingresso, durante il giorno, è riservato alle donne, e il Mannerbad, alle spalle del vecchio orto botanico, che invece di giorno è riservato agli uomini. La sera, il primo, Barfussbar (Bar a piedi nudi) si apre anche agli uomini, ammettendone fino a 150, e il secondo, Rimini Bar, ammette anche le donne.
Le manifestazioni più importanti sono la Festa di Primavera, Sechselauten, che si tiene il terzo lunedì di aprile, in cui i membri delle varie corporazioni sfilano nei loro costumi storici, e la Street Parade, a metà agosto, la più grande festa di strada d'Europa, omaggio alla musica techno. Quest'anno poi Zurigo ospiterà EURO 2008, gli Europei di calcio, per i quali è già più che organizzata. La Nazionale italiana giocherà qui il 13 e 17 giugno, al Letzigrund Stadium, raggiungibile con l'autobus n. 31 per Letzipark.
Come raggiungere la città?? non è per nulla difficile: in auto, in A1 se arrivate da ovest ed in A3 se arrivate da sud, o in treno (da Milano, con il Cisalpino, la raggiungerete in tre ore, a 49 euro), ed infine in aereo (l'aeroport, lo Zurich Airport, dista 9 km dal centro). Una volta giunti in città, tenete presente che i taxi e i parcheggi sono piuttosto cari: tenete quindi presente l'idea simpatica e molto più economica di girare la città affittando una bicicletta. Anche le crociere sul lago e i battelli fluviali svolgono servizio regolarmente.
Per quanto riguarda cosa vedere, Zurigo accontenta sia i più tradizionalisti, che rimarranno affascinati dalla città vecchia, sullo sfondo di colline e montagne, sia i più giovani, con un'offerta di centinaia di locali, club e ristoranti alla moda. Visitate la duecentesca cattedrale Fraumünster, famosa per le caratteristiche vetrate colorate del coro, create da Marc Chagall, dove ad ogni personaggio è associato un diverso colore. Anche la Grossmünster è di antiche origini: fondata nel IX sec da Carlo Magno, si riconosce facilmente da lontano grazie alle sue due caratteristiche torri. Infine, la duecentesca Sankt Peterskirche ospita nella sua torre l'orologio più grande d'Europa, ben 8.7 m di diametro.
Per quanto riguarda i musei, avrete l'imbarazzo della scelta! Tra i 45 musei che offre Zurigo, visitate il Museo di Belle Arti (Kunsthaus), che ospita opere di Giacometti, Monet, Van Gogh, Rodin...; il Museo del Design (Museum für Gestaltung), che ospita anche una interessante collezione di manifesti dadaisti e di vecchie pubblicità; il Museum Rietberg, con la sua affascinante collezione di arte orientale, africana e delle Americhe; ancora, il Museo Nazionale Svizzero (Scweizerisches Landesmuseum) vi guiderà lungo la storia di questo stato.
Incredibile e surreale è la Haus von Le Corbusier, l'ultimo edificio progettato dal grande architetto, che merita una visita anche solo esternamente. I musei d'arte moderna sono numerosissimi e mostre di questo genere vengono allestite molto frequentemente, per esempio anche al Cabaret Voltaire, il locale dove nacque il movimento Dadista. Anche nell'ex fabbrica della birra Löwenbräu sono stati aperti due musei.
Per quanto riguarda la Zurigo “mondana”, Zuri-West, quella che un tempo era una zona industriale, è diventato il quartiere più alla moda, il fulcro della vivace vita notturna. In questa zona, pullulante di locali affollati, ristoranti, bar ed alberghi, troverete di tutto e per tutti i gusti: design particolari, mobili e tappezzerie alla moda o stravaganti, musica di tutti i generi, menù molto vari. Anche il quartiere a luci rosse è stato inglobato nell'area considerata dello Zuri-West.
Molto caratteristica è anche la Zurigo sull'acqua, quando, da maggio a metà settembre, i parchi lungo il lago e le zone balneabili lungo il fiume Limmat si popolano di bagnanti e non solo. Troverete pontili liberamente usufruibili, ma anche altri attrezzatissimi, dove potrete gustarvi saune, massaggi e yoga, oltre ad un buon pranzo. Tra i numerosi disponibili, i più particolari sono Frauenbad, il cui ingresso, durante il giorno, è riservato alle donne, e il Mannerbad, alle spalle del vecchio orto botanico, che invece di giorno è riservato agli uomini. La sera, il primo, Barfussbar (Bar a piedi nudi) si apre anche agli uomini, ammettendone fino a 150, e il secondo, Rimini Bar, ammette anche le donne.
