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lunedì 19 dicembre 2011

Istanbul: dieci esperienze da non perdere

Abbiamo tutti nelle orecchie le descrizioni di Istanbul come ponte tra Europa e Asia, un posto dove l'Oriente incontra l'Occidente e dove le culture coesistono da secoli. Non sempre, invece, si parla a sufficienza delle affascinanti contraddizioni di questa città. Ecco dieci modi per scoprire un po' di più delle tradizioni che convivono qui in città.

1. Uno dei più grandiosi edifici del mondo: Aya Sofya
Istanbul possiede molti capolavori architettonici, ma uno li supera tutti per le sue forme innovative, l'importanza storica e la maestosa bellezza. Forse il suo esterno non promette molto, ma aspetta di vedere la meraviglia ipnotica dell'interno. Le parole non bastano a descriverla: l'anima si esalta e i sensi vanno in estasi. Semplicemente sublime. Chiudi gli occhi e immagina di assistere a un rito bizantino, di vedere i crociati passare davanti alla porta principale, i musulmani rivolgere preghiere ad Allah e il più prosaico Atatürk trasformare Aya Sofya in museo, nel 1935.

2. Lo skyline più bello del mondo
Molte grandi città hanno un profilo immortalato da milioni di cartoline, ma Istanbul potrebbe da sola riempire un album fotografico. I sette colli della Città vecchia sono disseminati da una collezione di moschee che regala uno spettacolo senza pari. Leggiadri minareti, cupole imponenti, palazzi e residenze dominano lo skyline e fanno da sfondo a romantiche cene in terrazza tra Eminönü e Beyoğlu.

3. Perdersi nel bazar
La zona dei bazar è affollata e piena di colori. Se l'esclusivo Kanyon (Büyükdere Caddesi 185) è il massimo per lo shopping sull'altro lato del Corno d'oro, le vere bayanlar (signore) di Istanbul preferiscono sgomitare nel labirinto ottomano del bazar. Avvicinandoti al Bazar delle spezie (Mısır Çarşısı) sarai avvolto da un inconfondibile aroma di cannella e garofano. Lungo la costa di Eminönü, i traghetti sbuffano nuvolette grigie circondati da gabbiani in cerca di un boccone di simit (piccoli anelli di pane decorati di semi di sesamo). Le bancarelle, poi, vendono un po' di tutto, da panini di pesce fresco a Rolex fasulli.

4. In traghetto sul Bosforo
Attraversato da due enormi ponti (e con un terzo in fase di progettazione), il Bosforo è percorso ogni giorno da migliaia di auto, traghetti, barche da pesca e da diporto. L'esperienza di un viaggio a bordo di un traghetto turistico che incrocia enormi cargo e petroliere nel loro viaggio dal Mare di Marmara al Mar Nero è qualcosa che non si dimentica. Imbarcati al tramonto, quando la grandiosa silhouette della Città vecchia si staglia nel cielo tinto d'arancio.

5. Un po' di vino, una cena e un salto a İstiklal Caddesi
İstiklal Caddesi (Via dell'Indipendenza) è un simbolo perfetto della Turchia del XXI secolo. A una delle estremità si trova la frenetica e affollata piazza Taksim, il cuore della Istanbul moderna. All'altra estremità ti aspetta il quartiere di Galata, con le sue tortuose stradine lastricate che hanno assistito alla nascita e al declino di molti imperi. La zona ha un fascino decadente e rilassato e ti accoglie con il suo inatteso mix di chiese, moschee, negozi, alberghi e hammam.

6. Tra gli habitué delle gallerie d'arte
Qui a Istanbul chi vuole mettersi in evidenza sa di poter seguire una strada infallibile e un po' pazza: aprire una galleria, meglio se dedicata all'arte contemporanea. Non sappiamo spiegare perché la gente bella e un po' rifatta abbia scoperto all'improvviso una vena artistica, ma è così. La prima collezione privata della serie è stata il Proje4L/Elgiz Museum of Contemporary Art di Levent, seguito subito dall'İstanbul Modern di Tophane e dal Pera Museum di Beyoğlu. Buone notizie per i viaggiatori: ti aspettano opere di primo livello in zone magnifiche della città, piene di negozi e caffè eleganti.

