Turismo, instabilità politica e sviluppo urbano minacciano parte della storia naturale e culturale. Contribuisci a preservarla e prendi in considerazione alternative interessanti.
ABU MENA, EGITTO
L'aumento della falda acquifera, la crescita urbana e lo sviluppo agricolo minacciano il sito archeologico di Abu Mena, 45 km a sud-ovest di Alessandria. Le conseguenze per questo insediamento cristiano sono allarmanti: il terreno argilloso frana per l'eccesso d'acqua e si aprono cavità sotto vaste aree del complesso, costringendo le autorità a puntellare con la sabbia gli edifici in pericolo. Un'ottima alternativa ti aspetta nel sottosuolo di Alessandria. Le Catacombe di Kom el Shoqafa sono una ramificazione di passaggi che contengono antichi sarcofagi egizi e fanno parte delle sette meraviglie del mondo medievale.
MONUMENTI MEDIEVALI, KOSOVO
Sinonimo di conflitti e distruzione, il Kosovo cela un ricco tesoro di architettura sacra bizantino-romanica e una storia medievale poco conosciuta. I monasteri del XIII e XIV secolo di Decani, il Patriarcato di Peć e Gracanica e la Chiesa di Nostra Signora di Ljeviša formano un complesso noto con il nome di Monumenti Medievali. Queste strutture, riccamente decorate con dipinti alle pareti, sono in pericolo a causa dell'instabilità politica. In netto contrasto, Priština, la capitale, sta pienamente abbracciando il mondo moderno; per cogliere il fiero orgoglio e lo spirito indipendente di questa nazione fiduciosa entra nei suoi bar e caffè animati.
CATTEDRALE DI BAGRATI E MONASTERO DI GELATI, GEORGIA
Nel III secolo la Georgia fu uno dei primi paesi ad abbracciare il cristianesimo e sembra che da allora non abbia fatto altro che costruire chiese, cattedrali e monasteri, tra cui spicca quello di Bagrati. La cattedrale dell'XI secolo è un capolavoro di arte sacra, mentre il Monastero di Gelati è riccamente decorato con affreschi e dipinti. Distrutto durante l'impero ottomano, dal 1952 è sottoposto a restauro. Oggi le preoccupazioni per il sito riguardano il recupero, che si ritiene lo stia ulteriormente compromettendo. Se ami l'arte sacra, la capitale Tbilisi possiede decine di chiese, molte delle quali appartenenti al patrimonio georgiano e armeno e ricche di significato culturale.
RISERVA DELLA BARRIERA CORALLINA DEL BELIZE, BELIZE
Stretti tra l'Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi, tutti i paesi dell'America Centrale vantano una forte biodiversità nei mari. Il Belize offre 386 km di coste e la più vasta barriera corallina dell'emisfero settentrionale. Atolli, lagune e coralli, oltre ad alcuni punti celebri come il Great Blue Hole profondo 124 m, attirano i sub. Ma purtroppo il taglio massiccio delle mangrovie e lo sviluppo edilizio incontrollato stanno minacciando seriamente l'equilibrio dell'ecosistema. In alternativa, dirigiti sui Monti Maya, dove si levano le vette più alte del Belize e si possono ammirare numerose rovine della civiltà pre-colombiana.
TOMBE DEI RE DI BUGANDA, KASUBI, UGANDA
Quando un incendio divampò tra le Tombe dei Re di Buganda nel marzo del 2010, si gridò allo scandalo nazionale. Costruite alla fine del XIX secolo, le tombe, sito protetto dall'UNESCO, celebrano quattro re del regno di Buganda, un sotto-regno all'interno dell'Uganda. Le cause rimasero sconosciute e scoppiarono disordini che peggiorarono le relazioni tra le tribù del Buganda e il governo. Entrambe le parti hanno promesso di ricostruire il luogo sacro, ma le agitazioni non si sono placate. Nel frattempo, visitate il Santuario dei Martiri di Namugongo, eretto in memoria delle oltre 30 vittime del massacro religioso del 1886.