Le manifestazioni più importanti sono la Festa di Primavera, Sechselauten, che si tiene il terzo lunedì di aprile, in cui i membri delle varie corporazioni sfilano nei loro costumi storici, e la Street Parade, a metà agosto, la più grande festa di strada d'Europa, omaggio alla musica techno. Quest'anno poi Zurigo ospiterà EURO 2008, gli Europei di calcio, per i quali è già più che organizzata. La Nazionale italiana giocherà qui il 13 e 17 giugno, al Letzigrund Stadium, raggiungibile con l'autobus n. 31 per Letzipark.
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domenica 4 settembre 2011
Londra: lo skate park
Lo skatepark di Londra, "sotto" il national theatre, lungo il Tamigi.
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sabato 3 settembre 2011
24 ore in giro per il mondo: guida fantapossibile
I nostri consigli per essere al posto giusto nell'ora giusta, anche se ti servirebbe il tele-trasporto per realizzare l'esperienza nelle 24 ore.
articolo di Sarah Baxter
autore Lonely Planet
Mezzanotte: Kilimanjaro, Tanzania
Preparati, è questa l'ora migliore per iniziare l'impegnativa ascesa della mitica montagna di 5.895 m. Con un po' di impegno sarai in vetta all'alba, per godere lo spettacolo del sole che sorge sul creato e le sue meravigliose creature.
1:00: New York, Stati Uniti
Sali in cima all'Empire State Building. La sua terrazza panoramica è aperta fino alle 2. Il posto migliore per osservare la città che non dorme mai.
2:00: Losanna, Svizzera
Ascolta l'ultima voce del guardiano notturno che dal 1405 ogni notte, dalle 22 alle 2, annuncia dal campanile della Cattedrale: "Sono il guardiano, l'ora è suonata".
3:00: Londra, Inghilterra
Unisciti ai più mattinieri tra i macellai dello Smithfield Market, istituito 140 anni fa. Ma dovrai aspettare le 6 per l'apertura del vicino Hope pub.
4:00 Toronto, Canada
Fa' colazione prima dell'alba da Fran's. Questo locale pieno di atmosfera prepara deliziose frittelle e altre leccornie 24 ore su 24 dal 1940.
5:00 Deserto di Atacama, Cile
Cattura calore ed energia dai geyser di El Tatio. Queste sorgenti geotermiche sono più spettacolari all'alba, quando il getto crea condensa a contatto con l'aria fredda.
6:00 Mumbai, India
Rilassati con una seduta di yoga sulla Chowpatty Beach, il posto più amato dalla gente del posto che pratica questa disciplina.
7:00 Sydney, Australia
Per la precisione, le 6:55, quando inizia il tour del Sydney Fish Market, puzzolente ma pieno di sapori. Lunedì, giovedì, venerdì.
8:00, Città del Messico
Gusta lo sfarzo e la magniloquenza che accompagnano l'alzabandiera nell'immensa piazza Zócalo.
9:00, Parigi
Al Louvre all'orario di apertura per sfruttare al massimo il tempo a disposizione in quello che è forse il più bello e il più grande tra i musei del mondo.
10:00, Abu Dhabi, Emirati Arabi
Unisciti al tour guidato gratuito della moschea di Sheikh Zayid, una delle più ampie del pianeta.
11:00, Atene
Portati in piazza Syntagma per il cambio della guardia alla Tomba del Soldato Ignoto. Quello della domenica è l'evento più seguito.12:00, Santiago de Compostela, Spagna Entra nell'immensa Cattedrale, l'ambito traguardo di ogni viandante, per la Messa del Pellegrino.
13:00, Edimburgo
Tappati le orecchie perché lo sparo del cannone del Castello è davvero assordante. Risuona ogni giorno dal 1861.
14:00, Jerash, Giordania
Sei in forma per lo spettacolo dei gladiatori che si sfidano nell'antico Ippodromo? Sabato, domenica, lunedì, mercoledì e giovedì.