7. Musica classica di prima classe
Nella vita non si hanno molte opportunità di ascoltare musica classica e lirica all'interno di magnifiche chiese bizantine e sontuosi palazzi di piacere ottomani. L'International İstanbul Music Festival (tra giugno e luglio) è una di queste. L'evento più importante del calendario cittadino sì è guadagnato un certo prestigio internazionale. La location principale è Aya İrini, una ex chiesa ortodossa dall'austera bellezza, ma soprattutto dall'acustica superba.

8. Arrendersi al vapore di un bagno turco
Andare in giro seminudi all'interno di stanze ottomane del XVI secolo, ecco un'esperienza che vale il viaggio. I celebri hamam della città offrono un'opportunità unica per un tuffo nella storia e nell'architettura oltre che, naturalmente, in acque calde e rigeneranti. Molte delle moschee imperiali sono dotate di bagno turco, senza contare gli innumerevoli hamam disseminati nella Città vecchia - alcuni, certo, sono caduti in disgrazia e sono stati convertiti in centri commerciali. Uno dei più celebri è il Çemberlitaş Hamamı, costruito per ordine di Nûr-Banû Sultâna, moglie di Selim II. E poi il Cağaloğlu Hamamı, commissionato dal sultano Mahmut I.

9. Tra i sapori di Istanbul
Gli abitanti della città amano il cibo sopra ogni cosa. Per loro si tratta di convivialità, non di semplice carburante. I pranzi sono una vera cerimonia, pieni di gioia, rumone e inevitabilmente affollati. La cucina locale ha alle spalle secoli di raffinata evoluzione ed è più venerata delle opere di un museo. Non aspettarti, però, qualcosa di ricercato o artefatto, perché la cucina turca è sempre schietta e genuina. I meze (antipasti) sono semplici, il kebab quasi austero e i frutti di mare non sono accompagnati da salse o intingoli. Un trionfo dei sapori scandito da ingredienti sempre di stagione. I migliori chef della Turchia vengono qui a perfezionare la propria arte. Sono pronti a servirti spaghetti perfetti o curry thailandese infuocato. Le possibilità sono infinite. Ma ora, come si dice qui, Afi yet olsun! (Buon appetito)

10. Superclubbing
I superclub di Istanbul sono noti per i buttafuori impietosi e per i costi esorbitanti, così come per le magnifiche vedute del Bosforo. Ne vale la pena, in ogni caso. Il tratto tra Ortaköy e Kuruceşme è pieno di locali che segnano il trionfo dell'opulenza: lusso ovunque, cibo fantastico, cocktail a regola d'arte, uomini d'affari in Armani, modelle, celebrità dell'ultima ora e personaggi che indossano jeans così stretti (decorati di preziosi) da far venire qualche dubbio sulle loro future capacità riproduttive.

FONTE| Articolo di Virginia Maxwell (diviso in due parti)

4 commenti:

  1. Interessante questo blog. Pensavo di fare qualcosa di simile anch'io. Vedo che ci lavori molto. Con che risultati? Qual'e' lo scopo? Rispondimi e vediamo se ci può essere una qualche collaborazione. L'ho visto in un commento al post su FB di Alessandro Vergari.

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    1. i risultati cominciano ad essere buoni:molte persone che mi seguono tramite facebook, twitter, youtube e google+. E anche il posizionamento su google è molto buono.
      Lo scopo iniziale era di mettere le mie esperienze al servizio delle altre persone, visto che, per mia fortuna, sono riuscita a viaggiare molto. Ora vorrei anche riuscire a trasformarlo in un lavoro.

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  2. Bene. Ti potrebbe interessare il fatto che io metta le mie esperienze sul tuo blog? Per avere una idea questo è il mio blog attuale, abbandonato e non solo di turismo. http://marcogiovannoni.blogspot.it/

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  3. la mail di contatto la trovi nella pagina "contatti" (http://consigliperviaggiare.blogspot.it/p/contatti.html)

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