L'espansione incredibilmente veloce di Shanghai, i costi proibitivi del riscaldamento a Mosca, la lezione che arriva da Seul, esempio di uno sviluppo tutto sommato sostenibile e lungimirante. Un salto in alcune delle megalopoli del mondo, a volte splendide, a volte mostruose, ma sempre capaci di catalizzare energia.
Istanbul, bellezza in pericolo
L'aspetto più inquietante di Istanbul è l'esistenza di una popolazione di 10 milioni di abitanti distribuita su una delle zone più sismiche del mondo, la faglia dell'Anatolia settentrionale. La scossa più grave risale al 1999 e provocò numerose vittime, a causa dell'alta densità della popolazione urbana e degli edifici costruiti senza rispettare le norme antisismiche.
I geologi hanno previsto altre scosse nei prossimi decenni e lanciato un allarme ben preciso: la crescita di ogni metropoli dovrebbe essere accompagnata dall'intelligenza necessaria a non trasformarla in una trappola per topi.
Seul, un esempio per l'occidente
In passato ha conosciuto spesso il dolore della guerra. Gli attacchi del Giappone e della Manciuria nel XVI e XVII secolo e, in anni molto più vicini, la guerra di Corea. Gli abitanti di Seul hanno saputo sempre risollevarsi e oggi la città è uno dei templi del business e del libero mercato.
Cosa che non le impedisce di avere un occhio molto attento ai problemi dell'ambiente, visto che dal 1998 a oggi sono stati piantati quasi 3 milioni di alberi ed è stato modernizzato il sistema dei trasporti pubblici. Il XXI secolo vede Seul tra le megalopoli del pianeta, ma anche tra le città da cui si può imparare qualcosa.
Karachi, città emergente
Le grandi città dispensano piacere e dolore. Ne è la prova Karachi. Anche se ha fatto grandi passi avanti verso la modernizzazione e il benessere (per la gioia dei suoi 15 milioni di abitanti), negli ultimi anni è tornata a conoscere la paura antica del colera. La metropoli resta comunque il cuore culturale del Pakistan, una città in cui si respira, insieme ai gas di scarico, un'atmosfera multietnica e carica di storia.
Nonostante i suoi problemi irrisolti, Karachi si sta affermando anche come una delle mete turistiche emergenti dell'Asia. Mercati, bazar, campi da cricket sono le attrattive.
E poi ci sono le spiagge, con un mare che sorprende per il suo blu. Da Karachi fino alla regione del Makran, nel Baluchistan, le spiagge si susseguono senza interruzioni per centinaia di chilometri.
Prima di indossare il costume, è opportuno informarsi presso l'ufficio turistico locale, perché molte aree sono vietate agli stranieri.
Mosca, il motore della Russia
Chi cerca una megalopoli gelida non deve perdere Mosca. Ne sanno qualcosa i suoi 11 milioni di abitanti, abituati da sempre a combattere con temperature medie annue di 5°C. E con i costi del riscaldamento, visto che per difendere dal gelo la capitale russa occorre il triplo dell'energia necessaria per Karachi. Eppure, questa città è il motore della Russia, capace di trascinare l'immenso paese e di influire sulla vita di chiunque, dal Golfo di Finlandia a Vladivostok. In attesa che il Cremlino abbia trovato una soluzione alla minaccia ambientale rappresentata dall'immenso macrocosmo moscovita, non resta che godere le bellezze di cui la città trabocca.
Bangkok, fa solo finta di dormire
Sarà pure una megalopoli, un'immensa città sempre più occidentalizzata, con qualcosa come 12 milioni di abitanti, ma Bangkok conserva l'aria un po' sonnolenta di un villaggio d'Oriente. L'antidoto al torpore, a dire il vero, non manca. Lo si trova non solo nell'insonne vita notturna, ma anche nel gigantismo del traffico, degno di ogni altra città "mostro" della terra. Senza dimenticare che Bangkok è piena di storia: prima che ve ne rendiate conto, le vostre narici saranno deliziate dall'incenso in un tempio, e lo smog sarà già dimenticato.
Shanghai, in continua espansione
Tra le megalopoli, Shanghai è quella che probabilmente si espande più in fretta. Molto più in fretta di Pechino, la sua sorella mai così discussa e ammirata come nell'anno delle Olimpiadi. Buona parte del suo fascino è riservato ai magnati dell'alta finanza, ma c'è un aspetto della città che può essere apprezzato anche dall'uomo della strada. Parliamo del mix di arte, architettura d'avanguardia e cucina raffinata che si incontra ovunque. Senza dimenticare le vestigia del passato coloniale. E, quindi, templi, giardini, mercati. Tutti questi contrasti convivono a Shanghai. Che non è certo la più "folle" tra le metropoli.
Tokyo, la sua anima è nei contrasti
L'anima di Tokyo è nei contrasti tra modernità e tradizione. Mentre una folla ben vestita e supertecnologica corre in metropolitana, sopravvive un lato tradizionale che forse non viene percepito al primo impatto. Sì, perché i quartieri dello shopping, i luoghi del consumismo e le sfavillanti facciate delle ultime creazioni architettoniche non oscurano il bagaglio culturale della città, ancora profondamente legato all'anima più antica del Giappone.
FONTE| lonelyplanetitalia.it
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