15:00, Istanbul
Tè del pomeriggio nel piano bar del Four Seasons Hotel.
16:00, Wagah, confine tra India-Pakistan
Sorridi con benevolenza di fronte al rito militaresco della chiusura quotidiana del confine tra i due stati.
17:00, Memphis, Stati Uniti
Le anatre del Peabody Hotel lasciano la fontana del foyer e salgono all'attico. Una bizzarra tradizione che risale agli anni Trenta.
18:00, Borneo, Malaysia
Appostati vicino alla Grotta del Cervo del Gunung Mulu National Park per vedere i pipistrelli uscire per la cena.
19:00, Marrakech
Soddisfa il tuo palato con un giro culinario tra le bancarelle di piazza Djemaa el-Fna.
20:00, Hong Kong
Prendi posto sul lungomare Tsim Sha Tsui per ammirare la Sinfonia di Luci, un gioco di laser tra i grattacieli.
21:00, Mauna Kea, Hawaii
A caccia di stelle sulla vetta del Mauna Kea (4200 m): ogni notte dalle 18 alle 22.
22:00, Buenos Aires
Passione e potere del tango al Torquato Tasso: dal martedì al sabato il rito va in scena in questo locale di San Telmo.
23:00, Reykjavík
L'ora giusta per iniziare il tuo runtur, l'imperdibile giro dei pub qui in città. Nei weekend la giostra gira fino alle 4 del mattino.
articolo di Sarah Baxter
autore Lonely Planet
Mezzanotte: Kilimanjaro, Tanzania
Preparati, è questa l'ora migliore per iniziare l'impegnativa ascesa della mitica montagna di 5.895 m. Con un po' di impegno sarai in vetta all'alba, per godere lo spettacolo del sole che sorge sul creato e le sue meravigliose creature.
1:00: New York, Stati Uniti
Sali in cima all'Empire State Building. La sua terrazza panoramica è aperta fino alle 2. Il posto migliore per osservare la città che non dorme mai.
2:00: Losanna, Svizzera
Ascolta l'ultima voce del guardiano notturno che dal 1405 ogni notte, dalle 22 alle 2, annuncia dal campanile della Cattedrale: "Sono il guardiano, l'ora è suonata".
3:00: Londra, Inghilterra
Unisciti ai più mattinieri tra i macellai dello Smithfield Market, istituito 140 anni fa. Ma dovrai aspettare le 6 per l'apertura del vicino Hope pub.
4:00 Toronto, Canada
Fa' colazione prima dell'alba da Fran's. Questo locale pieno di atmosfera prepara deliziose frittelle e altre leccornie 24 ore su 24 dal 1940.
5:00 Deserto di Atacama, Cile
Cattura calore ed energia dai geyser di El Tatio. Queste sorgenti geotermiche sono più spettacolari all'alba, quando il getto crea condensa a contatto con l'aria fredda.
6:00 Mumbai, India
Rilassati con una seduta di yoga sulla Chowpatty Beach, il posto più amato dalla gente del posto che pratica questa disciplina.
7:00 Sydney, Australia
Per la precisione, le 6:55, quando inizia il tour del Sydney Fish Market, puzzolente ma pieno di sapori. Lunedì, giovedì, venerdì.
8:00, Città del Messico
Gusta lo sfarzo e la magniloquenza che accompagnano l'alzabandiera nell'immensa piazza Zócalo.
9:00, Parigi
Al Louvre all'orario di apertura per sfruttare al massimo il tempo a disposizione in quello che è forse il più bello e il più grande tra i musei del mondo.
10:00, Abu Dhabi, Emirati Arabi
Unisciti al tour guidato gratuito della moschea di Sheikh Zayid, una delle più ampie del pianeta.
11:00, Atene
Portati in piazza Syntagma per il cambio della guardia alla Tomba del Soldato Ignoto. Quello della domenica è l'evento più seguito.12:00, Santiago de Compostela, Spagna Entra nell'immensa Cattedrale, l'ambito traguardo di ogni viandante, per la Messa del Pellegrino.
13:00, Edimburgo
Tappati le orecchie perché lo sparo del cannone del Castello è davvero assordante. Risuona ogni giorno dal 1861.
