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venerdì 20 maggio 2011

documenti per la cina


Dovete avere, innanzi tutto, un passaporto con validità residua di almeno sei mesi. 
Se viaggiate con dei minori tenete presente che la recente normativa italiana (novembre 2009) prevede l’obbligatorietà del passaporto individuale anche per i minori, la cui validità temporale è differenziata in base all’età (ferma restando la validità dei passaporti in cui i minori risultino già iscritti). Quindi andate a chiedere in Questura, o in consolato (anche se questo non solo per la Cina ma per tutti i paesi visitabili con il passaporto.
Per il visto d'ingresso le richieste vanno inoltrarle alle Rappresentanze diplomatico-consolari cinesi in Italia (per maggiori informazioni su modalità e documentazione richiesta: www.fmprc.gov.cm).
Non è previsto il rilascio di visti ai posti di frontiera, per cui se non avete il visto all’arrivo in Cina verrete respinti. In caso di transito con destinazione un Paese terzo (da documentare con biglietto aereo ed eventuale visto per il Paese di destinazione), siete esentati dal visto solo se la sosta su territorio cinese e’ inferiore alle 24 ore e non vi allontanate dalla zona aeroportuale di transito. Se intendete visitare Hong Kong o Macao durante un viaggio nella Cina continentale, dovete chiedere un visto ad ingressi multipli. In mancanza, dovrete ottenere nelle due Special Administrative Regions un nuovo visto di ingresso per la Cina continentale, che richiedera’ giorni di attesa.
Se vi recate in Cina per svolgere attività giornalistica siete tenuti ad esplicitarlo quando richiedete il visto ai fini del rilascio di apposito titolo d’ingresso.
La Cina non riconosce la doppia cittadinanza. Chi la detiene in base alla legge italiana ed entra nel Paese con passaporto cinese, e’ riconosciuto dalle Autorità cinesi, in caso di necessità, un limitato diritto all’assistenza consolare da parte delle Rappresentanze italiane. Al fine di evitare incidenti –purtroppo frequenti - con la polizia di frontiera cinese, si consiglia a chi ha la doppia cittadinanza di entrare ed uscire dal Paese con lo stesso passaporto, munendosi, a seconda della scelta, del visto necessario.
Durante il soggiorno in Cina custodite con attenzione il passaporto che andrà sempre tenuto a portata di mano per eventuali controlli di identità. E’ bene inoltre portare copia delle sue pagine rilevanti e del visto cinese. In caso di furto o smarrimento,dovrete innanzitutto sporta denuncia presso il più vicino Ufficio di Pubblica Sicurezza. Con la denuncia e due foto dovete recarvi presso la Rappresentanza diplomatico-consolare più prossima per richiedere un documento di viaggio, con cui potrete soltanto rientrare in Italia, oppure richiedere un nuovo passaporto per il cui rilascio e’ periodo un periodo di tempo piu’ lungo. Infine dovrete acquistare il “visto d’uscita” cinese per il cui rilascio possono essere necessari fino a 5 giorni lavorativi. Il disbrigo di tutte le procedure può richiedere qualche giorno se ci si trova, al momento del furto o dello smarrimento, lontano da Pechino, Shanghai o Canton, dove sono presenti le nostre Rappresentanze Diplomatico-Consolari.
Se durante il soggiorno risiedete in abitazioni private di cinesi o stranieri residenti in Cina dovete registrare la vostra presenza temporanea presso il locale ufficio di Pubblica Sicurezza entro 24 ore dal vostro arrivo. Verrà richiesto all’ospitante il permesso di residenza e documentazione attestante proprietà o fitto della dimora e all’ospite il passaporto. I contravventori sono passibili di ammenda sino a 500 rmb.
Se soggiornate con visto turistico (tipo L) e per affari (tipo F) non intraprendete attività lavorative (inclusa attività giornalistica). Si e’ di recente registrato più di un caso di italiani contravventori che sono stati multati ed espulsi. Se un cittadino straniero permane per un lungo periodo sul territorio cinese sprovvisto di un titolo di soggiorno valido e svolge nel frattempo attività lavorativa o d’affari può essere sottoposto a misure restrittive della libertà personale in centri di permanenza  temporanea e successivamente espulso.
Alla luce di numerosi casi di frode denunciati da cittadini italiani, ancora prima di recarsi in Cina, valutate con la massima prudenza le proposte di lavoro e/o tirocini offerti da agenzie cinesi o internazionali conosciute tramite fonti non certe, in particolare internet. Verificatene l’effettiva esistenza contattando le competenti autorità locali oppure rivolgendosi direttamente all’Ambasciata/Consolato italiano in Cina. Qualora una persona sia gia’ stata vittima di una frode, si raccomanda di sporgere denuncia recandosi personalmente presso le competenti autorita’ di polizia e di rivolgersi ad un legale  qualora lo ritenga opportuno. L’Ambasciata non fornisce assistenza legale ne’ servizio di interpretariato. Tuttavia, per agevolare i connazionali,  sono disponibili sul sito  dell’Ambasciata nella sezione Informazioni su Pechino liste aggiornate di studi legali ed interpreti. 