CORO, VENEZUELA
Lungo la costa centro-settentrionale del Venezuela si trova Coro, costruita agli inizi del XVI secolo. Ben 602 edifici storici, soprattutto chiese del XVIII e XIX secolo e abitazioni di mercanti, formano il nucleo principale. Il centro urbano nel 2005 è stato riconosciuto dall'UNESCO come sito in pericolo per i danni provocati dalle forti piogge e per uno sviluppo edilizio sconsiderato. In alternativa, fa' un'escursione al vicino Parco Nazionale de Los Médanos de Coro, costituito da dune di sabbia in costante movimento che raggiungono i 40 m di altezza.
RISAIE A TERRAZZA, CORDILLERAS, FILIPPINE
Le risaie a terrazza delle Cordilleras filippine, sull'isola settentrionale di Luzon, rimandano a un patrimonio agricolo di 2000 anni fa. Conosciute come 'l'ottava meraviglia del mondo', sono opera dell'uomo e aderiscono a pendici ripidissime che fiancheggiano le vallate. Simbolo di folclore sacro e ingegnosità, molte coltivazioni sono ormai abbandonate poiché i giovani agricoltori si trasferiscono in città. Nonostante la massa di visitatori, non sono bene attrezzate per la loro accoglienza. I Monti delle Cordilleras comprendono anche il Monte Pulag, la seconda vetta più alta delle Filippine (2992 m), che costituisce una magnifica alternativa.
FORESTE PLUVIALI DI ATSINANANA, MADAGASCAR
Circa 60 milioni di anni di isolamento geografico hanno creato in Madagascar un ecosistema così insolito da valere l'appellativo di 'ottavo continente'. La maggior parte delle specie animali sono endemiche e accanto ai lemuri, l'attrazione principale, ci sono altre curiose creature, come il tenrec, il fanaloka o l'aye-aye lemure. Le Foreste Pluviali di Atsinanana sono un gruppo di sei parchi nazionali nella parte orientale dell'isola, dove vivono specie rare e a rischio di estinzione. Il disboscamento illegale sta minacciando le foreste, suscitando preoccupazione a livello internazionale. Visitate invece l'Isola di Nosy Komba con insenature nascoste e un trekking ad alta quota.
EVERGLADES NATIONAL PARK, FLORIDA, USA
Non succede spesso che gli Stati Uniti appaiano sul 'radar' dei luoghi a rischio, ma non è la prima volta che le Everglades sono minacciate. Il parco con il più vasto ecosistema di mangrovie dell'emisfero occidentale lotta contro la scarsità d'acqua e l'inquinamento da fertilizzanti, cause dei danni alla rete idrica e alle specie marine. Mentre il governo lavora per risolvere il problema, potete visitare il Biscayne National Park. Qui è possibile nuotare, fare snorkelling e andare in kayak o semplicemente piantare la tenda e ammirare il panorama.
CITTÀ FORTIFICATA, PALAZZO DI SHIRVANSHAH E TORRE DELLA VERGINE, BAKU, AZERBAIGIAN
Per molti, Baku è sinonimo di sterili terreni industriali e petrodollari, ma qui c'è una storia culturale più preziosa dei suoi pozzi petroliferi. La città cinta da mura di Baku fu eretta nel XII secolo in una zona già abitata addirittura nel Paleolitico, e ha vissuto una lunga storia di imperi, tra i quali quello arabo, persiano e ottomano. Tra le sue meraviglie ricordiamo la Torre della Vergine, un bastione del XII secolo e simbolo dell'identità nazionale, e il fastoso Palazzo degli Shirvanshah del XV secolo. Questi e altri luoghi testimoniano un'architettura di valore inestimabile, ma sono minacciati dalla continua avanzata dello sviluppo edilizio moderno. Lo stesso non accade per l'arte rupestre di Gobustan, nella regione semidesertica centrale dell'Azerbaigian, una raccolta di 6000 graffiti su roccia che raffigurano gli antichi abitanti della zona.
FONTE| lonelyplanetitalia.it
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