14:00, Jerash, Giordania
Sei in forma per lo spettacolo dei gladiatori che si sfidano nell'antico Ippodromo? Sabato, domenica, lunedì, mercoledì e giovedì.
15:00, Istanbul
Tè del pomeriggio nel piano bar del Four Seasons Hotel.
16:00, Wagah, confine tra India-Pakistan
Sorridi con benevolenza di fronte al rito militaresco della chiusura quotidiana del confine tra i due stati.
17:00, Memphis, Stati Uniti
Le anatre del Peabody Hotel lasciano la fontana del foyer e salgono all'attico. Una bizzarra tradizione che risale agli anni Trenta.
18:00, Borneo, Malaysia
Appostati vicino alla Grotta del Cervo del Gunung Mulu National Park per vedere i pipistrelli uscire per la cena.
19:00, Marrakech
Soddisfa il tuo palato con un giro culinario tra le bancarelle di piazza Djemaa el-Fna.
20:00, Hong Kong
Prendi posto sul lungomare Tsim Sha Tsui per ammirare la Sinfonia di Luci, un gioco di laser tra i grattacieli.
21:00, Mauna Kea, Hawaii
A caccia di stelle sulla vetta del Mauna Kea (4200 m): ogni notte dalle 18 alle 22.
22:00, Buenos Aires
Passione e potere del tango al Torquato Tasso: dal martedì al sabato il rito va in scena in questo locale di San Telmo.
23:00, Reykjavík
L'ora giusta per iniziare il tuo runtur, l'imperdibile giro dei pub qui in città. Nei weekend la giostra gira fino alle 4 del mattino.
venerdì 2 settembre 2011
Delhi: cosa vedere nella capitale indiana
A Delhi l’antico ed il moderno sono costantemente l’uno a fianco dell’altro sia nelle testimonianze dei diversi imperi che si sono succeduti, ma anche vita e nella sociètà dell'india di oggi.
La maggior parte dei monumenti e dei resti del passato sono di origine medievale e di ispirazione islamica. I turisti interessati ai resti pre-islamici potranno visitare il Rock Edict, l’editto sulla roccia fatto scolpire dall’imperatore buddista Ashoka (273-236 a.C.) vicino a Srinivasapuri (Delhi meridionale); l’incisione contiene l’appello con il quale il grande monarca esortava la sua gente a seguire la strada della rettitudine. Altre iscrizioni sullo stesso tema sono incise su due colonne, una situata nel Kotla Firuz Shah e l’altra posta nella parte settentrionale di Delhi. L’architettura indo-islamica standard cominciò a imporsi durante il periodo Khalji e sviluppò nuove tecniche di costruzione dalle caratteristiche raffinate come l’arco a punta, la cupola bassa e la decorazione geometrica. Il miglior esempio architettonico di questo periodo è l’Alai Darwaza, situato nel complesso di Qutb. Gli edifici eretti durante il periodo moghul rappresentano il punto più alto dell’architettura di Delhi. Lo stile dei monumenti moghul combina abilmente i caratteri tradizionali indù con i tratti degli ultimi anni del Sultanato. Shahjahanabad ospita alcuni interessanti esempi dell’architettura del tempo di Shan Jahan e dei suoi successori.
L’edificio più importante è il complesso della Moschea Quwwatu’l Islam, situata all’interno della Fortezza Tomar. La moschea, eretta tra il 1192 e il 1198 da Qutbu’d-Din, comprendeva un cortile, alcuni chiostri ed una sala per la preghiera. All’interno del complesso si trova uno splendido corridoio formato da diverse colonne indù; nel cortile della moschea, inoltre, si erge un pilastro di ferro rappresentante Vishnu, che si deve a Chandra Gupta, sovrano del IV secolo d.C. Nel 1199 cominciò la costruzione di un altro dei simbolo della città: il Minareto di Qutb, simbolo di vittoria e richiamo per i fedeli; il minareto è una torre rastremata a cinque piani alta 72,5 metri. Tra gli altri resti del complesso vale la pena di segnalare la tomba del sultano Iltutammish e soprattutto Mehrauli, nota per il suo caratteristico piccolo bazar. Il villaggio possiede due importanti luoghi di culto: il tempio della dea Jogmaya e la tomba del divino Khwaja Bakhtyar Kaki (1336), spesso visitata dai pellegrini del luogo. Altri importanti monumenti di Mehrauli sono: la Tomba di Adham Khan, la Vasca di Shamsi, lo Jahaz-Mahal e la Tomba di Jamali con i suoi soffitti colorati.