È necessario rispettare scrupolosamente i termini di scadenza del visto, per non incorrere nelle pesanti multe previste per i contravventori pari a 500 yuan/rmb al giorno di penale con un massimale di 5000 rmb (circa 500 euro). Potete prorogare la validità del visto turistico cinese per un massimo di 30 giorni, presentando domanda, direttamente o tramite agenzie autorizzate, all’Ufficio per l’Amministrazione delle Entrate e Uscite della Questura locale (per Pechino l’indirizzo è: 2 Andigmen East Str. Dong Cheng District Beijing  tel: 84020101). Si consiglia di visitare il sito della Municipalità dove sono riportate informazioni utili al riguardo (http://www.bjgaj.gov.cn/eng/).
A causa dell’overbooking, si suggerisce di riconfermare il volo di ritorno con almeno 72 ore di anticipo.


Formalità valutarie e doganali: non esistono particolari limitazioni all’importazione di valuta straniera. Se comunque la somma supera i 5.000 US$, e’ bene dichiararla all’ingresso  compilando il formulario doganale in duplice copia, per poter poi dimostrare - all’uscita dal Paese - il  precedente possesso della somma eventualmente restante, in caso di controllo doganale.
Vanno dichiarate le apparecchiature elettroniche di esclusivo uso personale. 


Limitazione di esportazione
-  Il Governo cinese esercita un rigoroso controllo sulla esportazione di oggetti ed opere d’arte di significativo valore culturale. Nel caso si acquistino oggetti d’arte è necessario assicurarsi che sia stato concessa l’autorizzazione all’esportazione da parte del Cultural Relics Appraisal Institute (36 Fuxue Hutong, Dongcheng District, Beijing tel.64014608), che rilascia un certificato per l’esportazione e imprime un timbro ufficiale sull’oggetto. I contravventori stranieri possono essere puniti anche con misure restrittive della libertà.
- È altresì vietata l’esportazione di animali rari, piante rare ed i loro semi;metalli preziosi e diamanti.
Si consiglia comunque di visitare il sito dell’aeroporto di Pechino dove sono riportate diverse informazioni sulle formalità di ogni tipo per l’arrivo e la partenza www.bcia.com.cn
cosa non si puo importare/esportare?
 - piante e prodotti vegetali, frutta, verdura, insetti, animali, carne cruda, salumi, uova, latte,
latticini ed altri prodotti di facile deperibilità;
- armi, munizioni ed esplosivi;
- trasmettitori/ricevitori radiofonici e parti principali di essi;
-  valuta cinese (yuan/rmb);
- qualsiasi documento in qualsiasi forma (cartacea, fotografica, elettronica) che sia nocivo alla politica, all’economia, alla cultura e all’etica della Cina (per esempio, materiale pornografico);
- droghe e narcotici tossici.


Viaggiatori con animali
È consentito in Cina l’ingresso di un solo animale domestico a persona.
E’ necessario munirsi prima della partenza di un  certificato di buona salute emesso  dalla ASL veterinaria, unitamente al certificato di vaccinazione antirabbica, rilasciati nel Paese di origine non meno di un mese ma non oltre 12 mesi prima dell’arrivo. Le Autorità cinesi  hanno predisposto un sistema di quarantena di 30 giorni all’arrivo in territorio cinese, per ognuno di detti animali, e sono a carico del proprietario le spese di alloggio e mantenimento presso il canile municipale. Si sottolinea inoltre che negli  alberghi in Cina gli animali non sono ammessi.

 Cosa dovete avere per la richiesta del visto di tipo "L" lo trovate QUA

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