Contenuta all’interno di Delhi, Tughlaqabad fu costruita dal primo sovrano della dinastia Tughlaq; si tratta di una città molto ben progettata, del perimetro di circa 6,5 chilometri, dotata di una cittadella e di un bacino per il rifornimento d’acqua a sud. Il monumento meglio conservato della zona è il mausoleo di Ghiyasu’d-Din Tughlaq, un edificio in pietra rossa con mura inclinate e cupola in marmo situato all’interno di una mini-fortezza munita di merli e bastioni. Sulla via del ritorno da Tughlaqabad potrete dare un’occhiata alle rovine di Jahanpanah, la “quarta Delhi”, ed in particolar modo ad alcuni splendidi edifici tughluq come la Moschea di Khirki, con il suo profilo di minuscola fortezza, la Moschea di Begampuri, con la sua immensa facciata, ed il palazzo chiamato Bijay-Mandal.
Dirigendosi verso nord, oltrepassando le fortificazioni di Siri ed alcuni centri abitati di recente costruzione, giungerete alla tomba del santo musulmano Nizamuddin Aulia. Nelle vicinanze si trovano la Moschea Jamaatkhana (1315) ed altre rovine storiche. Ad est sorge il Mausoleo di Humayun, fatto erigere dalla sua sposa nel 1565. Il monumento, esempio della prima architettura moghul, è una specie di sepolcro-giardino a pianta ottagonale con doppia cupola che più tardi servì da modello per la costruzione del Taj Mahal. Più a nord, su Mathura Road, ecco le rovine di Dinpanah, la “sesta Delhi”, costruita proprio da Humayun. Sulla destra sono visibili le rovine di un mercato, una porta d’accesso alla città ed una moschea fatta erigere dalla nutrice di Akbar (1561); sul lato opposto noterete dei bastioni, un fossato ed i portali di Purana Qila, la cittadella di Humayun. Al suo interno potrete ammirare una magnifica moschea ed il Sher Mandal, un padiglione ottagonale a due piani risalente al XVI secolo. Non lontano da Purana Quila, verso nord, si trova il Kotla Firuzshah, costruito con pietrisco e macerie di altre costruzioni. Nei pressi delle mura meridionali di Purana Qila è situato lo zoo di Delhi, famoso per le sue tigri bianche e per la grande varietà di animali e di uccelli, in gran parte migratori. A ovest di Purana Qila si trova l’India Gate, costruito per ricordare la Prima Guerra Mondiale, con i suoi ampi prati rasati e le sue vasche, ed il Palazzo Presidenziale, dotato di 340 stanze e circondato da immensi giardini. L’area compresa tra l’arco dell’India Gate ed il Palazzo Presidenziale è il teatro dello sfavillante spettacolo che si svolge ogni anno il 26 gennaio in occasione delle celebrazioni del Republic Day. A sudest dei prati dell’India Gate si trova la Galleria d’Arte Moderna, contenente numerosi esempi di pittura e scultura indiana. La galleria ospita anche alcuni dipinti del famoso poeta Rabindranath Tagore, di Amrita Shergil e di Jamini Roy. Nelle vicinanze è situato il Museo Nazionale Indiano che tra i pezzi esposti annovera importanti collezioni di arte e archeologia indiana oltre a diversi murali centro-asiatici e altre antichità.
Percorrendo Aurobindo Marg oltre Vijay Chauk e Parliament Strett giungerete a Connaught Place, la zona più famosa di Nuova Delhi con i suoi hotel, ristoranti e negozi. Gli empori di artigianato locale sono situati in Baba Kharak Singh Marg, sempre nelle vicinanze di Connaught Place. All’incrocio tra Connaught Circus e Parliament Street vale sicuramente la pena di visitare lo Jantar Mantar, un edificio dalla singolare struttura: si tratta di un osservatorio in muratura grezza appartenuto al nobile moghul Jaisingh, dotato di enormi apparecchi astronomici asserviti alla codificazione degli almanacchi. Più a ovest è situato il Tempio di Lakshmi Narayana fatto erigere alcune decadi fa dai Birla, famosa famiglia di industriali indiani. Sulla riva ovest dello Yamuna, lungo le mura orientali della città, si trova Red Fort, un complesso dalla pianta oblunga creato da Shan Jahan e adibito dallo stesso a residenza reale. La struttura dispone anche di un mercato chiamato Chhata Bazaar, posto tra Lahori e Naubat Khana, e conta numerosi palazzi, per la maggior parte in marmo. Tra i luoghi di maggiore interesse ricordiamo il Salone delle Udienze Pubbliche e Private, i bagni reali, la Moti Masjid, il Rang-Mahal e il Nahri-Bahisht, un canale ornamentale a fianco dei giardini. Di fronte a Red Fort c’è Chandni Chauk, principale strada commerciale di Shahjahanabad, un tempo divisa a metà da un canale. Sul lato sinistro della strada sorgono tre importanti edifici religiosi: il Lal Mandir, il Tempio di Gauri-Sankar, dedicato a Shiva e alla sua famiglia, e un Gurdwara Sikh costruito nel luogo in cui venne martirizzato Guru Tegh Bahadur, il nono maestro Sikh. A nord di Red Fort, oltrepassata l’entrata Kashmiri, troverete: la St. James’s Church (1824) con le sue belle sculture; Metcalfe House, dimora del “Resident” britannico; una colonna di Ashoka portata a Delhi da Firuz Tughluq; e la Tomba della Principessa Roshanara. Il territorio compreso tra l’entrata Kashmiri e il Ridge a nord, è chiamato ancor oggi Civil Lines e fu ampliato dagli inglesi prima della costituzione di Nuova Delhi. Proprio in questa zona, nei pressi dell’antica residenza del vicerè, è situata l’Università di Delhi.
La città offre molte opportunità per lo shopping con una apprezzabile varietà di bazar che vendono abiti economici e aree dove si concentrano le boutique degli stilisti più famosi. In città troverete poi numerosissimi e suggestivi articoli di artigianato, tra cui tessuti, oggetti in ottone, legno e metalli, gioielli, articoli in pelle e tappeti. Troverete inoltre un’incredibile varietà di sari regionali, da quelli eleganti in seta, chiffon e georgette, a quelli più casual in cotone o crèpe. Tranne che negli empori e negli altri negozi che applicano prezzi fissi, dovrete contrattare con decisione.
Il clima di Delhi è di tipo monsonico, nettamente diviso in due stagioni: quella secca e quella umida. Quest’ultima, anche detta monsonica, è compresa tra giugno e ottobre, anche se nello specifico sono luglio e agosto i mesi maggiormente piovosi. Da fine ottobre a maggio le giornate sono invece generalmente soleggiate e gradevoli, con l’unico neo rappresentato dalle fitte nebbie che spesso calano sulla città a causa soprattutto dell’elevato tasso di inquinamento. Per quanto riguarda le temperature, i mesi più gradevoli sono febbraio e marzo, mentre da fine aprile all’arrivo dei monsoni le giornate sono torride e afose, con valori massimi che abitualmente raggiungono i 40 gradi.
Fonte| Il turista
La maggior parte dei monumenti e dei resti del passato sono di origine medievale e di ispirazione islamica. I turisti interessati ai resti pre-islamici potranno visitare il Rock Edict, l’editto sulla roccia fatto scolpire dall’imperatore buddista Ashoka (273-236 a.C.) vicino a Srinivasapuri (Delhi meridionale); l’incisione contiene l’appello con il quale il grande monarca esortava la sua gente a seguire la strada della rettitudine. Altre iscrizioni sullo stesso tema sono incise su due colonne, una situata nel Kotla Firuz Shah e l’altra posta nella parte settentrionale di Delhi. L’architettura indo-islamica standard cominciò a imporsi durante il periodo Khalji e sviluppò nuove tecniche di costruzione dalle caratteristiche raffinate come l’arco a punta, la cupola bassa e la decorazione geometrica. Il miglior esempio architettonico di questo periodo è l’Alai Darwaza, situato nel complesso di Qutb. Gli edifici eretti durante il periodo moghul rappresentano il punto più alto dell’architettura di Delhi. Lo stile dei monumenti moghul combina abilmente i caratteri tradizionali indù con i tratti degli ultimi anni del Sultanato. Shahjahanabad ospita alcuni interessanti esempi dell’architettura del tempo di Shan Jahan e dei suoi successori.
L’edificio più importante è il complesso della Moschea Quwwatu’l Islam, situata all’interno della Fortezza Tomar. La moschea, eretta tra il 1192 e il 1198 da Qutbu’d-Din, comprendeva un cortile, alcuni chiostri ed una sala per la preghiera. All’interno del complesso si trova uno splendido corridoio formato da diverse colonne indù; nel cortile della moschea, inoltre, si erge un pilastro di ferro rappresentante Vishnu, che si deve a Chandra Gupta, sovrano del IV secolo d.C. Nel 1199 cominciò la costruzione di un altro dei simbolo della città: il Minareto di Qutb, simbolo di vittoria e richiamo per i fedeli; il minareto è una torre rastremata a cinque piani alta 72,5 metri. Tra gli altri resti del complesso vale la pena di segnalare la tomba del sultano Iltutammish e soprattutto Mehrauli, nota per il suo caratteristico piccolo bazar. Il villaggio possiede due importanti luoghi di culto: il tempio della dea Jogmaya e la tomba del divino Khwaja Bakhtyar Kaki (1336), spesso visitata dai pellegrini del luogo. Altri importanti monumenti di Mehrauli sono: la Tomba di Adham Khan, la Vasca di Shamsi, lo Jahaz-Mahal e la Tomba di Jamali con i suoi soffitti colorati.
Contenuta all’interno di Delhi, Tughlaqabad fu costruita dal primo sovrano della dinastia Tughlaq; si tratta di una città molto ben progettata, del perimetro di circa 6,5 chilometri, dotata di una cittadella e di un bacino per il rifornimento d’acqua a sud. Il monumento meglio conservato della zona è il mausoleo di Ghiyasu’d-Din Tughlaq, un edificio in pietra rossa con mura inclinate e cupola in marmo situato all’interno di una mini-fortezza munita di merli e bastioni. Sulla via del ritorno da Tughlaqabad potrete dare un’occhiata alle rovine di Jahanpanah, la “quarta Delhi”, ed in particolar modo ad alcuni splendidi edifici tughluq come la Moschea di Khirki, con il suo profilo di minuscola fortezza, la Moschea di Begampuri, con la sua immensa facciata, ed il palazzo chiamato Bijay-Mandal.
Dirigendosi verso nord, oltrepassando le fortificazioni di Siri ed alcuni centri abitati di recente costruzione, giungerete alla tomba del santo musulmano Nizamuddin Aulia. Nelle vicinanze si trovano la Moschea Jamaatkhana (1315) ed altre rovine storiche. Ad est sorge il Mausoleo di Humayun, fatto erigere dalla sua sposa nel 1565. Il monumento, esempio della prima architettura moghul, è una specie di sepolcro-giardino a pianta ottagonale con doppia cupola che più tardi servì da modello per la costruzione del Taj Mahal. Più a nord, su Mathura Road, ecco le rovine di Dinpanah, la “sesta Delhi”, costruita proprio da Humayun. Sulla destra sono visibili le rovine di un mercato, una porta d’accesso alla città ed una moschea fatta erigere dalla nutrice di Akbar (1561); sul lato opposto noterete dei bastioni, un fossato ed i portali di Purana Qila, la cittadella di Humayun. Al suo interno potrete ammirare una magnifica moschea ed il Sher Mandal, un padiglione ottagonale a due piani risalente al XVI secolo. Non lontano da Purana Quila, verso nord, si trova il Kotla Firuzshah, costruito con pietrisco e macerie di altre costruzioni. Nei pressi delle mura meridionali di Purana Qila è situato lo zoo di Delhi, famoso per le sue tigri bianche e per la grande varietà di animali e di uccelli, in gran parte migratori. A ovest di Purana Qila si trova l’India Gate, costruito per ricordare la Prima Guerra Mondiale, con i suoi ampi prati rasati e le sue vasche, ed il Palazzo Presidenziale, dotato di 340 stanze e circondato da immensi giardini. L’area compresa tra l’arco dell’India Gate ed il Palazzo Presidenziale è il teatro dello sfavillante spettacolo che si svolge ogni anno il 26 gennaio in occasione delle celebrazioni del Republic Day. A sudest dei prati dell’India Gate si trova la Galleria d’Arte Moderna, contenente numerosi esempi di pittura e scultura indiana. La galleria ospita anche alcuni dipinti del famoso poeta Rabindranath Tagore, di Amrita Shergil e di Jamini Roy. Nelle vicinanze è situato il Museo Nazionale Indiano che tra i pezzi esposti annovera importanti collezioni di arte e archeologia indiana oltre a diversi murali centro-asiatici e altre antichità.
Percorrendo Aurobindo Marg oltre Vijay Chauk e Parliament Strett giungerete a Connaught Place, la zona più famosa di Nuova Delhi con i suoi hotel, ristoranti e negozi. Gli empori di artigianato locale sono situati in Baba Kharak Singh Marg, sempre nelle vicinanze di Connaught Place. All’incrocio tra Connaught Circus e Parliament Street vale sicuramente la pena di visitare lo Jantar Mantar, un edificio dalla singolare struttura: si tratta di un osservatorio in muratura grezza appartenuto al nobile moghul Jaisingh, dotato di enormi apparecchi astronomici asserviti alla codificazione degli almanacchi. Più a ovest è situato il Tempio di Lakshmi Narayana fatto erigere alcune decadi fa dai Birla, famosa famiglia di industriali indiani. Sulla riva ovest dello Yamuna, lungo le mura orientali della città, si trova Red Fort, un complesso dalla pianta oblunga creato da Shan Jahan e adibito dallo stesso a residenza reale. La struttura dispone anche di un mercato chiamato Chhata Bazaar, posto tra Lahori e Naubat Khana, e conta numerosi palazzi, per la maggior parte in marmo. Tra i luoghi di maggiore interesse ricordiamo il Salone delle Udienze Pubbliche e Private, i bagni reali, la Moti Masjid, il Rang-Mahal e il Nahri-Bahisht, un canale ornamentale a fianco dei giardini. Di fronte a Red Fort c’è Chandni Chauk, principale strada commerciale di Shahjahanabad, un tempo divisa a metà da un canale. Sul lato sinistro della strada sorgono tre importanti edifici religiosi: il Lal Mandir, il Tempio di Gauri-Sankar, dedicato a Shiva e alla sua famiglia, e un Gurdwara Sikh costruito nel luogo in cui venne martirizzato Guru Tegh Bahadur, il nono maestro Sikh. A nord di Red Fort, oltrepassata l’entrata Kashmiri, troverete: la St. James’s Church (1824) con le sue belle sculture; Metcalfe House, dimora del “Resident” britannico; una colonna di Ashoka portata a Delhi da Firuz Tughluq; e la Tomba della Principessa Roshanara. Il territorio compreso tra l’entrata Kashmiri e il Ridge a nord, è chiamato ancor oggi Civil Lines e fu ampliato dagli inglesi prima della costituzione di Nuova Delhi. Proprio in questa zona, nei pressi dell’antica residenza del vicerè, è situata l’Università di Delhi.
La città offre molte opportunità per lo shopping con una apprezzabile varietà di bazar che vendono abiti economici e aree dove si concentrano le boutique degli stilisti più famosi. In città troverete poi numerosissimi e suggestivi articoli di artigianato, tra cui tessuti, oggetti in ottone, legno e metalli, gioielli, articoli in pelle e tappeti. Troverete inoltre un’incredibile varietà di sari regionali, da quelli eleganti in seta, chiffon e georgette, a quelli più casual in cotone o crèpe. Tranne che negli empori e negli altri negozi che applicano prezzi fissi, dovrete contrattare con decisione.
Il clima di Delhi è di tipo monsonico, nettamente diviso in due stagioni: quella secca e quella umida. Quest’ultima, anche detta monsonica, è compresa tra giugno e ottobre, anche se nello specifico sono luglio e agosto i mesi maggiormente piovosi. Da fine ottobre a maggio le giornate sono invece generalmente soleggiate e gradevoli, con l’unico neo rappresentato dalle fitte nebbie che spesso calano sulla città a causa soprattutto dell’elevato tasso di inquinamento. Per quanto riguarda le temperature, i mesi più gradevoli sono febbraio e marzo, mentre da fine aprile all’arrivo dei monsoni le giornate sono torride e afose, con valori massimi che abitualmente raggiungono i 40 gradi.
Fonte| Il turista
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